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The Runic Wand : September 2025 Psychedelic Pointer 5

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Monday, September 29, 2025

Svelare la Verità Nascosta nell'Arcangelo Michele: Il Discernimento, la Volontà Divina e la Guerra Interiore della Coscienza

 Di Pierfrancesco Madeo

Oggi, nella festa di San Michele, colgo l'occasione di esplorare la figura dell'Arcangelo Michele, un archetipo così imponente e spesso mitologizzato. La sua figura è associata alla protezione, alla lotta contro le forze della disarmonia e al ruolo di "capo" degli eserciti celesti.

Daniele 12,1

«Or in quel tempo sorgerà Michele, il gran capo, che vigila sui figli del tuo popolo. Vi sarà un tempo di angoscia, come non c'è mai stato dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo; in quel tempo il tuo popolo sarà salvato, chiunque si troverà scritto nel libro.»

Apocalisse 12,7-9

«Scoppiò quindi una guerra in cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme ai suoi angeli, ma non prevalse e non ci fu più posto per loro in cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo diavolo e satana e che inganna il mondo intero, fu precipitato sulla terra con tutti i suoi angeli.»

[PARENTESI DI DEMISTIFICAZIONE: Il Serpente, Diavolo e Satana Oltre le False Credenze]

Per comprendere appieno la potenza archetipica di Michele e la natura del "Drago" che egli combatte, è fondamentale demistificare i termini "Serpente antico", "Diavolo" e "Satana", liberandoli dalle false credenze e dalle immagini distorte che li hanno avvolti nel corso dei millenni.

1. Il "Serpente Antico": Il Simbolo della Conoscenza e della Trasformazione (Originariamente)

• Verità Storica e Archetipica: Il serpente, nelle culture antiche, prima della demonizzazione giudaico-cristiana, era un simbolo estremamente potente e spesso positivo. Rappresentava:

o Conoscenza e Saggezza: La sua capacità di muoversi sulla terra (conoscenza del mondo terreno) e di mutare pelle (rigenerazione, rinascita, saggezza acquisita attraverso l'esperienza). Era spesso associato alla medicina (basti pensare al caduceo di Esculapio).

o Vita e Fertilità: Per la sua forma e la sua ciclicità.

o Potere Ctonio: Connessione con le energie della terra e l'inconscio.

• La Demonizzazione: Nel racconto del Giardino dell'Eden, il serpente diventa la figura che induce Eva ed Adamo a mangiare dall'Albero della Conoscenza. Qui, la sua funzione di "portatore di sapere" (seppur proibito da un certo "Dio") viene reinterpretata come "inganno" e "caduta". Da simbolo di saggezza trasformativa, diventa la personificazione della tentazione e della disobbedienza. Questa trasformazione riflette un cambiamento culturale e religioso in cui la conoscenza intuitiva e le forze della natura venivano messe sotto il controllo o demonizzate da nuove strutture di potere teologiche. Non è il male in sé, ma il catalizzatore della scelta e della consapevolezza.

2. "Diavolo": Il Divisore, il Calunniatore (Da Diaballo)

• Verità Etimologica: La parola "diavolo" deriva dal greco diábolos (διάβολος), che significa letteralmente "colui che getta attraverso", "il calunniatore", "l'accusatore", "il divisore", "l'ostacolo". Non ha nulla a che fare con corna, zoccoli o fuoco infernale.

• Significato Spirituale: Il "Diavolo" archetipico, in questa luce, non è un'entità fisica, ma l'energia o il principio della Separazione. È la forza che ci calunnia (cioè, ci inganna riguardo alla nostra vera natura divina), che ci accusa (ci fa sentire indegni, colpevoli), e che ci divide (da noi stessi, dagli altri, dalla Fonte). È l'illusione della dualità, del giudizio, della frammentazione. Qualsiasi pensiero, emozione o sistema che fomenta divisione, calunnia o senso di colpa, sta manifestando l'energia "diabolica". È la forza che ci impedisce di vedere l'unità in tutte le cose.

3. "Satana": L'Avversario, l'Oppositore (Dall'Ebraico Satan)

• Verità Etimologica: La parola "Satana" deriva dall'ebraico śāṭān (שָׂטָן), che significa "avversario", "oppositore", "colui che si oppone in giudizio", "colui che ostacola". Nell'Antico Testamento, Satana non è sempre una personificazione del male cosmico, ma spesso un "pubblico ministero" celeste, una figura che mette alla prova la fede dell'uomo (come nel libro di Giobbe), o un ostacolo.

• Significato Spirituale: Satana archetipico è il Principio di Opposizione. Non necessariamente malvagio, ma una forza che si pone contro la crescita, la Verità, l'Amore, per mettere alla prova, per sfidare, per rivelare le debolezze. È l'ostacolo necessario sulla via del risveglio, quello che ci spinge a superare i nostri limiti, a scegliere consapevolmente la Verità. Senza l'oppositore, non ci sarebbe la necessità di fortificare la propria fede o la propria integrità.

• Il "Drago" dell'Apocalisse: Nell'Apocalisse, il "grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo diavolo e satana" è la sintesi di tutte queste energie. È la forza universale dell'illusione, della separazione e dell'opposizione che cerca di impedire la piena manifestazione della Coscienza Cristica (la Donna e il Figlio) sulla terra. Non è un essere singolo, ma un complesso archetipico che rappresenta tutto ciò che si oppone all'evoluzione della coscienza umana verso l'unità e l'amore incondizionato.

Conclusione della Parentesi:

Quando Michele combatte il "Drago/Serpente/Diavolo/Satana", non sta lottando contro un mostro fisico o un'entità personale, ma sta manifestando il potere del Discernimento Divino, della Volontà allineata alla Verità, per smascherare e dissolvere l'illusione della separazione, la calunnia dell'identità limitata e l'opposizione alla nostra vera natura divina. È un processo che avviene costantemente nella nostra coscienza, invitandoci a scegliere la Verità, l'Unità e l'Amore sopra ogni altra cosa.

________________________________________

L'Arcangelo Michele non è semplicemente un "generale" celeste con spada e armatura, ma un potente archetipo spirituale che risuona profondamente nella coscienza umana. La sua figura rappresenta la Volontà Divina, il Discernimento Assoluto, la Forza Interiore che difende la Verità e che combatte e trasforma le illusioni dell'identità separata e le forze della disarmonia.

1. Daniele 12,1: "Michele, il gran capo, che vigila sui figli del tuo popolo. Vi sarà un tempo di angoscia... in quel tempo il tuo popolo sarà salvato."

• Interpretazione Tradizionale: Michele è un angelo protettore di Israele come nazione etnica, che interverrà in un futuro apocalittico.

• Verità Nascosta:

o "Michele, il gran capo": L'archetipo della Forza della Volontà Divina, la guida interiore suprema. Non è solo un angelo, ma una qualità della Coscienza Universale. Il suo nome "Chi è come Dio?" è una domanda e un'affermazione: solo ciò che è allineato alla Volontà Divina può agire come tale.

o "Vigila sui figli del tuo popolo": Il "popolo" non è una nazione geografica, ma il "popolo della Verità", gli "iniziati", le anime risvegliate, coloro che scelgono la Coscienza. Michele veglia sulla scintilla divina in ognuno di noi, sulla nostra vera identità spirituale. Egli è la forza che protegge la nostra integrità animica e la nostra connessione con la Fonte.

o "Tempo di angoscia": Si riferisce ai periodi di grande caos interiore ed esteriore, quando le vecchie strutture di credenza (personali e collettive) crollano, quando l'illusione si scontra con la Verità emergente. Sono i momenti di crisi e trasformazione, che possono essere molto personali (una "notte oscura dell'anima") o collettivi (come l'attuale situazione mondiale).

o "Il tuo popolo sarà salvato": La "salvezza" non è un'esenzione dalla sofferenza, ma la realizzazione della propria vera natura immortale e divina attraverso il processo di purificazione. Coloro che sono "scritti nel libro" sono quelli la cui coscienza è allineata con la Verità e la Volontà Divina, non in un registro fisico, ma nel "libro della vita" della Coscienza Cosmica.

2. Apocalisse 12,7-9: "Scoppiò quindi una guerra in cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago... Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo diavolo e satana e che inganna il mondo intero, fu precipitato sulla terra con tutti i suoi angeli."

• Interpretazione Tradizionale: Una battaglia letterale tra angeli buoni e angeli cattivi in un regno celeste, seguita dalla caduta di Satana sulla Terra.

• Verità Nascosta:

o "Guerra in cielo": Questo "cielo" non è uno spazio fisico, ma il regno della Coscienza, la mente umana, il nostro campo energetico interiore. La guerra è la lotta interiore tra la nostra vera Essenza (Michele e i suoi angeli, cioè le forze della Volontà Divina, della Verità e del discernimento dentro di noi) e le ombre dell'illusione (il Drago/Satana, il serpente antico), quel principio di auto-inganno che disconnette dall'Uno.

o "Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo diavolo e satana e che inganna il mondo intero": Qui viene descritto con precisione il principio che abbiamo già esplorato. Non è una creatura fisica, ma l'archetipo della Falsa Identità, della credenza nella separazione, della paura primordiale, della menzogna e dell'ignoranza che "inganna il mondo intero". È quella parte della coscienza che si aggrappa alla limitazione, che cerca di controllare, di giudicare, di negare l'amore e l'unità. È la coscienza di non-verità che si erge contro l'espansione.

o "Michele e i suoi angeli combattevano": Questa è l'azione del Discernimento illuminato. La "spada" di Michele non è fatta di metallo, ma di Verità e Volontà Divina. Combatte le illusioni tagliando via la menzogna, smascherando la falsità. I suoi "angeli" sono i pensieri chiari, le intuizioni pure, le consapevolezze che si allineano con la Coscienza Cristica e dissolvono le nebbie della distorsione.

o "Non prevalse e non ci fu più posto per loro in cielo": Quando la Coscienza si risveglia (Michele combatte), la credenza nella separazione e nell'auto-inganno (il Drago/Falsa Identità) non può più dominare la nostra "mente/cielo". La falsità non può coesistere con la Verità.

o "Fu precipitato sulla terra con tutti i suoi angeli": Questo significa che il principio di falsa identità e le sue illusioni vengono "riconsegnati" alla dimensione terrena, materiale, non spirituale, la sfera della dualità e della manifestazione concreta. Non sono distrutti, ma vengono messi al loro posto: non possono più regnare sulla nostra coscienza spirituale. Sono aspetti dell'esperienza umana che rimangono nella sfera terrena, ma non hanno più potere sul nostro spirito risvegliato e sulla nostra percezione della Verità.

Demistificare le Distorsioni:

L'Arcangelo Michele è stato spesso ridotto a una figura da invocare per protezione esterna contro un diavolo esterno. Questa visione minimizza la sua vera potenza. La "guerra" di Michele è una battaglia spirituale che si svolge in ogni cuore e in ogni mente, per liberare la coscienza dalle catene della percezione limitata, della paura infondata e dell'illusione di essere separati. Egli non è un supereroe per le nostre battaglie fisiche, ma la forza interiore che ci permette di affrontare e trascendere la nostra stessa ombra, la nostra identificazione con la non-verità.

Vivere la Verità: Il Risveglio del Michele Interiore

Questo passo invita i ricercatori della Verità a:

1. Invocarlo Interiormente: Non come un'entità separata, ma come l'archetipo della Volontà e del Discernimento Divino che risiede in noi. Chiedere a "Michele" interiore di guidarci è chiedere chiarezza, forza per la Verità e coraggio di affrontare le illusioni della propria mente.

2. Impegnarsi nella "Guerra Interiore": Riconoscere che la vera battaglia è contro la nostra stessa non-conoscenza, i nostri attaccamenti alla personalità limitata, le nostre paure, le false credenze che ci ingannano ("il Drago" come principio di illusione).

3. Affinare il Discernimento: Utilizzare la "spada" di Michele per tagliare via le menzogne che ci vengono presentate (dal mondo esterno o dalla nostra stessa mente identificata con la forma) e per scegliere la Verità.

4. Proteggere la Propria Coscienza: Salvaguardare il proprio "popolo" (la propria anima, la propria scintilla divina) dalle influenze che cercano di negare la nostra vera natura di "Figli del Padre".

Una buona giornata

Il Blueprint nascosto: Decodificare il Tempio Massonico e Ascesa Ermetica

 Di Mura di Gerico

La maggior parte delle persone vede la massoneria come strette di mano segrete, grembiuli e sale misteriose. Meno si rendono conto che le immagini — le tavole di tracciamento, i pilastri, la scala, il pavimento a scacchi — non sono simboli casuali ma chiavi di un viaggio interiore.

Questi simboli non sono semplici decorazioni sulle pareti di una loggia. Fanno parte di una lingua - una geometria del risveglio - che sussurra le stesse verità i saggi ermetici scolpiti nelle tavolette, gli egiziani dipinti nei glifi e i mistici conservati nelle Scritture.

Il pavimento a scacchi: dualità come palcoscenico

Quando entri in una loggia, la prima cosa che vedi è il pavimento in bianco e nero. Non è un mero schema, è uno specchio della vita stessa. Giorno e notte. Bene e male. Spirito e materia. Camminiamo sulla dualità ogni giorno, incastrati tra gli opposti che ci trascinano come maree.
L'iniziato inizia su questo pavimento perché è da lì che tutti cominciamo: gettati tra le polarità, vivendo mezzo addormentato, influenzati dalla spinta e dalla spinta delle forze esterne. Il primo principio ermetico, il Principio di Polarità, ci dice che gli opposti sono la stessa cosa, differenziando solo per grado. Caldo e freddo, amore e odio, abbondanza e mancanza - sono tutti un unico continuum. Il pavimento a scacchi non serve solo a mostrarci la divisione, ma a ricordarci che la maestria inizia quando riconosciamo l'unità sotto la dualità.

I due pilastri: Jachin e Boaz

Alzando da questo pavimento ci sono i due grandi pilastri, chiamati Jachin e Boaz. Nel tempio di Salomone, si trovavano all'ingresso - guardiani del mistero, simboli di equilibrio. Nella tradizione massonica ci ricordano che il viaggio verso l'interno richiede stabilità sia di forza che saggezza, azione e quiete, maschile e femminile.

Ermeticamente, i pilastri sono la polarità dell'esistenza. Una è l'espansione, l'altra contrazione. Una è volontà, l'altra ricettività. Passare tra di loro significa camminare sul bordo del rasoio, rifiutando di crollare agli estremi. Questo è il sentiero stretto che ogni mistico deve percorrere.

La scala: gradini di salita

Tra i pilastri si trova una scala tortuosa, spesso raffigurata con trentatré gradini. Il numero non è un incidente. In numerologia ermetica e allegoria massonica, trentatré rappresenta il più alto grado di maestria, ma corrisponde anche alle vertebre della colonna vertebrale umana.

La scala non è solo una salita verso il cielo; è l'ascesa della coscienza attraverso il tempio interiore, il corpo stesso. Mentre la Kundalini sale, come il pensiero si raffina in saggezza, il cercatore sale, grado per grado, fino a quando la corona non viene illuminata.

Ogni passo è disciplina. Ogni giro della spirale è una prova. Gli insegnamenti ermetici ci ricordano che l'ascesa non è lasciare il mondo, ma trasmutarlo. Piombo nell'oro, ignoranza nell'illuminazione, carne nello spirito.

La stella ardente: il sole interiore

Sopra la scala brucia una stella — spesso a cinque punte, a volte circondata dalla luce. I massoni la chiamano la stella ardente, e rappresenta la verità divina, la presenza di Dio, la luce guida.

Per l'ermetista, questa è la scintilla interiore: il Cristo dentro, il Logos, l'Atman. È il promemoria che la luce che inseguiamo "là fuori" è sempre stata "qui dentro. ” L'iniziato che ha salito la scala, ha attraversato i pilastri e ha padroneggiato il pavimento della dualità vede finalmente che la stella non è mai stata fuori portata. Era sempre seduta nel cuore.

Il tempio dentro

Ciò che la massoneria insinua e l'ermetismo dichiara assolutamente è questo: il tempio non è un edificio di pietra, ma una struttura di coscienza. I riti, i simboli, i gradi - sono specchi dell'architettura dell'anima.
Tu sei il tempio. La tua mente è il tabellone di tracciamento. Il tuo respiro è quadrato e bussola. Ogni lezione di massoneria e ogni principio di ermetismo ti riporta a quella semplice, radicale verità: il regno è dentro.


Riflessione

La prossima volta che vedi un pavimento a scacchi, un paio di colonne, o anche il semplice atto di salire una scala, mettiti in pausa. Ricordatevi che queste immagini non sono coincidenze, ma fanno parte di un linguaggio sacro che l'umanità porta da millenni.
E ricorda anche che la tua vita è una loggia, le tue lotte sono gradi, le tue scelte sono rituali. Stai camminando sul tabellone ogni giorno. La domanda è: lo state facendo consapevolmente?
Perché il progetto nascosto non è affatto nascosto. Ti aspetta dentro, pronto per essere costruito in un tempio vivente di luce.

Goetia e Equilibrio

Di Alrishah Ric



La Goetia è equilibrio.
È un sistema che, se usato bene, permette di avere molteplici risultati sia dall'alta che dalla bassa magia. La maggioranza dei Daemones Goetici si offrono come maestri per insegnare matematica, geometria, retorica, etica, piromanzia, geomanzia, idromanzia, medicina, erbologia, le lingue sia umane che animali e quindi con esse la comprensione del mondo totale che è naturale, geometrico, la comprensione empatica con animali e piante.
Abilità nello studio, empatia, spiritualità, etica... Queste sono le cose i Daemones portano.
Solo due o tre sono particolarmente aggressivi e pochissimi portano doni strettamente materiali. Altri portano amore, riconciliazioni fra nemici.
La risposta sul come mai abbiano queste aspirazioni energetiche è presto spiegata nel fatto che sono per la maggioranza entità di origine greco egizia e che quindi le influenze rimangono quelle. Difatto con Salomone non c'entrano nulla come ho ampiamente dimostrato nel mio libro, fatti alla mano e quindi cercare di evocarli a forza in un simpatico triangolino fatto con il gesso e qualche nome buttato lì in modo disordinato non porterà a nulla né nel bene né nel male xk nulla appare. Se arriva qualcosa è qualche spirito vagante ma nn di certo entità che erano divinità, nn di certo x noi su un triangolino fatto male con il gesso per terra nella speranza che facciano per noi ciò che nn abbiamo il coraggio di fare da soli. Utilizzare metodi greco egizi sembra essere la soluzione migliore, più rispettosa e più precisa per ottenere un aiuto. Visualizzazioni nel fuoco della lampada in bronzo, stimolazione di apparizioni oniriche e così via. La pratica dell'incubazione prevedeva che il paziente dormisse in tempio o dopo un invocazione per ricevere il dio in sogno. Di nuovo non lo dico io ma reperti e scritti storici.

Ma perché dico che è equilibrio?

Xk permette di avere maestri spirituali in arti di alta caratura morale e spirituale.

Al contempo permette di godersi la vita purché senza eccessi, senza doversi chiudere in un monastero per ottenere risultati concreti.

E la domanda è: se tutti seguissero i precetti di cui sopra ovvero etica, retorica, studio ed empatia con lingue, piante, animali, riconciliazioni e concentrandosi sulla propria evoluzione personale non sarebbe un mondo migliore?


Tutti gli esseri umani possono ritrovare e percepire naturalmente la propria Innata Dimensione Spirituale

 Di Lauren Thime

Tutti gli esseri umani possono ritrovare e percepire naturalmente la propria Innata Dimensione Spirituale. Essa è la Fonte Universale dentro di Noi che brilla come luce dorata.
Questa gloriosa Consapevolezza può manifestarsi nella nostra vita in vari modi:

Il desiderio di risolvere i conflitti attraverso mezzi pacifici

L'emergere dirompente della propria consapevolezza nel nostro essere

La partecipazione a seminari spirituali e sedute di meditazione e yoga

L'interesse per eventi e libri che parlano di spiritualità e consapevolezza

L'interesse per i movimenti e dottrine spirituali

La ricerca del senso della vita e del significato di Dio

Il desiderio di pace individuale, di pace nella società e sul pianeta

Il desiderio di dedicarsi ad attività ricreative e al tempo libero; e, viceversa, avvertire malcontento per lavori insoddisfacenti

Il malcontento per uno status quo insoddisfacente; esso porta le persone ad allontanarsi dal sistema e da situazioni e persone non positive

Il desiderio di viaggiare in luoghi sacri

Il desiderio di libertà e uguaglianza

Il desiderio di conoscere il proprio scopo e condividere i propri talenti e doni liberamente

Il desiderio che i propri talenti e doni siano riconosciuti come preziosi

Il desiderio di comprendere la Saggezza Universale

Il desiderio di comprendere e incorporare antichi insegnamenti mistici

Il desiderio di mangiare sano e condurre stili di vita più sani

L'interesse per la guarigione spirituale

Il desiderio di vivere in armonia con il pianeta e di rimediare all'inquinamento dell'acqua, delll'aria e della terra e di utilizzare sistemi agricoli sani e rispettosi dell'ambiente

Desiderio di vivere il proprio ruolo di genitori in modo più amorevole e consapevole

Un crescente interesse per i delfini, gli angeli, i dischi volanti e le entità extraterrestri

La creazione di comunità più piccole e a misura d'uomo; interesse per i ritiri spirituali e di guarigione

Il desiderio di creare relazioni pacifiche, cooperative e amorevoli

In sintesi, emerge con forza la spinta a ritrovare la nostra natura essenziale: e' un "ritorno" a Casa.

Sunday, September 28, 2025

La Vera Magia Non È Occulta

Di Tragicomico

La vera magia esiste e non è un’arte occulta come molti credono, infatti una volta spogliata di tutte le sue mistificazioni e deviazioni, rimane per quello che è: una somma sapienza in grado di piegare la realtà alla propria volontà.

Dovete sapere che un “atto magico” è sempre alla nostra portata, lo è ogni giorno, tant’è vero che spesso compiamo degli atti magici senza saperlo e, allo stesso modo, in diverse occasioni ci tiriamo la zappa sui piedi, in quanto svolgiamo un atto magico al contrario. Tutto ciò accade per “ignoranza”, perché vengono ignorate le “Leggi” che governano e regolano il tutto, quelle in grado di generare “prodigi”.

La magia viene vista, ancora oggi, come una pratica riservata a pochi iniziati. Un’arte fatta di alambicchi, candele, pendoli, formule, simboli, stregoni, invocazioni e via dicendo. Tutto vero, ma non è magia, è ritualistica. Essere un ritualista, un “cerimonialista”, non fa di te un mago. Rivolgersi a un ritualista, operare a stretto contatto con le entità sottili, non significa fare o praticare della magia. Non quella autentica perlomeno.

Le arti magiche non sono le attività da fattucchiere e non lo è nemmeno scrutare una sfera di cristallo, come non lo è effettuare un “legamento d’amore”.

La ritualistica potremmo definirla come la parte occulta della magia, ma la vera magia non è occulta, è nobile, è Alta, è visibile, è una via di crescita e trasformazione interiore che la ritualistica ha trasformato in un’escursione di pochi giorni.

Tutti, o quasi, possono diventare ritualisti: basta studiare, essere iniziati, praticare e avere un bel po’ di pelo sullo stomaco. Ma entrare nel sentiero della Magia, quella autentica, è ben altra cosa. Ed è incredibile come alla gente sfugga il fatto che le più potenti Leggi, quelle in grado di generare prodigi soprannaturali, sono sempre lì, davanti ai nostri occhi. Anche in questo momento. La vera magia consiste nel conoscerle queste Leggi, avere occhi per vederle e il coraggio di toccarle con mano, sperimentarne gli effetti e comprenderne il funzionamento, in modo da indirizzare quella che è la propria realtà tangibile.

L’interesse verso l’occulto nasce proprio da questo presupposto, ma con un fine differente, meno nobile e meno sacro. Ciò che spinge le persone verso la ritualistica è la loro brama di potere, per acquisire vantaggi personali di dominio, di vendetta, ma per una Legge di analogia, queste stesse persone rimarranno schiave dei propri bassi istinti e, in alcuni casi, vittime di un colpo di ritorno. Non c’è nulla di magico in tutto questo rischioso sperpero energetico, non c’è alcuna evoluzione o risveglio di coscienza e, pertanto, nessun risultato costruttivo nella propria vita.

“Per raggiungere il Sanctum Regnum, vale a dire la sapienza e il potere dei maghi, vi sono quattro condizioni indispensabili: un’intelligenza illuminata dallo studio, un coraggio che nulla può far vacillare, una volontà che nulla può spezzare, e una discrezione che nulla può inquinare o corrompere: SAPERE, OSARE, VOLERE, TACERE. Queste sono le quattro parole del mago.”

(Eliphas Lévi – “Il Dogma e il Rituale dell’Alta Magia”)

SAPERE, OSARE, VOLERE, TACERE. Non serve altro.

Sono quattro condizioni fondamentali per chiunque voglia creare qualcosa, qualcosa di magico, ovvero qualcosa che prima di vederlo apparire sul piano materiale, viene visualizzato in quello sottile. Ma prima di tutto bisogna SAPERE, e spingersi oltre il conosciuto, una volta che sai, devi OSARE, avendo il coraggio di desiderare, e poi VOLERE quello che desideri, con disciplina, costanza e umiltà. E infine bisogna TACERE, in modo da difendere la propria creazione, in attesa di una completa maturazione.

Si tratta di una pratica realizzabile soltanto da una persona centrata, ovvero un individuo che ha già svolto un lavoro di centratura su di sé, una persona che sa esattamente quello che vuole e come ottenerlo.

In altre parole, per vedere della “magia” nella propria esistenza bisogna prima diventare padroni della propria vita e per farlo, dobbiamo riuscire a interrompere consapevolmente il flusso meccanico presente in noi: nei nostri pensieri, nel corpo e nelle nostre emozioni.

Ecco la differenza fondamentale fra il ritualista e l’autentico mago: il primo impara un’arte, il secondo fa di quell’arte una filosofia di vita.

L’ultimo capitolo presente in uno dei libri più interessanti di psicologia esoterica, ossia “Il destino come scelta” di Thorwald Dethlefsen, possiede un titolo che trovo a dir poco illuminante: La vita quotidiana come rituale.

Vedere la propria vita quotidiana come un gigantesco rituale è ciò che rappresenta l’Alta magia, ed è ciò che porta alla Pietra Filosofale degli alchimisti. Nessun trucco, nessuna scorciatoia, nessun inganno. Bisogna sporcarsi le mani per trasformare il piombo in oro, il veleno in farmaco, l’odio in perdono, l’oscurità in luce. Perché solo colui che si è fatto luce può irradiare luce. Solo colui che si è trasformato può trasformare.

La vera magia inizia dall’interno, non dall’esterno, essa conduce alla libertà, non alla dipendenza, irradia non riflette.

Avete presente quei momenti quando la vita è lì, col fiato sul collo e ci capita un po’ di tutto, dalle ingiustizie agli imprevisti, dalle delusioni ai contraccolpi psicologici? Ecco, una persona centrata in quel momento sa (SAPERE) quello che sta succedendo, perché consapevole delle Leggi, quindi osa (OSARE) e decide di non reagire, di non opporre una resistenza esteriore, perché sa quello che vuole (VOLERE), ossia resistere internamente alla “legge dell’identificazione”, non identificandosi con quello che prova, ma rimanendo in silenzio (TACERE) in attesa che il vento cambi. Ecco, è proprio quando queste quattro condizioni sono presenti che qualcosa di “prodigioso” accade. Non si tratta di accettare passivamente, ma di non opporre più resistenza, perché, come diceva Jung: “quello a cui opponi resistenza persiste”.
Quando qualcuno insulta o aggredisce verbalmente una persona, quest’ultima di norma reagisce per rendere pan per focaccia. Ecco la meccanicità, la re-azione che denota assenza di centratura, un’azione di magia al contrario perché succube alla legge dell’identificazione.

Ma se quella stessa persona facesse uno sforzo per rimanere lucida e centrata in quel momento, facendo un bel respiro e ponendosi in ascolto di se stessa, anziché partire al contrattacco, si accorgerebbe di quanta energia sta risparmiando e conservando al proprio interno. Energia conservata più una dose di energia figlia dell’attrito fra la volontà meccanica e quella consapevole. Un bel quantitativo energetico da utilizzare per un atto magico.

Quella semplice interruzione volontaria e consapevole della propria meccanicità di stampo ipnotico, ha prodotto in quella persona un’energia potente per raccogliere un risultato insperato. Un miracolo direbbe qualcuno, ma trattasi di vera magia. Alta magia. Ed ecco il prodigio di quell’atto: tutto d’un tratto lo sguardo si fa più affilato, la schiena diventa dritta, la mente smette di fare rumore, le emozioni sono domate. Lavorando al proprio interno è riuscito a placare il proprio esterno. Se non lo avesse fatto, si sarebbe lasciato “divorare” come accade di solito, portando tutta la negatività al proprio interno. Eccola, la zappa sui piedi di cui parlavo all’inizio.

Ovviamente sono pochi esempi di vita quotidiana, ma questi atti magici, se riprodotti con costanza, possono produrre una densa mole di energia che potrà essere utilizzata per modificare la nostra realtà circostante. Lo stesso accadrebbe se l’umanità fosse consapevole della propria energia mentale, sessuale e del grande spreco energetico che è in atto da secoli.

Tutto d’un tratto le nostre esistenze si trasformerebbero, accadrebbero prodigi su prodigi e ne saremmo beneficiati non solo noi, ma tutti coloro che ci circondano. Inizieremmo così, per risonanza, ad attrarre ciò che ci serve, ciò che è utile. Perché per ricevere qualcosa, basta essere centrati e averne veramente bisogno. Il senso di questo articolo è proprio quello di sottolineare la possibilità che si cela quotidianamente per ciascuno di noi dietro alle piccole vicende di quotidianità, dove si nasconde del magico e del miracoloso. Basta saperlo cogliere.
Non servono strani rituali o sacrifici discutibili, tutto ciò che serve è allungare la mano, avere voglia di andare “oltre”, di sperimentare, di vedere cosa succede quando cambiano le nostre abitudini, il nostro modo di pensare, di essere e di agire. È lì che si gioca la partita, nell’essere centrati indipendentemente da quello che accade attorno, la sacralizzazione della vita che passa attraverso la presenza e la conoscenza, perché in verità sappiamo già tutto e possiamo fare tutto, basta riscoprirlo.

Il potere si manifesta all’esterno, ma la potenza è all’interno. Usatela.

La vera magia non è occulta, è in ciascuno di noi e la metamorfosi di Pinocchio è l’emblema dell’autentica magia: una continua trasformazione capace di reinventare la vita.

L’osservazione non avviene in modo passivo ma attivo, perché l’indirizzo o sorgente della volontà non è più l’io ma qualcosa che sta al di là di quanto creduto. Se interrompere è necessario inizialmente, si può scoprire successivamente che non è bloccando ma lasciandosi scorrere addosso ciò che è superfluo, strutturato, storico che si scioglierà come neve al sole alla luce di una migliore conoscenza di sé e questo è davvero un atto magico, naturale e meraviglioso.

Dal sapere, osare, volere e tacere, passo dopo passo, possiamo arrivare all’ascoltare, conoscere, condividere, trascendere o, più semplicemente, lasciare andare. Ci sarebbe da dire moltissimo per ogni parola ed è per questo che anche noi abbiamo lasciato in eredità una collana come la tua, fatta di tanti argomenti, tutti importanti e spero un giorno riusciremo a tradurre in inglese. Nulla è scontato e semplice all’inizio ma più si scende nelle profondità di sé e più diventa chiaro quale importanza abbia avuto quel primo sforzo, passo, scelta per … sapere, osare, volere e tacere.
Un passo per me importante è non cadere nell’inganno di misurare le persone, un po’ perché è un pregiudizio e un’abitudine della mente a farlo e un po’ perché non aiuta alla condivisione, è come mettersi dei limiti e impedire la nostra trasformazione. I più tordi o furbi tendono a mettere le persone che hanno scoperto qualcosa di speciale su un piedistallo, mettendo così una distanza e un valore falso, sviando lo sguardo dal messaggio. In realtà stanno perdendo l’occasione di scoprire qualcosa di sé e lo fanno perché sanno quale responsabilità c’è dietro una tale scoperta e scelta.
Quando facciamo tali scoperte scopriamo la potenza, la forza che anima la realtà, lo spirito che anela ogni cosa, buona o cattiva, visibile e invisibile e agisce sempre al di là della stessa volontà. Quando viene posta una volontà che va contro o per favore di solo uno o più oppure è strutturata razionalmente allora diventa potere e quando è potere, si manifesta come ombra e azione. Per questo rituali, tecniche, simbolismi sono strumenti esterni che forniscono la possibilità di agire, di avere, di credere che si abbia in mano la realtà ma in realtà non si ha in mano nulla, perché solo nell’essere noi siamo in armonia e collegati al tutto.
Eh, vi sono cose che vanno dette e cose che vanno sperimentate, alcune direttamente, attraverso un dialogo con le persone. Per questo motivo essere aperti a chiunque è importante, restando comunque attenti alle sfumature. Perché non sappiamo mai da dove la verità può arrivare. 

Buon percorso a tutti.

IL PROGRAMMA SOVIETICO PER LO SVILUPPO DI CAPACITA’ PARANORMALI

 Di Mario Roccaraso

In epoca sovietica, il Ministero della Difesa ha lavorato a un progetto segreto volto a creare un essere umani con abilità paranormali. Il capo di questo progetto top secret, ha condiviso per la prima volta i dettagli con un gruppo di giornalisti.
Il tenente generale di riserva e membro dell'Accademia di scienze naturali Alexey Savin ha affermato che il progetto risalente alla fine degl’anni ’80 è la diretta conseguenza di un contatto con rappresentanti di civiltà aliene da parte di un gruppo di ricercatori sovietici.
Vasily Yeremenko, il generale di riserva del KGB, ricercatore dell'Accademia di sicurezza, difesa e forze dell'ordine, è stato il primo a parlare alla stampa. In epoca sovietica prestò servizio nel KGB e supervisionò l'aviazione e lo sviluppo della tecnologia aeronautica.
Tra i suoi compiti c'era la raccolta di informazioni da parte dell'Aeronautica Militare sui fatti della comparsa di oggetti volanti non identificati.
Il Ministero della Difesa sovietico e il KGB tra il 1983 e il 1984 hanno organizzato uno studio su larga scala dei fenomeni paranormali.
Alexey Savin ha provveduto a svelare alcuni aspetti delle attività del ministero della Difesa impegnato a indagare su vari fenomeni insoliti.
Il progetto principale dell'unità era un programma statale sulla scoperta delle risorse umane intellettuali. L'obiettivo del programma era identificare i modi per far funzionare il cervello umano in uno speciale regime, sfruttando al meglio le sue potenzialità e quindi dotare gli umani di superpoteri.
Il consiglio scientifico del programma era guidato dall'accademica Natalya Bekhtereva, che fino alla sua morte era la direttrice scientifica dell'Istituto del cervello umano della SAR.
Al programma hanno partecipato oltre duecento professionisti altamente qualificati provenienti da tutto il paese. “Nel processo di ricerca, siamo giunti alla conclusione che un essere umano era un sistema energetico e informativo che riceve informazioni dall'esterno.
Questo è esattamente il motivo per cui un essere umano può manifestare capacità paranormali", ha affermato Alexey Savin.

Per identificare questa fonte di informazioni esterna, sono stati creati tre gruppi.

Un gruppo era composto da scienziati, un altro da soldati e il terzo era composto da donne.

Il gruppo delle donne ha fatto i progressi più significativi nella ricerca. Savin ha spiegato che “volevano stabilire contatti psichici con i rappresentanti alieni.
E l'hanno fatto". Secondo lui, è stato sviluppato un metodo speciale che ha permesso al cervello umano di sintonizzarsi su un contatto. "Abbiamo dovuto sintonizzare il profilo energetico del cervello umano su un'onda particolare, come un'onda radio", ha spiegato Alexey Savin.
Nell'esperimento non sono stati utilizzati ipnosi, droghe o altri metodi simili. I risultati sperimentali sono stati impressionanti: sei partecipanti hanno avuto la possibilità di un contatto fisico e due di loro sono persino riusciti a visitare una nave aliena. Secondo Savin, i rappresentanti delle civiltà extraterrestri si sono rivelati gradualmente, fornendo informazioni come ritenevano più opportuno. Il leader dell'esperimento ha spiegato che gli esseri umani erano come bambini piccoli per loro.

“La nostra civiltà è troppo giovane per occuparsene come argomento di dialogo.

Poiché facciamo parte dell'universo, possiamo danneggiare noi stessi e le altre civiltà con le nostre azioni sciocche, quindi si prendono cura di noi".
Il programma di comunicazione con l'intelligenza extraterrestre è stato sviluppato per diversi anni fino all'intervento della politica. Nel 1993, infatti, lo studio fu interrotto e l'unità sciolta.
Savin ha comunque potuto conservare un numero esiguo di documenti, la maggior parte dei quali, compresi i rapporti fotografici, sono ancora negli archivi del Ministero della Difesa. Tuttavia, il nucleo del gruppo di ricerca è stato preservato.

( Misteri e Ombre )

L’AURA e la sua PULIZIA

 Di Manuela Bonazzi

Il nostro bio campo prende la forma di un alone luminoso che circonda il nostro corpo come se fosse un uovo ed è particolarmente percepibile intorno alle nostre estremità, come la testa alle spalle i piedi e le mani.

L’aura è composta da 18 colori dal nero al bianco, anche se ha molte più sfumature che sono completamente diverse dallo spettro solare che come sappiamo ne contiene solo sette .
L’aura proviene da tre elementi e annuncia il suo colore dominante che è legato da un lato al nostro stato generale di salute e all’altro lato al nostro grado di evoluzione .
Questa importante, perché comprendiamo che L’aura una volta che la vediamo nel suo colore predominante, possiamo aiutarla a ripulirsi e a mantenere quell’energia vitale tale per cui garantisce la nostra salute generale e ci fa comprendere anche a che grado evolutivo siamo arrivati fino adesso per comprendere meglio noi stessi e comprendere cosa possiamo fare ancora per migliorare questa nostra posizione per arrivare allo stato finale ,fino al raggiungimento della perfezione.
La perfezione è vista in modo alchemico, quindi non materiale ma spirituale nella fase in cui è possibile osservare un’aura dorata e non più color arcobaleno che porta all’anima questo colore dorato, simbolo di perfezione, simbolo del raggiungimento alchemico della pietra filosofale.
Ci sono molti esperimenti/esercizi che possiamo fare per vedere l’esistenza dell’L’aura, per vedere L’aura e noi e negli altri comprese le piante e gli animali oltre che agli oggetti che riempiono le nostre case e molto spesso creano degli scompensi energetici dentro di noi.
La visione psichica ci permette di percepire questi fenomeni come L’aura .
La pratica di L’aura fatta ogni mattina subito dopo il risveglio durante il giorno tra i pasti è un ottimo esercizio che richiede piccoli strumenti come una ciotola d’acqua o una candela.
Spesso si aggiungono anche specchi, perché al buio si osserva meglio , basterebbe anche una semplice parete bianca per poterla vedere.
Di sicuro gli esercizi non mancano ci sono esercizi che potete trovare sul web, ma anche esercizi antichi o semplicemente esercizi che nascono dalla vostra percezione dalle vostre istruzioni interiori e dalle vostre esperienze personali, come è successo a me.
Praticando da tantissimi anni, varie discipline che usano l’energia spirituale, questa visione psichica si è espansa sempre di più e ciò mi ha portato a comprendere che quando noi riusciamo ad avere la visione psichica di tutto ciò che è immateriale è perché c’è una buona funzione interiore delle nostre ghiandole che portano alla salute al nostro DNA e viceversa e tutto ciò scorre attraverso i nostri nervi e attraverso i nostri tessuti pulendo molte parti di noi.
La pulizia dell’aura infatti , come pratico con radiestesia da ormai quarant’anni, oppure come la applico con la guarigione spirituale vertebrale, o la riequilibrio con il Reiki ecc… mi ha portato a comprendere quanto sia importante ristabilire l’equilibrio dei colori che l’aura manifesta, grazie al corpo ipofisario e la ghiandola pineale che psicologicamente sviluppati e attivi danno il potere prima di rispondere ad ulteriori lunghezze d’onda fisiche e successivamente le vibrazioni super fisiche.
Possiamo quindi parlare del terzo occhio chi da un punto di vista fisiologico è l’organo designato a vedere la luce dei colori dell’aura, ma anche la luce di qualsiasi cosa comprenda questo mondo aureo .
Basti pensare agli animali privi di occhi che diventano sensibili alle vibrazioni leggera e nel loro caso, infatti l’osservazione ci porta a supporre che la percezioni della luce avvenga nella loro pelle con determinate aree con concentrazioni di cellule foto sensibili infatti in alcune specie di animali, queste concentrazioni sono tali da riassumere la forma di ocelli che sostituiscono gli occhi primitivi posti in corrispondenza della parte del corpo più espansa alla luce. Anche molti animali inferiori, come gli insetti non vedono il loro ambiente , ma secondo quelle reazioni prodotte in loro dalla presenza o assenza di luminosità, possono in qualche modo vedere. Gli scienziati chiamano questo fenomeno foto sintassi…
Quindi, come abbiamo visto per sviluppare certe caratteristiche, bisogna partire la radici di tutto. Per la pulizia dell’aura si usa la radiestesia evolutiva che non si limita solo a pulire in superficie. Con particolari specifiche tecniche canalizzate, si può pulire fino in profondità, individuando i nodi energetici, i blocchi camici, le memorie inconsce che trattengono emozioni impure. È sicuramente una delle tecniche migliori e consigliate da tantissimi esperti ermetici del passato è una pratica di indagine trasformative perché non sono libera dalle energie pesanti ma riporta quello stato di armonia e luce oltreché di equilibrio in ogni strato della nostra aura perché lavora sulle radici più profonde del nostro stato anemico Riportando la persona a una vera e propria rinascita energetica. Danni sviluppo ogni forma di strumento e lo porta alla conoscenza delle persone non solo in forma conoscitiva ma anche in forma pratica perché penso che tutti meritiamo di conoscere semplici e preziosi istruzioni che possono migliorare la nostra vita fintanto che siamo qua nella materia . La cosa affascinante è chi non aiuta solo qua nella materia, ma ci aiuta a lavorare meglio nel momento in cui noi lasceremo questo corpo a riposo in questa terra e andremo oltre .

Ne parleremo molto nel percorso formativo che riguarda la morte e l’aldilà .

Dalla tradizione celtica... ALBAN ELUED L'Equinozio d'Autunno e il Mistero della Seconda Morte

 Di Elena Paredi


Quest' anno l' Equinozio inizierà il 22 settembre alle 20.12.

Ogni anno, quando le giornate si accorciano e l'aria si fa più fresca, il mondo celtico celebra una delle sue festività più significative: Alban Elued. Conosciuta anche come l'Equinozio d'Autunno, questa ricorrenza segna il momento esatto in cui il giorno e la notte hanno la stessa durata, un punto di perfetto equilibrio prima che l'oscurità inizi a prevalere sulla luce. Ma dietro la celebrazione dei raccolti e dei colori dell'autunno, si cela un significato esoterico profondo, una riflessione sulla morte e sulla rinascita.

L'Equilibrio Tra Luce e Ombra

Il nome stesso, Alban Elued, che significa "la luce dell'acqua", richiama il ciclo della vita e della morte. In questo giorno, il sole tramonta esattamente a ovest e sorge a est, creando un momento di armonia cosmica. È il tempo di ringraziare la Terra per la sua abbondanza, di raccogliere i frutti del lavoro di un intero anno e di prepararsi per il lungo e freddo inverno.
Questo equilibrio non è solo fisico, ma anche spirituale. Alban Elued è un invito a guardare dentro di noi, a bilanciare le nostre luci e le nostre ombre, il nostro successo e i nostri fallimenti. È il momento ideale per meditare, per fare un bilancio della nostra vita e per preparare i nostri intenti per la stagione successiva.

La Seconda Morte e la Rinascita

Nella tradizione esoterica celtica, Alban Elued è associato alla "seconda morte", un concetto che va oltre la fine della vita fisica. Non si tratta di una morte letterale, ma di una morte simbolica, la morte dell'ego. È un processo di purificazione e liberazione da ciò che non ci serve più: vecchie abitudini, convinzioni limitanti, rancori e paure.
Come le foglie che cadono dagli alberi, anche noi siamo chiamati a lasciar andare ciò che non ci nutre più. È un atto di fiducia nel ciclo della vita, nella consapevolezza che dopo la caduta e il riposo invernale, arriverà una nuova primavera. Questa morte simbolica non è un evento triste, ma un atto di liberazione e di preparazione per una rinascita più consapevole. È il momento di seppellire i nostri "vecchi sé" per fare spazio a ciò che saremo in futuro.

I Rituali di Alban Elued

I rituali associati a questa festività sono spesso intimi e personali. Molti si recano in luoghi sacri come dolmen o cerchi di pietre, per connettersi con l'energia della Terra. Altri creano altari domestici adornati con i colori dell'autunno, come l'arancione, il marrone e il bordeaux, e con i doni della natura: mele, zucche, spighe di grano, bacche e noci.

Le celebrazioni possono includere anche:

Banchetti rituali: Un momento per condividere il cibo e ringraziare per i raccolti. Il pane cotto in casa, il sidro e i frutti di stagione sono spesso i protagonisti.

Meditazione: Riflettere sulla propria vita, sui propri successi e fallimenti, e su cosa si desidera lasciar andare.

Accensione di fuochi: Rappresentano il sole che si spegne, ma anche la luce che continuiamo a portare dentro di noi.

Ringraziamenti: Offrire preghiere e gratitudine agli antenati, agli spiriti della natura e alle divinità.

In sintesi, Alban Elued è molto più di una semplice festa del raccolto. È un momento di transizione, di equilibrio e di profonda riflessione interiore. Ci insegna che la morte e la rinascita sono parte integrante del ciclo della vita e che, accettando la nostra "seconda morte", possiamo liberarci dalle nostre vecchie identità e accogliere con fiducia la rinascita che ci attende.

𝐃𝐚𝐧𝐢𝐞𝐥 𝐅𝐫𝐲: 𝐋𝐚 𝐓𝐞𝐬𝐭𝐢𝐦𝐨𝐧𝐢𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐂𝐨𝐧𝐭𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐀𝐫𝐦𝐨𝐧𝐢𝐨𝐬𝐨 𝐞 𝐈𝐥𝐥𝐮𝐦𝐢𝐧𝐚𝐧𝐭𝐞

 Di Patty Viganò


Il caso di Daniel Fry si erge come una delle più significative e rassicuranti testimonianze di contatto extraterrestre nella storia dell'ufologia. Lungi dalle narrazioni di abduzioni traumatiche, la sua esperienza, avvenuta nel 1950 nel cuore del New Mexico, offre una visione profondamente positiva e istruttiva dell'interazione tra l'umanità e civiltà avanzate.

Daniel Fry, un ingegnere altamente qualificato con un ruolo cruciale nello sviluppo di propellenti missilistici per la Bell Aircraft Corporation, possedeva un rigore scientifico e una credibilità professionale che rendono il suo racconto particolarmente degno di attenzione.

Il 4 luglio 1950, mentre si trovava nelle vicinanze di WhiteSands, un sito noto per le sue energie particolari e gli avvistamenti, Fry si imbatté in un fenomeno straordinario. Osservò un disco metallico dalla finitura impeccabile, privo di giunture visibili, posato silenziosamente a terra. La sua curiosità scientifica lo spinse ad avvicinarsi, e fu allora che si manifestò il contatto.
Una voce chiara e distinta, che risuonava direttamente nella sua mente – una forma di comunicazione telepatica che da allora è stata spesso riportata in contesti simili – si presentò come Alan, un rappresentante di una civiltà avanzata proveniente da un altro sistema stellare. Alan lo invitò a bordo del velivolo.
L'interno della nave, secondo la descrizione di Fry, era un modello di tecnologia pulita ed efficiente. Alan, non si mostrò, ma la comunicazione rimase fluida e diretta. L'UFO, in un dimostrazione di capacità tecnologiche ben oltre la nostra comprensione, intraprese un volo ad altissima velocità con Fry a bordo. In pochi minuti, l'ingegnere fu testimone di una visione mozzafiato della Terra dall'alto, sorvolando il continente americano a velocità sbalorditive, fino a scorgere chiaramente la città di Chicago.
Ciò che rende l'esperienza di Fry così rilevante è la sua natura intrinsecamente pacifica e il messaggio che ne derivò. Il viaggio non fu un atto di forza o di intrusione, ma un gesto di apertura e conoscenza. Alan spiegò che la loro civiltà monitorava il progresso dell'umanità con benevolenza. Il loro scopo non era l'interferenza o l'invasione, ma l'osservazione e, quando possibile, un discreto supporto.
Il nucleo del messaggio di Alan era un'urgente esortazione alla pace e alla fratellanza. Con la consapevolezza delle crescenti capacità distruttive dell'umanità (eravamo all'alba dell'era nucleare), gli esseri di Alan esprimevano una profonda preoccupazione per la nostra tendenza alla guerra e all'autodistruzione. Essi desideravano che l'umanità comprendesse il proprio potenziale e la necessità di superare le divisioni per costruire un futuro armonioso.
Al termine di questa breve ma intensissima esperienza, Daniel Fry fu delicatamente riportato al punto esatto da cui era partito, senza alcun trauma o segno di coazione, ma con una mente arricchita e una prospettiva cosmica ampliata. La sua successiva decisione di pubblicare il resoconto nel suo libro "The White Sands Incident" nel 1954 fu un atto di coraggio e un contributo fondamentale alla nascita di un filone di contattismo che enfatizza la benevolenza e il potenziale evolutivo degli incontri extraterrestri.
Il caso Fry, ci offre un archetipo di incontro costruttivo e positivo, suggerendo che, al di là delle paure e dei pregiudizi, l'universo possa ospitare intelligenze pronte a guidarci verso una maggiore consapevolezza e un futuro di pace, se solo siamo pronti ad ascoltare. La sua testimonianza rimane un faro per chi crede che il contatto con altre civiltà possa essere un catalizzatore per la nostra evoluzione.

Dalla pagina Hercolubus o pianeta rosso- it

Saturday, September 27, 2025

RISVEGLIO DELLA KUNDALINI

Di Manuela Bonazzi


In noi esiste un processo importante che congiunge astrologia, numerologia e fisiologia.
Il suo risveglio è naturale e non deve essere stimolato esternamente, perché ha un suo potere particolare, che se non viene preservato, si dissolve e non fa risvegliare la kundalini.
Non metterò parole ad effetto misterioso, perché servono solo a confondere ciò che realmente è molto semplice.
Come sempre, ho preparato video dimostrativi, testi e spiegazioni per questo importante argomento, perché è collegato alla salute.
Il Kaa-Ra-Sha (nome a sigle composte per indicare l’energia vitale delle dimensioni fuori dall’incarnazione) entrano in noi attraverso il concepimento con la costruzione della kundalini.
Quando vieni a conoscenza di come funziona davvero il nostro corpo materiale, comprendi come funziona a livello sottile.
La Scuola Alchimistica ha lavorato molto su questo argomento, e lo ha collegato a tutto ciò che possiamo portare in manifestazione, partendo dal capire veramente l’argomento, ad attivare la kundalini a beneficio della salute e aiutare a maturare i nostri talenti, ma come ripeto, tutto accade solo ed esclusivamente attraverso la conoscenza pura, non servono diplomi in discipline, cure energetiche continue ecc…
Se tenete a mente che tutto si sviluppa in voi in modo naturale, inizierete a concentrare le vostre energie su di voi, per essere un esempio di valore anche per gli altri.
La kundalini si risveglia solo se questa particolare particella plasmatica riuscirete a preservarla.
Da qui comprenderete il mondo che vi circonda… Tutto ciò che è esterno parla di come siete fatti dentro e di come potete usare l’unico strumento che insieme al corpo e all’anima vi modella qui e nel di là.

-IL SIGIGLIO DI LUCIFERO-

Di Spankovics István


È un magico storico meno conosciuto sigillo, usato come emblema di conoscenza spirituale e illuminazione. L'immagine nasce nel Grimorium Verum italiano seicentesco, o "Vero Grimorio.” Usato insieme ad altri simboli, il suo scopo originario del sigillo era aiutare in un'invocazione visiva dell'angelo Lucifero. La figura deriva probabilmente da un'opera precedente, la maggior parte probabilmente tratto da un quadrato magico le cui origini sono ormai perse. La forma triangolare che punta verso l'alto rappresenta l'ascesa spirituale e lo sforzo dell'anima verso regni superiori, mentre il simbolo all'interno, l'armonia tra visione interiore e manifestazione esteriore. È quindi un emblema composito di unità, il viaggio dell'anima che arriva verso l'alto riflettendo il cosmo interiore con l'occhio di tutti. Alcuni credono che il sigillo sia un simbolo più antico di Enki, uno dei più antichi dei conosciuti dall'umanità, risalente a oltre 12.000 anni fa nelle prime civiltà umane. Enki era noto per essere il leader di un gruppo di Dei che sono venuti ad aiutare l'umanità, offrendo conoscenza e guida. Nella tradizione sumera, Enki era il dio dell'acqua, della saggezza, della creazione, e anche il portatore del me, le leggi della civiltà. Questa connessione approfondisce l'associazione del sigillo con l'illuminazione e la conoscenza nascosta.
Il sigillo è per la divinazione di Lucifero, è un Angelo, ma conosciuti per modi alternativi nella nostra lunga storia nelle pianure della spiritualità. Gli occhi ciechi vedono la visione conformista. La vista del terzo occhio può vedere attraverso. Qui il nome "Lucifero" non è inteso come figura del male, ma come il latino "portatore di luce" l'archetipo dell'illuminazione, la fiamma interiore che rivela la verità e guida i cercatori. L'occhio che vede tutti e gli Ouroboro costituiscono il resto dell'amuleto proprietà dell'infinito, rinascita e conoscenza. Insieme al sigillo, formano un talismano di trasformazione, ricordandoci che la saggezza non si trova nella cieca obbedienza, ma nell'unione di visione interiore e rinnovamento eterno...

-Ex Ruina, Surgit Lux

-S. István

Vi ricordate della SFERA DI BUGA ? 

Di Andrea Terzo


Per chi non la conoscesse, è un misterioso oggetto precipitato dal cielo in Colombia, nei pressi di Guadalajara de Buga.
Il reperto, privo di saldature, e con simboli misteriosi sulla superficie, è stato recuperato da un contadino e ha subito acceso ipotesi su un’origine extraterrestre. Ha circa 50 cm di diametro.
Le analisi radiologiche rivelano una struttura interna complessa e mai vista prima.
Tra scetticismo e suggestioni, la “Sfera di Buga”, virale sui social, è ormai un caso globale.
All’inizio sembrava uno dei tanti racconti di provincia: un bagliore nel cielo, un rumore sordo, e poi quella sfera metallica apparsa in mezzo a un campo alle porte di Guadalajara de Buga. Il fatto risale a inizio marzo. Alcuni testimoni affermano di aver visto l’oggetto, delle dimensioni simili a quelle di un pallone da calcio, muoversi in modo anomalo e silenzioso prima di precipitare.
Recuperata da un contadino, la sfera è stata consegnata alle autorità locali. Pare inoltre che l'uomo che ha recuperato la sfera abbia riportato nausea, vertigini e forti mal di testa dopo averla maneggiata....
L’oggetto sarebbe stato già sottoposto ad analisi da parte del radiologo colombiano Jose Luis Velazquez. Le scansioni hanno rivelato la presenza di tre strati metallici concentrici e diciotto microsfere disposte in cerchio intorno a un nucleo centrale più leggero. Nessuna giuntura visibile, nessuna saldatura: la superficie liscia e continua ha lasciato perplessi anche i tecnici.
Sulla sfera sono incisi simboli misteriosi che alcuni associano alle rune nordiche, caratteri ogham ed altri a sistemi di scrittura mesopotamici o a circuiti microelettronici. Velazquez ha affermato :

“È di origine artificiale, in quanto non presenta tracce di saldatura e la sua struttura interna è composta da elementi ad alta densità. Sono 
necessari ulteriori test per stabilirne l'origine”.
L’oggetto sembra avere caratteristiche veramente straordinarie:

-Inizialmente pesava circa 2 kg, ma successivamente il peso è aumentato fino a 10 kg.

-Quando esposto a temperature elevate, la sfera non si riscalda; tuttavia, l'acqua versata su di essa evapora istantaneamente, mentre la superficie rimane fredda al tatto.
-Analisi radiografiche hanno rivelato tre strati metallici e un nucleo centrale circondato da 18 microsfere, suggerendo una tecnologia avanzata.

Nonostante il clamore, la comunità scientifica mantiene il riserbo...

Mancano pubblicazioni ufficiali e le informazioni circolano solo tramite social, blog e video virali. Alcuni esperti, come la fisica Julia Mossbridge, ipotizzano si tratti di “un progetto artistico molto ben fatto”, sottolineando però la necessità di ulteriori esami. C’è anche chi ipotizza un esperimento tecnologico non tracciato, forse un dispositivo caduto da un drone. L’assenza di propulsori e comandi visibili alimenta il dubbio: non tutto ciò che è misterioso deve esser necessariamente qualcosa di natura extraterrestre. L’Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM) ha finalmente pubblicato un altro dettagliato rapporto scientifico che conferma senza alcuna ambiguità la presenza di fibra ottica nella sfera di Buga ! 
Un solo frammento, grande appena 2 mm², conteneva ben 52 fibre ottiche, molte delle quali disposte in modo geometricamente regolare. Questo dato ha stupito anche i ricercatori, in quanto la densità e la simmetria della disposizione sembrano suggerire un’intenzionalità progettuale. Il dato più sorprendente, emerso dalle dichiarazioni dell’ingegner Rodolfo Garrido, riguarda le potenziali funzionalità delle fibre. Secondo Garrido, esse potrebbero costituire un sistema di rilevamento ambientale avanzato, capace di monitorare in tempo reale parametri come:
Umidità;

Temperatura;

Composizione dell’aria;

Presenza di tessuti biologici;

Analisi del suolo.

“Qualcuno potrebbe osservare attraverso queste fibre”, ha dichiarato Garrido, suggerendo l’ipotesi che la sfera sia un sistema di osservazione attivo, forse remoto, forse autonomo. La natura intelligente dell’apparato è quindi suggerita non solo dalla sua complessità tecnica, ma anche dalla finalità funzionale, che appare coerente con le attività di monitoraggio ambientale.
Secondo alcuni esperti, la sfera, grazie alla rotazione interna del suo nucleo, possa accumulare cariche elettrostatiche tali da vincere l’attrazione gravitazionale, levitando e muovendosi secondo logiche ancora da decifrare. Questo rappresenterebbe una tecnologia di propulsione non convenzionale, totalmente estranea agli standard aerospaziali attuali.

Comunque pare che negli ultimi giorni sia arrivata una notizia ancora più interessante...

Sembra che abbiano analizzato col carbonio 14 della resina prelevata dalla sfera...ed i risultati lasciano esterrefatti, secondo la datazione al carbonio 14 la resina avrebbe oltre i 12.500 anni !!

Come sempre non posso garantire l'autenticità della notizia che ho trovato online...

Lascio a voi ogni conclusione...che ne pensate ?