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Friday, August 15, 2025

LA MAGIA CON LE DITA

di Silvia Dallay


La magia con le dita, nel contesto della dottrina ermetica, non si riferisce a trucchi di prestigio, ma piuttosto all'uso simbolico e spirituale della mano e delle dita per manifestare volontà e realizzare determinate intenzioni.
Si tratta di una pratica che collega la corporeità fisica all'azione spirituale, utilizzando la mano come strumento di collegamento tra il mondo fisico e quello metafisico.

Spiegazione:
La dottrina ermetica, che trae ispirazione dal filosofo egizio Ermete Trismegisto, attribuisce un significato profondo a ogni parte del corpo umano, inclusa la mano.
La mano, con le sue dita, non è vista solo come uno strumento per manipolare oggetti, ma come un canale energetico capace di influenzare la realtà.
Ecco alcuni punti chiave:

• Simbolismo della mano:
La mano, nella tradizione ermetica, è spesso associata alla capacità di creare, trasformare e manifestare. Ogni dito può rappresentare un aspetto specifico dell'universo o della psiche umana.
• Magia naturale:
La "magia con le dita" potrebbe essere interpretata come una forma di magia naturale, che cerca di operare in armonia con le leggi della natura, utilizzando il corpo come strumento di manifestazione.
• Significato dei gesti:
I gesti delle dita, in contesti rituali o meditativi, possono essere usati per focalizzare l'intenzione, attivare energie specifiche o stabilire connessioni con forze invisibili.
• Mani come specchio:
La mano può essere vista come uno specchio dell'anima, riflettendo le intenzioni e le emozioni di chi la usa.
Esempi pratici (secondo la prospettiva ermetica):
• Invocazione:
Un gesto specifico con le dita potrebbe essere usato per invocare determinate energie o entità, focalizzando la propria attenzione e volontà.
• Sigilli:
La creazione di sigilli con le dita (come nel caso della mano filosofale che disegna un pesce al centro del palmo) potrebbe essere vista come un modo per sigillare un'intenzione o un desiderio.
• Creazione:
L'atto di toccare, manipolare o creare oggetti con le mani potrebbe essere considerato una forma di magia, poiché si tratta di una manifestazione fisica di un'idea mentale.
In sintesi, la magia con le dita nella dottrina ermetica è un concetto complesso che va oltre i semplici trucchi di prestigio. Si tratta di un approccio spirituale che vede la mano e le dita come strumenti di manifestazione, capaci di collegare il mondo fisico con quello metafisico, e di influenzare la realtà attraverso l'intenzione e il gesto.
Vi è anche chi esegue rituali che nessuno vede, magari trovandosi fra la folla, muovendo le dita di una mano tenuta in tasca.

Questo sistema si basa sulla corrispondenza delle cinque dita con gli elementi:

L'indice è assegnato al Fuoco.
Il pollice è assegnato all'Acqua.
Il medio è assegnato all'Akasha.
L'anulare è assegnato alla Terra.
Il mignolo è assegnato all'Aria.

La mano destra rappresenta gli elementi positivi.

La mano sinistra rappresenta gli elementi negativi.

Questo esempio può essere sufficiente.

(tratto da Introduzione alle Dottrine Ermetiche, Vol. 1 passo quarto Corpo fisico, Franz Bardon)
Questo estratto evidenzia un concetto sottile e avanzato nella pratica magica: la capacità di eseguire rituali nascosti, discreti, in luoghi comuni come una folla, attraverso gesti minimi e apparentemente invisibili.
Si tratta di una forma raffinata di magia che non richiede scenografie elaborate, ma si basa su una profonda comprensione simbolica e su una concentrazione silenziosa.
L'idea di attribuire agli elementi delle dita della mano, suddividendo la mano destra e sinistra in polarità positive e negative, riflette un principio fondamentale dell'ermetismo:
l'armonia tra le forze opposte e il controllo cosciente sugli elementi.
Questo sistema richiama la capacità del mago di manipolare gli elementi non solo attraverso il grande apparato rituale, ma anche attraverso la sua volontà interna, canalizzata mediante gesti simbolici.
Il fatto che un praticante possa eseguire rituali "nascosti", muovendo semplicemente le dita in tasca, rappresenta un livello di maestria in cui la magia diventa parte integrante della quotidianità.
L'atto magico non è più limitato al tempio o a un luogo sacro, ma può essere eseguito ovunque, poiché la vera potenza risiede nella mente e nella connessione profonda con le forze cosmiche.
Questo passaggio ci invita a riflettere su quanto sia importante imparare a collegare azioni apparentemente semplici con significati più profondi.
Le dita, ciascuna associata a un elemento, diventano strumenti attraverso cui la volontà magica si manifesta in modo concreto.
In questo senso, la magia diventa uno strumento fluido e flessibile, utilizzabile in ogni momento e circostanza, ma soprattutto invisibile agli occhi di chi non è addestrato a riconoscerla.

Avresti mai pensato che: Esistono alcune persone che hanno questa capacità e possiedono un intero cosmo all'interno delle loro mani?

Saturday, October 28, 2023

ALCHIMIA: IL VITRIOL E LA PIETRA FILOSOFALE

di Shamano Shekhinà Shekhinà

Vitriol è un acrostico, all’interno del quale ogni singola lettera rappresenta una determinata parola, con lo scopo finale di poter formare in una frase un Insegnamento occulto e molto elevato, che resta pienamente visibile solo e soltanto agli Alchimisti.

Vitriol infatti vuol dire:

“Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem”

(Visita l’interno della terra, e rettificandolo troverai la pietra nascosta)

Spesso se non sempre gli Alchimisti all’acrostico Vitriol usavano unire anche le lettere “VM” vale a dire “Veram Medicinam” (Vera Medicina).

La Alchimia, insieme a Astrologia e Mistica una delle “Tre Scienze Madri”, dunque afferma che la Grande Opera dei Saggi, va costruita tramite la totale pulizia degli Inferni Atomici (Visita Interiora Terrae Rectificando). L’Alchimista , parliamo di quelli chiamati Spirituali, per l’appunto, proprio grazie alle fasi Alchemiche disintegra del tutto gli elementi disgregati (i vari Io, tutte le emozioni cristallizzate nella psiche e il sistema cognitivo indotto) per poi riuscire a creare una sensibilità ed un distaccatamente completo dalla materia, capace di poter percepire e vivere la sua Essenza Spirituale più alta (Invenies Occultum Lapidem), trovando in tal modo la Pietra Filosofale.

La Purificazione rappresenta un processo che viaggia in modo parallelo alla costruzione stessa della Pietra Filosofale (Corpo d’Oro), infatti ri pulendo i propri Inferni Atomici, l’Alchimistanon spreca la sua energia vitale, la quale è di primaria importanza per la formazione come detto prima del Corpo d’Oro. Attraverso il Principio di Astrazione, si può allora riuscire ad immaginare la Pietra Filosofale quale consapevolezza energetica dell’individuo, la quale vive insita ed indistruttibile anche successivamente alla morte del corpo fisico.

SIGNIFICATO SIMBOLICO

Al centro di ogni cosa si trova un cerchio il quale rappresenterebbe la Pietra Filosofale creata e formata anche dai 4 elementi: la Coppa (Acqua), il Fuoco (Leone), l’Aria (l’Aquila a due teste) e la Terra (la stella a sette punte). Andando subito verso il basso vi è un globo con sopra una croce: eccolo, è esattamente questi il simbolo del Vitriol in quale appunto scende, entra nell’interno della Terra dove accade tutto il lavoro di purificazione. In basso, verso la sinistra della stella, inoltre, c’è un cerchio nel quale si trovano 7 piccoli oggetti; essi sarebbero la rappresentazione dei cinque metalli nati dai semi primi che sono gli onnipresenti Zolfo e Mercurio. In basso, infine, verso la destra della stella si ha un ulteriore cerchio in cui questa volta si hanno due anelli intrecciati; essi farebbero in pratica un richiamo all’eterno mito di Ouroboros.