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Friday, August 29, 2025

COS' È E A COSA SERVE UNA SEDUTA SPIRITICA...

Di Monia Mo Calli


BUONGIORNO, COS' È E A COSA SERVE UNA SEDUTA SPIRITICA...

Una seduta spiritica, o seduta medianica, è una pratica in cui un gruppo di persone tenta di comunicare con gli spiriti, spesso defunti, attraverso un medium. Lo scopo principale è ottenere risposte a domande specifiche o sperimentare fenomeni paranormali.

In dettaglio...

Cos'è:
Una seduta spiritica è un rituale in cui i partecipanti cercano di entrare in contatto con entità spirituali, in particolare spiriti di persone defunte.

Come funziona:
Di solito, la seduta coinvolge un medium, che agisce come intermediario tra il mondo dei vivi e quello degli spiriti. I partecipanti si riuniscono, spesso tenendosi per mano per formare una catena, e pongono domande allo spirito che si suppone sia presente.

Scopo:
L'obiettivo principale è ottenere informazioni, risposte o esperienze paranormali dagli spiriti, che possono manifestarsi attraverso fenomeni come la levitazione di oggetti, voci, o la comparsa di ectoplasma.

Fenomeni:
Durante le sedute, possono verificarsi eventi come la levitazione di oggetti, la percezione di voci, la comparsa di ectoplasma, o il comportamento insolito del medium.

Critiche:
Le sedute spiritiche sono spesso oggetto di scetticismo e critiche, con chi le considera una forma di intrattenimento o una credenza infondata.

In sintesi, una seduta spiritica è un tentativo di comunicazione con il mondo spirituale, con l'obiettivo di ottenere informazioni o esperienze paranormali, ma è una pratica che richiede molta cautela e consapevolezza.

UN ABBRACCIO DI LUCE

Thursday, December 14, 2023

PRESENZA: CARATTERISTICHE E METODI

di Shamano Shekhinà Shekhinà

«La meditazione è una tecnica mentale che instaura relazioni giuste e senza ostacoli; ciò significa, in altre parole, allineamento. Si tratta dunque di stabilire una linea di comunicazione diretta non solo fra la fonte unica, la Monade e la sua espressione, la personalità purificata e disciplinata, ma anche fra i sette centri del veicolo eterico umano»


A COSA SERVE

Il Metodo della Presenza propone sia delle precise fasi di avvicinamento tra l’Io Inferiore (ovvero personalità impermanente) e l’Ego Superiore (quindi parte manifesta della triade animica). Per le differenti “Tensioni Energetiche” le quali esistono sia nell’Io personale che nell’Ego transpersonale, queste varie fasi di avvicinamento vengono legate da dei momenti d’intensa sofferenza a livello Psichico. Ciò dev’essere con sacrificio e tanto lavoro interiore Sopportato nonchè rivissuto più e più volte, per vare come risultato più efficace il fatto che la mente fisica riesca ad abituarsi alla vibrazione più profonda e intensa che proviene dai piani sottili, spirituali dell’Ego.
Con questo metodo, dunque, proprio la mente personale si trova a dover per forza di cose “Crescere” nella frequenza (Espansione), per poi in seguito essere in grado di raggiungere il voluto e fondamentale “Sollievo” di un contatto pienamente in equilibrio con il Sé Superiore, vale a dire con la Coscienza.

IL METODO

Il termine “allineamento” (del Piano Eterico, quello Astrale, Mentale inferiore, Mentale Superiore, Egoico, Buddhico e così via. ) è una completa formula la quale si riferisce ad un modello d’Insegnamento antichissimo descritto dai Tre Maestri di Raggio.
Il Metodo della Presenza mostra come già citato diverse fasima comunque tutte insieme utili per colui il quale desidera raggiungere differenti ed elevati obiettivi.

1. Evocazione dello stato di Tensione
In questa fase vi è una forte Tensione avuta grazie al completo dominio dell’Io o Se Personale (l’Io Impermanente) affinchè possa entrare a pieno e duraturo contatto con il Sé Reale.

2. Poi si può passare al Conseguimento di uno Stato di profonda e perenne Fusione con la elevatissima valenza della Triade (Angelo Solare)

3. Mantenere la mente salda nella luce della Triade:

Si tratta qui della forte costanza nel saper mantenere il proprio Sé Inferiore legato e vicino sempre più al punto di Tensione dell’Anima (Baricentro Egoico), senza più alcuno sforzo o magari resistenza, come all’inizio, della propria personalità adesso del tutto “Integrata”.
Ci si sofferma un attimo per spiegare che, per quanto detto, la Meditazione Attiva rappresenta un vero e proprio modo di essere e di diventare nel tempo e nella pratica e non giammai una mera attività alla quale ci dedica solo in alcuni momenti. Infatti, qui sia l’Aspirante avanzato che il Discepolo in prova devono per forza capire di dover vivere una vita “Simultanea e Duplice”, fatta di attività anche esterna: la vita profana; e insieme d’attività interna: l’intensa riflessione spirituale a Servizio del “Vessillo Bianco” della Gerarchia Spirituale.

4. Intento determinato e perenne nel riuscire a sentire questa “Presenza” dell’Anima Cosmica nell’Universo, in tutte le forma, non soltanto come una teoria, bensì come la risposta vibrante all’“Esistenza”.

5. Capire quello che per mezzo suo, il Principio Divino cerca e vuole incarnare. Il «Grande Proposito», ch’egli mostra in ogni attimo del suo ciclo evolutivo.

6. La posizione presa su ogni particolare problema mondiale o progetto individuale che la mente abbia elaborato per il bene comune attraverso il cuore e nella “triplice luce dell’intuizione”.

7. Stati preparatori alla rivelazione:

La rinuncia di graduale e poi totale della personalità individuale per ottenere la Via Superiore.
La Ri - Concentrazione dell’intera Psiche nella Coscienza dell’Angelo Solare.
Qui per forza bisogna ricominciare ed agire solo e sempre in maniera funzionale sotto l’influsso dell’Angelo Solare.
Adesso si è in grado di costruire anche delle Forme - Pensiero (Idee - Azioni, in pratica gli Eggregori) le quali possono incarnare pienamente la Rivelazione.
In quasi fase si termine con l’interruzione chiamata la “Pausa che precede la Presentazione”

8. Presentazione della Rivelazione e delle verità impartite dal piano buddhico (Spirituale) che, una volta immesse nel mondo dell’illusione, distruggono le forme ingannevoli edificate dall’uomo.

Questo è il “Cimento del Fuoco”. Si tratta di una parte del Fuoco che esiste in tutto quello che è stato rivelato e che ora sta tornando alla Sorgente da dove viene; un’altra parte, invece, preferisce distruggere tutti gli aspetti contrari del Rivelatore, mentre infine un’ultima parte ancora brucia del tutto gli aspetti sfavorevoli di tutti coloro i quali vanno a riconoscersi nella Rivelazione.

9. La Rivelazione è per sempre sconfitta e ricoperta dalla generale illusione.

Tutti e nove gli stadi messi insieme creano la formula per il più avanzato Metodo di Meditazione possibile.

Friday, October 13, 2023

L’ARTE DELLA MAGIA CERIMONIALE - INTRODUZIONE

di Shamano Shekhinà Shekhinà

 

Durante il proprio percorso esoterico ci si trova di fronte molto spesso alla dicitura “Magia Cerimoniale” ma poche volte si conosce veramente di che cosa si stia davvero parlando. Cos’è allora la Magia Cerimoniale? Essa è definibile come quella tipologia dell’Arte Magica formale per eccellenza, formata in pratica da lunghi e molto complessi rituali emulati, tra i quali in particolare, dai cosiddetti grimori antichi. La formalità è alla base dell’intera Magia Cerimoniale la quale, attraverso l’aiuto di precisi strumenti appunto da Cerimonia(come ad esempio il calice oppure la coppa, l’athame, così come i sigilli, il gong o anche la campana ed infine la bacchetta) sviluppa procedure rituali di incredibile potenza ma soprattutto di fortissimo impatto catartico.

La Magia Cerimoniale, inquadrata tra l’immenso patrimonio dei Maghi di ogni epoca e tempo, torna ad essere popolare tra coloro i quali praticano nel periodo compreso tra l’800 ed il ‘900 grazie all’operato dell’Ordine Ermetico dell’Alba Dorata, la famosissima “Golden Dawn” ed ancora ai giorni nostri, proprio questa forma di pratica, rientra sicuramente tra le più interessanti in tutto l’ambito Magico esistente.

I TRE PIU’ GRANDI ESPONENTI

Moltissimi anche se solo rari esperti sono i veri praticanti che si sono avvicinati, nel corso dei vari secoli e nei millenni, alla fascinosa Arte Magica, ma veramente in pochi sono coloro che hanno poi davvero fatto la differenza. Vediamo adesso quali sono i Tre esponenti della Magia Cerimoniale che hanno radicalmente modificato nonché lasciato il loro segno in tutta la storia della Magia.

Agrippa

Non soltanto la Golden Dawn può essere ricollegata ai massimi esponenti per ciò che riguarda l’Arte della Magia Cerimoniale. Un altro celebre Mago infatti fu, in un certo senso, il vero e proprio capostipite di tale avanzatissima pratica tanto complessa quanto affascinante: trattasi di Cornelio Agrippa. Conosciuto da qualsiasi iniziato che si voglia rispettare per serietà nonché conoscenze, Agrippa con il suo “De Occulta Philosophia”, apre in maniera ufficiale tutte le porte per ogni autore ad egli stati poi successivi.

È in effetti un dato di fatto che le opere di Agrippa siano state di grandissima ispirazione nell’ambito Cerimoniale (ma non solo) anche per tutti gli autori dell’epoca ed ancora per ogni tipo di praticante dell’era definita moderna.

Eliphas Levi

Tra i maestri del passato che sicuramente hanno donato il proprio contributo alla crescita della pratica della Magia Cerimoniale, va citato per forza di cose indubbiamente il classico dei classici: Eliphas Levi. Senza risentimento alcuno l’esponente più famoso ed importante il quale, attraverso la sua celebre opera “Il Dogma dell’Alta Magia”, ha offerto i tutti i suoi successori davvero tantissimi, grandissimi ed indispensabili informazioni come anche conoscenze sull’Arte occulta della Magia Avanzata.

John Dee

Ultimo ma non mai meno importante, parliamo del celeberrimo John Dee, vale a dire di colui che potrebbe senza dubbio essere definito quale il fondatore della cosiddetta Magia Enochiana, ovvero quell’arte della comunicazione con le Entità di livello superiore, spesso dette anche Angeliche (contaminazione religiosa!!!) solo tramite l’utilizzo della lingua enochiana. Anche Dee, a modo suo naturalmente, ha profondamente contribuito alla totale e continua diffusione della Magia Cerimoniale, sviluppandone inoltre una nuova e specifica la quale facesse rientrare la comunicazione angelica non soltanto nella Magia Cerimoniale bensì anche nell’Alta Magia.