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The Runic Wand : LA CROCE COSMICA DEL 21 SETTEMBRE È IL SEGNO ANNUNCIATO DA TUTTE LE PROFEZIE MARIANE: LA CROCE NEL CIELO CHE PRECEDE L'INIZIO DELLA GRANDE TRIBOLAZIONE. Psychedelic Pointer 5

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Tuesday, September 23, 2025

LA CROCE COSMICA DEL 21 SETTEMBRE È IL SEGNO ANNUNCIATO DA TUTTE LE PROFEZIE MARIANE: LA CROCE NEL CIELO CHE PRECEDE L'INIZIO DELLA GRANDE TRIBOLAZIONE.

Di Enrico Telaretti


IL SEGNO CHE ATTENDEVO DAL PADRE È ARRIVATO 
 .

Nella figura che rappresenta l’eclissi di Sole del 21 settembre 2025, i pianeti sono disposti lungo il cerchio dello zodiaco in modo tale da delineare l’immagine di un uomo crocifisso. Questa configurazione cosmica non è casuale: è LA CROCE ANNUNCIATA DA TUTTE LE PROFEZIE MARIANE, quella che apparirà nei cieli come segno per l’umanità, immediatamente prima dell’inizio della Grande Tribolazione. Ogni pianeta occupa infatti una posizione che, letta in chiave gnostico-esoterica, corrisponde alle MEMBRA DEL CRISTO COSMICO.

Il Sole, la Luna e Mercurio si trovano nella Vergine, nel nakshatra Uttara Phalguni. Essi rappresentano la testa dell’uomo crocifisso, il centro del suo essere. Il Sole corrisponde allo spirito, all’identità, alla coscienza divina che irradia luce. La Luna simboleggia l’anima, la memoria karmica e il sentire profondo. Mercurio indica la mente, il pensiero, il Logos, la Parola che unisce cielo e terra. La testa, dunque, è completa: spirito (sole), anima (luna) e mente (Mercurio) fuse in un unico punto di luce. Padre, Figlio e Spirito Santo, uniti insieme a rappresentare la Trinità divina.

Marte, in Bilancia nel nakshatra Chitra, rappresenta il braccio e la spalla destra. È il segno della forza maschile, dell’azione, dell’energia che si offre e si sacrifica.

Venere, in Leone nel nakshatra Magha, simboleggia invece il braccio e la spalla sinistra: è l’energia femminile, la bellezza e la compassione che si donano. I due bracci aperti diventano così il gesto eterno dell’abbraccio cosmico, ma anche l’immagine del sacrificio, dell’uomo inchiodato tra cielo e terra.

Plutone, in Capricorno nel nakshatra Uttara Ashada, rappresenta il piede destro. È il simbolo della potenza tellurica, del radicamento, della fine e del rinnovamento. È il piede destro che scuote il suolo per aprire un varco nel tempo, il piede della morte e della resurrezione.

Urano, in Toro nel nakshatra Krittika, corrisponde invece al piede sinistro: è la folgore improvvisa, la rivoluzione spirituale, il fuoco che separa e purifica.
I piedi inchiodati rappresentano così l’umanità fissata alla materia, ma anche il passaggio che conduce alla liberazione.

Giove in Gemelli, nel nakshatra Punarvasu, sotto il braccio sinistro (Venere in Magha), rappresenta il CUORE DI CRISTO CROCIFISSO.

Giove, in astrologia, è infatti il pianeta dell’espansione, della fiducia, della vita che si dilata. È il respiro profondo, il battito che irraggia calore.

In astrologia tradizionale, Giove è legato al torace e al cuore come centro vitale e spirituale, perché è principio di generosità, fede e vitalità.

Nel corpo cosmico, il cuore non è solo organo fisico ma centro dell’anima, il luogo dove si uniscono spirito e materia. Giove, pianeta della saggezza e della grazia, rispecchia proprio questo ruolo.

Perché proprio in Gemelli / Punarvasu?

Gemelli è il segno del respiro, del movimento vitale che unisce i due poli, come il cuore che pompa sangue tra alto e basso, destro e sinistro.

Punarvasu significa “ritorno della luce” ed è collegato a Aditi, la Madre infinita. È il nakshatra della rigenerazione, della rinascita dopo la distruzione. Collocare qui il cuore significa che il centro dell’Uomo crocifisso pulsa come un cuore che muore e rinasce, che si spezza ma poi si rigenera in luce.

Non a caso, il cuore (Giove in Punarvasu) si trova proprio sotto il braccio sinistro (Venere in Magha).

Questo crea una corrispondenza perfetta: il braccio sinistro è il lato dell’amore e della compassione, e sotto di esso pulsa il cuore che dona vita, fede e speranza.

È come se la Sophia (Venere) proteggesse e custodisse il Cuore del Cristo cosmico (Giove).

Saturno e Nettuno rappresentano la radice dell'uomo che si protende verticale verso il basso, la gravità che tiene l'uomo ancorato alle fondamenta.

Nello specifico, Saturno rappresenta la Terra, le forze telluriche, Nettuno le Acque, le forze degli abissi marini.

Infatti, Saturno è il pianeta del limite, della materia, della struttura. È la solidità, la pietra, la montagna, ciò che tiene e delimita. È il peso che affonda nel terreno e lo ancora. È la terra compatta, il fondamento che sostiene.

Nettuno è il pianeta della dissoluzione, dell’infinito, dell’oceano. È l’acqua senza confini, che scorre e penetra, che nutre e insieme disfa. Come radice, è l’acqua che bagna il terreno, che scende nelle profondità e da lì risale come linfa vitale.

Insieme, Saturno e Nettuno sono la doppia radice dell’Uomo cosmico: la terra che sostiene e le acque che nutrono. Sono i due poli del mondo inferiore, le forze che spingono verso il basso, ma che al tempo stesso permettono alla Croce/albero di rimanere salda e di trarre nutrimento.

La loro unione in Pesci / Uttara Bhadra rende perfetta l’immagine delle radici verticali: la terra (Saturno) che affonda nell’oceano (Nettuno), creando il fondamento invisibile della Croce cosmica.

In questa chiave, i piedi inchiodati (Plutone e Urano) tengono l’uomo crocifisso saldo alla terra, le braccia aperte (Marte e Venere) mostrano l’abbraccio cosmico, la testa (Sole, Luna e Mercurio) esprime la Trinità divina, le radici (Saturno e Nettuno) affondano nel mistero delle profondità e nutrono l’albero della Croce, mentre il cuore (Giove in Punarvasu) diventa il fondamento mistico da cui sgorga la redenzione, poiché Giove, identificato nella tradizione gnostica con Jahwhe, si rivela come colui che porta la salvezza. Infatti il nome di Gesù in aramaico (Yeshua), significa letteralmente: "Jahwhe è salvezza".

Così, l'intera figura astrologica dell’eclissi diventa un’icona celeste: la Croce cosmica, l’uomo crocifisso nel cielo, il Cristo universale che si manifesta tra le stelle. Non è soltanto un fenomeno astronomico, ma il segno apocalittico che annuncia l’inizio del tempo ultimo. È la prova che il cielo e la terra stanno per unirsi, e che il sacrificio divino si riflette ora negli astri per guidare l’umanità attraverso l’oscurità della tribolazione verso la luce del compimento.

Lo ribadisco, per essere ancora più chiari:

Tutti i pianeti, nessuno escluso, il 21 settembre 2025 si trovano nell’esatta posizione che compete loro nella rappresentazione dell’Uomo crocifisso, il Cristo cosmico.

Il Sole, la Luna e Mercurio sono congiunti nella zona della testa: essi rappresentano, rispettivamente, lo spirito (Sole), l’anima (Luna) e la mente/pensiero (Mercurio). LA TRINITÀ DIVINA.

Marte è posizionato sul braccio destro, ed infatti rappresenta la forza, l’azione, l’energia maschile.

Venere è posizionata sul braccio sinistro, ed infatti rappresenta l’amore, la compassione, l’energia femminile che abbraccia l’umanità.

Giove si trova sotto il braccio sinistro, ed infatti rappresenta il cuore, il centro vitale della fede e della rinascita, da cui sgorga la redenzione.

Plutone è posizionato sul piede destro, ed infatti rappresenta il piede che scuote, portando distruzione e morte. Simboleggia il radicamento nella terra, la morte e la rigenerazione, il compimento karmico.

Urano è posizionato sul piede sinistro, ed infatti rappresenta la folgore, la rivoluzione spirituale, il passo improvviso verso la liberazione.

Saturno e Nettuno si trovano nelle profondità, ed infatti rappresentano le radici, la terra e le acque, il fondamento invisibile che ancora l’Uomo cosmico e dal quale si sprigiona la linfa della redenzione.

E in tutto questo, i pianeti sono tutti disposti in posizione perfettamente simmetrica rispetto all'asse verticale che unisce Sole/Luna/Mercurio (testa) con Saturno e Nettuno (radice).

È INCREDIBILE!

QUESTA È LA CROCE ANNUNCIATA DA TUTTE LE PROFEZIE MARIANE, CHE PRECEDE L'INIZIO DELLA TRIBOLAZIONE PER TUTTA L'UMANITÀ


P. S.

La scelta di associare Plutone al piede destro e Urano al piede sinistro non è arbitraria, ma ha un fondamento simbolico profondo, sia esoterico che astrologico.

Infatti, tradizionalmente il piede destro rappresenta l’appoggio principale, quello che dà stabilità e fermezza. È il lato della continuità e della forza che affonda nella terra.

Plutone governa i mondi sotterranei, le radici profonde, le trasformazioni inevitabili. Metterlo nel piede destro significa riconoscere che l’appoggio dell’uomo cosmico è proprio nella forza della morte che rigenera, nel radicamento profondo che lo tiene saldo nel sacrificio.

Inoltre, Uttara Ashada è il nakshatra della “vittoria finale”, della fermezza che conduce al compimento. Plutone in questo punto rende il piede destro il pilastro del destino, il punto che sostiene e porta a termine il cammino.

Invece, il piede sinistro, simbolicamente, è quello che si muove per primo, che avanza verso l’ignoto. È il lato dell’apertura, della libertà, del nuovo.

Urano non sta mai fermo: è l’energia che rompe gli schemi, che apre porte inaspettate. Come piede sinistro rappresenta il passo verso il futuro, il cammino che non segue la tradizione ma spezza le catene.

Krittika (Toro) è il nakshatra del fuoco purificatore, delle Pleiadi che tagliano e separano. Urano in Krittika trasforma il piede sinistro in lama ardente che apre il cammino attraverso la purificazione.

Quindi:

- Piede destro (Plutone/Uttara Ashada) → radicamento nella morte e nel karma, stabilità, compimento inevitabile.

- Piede sinistro (Urano/Krittika) → passo improvviso nel futuro, rivoluzione, purificazione.

Insieme, i due piedi inchiodati rappresentano l’umanità fissata alla materia, ma anche il passaggio attraverso la Croce: un piede radicato nella terra/morte (Plutone), l’altro lanciato verso la liberazione e la resurrezione (Urano).

In sintesi, Plutone è il piede destro perché simboleggia la forza oscura che sostiene e completa il destino, radicando l’uomo cosmico nella necessità del sacrificio.

Urano è il piede sinistro perché simboleggia il passo improvviso verso la liberazione, la rivoluzione che apre il varco al nuovo mondo.

"La profezia non è fantasia: è un programma scritto nei secoli da chi detiene il potere. La Luce non teme le tenebre, le smaschera. La colpa non è di chi avverte, ma di chi obbedisce agli ordini oscuri. Non credete agli influencer, ai medium, agli ipnotisti, ai veggenti, ai canalizzatori e ai falsi profeti: sono strumenti degli Arconti, che offrono solo illusioni mascherate da luce. Solo Cristo ha squarciato il velo dell’inganno: solo Lui è la Via, la Verità e la Vita. Tutto il resto è inganno e prigionia. Se questo ti sfugge, forse è meglio che tu non legga i miei post."

Ricercatore Enrico Telaretti Gruppo Facebook Arazzo della Rivelazione https://www.facebook.com/groups/376875600236606/?ref=share_group_link

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