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The Runic Wand : IL MARE CHE SUSSURRA Psychedelic Pointer 5

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Friday, September 12, 2025

IL MARE CHE SUSSURRA

 Di Tenébras


𝐈𝐥 𝐦𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐮𝐬𝐬𝐮𝐫𝐫𝐚

Il mare, d’inverno, non ha nulla di accogliente.
Non è blu, non è verde. È nero.
Si muove come una bestia insonne, inghiotte la luce e restituisce solo ombre.
Era una notte senza luna quando decisi di passeggiare sulla spiaggia. Le onde, alte, frustavano la riva con un ritmo ossessivo, come tamburi lontani.
Ma quello che mi colpì non fu il rumore. Fu la voce.
Un sussurro, profondo, che si mescolava al vento.
All’inizio sembrava solo lo schianto dell’acqua sugli scogli. Poi capii che era altro: parole.
Sillabe spezzate, come un canto antico.
Dalla schiuma di un’onda vidi emergere una figura: una donna pallida, con lunghi capelli scuri incollati al volto. Camminava verso la riva, eppure non affondava mai nell’acqua.
Le sue labbra si muovevano, e il suo mormorio diceva:
Vieni…
Dietro di lei, dalle onde, comparvero altre sagome. Alte, curve, scheletriche. Non camminavano: galleggiavano appena sopra il mare, come sospese.
Le voci si unirono in un coro gelido che mi circondò:
Vieni…
Compresi cosa stava accadendo.
Non era un richiamo, era un rituale. Ogni anno, in quella notte senza luna, il mare reclamava un ospite tra i vivi.
La sabbia sotto i miei piedi cedette di colpo, come dita invisibili che mi stringevano le caviglie. Urlai, ma la voce si perse tra i sussurri del mare. Le figure avanzavano, i volti bagnati mi fissavano con occhi spenti.
Pensai fosse finita.
Ma un lampo squarciò il cielo, illuminando la riva.
Quelle figure svanirono all’istante, inghiottite dalla luce. Restai solo, le ginocchia immerse nell’acqua, il cuore in gola.
Corsi verso il paese, senza voltarmi, con i polmoni in fiamme.
Chiusi la porta di casa, e solo allora vidi il dettaglio che mi fece tremare più di tutto il resto.
Sulle mie caviglie erano rimaste impronte scure, come dita sottili che continuavano a stringermi la pelle.
Non se ne andarono quella notte.
Non se ne andarono mai.
Ogni volta che torno al mare, sento il bruciore tornare alle gambe.
E nel vento, tra lo sciabordio delle onde, sempre la stessa parola:
Vieni…

𝐓𝐞𝐧è𝐛𝐫𝐚𝐬
𝐒𝐭𝐨𝐫𝐢𝐞 𝐝𝐢 𝐭𝐞𝐧𝐞𝐛𝐫𝐞 𝐞 𝐚𝐧𝐢𝐦𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐝𝐮𝐭𝐞