Di Patty Viganò
Durante una missione coordinata da Paulina Zelitzki e Paul Weinzweig, due esploratori canadesi in collaborazione con il governo cubano, è stata fatta una scoperta sensazionale. L’obiettivo iniziale della ricerca era localizzare relitti coloniali e giacimenti sottomarini nella zona della penisola di Guanahacabibes, nella provincia di Pinar del Río, vicino Cuba. Ma gli studiosi hanno trovato qualcosa a cui non volevano credere nemmeno loro! Al largo della costa occidentale di Cuba, a circa 650 metri di profondità, i ricercatori hanno scoperto strutture artificiali che ricordano edifici, strade e addirittura piramidi. Si tratta di una vera città sommersa.
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Secondo le immagini dei batiscafi che vede allegate a questo post, queste formazioni sono lunghe fino a 400 metri e alte fino a 40. Le immagini sonar mostrarono grandi blocchi di pietra squadrati, allineati secondo uno schema coerente, con strutture che somigliavano a edifici multipiano e piramidi a gradoni. I blocchi, secondo i primi rilievi, sembravano composti da granito, un materiale non presente a Cuba né nello Yucatán, ma caratteristico del Messico centrale, dove i Maya lo utilizzarono in numerose costruzioni.
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Grazie a un ROV (veicolo subacqueo telecomandato), sono state ottenute riprese dettagliate e campioni di roccia. Sembra che le strutture trovate non presentano caratteristiche compatibili con un’origine naturale e sembrano risalite a molte migliaia di anni fa. Non si può spiegare diversamente il fatto che quelle strutture di granito, tra cui alcune piramidi si si trovino a 650 metri di profondità. Nella nostra era recente non si ha notizia dello sprofondamento di una intera città in quel punto della Terra.
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Secondo gli studiosi, la città poteva sorgere su un antico ponte di terra lungo circa 150 km che un tempo collegava lo Yucatán a Cuba. Questo lembo, poi sprofondato, avrebbe potuto ospitare popolazioni avanzate, spazzate da qualche tipo di cataclisma, ancora non conosciuto.
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Questa scoperta dei ricercatori Paulina Zelitzki e Paul Weinzweig si aggiunge ai molti ritrovamenti che stanno venendo fuori grazie ai moderni satelliti e droni automatici, che ci indicano che “Prima di noi” c’è stata in giro per il mondo una civiltà precedente, che esisteva durante l’Era Glaciale, e che è stata distrutta venendo sommersa sott’acqua.
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