Di Monia Mo Calli
1. Contesto simbolico e spirituale
Nelle culture tradizionali, il sangue mestruale non era visto come qualcosa di impuro, ma come una sostanza sacra e potente, collegata alla capacità creativa e generativa delle donne. Era considerato un fluido carico di energia vitale, capace di influenzare la natura, la fertilità, la guarigione e la protezione.
2. Usi rituali nelle culture popolari
Alcuni esempi di rituali popolari in cui veniva usato il sangue mestruale:
Riti di protezione: veniva talvolta sparso su soglie o oggetti come forma di protezione magica, simile all’uso del sale o delle erbe.
Magia d’amore o legamenti: in certe tradizioni popolari (soprattutto europee e afro-diasporiche), si diceva che mescolare poche gocce di sangue mestruale nel cibo o nella bevanda di qualcuno potesse legarlo sentimentalmente o sessualmente.
Riti agricoli o di fertilità: in culture antiche, il sangue mestruale veniva talvolta usato simbolicamente per "nutrire" la terra, come se fosse un'offerta sacra per favorire la fertilità del suolo.
Connessione spirituale: in pratiche più contemporanee, come quelle del femminismo spirituale o delle spiritualità legate alla Dea Madre, il sangue mestruale è usato nei rituali per riconnettersi con il corpo, la natura e il ciclo lunare.3. Tabù e trasformazioni
Nel corso dei secoli, soprattutto con l’influenza di religioni patriarcali e di una visione medica moderna, il sangue mestruale è stato progressivamente associato a impurità, vergogna e silenzio. Questo ha oscurato molte delle pratiche antiche, che solo di recente sono state riscoperte o reinterpretate da movimenti femministi e spirituali.
OggiOggi alcune persone e comunità stanno rivalutando il significato del ciclo mestruale, praticando rituali moderni che onorano questo processo naturale, ad esempio:
raccogliendo il sangue in coppette e versandolo sulle piante, tenendo diari mestruali spirituali, partecipando a cerchi di donne per condividere esperienze legate al ciclo.
Fonte: i miei studi