Di Il Raduno delle Streghe e Ursula Larossa
Le streghe non hanno un cuore di carne, hanno un cuore d’argento.
Quando le bruciano - succede ancora - tra le ceneri del rogo può esserci un luccichìo: non è l’ultimo tizzo che brucia, è il cuore d’argento che ha resistito alle fiamme.
Una contadina promise in voto alla Madonna un cuore d’argento, se le salvava il bambino.
Il bambino guarì, ma la madre incominciò a tormentarsi perché non aveva il denaro per acquistare l’ex voto.
Un giorno che trafficava nel bosco per raccogliere frasche e pigne, in una radura tra gli alberi vide
un palo bruciato, con sotto un tappeto morbido di cenere.
La contadina con la mano sentì che era ancora caldo, e in quel caldo incontrò un oggetto ancora rovente: un cuore d’argento, proprio quello che ci voleva.
La donna lo prese, lo ripulì con lo scialle, e si affrettò a portarlo in chiesa: dove, tra braccia, gambe, orecchie e innumerevoli altri cuori d’argento, appese anche il suo.
Così il cuore della strega diventò un ex voto, e la Madonna lo gradì come gli altri: perché, come gli altri, veniva dal dolore.
Ho ritrovato questo mio vecchissimo post e, trovandolo attuale, lo pubblico nuovamente.
Un abbraccio by Ursula 


