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Wednesday, November 29, 2023

IL CAOS E LA LOTTA SEMPITERNA

 di Shamano Shekhinà Shekhinà

C’è chi molto spesso va a pensare e credere: che vita beata quella di Chi ha superato tutte le sfere e ogni fatica terrene! Con questo, però, si dimostra di non avere la minima idea della vastità del reale. Come in Terra, così in Cielo, per l’esattezza.
Infatti è abbastanza veritiero che i tantissimi fardelli terreni col tempo vadano via, ma ben altri doveri di livello cosmico, ben maggiori, ne prendono il loro posto. In verità, se in Terra è già così terribilmente difficile tanto più di certo lo sarà in Cielo.
Non si tiene in effetti giammai conto del periodo di “Devachan”,allorché l’illusione nasconde tutto l’enorme ed immane lavoro che attende ciascuno. Ma la vera Lotta contro il Caos non potrebbe mai e poi mai essere semplice, agevole. L’uomo soffre sempre per l’oscurità e per il Caos. In ogni livello le difficoltà si ripropongono, si presentano in quanto molti altri sono gli aspetti celati nelle tenebre ed identico funziona proprio per il Caos.
Per di più, l’essere umano sente solo e soltanto gli attacchi che vengono da quest’ultimo, ma almeno senza doverne veder neanche le mosse fangose. Certo, risulta davvero complesso la vita per l’uomo, ad esempio, per la sua totale ignoranza e anche poichè è servile di fronte alle tenebre. Ma peggio ancora è quando si scorgono i movimenti delle masse materialistiche e materiali che sprofondano inesorabilmente nel Caos più completo e perenne. Quando il fuoco sotterraneo, altamente distruttivo, senza scrupoli, cerca di sfondare davanti alle attese la crosta terrestre, oppure effluvi di gas avvelenano l’intero spazio ecco che le difficoltà orribili superano qualsiasi immaginazione di natura prettamente terrena.

Per ragionare delle difficoltà non sono esclusivamente i singoli gravami che servono, bensì soprattutto i raffronti. Gli ignoranti, infatti, credono fermamente che i celesti altro non facciano che cantare e suonare l’arpa (aspetto prettamente religioso dunque legato a testi spesso inventati). Sono delle totali falsità da dover abbattere. In nessun luogo si legge che le difficoltà esistano solo nel mondo definito fisico; ma bisogna urlare e dire ancora una volta, per raffronto ma adesso tramite una metafora nascosta:

Se qui i diavoli disturbano, là è Satana stesso che impegna l’Arcangelo!

Per terminare l’articolo, breve ma molto chiaro, si va a spiegare che questo è il modo in cui deve essere intesa la battaglia Sempiterna contro il Caos. Bisogna in pratica accettarla come l’unica soluzione, e giungere perfino ad amarla come un grande segno della fiducia accordata dalla Mente del Creatore, la Mente Divina Cosmica mentre mantiene l’equilibrio.

Thursday, November 9, 2023

LUCIFERO . PARTE PRIMA.

di Arcomaria 

Il legame che accomuna ?SATANA con LUCIFERO è quanto di più importante possa esistere.
Spesso e volentieri queste due personalità sono state confuse,oppure usate come identificativi di gruppi di differente astrazione filosofica.
Persino nella malsana bibbia si capisce a malapena il nesso tra i due.
SATANA E LUCIFERO SONO DUE ASPETTI DELLA MEDESIMA COSA.
Nello stesso modo con cui si “usano” i quattro Principi infernali,attribuendo ad essi gli elementi naturali di base,allo stesso modo il sacro cammino del SATANISMO-unico e personale- comprende due fasi principali e in stretta relazione tra loro(i due principi duali che se riconciliati portano alla creazione divina).
LUCIFERO si prostra all’uomo per illuminarlo(Lux Fero-portatore di luce),fornire l’impulso iniziale che porta all’autoconsapevolezza.
Egli,come Principe degli Angeli ,il più bello,il superbo per principio,porta con se la conoscenza a difesa della propria libertà.
Allo stesso tempo l’Angelo dona all’uomo la consapevolezza.
Una regola importante nel SATANISMO,da tenere sempre a mente…
IL CORPO IN BASSO,LA MENTE IN ALTO.
Come LUCIFERO risveglia la mente,SATANA porterà alla completa soddisfazione.
CHE SIANO QUESTE DUE PROIEZIONI UMANE A VEGLIARE SU DI NOI!
Lucifero nella mitologia greco-romana.
Lucifero o Lucifer è una divinità della luce e del mattino della mitologia romana, corrispondente alla divinità greca della luce: Eosforo ("Portatore dell'Aurora") o Fosforo ("Portatore della luce"), nome dato alla "Stella del mattino", era figlio di Eos (dea dell'Aurora) e del Titano Astreo e fu padre di Ceice (Ceyx), re di Tessaglia, e di Dedalione.
Nella religione greco-romana.
Mentre di Lucifero come divinità legata a Venere non abbiamo traccia, esistevano culti dedicati a divinità definite "Lucifere" (cioè Portatrici di Luce)[1]. Oltre a queste, tra le Divinità Maschili Solari più conosciute che ritroviamo nel pantheon greco-romano vi è Apollo, un cui epiteto era Phosphoros (ΦΩΣΦΟΡΟΣ in lettere greche)che tradotto in latino è Lucifer, Lucifero appunto.

IL MAGO GUERRIERO: ARCHETIPO SPIRITUALE

 di Shamano Shekhinà Shekhinà

Essere in un Cammino Spirituale non vuol dire affatto essere perfetti, o impeccabili, o ancora buoni e basta. Essere Spirituali veramente non è non dire parolacce, non arrabbiarsi, non provare odio, seguire nella pratica quotidiana uno schema fondato sull’angelo biondo con gli occhi azzurri, oppure su un Gesù che cammina sulle acque e poi va a guarire le persone soltanto toccandole.

L’uomo non è un angelo, altrimenti potrebbe volare senza l’aiuto di aerei ed inoltre avrebbe una luminosa l’aureola ben visible. L’uomo rappresenta delle anime in viaggio dirette verso il profondo ricordo di sé stesso, della propria Coscienza Divina Interiore, vale a dire di tutto ciò che appunto viene definita la sfera Spirituale, innanzitutto e’ un qualcosa di abbastanza semplice, poichè semplice è tutto quello che gli appartiene veramente.

La semplicità rappresenta un’antichissima innata risorsa, l’etimo deriva dalla lingua Latina: “Simplex” cioè formato dalla radice “Sem” (Uno solo) e da quella di “Plectere”(Piegare). Quindi “piegato per una sola volta”.
Tutto questo porta alla considerazione che innanzitutto il Mago Guerriero va ad incarnare pienamente nel cammino della Spiritualità, l’Uno, ovvero colui il quale resta comunque riunito a sè stesso.
L’atto del riunirsi a e con sè stessi, inoltre imparare ad essere i propri migliori amici, ma anche i propri stessi sposi, dunque accettando quelle parti di sè che invece si tentano di nascondere nel cassetto più segreto, guardandole con quell’antica compagna che è in pratica l’importantissima autoironia, rappresenta il primo, vero ed enorme passo in direzione del continuo Cambiamento (Legge Cosmica Primaria) che di solito si va a cercare al di fuori : la Pace globale e la fine delle guerre, come allo stesso modo i diritti umani ed infine tutto il resto.

“Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo!!!”

Là fuori in effetti esiste il forte giudizio altrui, lo scetticismo già abbastanza presenti, perciò non è affatto utile né funzionale che lo si faccia anche verso sé stessi da soli, è al contrario di fondamentale valore la contemplazione, vale a dire quella che consente ad ognuno di saper bene interpretare le azioni con maggiore saggezza e maggiore compassione. Essere Uno per l’appunto significa essere integro, sinonimo di essere totalmente immerso nello sposalizio completo e perfetto con sè stessi.
Esattamente nel momento in cui tutto questo avviene si è coscienti di essere stati capaci di superare lo sfidante, il diavolo, quello che meglio definito si dichiara come il “Diaballo”, colui il quale divide e mette senza scrupoli alcuni alla prova volendo generare una separazione ed una perenne frammentazione in tanti piccoli pezzi vaganti.
Essere a questo punto Uno sta a significare che si è divenuti buoni e cattivi, si è solitari e amichevoli, si è sia eloquenti quanto timidi ed inoltre si si può permettere di non essere il medesimo Vecchio Uomo che si era ieri, in quanto ci si va ad evolvere sempre e durante ogni giorno che passa.
Attenzione perché questo non vuol dire assolutamente, ci si consente da soli di agire come gli “Stronzo” perché si è comunque e sempre Uno.

Ancora, questo non significa neppure e giammai che si ha per forza di cose il dovere di essere perfetti, perché quando si va a pensare ad una persona nel cammino Spirituale come qualcuno di elevato e di conseguenza impeccabile, oltre che essere infantili ci si sta dividendo in modo consapevole, ancora una volta, e ancora, e ancora.

Il Mago Guerriero commette errori, spesso cade, ma invece di soffermarsi nel giudizio si siede per ascoltare il messaggio che proprio tale errore ha portato, facendone qualcosa di creativo e inserendolo nel proprio Uno sotto forma di una nuova evolutiva lezione.

Il Mago Guerriero sa di non sapere, rappresenta l’individuo Saggio per eccellenza, e non di certo si permette di poter peccare nà di superbia né di presunzione bensì si affida al proprio interiore intuito ed alla propria infinita esistenza, ascoltando in tale modo prima di tutto la propria intima eloquente Coscienza Divina.

Il Mago Guerriero non potrebbe per nulla vivere cadendo nel vortice del senso di colpa, perché è consapevole molto bene che non esistono queste colpe ma soltanto degli eventi, delle situazioni che sono un ausilio per meglio imparare ogni santo giorno di più ad essere veramente umano.

Il Mago Guerriero non osa mai giudicare e non osa allo stesso tempo mai altro che definire, contemplare l’intera bellezza della vita aprendosi al dialogo profondissimo con sè stesso, generando ed innescando un vero e proprio processo di osservazione e di riconoscimento.

Il Mago Guerriero è!!!

Saturday, November 4, 2023

FISICA E METAFISICA NEL MITO GNOSTICO DI SOPHIA

di Shamano Shekhinà Shekhinà

Questo articolo è diretto a chi abbia una conoscenza, anche superficiale, dello Gnosticismo.
Poco meno di 14 miliardi di anni fa, un punto singolare esplode improvvisamente e nascono lo Spazio ed il Tempo. Nasce anche la Materia che viene proiettata violentemente in tutte le direzioni.
Nasce un Unive
rso regno del Caos, un inferno: stelle che si accendono grazie ad immani reazioni nucleari, galassie che a folle velocità si allontanano, stelle che esplodono (magari distruggendo in un istante tutte le civiltà che vi ruotano intorno), buchi neri che inghiottiscono stelle o intere galassie, quasar che emettono quantità di energia inimmaginabile, pulsar che ruotano come trottole, galassie che si scontrano, pianeti ingoiati dagli strati esterni della loro stella, asteroidi che bombardano impietosamente i pianeti etc…
Questa è la Creazione dal punto di vista di un essere come l’uomo la cui esperienza è nel piano dello Spazio e del Tempo.
Per l’Uomo, dunque, non ha alcun senso chiedersi cosa vi fosse “prima” di questa immane esplosione, perchè il Tempo è iniziato con essa.
E’ impossibile per le nostre capacità immaginare la Realtà senza Tempo nella quale avviene questo che per noi è un gigantesco cataclisma.
In questa Realtà non c’è passato, non c’è futuro: ciò che per noi si sviluppa nel Tempo avviene in Essa ora, qui e adesso.
E cosa avviene?
L’Errore, il terribile Errore che lo Gnosticismo descrive sotto forma di Mito, ma che in realtà esprime, sotto forma di “avvenimenti”, un processo senza Tempo che coinvolge gli splendidi ed eterni Eoni, emanazioni dell’Uno inconoscibile.
Non è questa la sede per descrivere la natura di questo Errore: in questa breve nota stiamo descrivendo soltanto le sue conseguenze.
Sophia, la Sapienza, l’ultimo Eone in ordine di gerarchia, precipita in basso nelle tenebre e nel terrificante abisso. La sua caduta produce l’immane cataclisma che abbiamo descritto tramite una catena di eventi ormai inevitabili: nasce il terribile Dio creatore di questo mondo, un Dio arrogante, geloso, vendicativo, “ignorante” di tutto ciò che è al di sopra di Lui.
Con Lui nascono i sette Arconti, terribili potenze dominatrici di questo mondo di tenebre, Regno del Male.
L’essere umano ha esperienza solo del suo piccolo pianeta, ma ciò gli basta per rendersi conto della terribile Legge che lo domina, caratterizzata da una violenza e da una malvagità senza limiti, basti solo pensare agli animali che, per sopravvivere, devono mangiare altri animali o alle terribili atrocità che caratterizzano tutta la storia della specie umana.
Sophia è angosciata e disperata.
E’ prigioniera delle tenebre in un mondo malvagio ed ostile, ma inizia il suo gigantesco sforzo per liberarsi dalle catene della Materia: qua e la nell’Universo nasce la vita. Dapprima forme elementari, poi via via forme sempre più complesse fino alla comparsa di esseri che sviluppano prima l’autocoscienza e poi il pensiero, la scintilla di Sophia.
L’essere umano ha dunque in se la scintilla divina di Sophia in misura proporzionale alla sua evoluzione spirituale. Pochi uomini, gli Gnostici, acquistano la piena coscienza di essere stranieri in questo Regno del Male e di portare in se la scintilla divina. Ripudiano i fabbricatori di questo Mondo e non riconoscono la loro terribile Legge.
Attraverso la Gnosi, pochissimi uomini riescono a ripercorrere il percorso della Caduta in senso inverso ed a ritornare al Mondo divino: attraverso di essi Sophia risale al Pleroma, l’unica vera Realtà, e riacquista il suo posto fra gli Eoni.

Col suo dualismo spirito-materia, l’uomo è dunque un microcosmo che rispecchia il dualismo cosmico Sophia-Universo.