

















di Shamano Shekhinà Shekhinà
di Shamano Shekhinà Shekhinà
di Shamano Shekhinà Shekhinà
di Shamano Shekhinà Shekhinà
di Shamano Shekhinà Shekhinà
di Shamano Shekhinà Shekhinà
di Massimiliano Shlomo Leonardi
Il più grande inganno è stato quello di farvi credere che il Cristo fosse ebreo.
Sul falso-messia e il famoso 666.
Il piano era geniale: diffondere una copia del Libro per ogni casa e preparare qualsiasi lettore a riconoscere il falso-messia.
Non fosse che i cristiani si sono messi a modificare il senso delle scritture e ad insegnare agli altri a non capire nemmeno quelle che leggono.
Il caso più emblematico è proprio la descrizione del falso-messia:
"Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: è infatti un numero di uomo, e il suo numero è seicentosessantasei" (Ap 13,18)
Le Scritture dicono che è calcolabile con la ragione di chi si tratta.
Per calcolarlo non serve la ghemmatria nè servono i numeri del lotto né baggianate cabalistiche.
E' infatti sufficiente vedere in quali altri luoghi dell'Antico Testamento appare il numero 666 e vedere a chi si riferisce. Vediamo.
"Il peso dell'oro che giungeva a Salomone ogni anno era di seicentosessantasei talenti d'oro" (Re 10,14 )
"Il peso dell'oro che giungeva a Salomone ogni anno era di seicentosessantasei talenti d'oro" (Cr 9,13)
"Figli di Adonikàm: seicentosessantasei" (Esd 2,13)
Il 666 che identifica il falso messia indica pertanto Salomone. Ora, è sufficiente andare a vedere chi era Re Salomone per capire chi sarà il falso messia.
Re Salomone è famoso per alcune cosette: il sigillo di Salomone (la stella di Davide) che era il sigillo con cui Salomone riusciva a comandare i demoni (jinn). Non per nulla il sigillo di salomone è il simbolo dell'occultismo.
Grazie a questo potere Salomone fu in grado di accumulare oro in quantità sterminate con tutto il potere che ne derivava. "Il peso dell'oro che giungeva a Salomone ogni anno era di seicentosessantasei talenti d'oro, senza contare quanto ne proveniva dai mercanti e dal guadagno dei commercianti, da tutti i re dell'occidente e dai governatori del territorio".
Salomone è famoso perchè progettò l'ascesa del regno di Giuda e la costruzione del Tempio.
Salomone è il simbolo del proto-sionismo e della proto-finanza.
Tradotto: il 666 nell'Antico Testamento indica qualcuno che aveva il sigillo di Salomone, aveva potere economico vastissimo grazie alla concentrazione di oro e aveva come progetto l'ascesa del regno di Giuda, di cui fece costruire il Tempio.
Il 666 indica pertanto qualcosa legato al sionismo e al potere finanziario esteso a tutto il mondo.
Il che sarebbe sufficiente per capire da che parte sarebbe arrivato.
Il 666 indica senza alcun dubbio tutto ciò che identifica Israele.
Dopotutto "Israel" è un nome d'uomo.
Dato che il potere dell'oro si fonda sull'esistenza dei prestiti con interesse, per non fare apparire il qualcuno di cui parla il 666 sarebbe stato sufficiente continuare a proibire il prestito con interesse come ha fatto l'Islam.
Mi domando: ma secondo voi i Libri per quale motivo esistono, se non per essere letti?
di Shamano Shekhinà Shekhinà
Lo Sciamano nella comunità non rappresenta solamente colui il quale viene chiamato per guarire fisicamente le persone, bensì possiede anche una funzione similare a quella del moderno psicoterapista, in quanto ha capito bene il potere delle parole. Si è coscienti che la propria capacità di immaginazione è davvero molto forte e, consapevoli oppure no, si è capaci di saper generare effettivamente tutto quello che risiede in tale immaginazione.
Quello che si riporta nell’articolo in esame dal recupero dell’anima ne mostra la pura essenza, la quale non ha né alcuna forma di personalità o sentimenti. Si riporta infatti la vera forza della vita, soffiando all’interno di tale purezza, non la storia che si è sempre visto. Non va riportato ancora una volta indietro la parte dell’anima la quale era stata spaventata, altrimenti chiunque si ritrova nello spavento e nell’angoscia.
Si tratta della grande responsabilità il raccontare una storia che possa essere ispirazione per la persona alla volontà di guarire, di ritornare nella vita con gioia. È fondamentale in tal caso riporre molta più attenzione nelle parole che si utilizzano.
Raccontare ad esempio e con sempre più frequenza una bella storia, contenente delle belle parole, può fare davvero un’enorme differenza nel rapporto sia con le persone ma soprattutto nel rapporto che si ha con sè stessi.
Le Parole infatti sono dei veri e profondissimi semi piantati all’interno che attendono soltanto di sbocciare. Per questo motivo bisogna sempre avere tantissima cura ed attenzione in tutto quello che si va a piantare, come anche in tutto quello che si va a dire, in quanto in seguito proprio queste parole avranno una grande crescita, si andranno a radicare nella persona la quale le ha ricevute in dono. È sempre stato pensato che tutte le parole possiedono il potere di poter radicalmente trasformare, trasmutare dunque i propri pensieri senza una forma in mera realtà, vale a dire in manifestazioni fisiche, tangibili.
Gli Antichi uomini Saggi avevano compreso bene l’importanza fondamentale delle parole. “ABRAQ AD HABRA” ad esempio in lingua Aramaico Antico significa esattamente “CREO QUELLO CHE DICO”.
La creazione nella Genesi narra che Dio (etimologicamente traducibile con Luce) creò il mondo attraverso l’utilizzo delle parole “Sia fatta la Luce” , così pure nel nuovo Testamento Giovanni comincia con “Al principio c’era il Verbo, ed il Verbo era con Dio ed il Verbo era Dio”.
Ancora, nella Qabbalàh Mistica l’Ein Sof, cioè l’Increato usò il Soffio Vitale con il fuoco per pronunciare la prima parola esistente che racchiude tutti i suoi immaginabili esistenti nel Cosmo e cioè HAMEN (dalla quale poi derivarono l’OM e l’AMEN successivi, e così via. Questo perché in ogni forma religiosa e i loro testi definiti Sacri vi è una seppur minima parte di Verità più Sottile e più Spirituale, l’unica che va abbracciata dalla Spiritualità Autentica, Laica, Razionalista e Universale.
Anche nella Tradizione Indiana, in quella Induista il potere delle parole è da sempre riconosciuto. Loro conoscono alla perfezione il potere dei mantra e dei canti vedici. Basta pensare all’importanza che viene attribuita al suono primordiale come detto in precedenza dell’Om, sono le sillabe con cui si è manifestato l’intero universo.
Ma si può riferire la medesima situazione anche nella Tradizione Meso – Americana, ancora parte dell’antichità, nella quale si è sempre dato grande importanza all’utilizzo della parola, don Miguel Ruiz nel suo libro “I Quattro Accordi” mette come il primo accordo “Sii impeccabile con le parole”.
In conclusione. apprezzare, onorare ed essere senza sosta né aspettativa grati sono tutte parole di potere magiche le quali hanno il potere di trasmutare e trasformare. Quanto ognuno crea un accostamento al mutamento con le proprie parole! Se si prova a fare una lista di parole per poi in seguito sentirne le profonde vibrazioni leggendole anche magari ad alta voce sempre stando da soli e rilassati funziona.