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Saturday, August 23, 2025

Le ombre della Magia

Di Monia Mo Calli


Esplorando le tradizioni magiche: Voodoo, Hoodoo, Santería, Stregoneria, Wicca e Magia popolare.

Voodoo (Vodou)
Voodoo, o Vodou, è una religione afro-caraibica altamente organizzata che si è sviluppata ad Haiti, fondendo le tradizioni spirituali dell'Africa occidentale con le influenze cattoliche.
Centrale del Voodoo è il culto di lwa, un pantheon di spiriti che rappresentano forze naturali, antenati e aspetti specifici della vita.
I praticanti comunicano con questi spiriti attraverso danza rituale, canti, offerte e cerimonie di possesso.
Voodoo enfatizza la comunità, la guarigione e la riverenza ancestrale, con strutture formali come sacerdozio e spazi sacri.
I suoi rituali sono altamente simbolici e spesso elaborati, riflettendo una profonda connessione tra il mondo spirituale e quello materiale.

Hoodoo
Hoodoo, invece, è un sistema di magia popolare afroamericana piuttosto che una religione formale. Originario degli Stati Uniti meridionali, Hoodoo fonde tradizioni magiche africane, native americane ed europee. Si concentra su risultati pratici, come protezione, amore, successo e giustizia, utilizzando strumenti come erbe, radici, candele, oli, charms e oggetti personali.
A differenza di Voodoo o Santería, Hoodoo non prevede il culto di divinità o cerimonie religiose strutturate.
La sua forza risiede nella magia e nel rituale quotidiano, spesso tramandati oralmente o attraverso la tradizione di famiglia, rendendoli altamente personalizzati e adattabili.

Santería
Santería è una religione afro-caraibica sincretica originaria di Cuba, che combina le credenze spirituali yoruba con il cattolicesimo. I praticanti onorano gli orisha, spiriti divini che guidano, proteggono e intervengono negli affari umani.
I rituali prevedono offerte, tamburi, danza, divinazione e invocazione degli spiriti.
Come il Voodoo, Santería ha una gerarchia formale e pratiche cerimoniali ben definite, ma il suo pantheon e la sua discendenza spirituale sono più direttamente connessi alla cultura yoruba.
Il culto comunitario, il mentoring spirituale e le cerimonie di iniziazione sono fondamentali, rendendo Santería un percorso religioso profondamente personale e altamente organizzato.

Stregoneria tradizionale
Stregoneria tradizionale si riferisce alle pratiche magiche pre-moderne d'Europa, spesso trasmesse oralmente o attraverso piccole tradizioni familiari o paesane. sottolinea un legame con la natura, gli spiriti locali, gli antenati e le divinità pagane più antiche.
Le pratiche includono erboristeria, fascino, divinazione e magia rituale, spesso legata a cicli stagionali e fenomeni naturali.
A differenza della Wicca moderna, la Stregoneria Tradizionale è meno formalizzata e non vincolata da dottrine scritte, congreghe o codici etici specifici.
Il suo obiettivo è esperienziale, pratico e profondamente radicato nella terra e nel folklore della regione del praticante.

Strega Stregoneria
Strega, o stregoneria italiana, ha radici nelle tradizioni magiche popolari del sud Italia.
Combina elementi di paganesimo classico, credenze popolari locali, rituali cattolici e magia ancestrale. I praticanti usano erbe, fascini, divinazioni e incantesimi, spesso legati ai cicli della natura e alle celebrazioni stagionali.
Strega sottolinea l'esperienza personale, l'intuizione e la connessione con spiriti e tradizioni locali.
Anche se condivide somiglianze con la stregoneria tradizionale europea, Strega porta un distinto sapore culturale e mitologico italiano, con particolare riverenza per i santi italiani e le figure mitiche accanto alle divinità pagane più antiche.

Wicca
La Wicca è una religione neopagana moderna sviluppata a metà del XX secolo, ispirata in gran parte alla magia popolare europea, alla magia cerimoniale e alle antiche tradizioni pagane.
La Wicca presenta tipicamente una struttura duoteistica, venera un Dio e una Dea, e sottolinea le feste stagionali conosciute come la ruota dell'anno.
I rituali sono strutturati e spesso eseguiti all'interno delle congreghe, con pratiche magiche formalizzate, linee guida etiche (come il Wiccan Rede) e riti di iniziazione. La Wicca è esplicitamente religiosa, fonde la devozione spirituale con la pratica magica, rendendola distinta dai sistemi di magia popolare che danno priorità ai risultati pratici rispetto al culto formale.

Vecchia Magia popolare
La Magia popolare antica si riferisce ampiamente alle pratiche magiche quotidiane basate sulla comunità tramandate tra generazioni e culture.
Si sovrappone con Hoodoo, Stregoneria Tradizionale e Strega, ma si concentra principalmente su esigenze pratiche come guarigione, protezione, amore o fortuna.
Queste pratiche sono altamente localizzate e adattative, spesso incorporano erbe, fascini, preghiere e semplici rituali.
A differenza delle religioni organizzate, la magia popolare antica è flessibile, pragmatica e intimamente legata alla vita quotidiana, riflettendo la saggezza, l'ingegno e le credenze spirituali delle persone comuni.

~Damien Black Raven~

Wednesday, April 23, 2025

Esoterismo e Stregoneria: Fatture, maledizioni e attacchi psichici

di Giada Aghi 


“La Magia viene comunemente associata a una pratica più o meno spirituale a seconda dei gruppi che ne vogliono dare definizione: pertanto sarà facile trovare nei testi più “enciclopedici” la definizione di magia, come una semplice pratica atta a mutare i contorni della realtà secondo volontà…”

La Magia è una, unica e indivisibile, ed è nata con l’uomo. La forza generatrice della Magia risiede nella natura attorno a noi e nell’animo umano, nel suo Spirito. L’uomo nasce con essa ma non tutti si rendono conto di possederla.


L’etimologia del vocabolo “Magia” (in greco Μαγεία) deriva dal termine con cui venivano indicati i “magi” (Μάγοι), antichi sacerdoti Persiani (Zoroastriani), e significa “scienza, saggezza”.

Quando sentiamo parlare di “magia”, ci vengono subito in mente bacchette magiche, scope volanti, pozioni, Fate, Streghe belle e malvage o brutte e gentili ecc… ma non è vero. È molto di più. Il pensiero umano è paragonabile ad un onda elettromagnetica che ha forza e potenza propria, capace di cose inimmaginabili e l’uomo non sa, o non osa utilizzare totalmente le facoltà del suo cervello perché condizionato dall’educazione, dogmi ò dalle regole sociali, ed inevitabilmente costruisce, attorno alle sue potenzialità, un limite invalicabile.

Eppure a quanti, trovandosi in situazioni particolari di particolare stress od emozione, non è capitato di compiere atti che mai si sarebbe immaginato di compiere? Spaccare letteralmente un oggetto massiccio per la rabbia? Sentire o vedere (sogni premonitori o telepatia) una persona cara in un reale momento di pericolo? L’uomo, se veramente lo vuole, può affinare le sue facoltà ed incanalare le onde elettromagnetiche emesse dal suo cervello per svariati scopi. Il pensiero umano produce energia, l’energia crea la forza e la forza crea l’azione. Concetti semplici che conducono ad una riflessione capace essa stessa di scalfire quel limite che ognuno di noi innalza attorno alle proprie facoltà. Il dubbio e il pessimismo provocano onde negative, che annullano le forze elettromagnetiche che possiamo emettere ed incanalare per raggiungere un qualsiasi scopo.

La Magia è la capacità di operare cambiamenti nella realtà secondo la propria volontà senza usare mezzi visibili e tangibili, infatti agisce in una dimensione di cui noi esseri umani facciamo parte, ma di cui raramente siamo consapevoli: quella dimensione sottile e potente delle forze naturali, del pensiero, dei sentimenti, degli Dèi, dei miti e delle leggende.

Magia è Vita, è Profondità d’Intenti, è Saggezza Profonda, è Gioia infinita, e non è corretto avvicinarsi a questo concetto vitale sporcandola con richieste per ottenere soddisfazione personale. La Magia è bellezza, è un’antica Scienza, essa dona il Potere sulle cose terrene, ma non si può credere che riti fatti senza cognizione di causa ed effetto, abbiano dei validi riscontri nella realtà oggettiva, non si può credere che ricorrendo ad un rito che utilizzi qualsiasi forma di candele, vegetali o minerali, si possa cambiare qualcosa a cui teniamo, se lo stato interiore del praticante, ossia se pensieri e parole, nonché le nostre opere, non mutino nemmeno di un grado verso l’Amore Universale.



Maledizioni, Fatture, Malocchi

Molte sono le persone che mi scrivono di essere vittime di Maledizioni, fatture o malocchi. Beh innanzitutto vi dico che molte volte non è un fattore tanto dal credere di essere vittime di tali malìe quanto lo stato psichico del soggetto, che magari preso da uno stato d’animo depressivo o ossessivo ne fa dell’individuo stesso mezzo di infatuazione da agenti esterni ( persone o situazioni di cui ne è assoggettato ), che il più delle volte è una condizione che la persona stessa si crea. Ma guardiamo a fondo queste tre forme di magia negativa ( esatto si negativa perché non è magia nera, ve lo assicuro, perché di nero esiste solo l’animo umano). Esistono svariate forme di malefici, che a seconda del rituale praticato e delle entità richiamate hanno diversi effetti sulla persona colpita. Vediamo insieme quali sono:


• Maledizione/Attacco psichico: È forse il tipo di maleficio meno conosciuto, ma non per questo da sottovalutare. È un augurio di male a tutti gli effetti e il soggetto che la intende scagliare, attira sul bersaglio forze nefaste. L’entità della maledizione è proporzionale a quanto sono profondi le ingiurie, il risentimento e l’odio di chi maledice.

• Fattura: La Fattura è sempre un atto deliberato, nonché la risultante di un rituale magico operato mediante il contatto diretto della vittima con l’oggetto portatore del male. ( ad esempio quando si fa bere o mangiare alla vittima qualcosa di ” fatturato ” o ” maleficiato ” in questo caso si parla di fattura diretta, oppure attraverso un azione malefica compiuta su un oggetto ( feticcio, dagida ) questa viene chiamata fattura indiretta, entrambi in ogni caso se non diagnosticati in tempo ed annullati con un tempestivo incantesimo di magia positiva, oppure un operazione di annullamento a livello energetico possono rivelarsi delle autentiche torture per la persona colpita. Nel caso di contatto diretto, la fattura può operare sulla vittima per mezzo di influssi negativi prodotti da oggetti fisici, preparati con formule e riti di Stregoneria. Gli oggetti quindi possono essere collocati nella casa o i suoi dintorni, in ufficio, in auto o nei cuscini. L’oggetto può essere di materia liquida o solida, e non è molto difficile creare l’occasione per cui la persona possa bere o mangiare qualcosa preparato allo scopo. Uno tra i malefici più conosciuti fa parte della categoria dei legamenti d’amore, che consiste nel fatturare del Sangue mestruale, scioglierlo in acqua, caffè, dolci o quant’altro e poi offerti alla vittima.

• Malocchio: Quest’ultimo consiste nell’emanazione conscia o inconscia, per mezzo dello sguardo, di un flusso energetico negativo da parte di soggetti forti psichicamente, che anche inconsapevolmente colpiscono un individuo debole per motivi di Gelosia, rancore, odio e invidia.La fattura/maledizione/malocchio sono energia. L'energia è informazione in movimento, per cui si crea un'informazione negativa che va ad attaccare la persona a livello energetico ( sappiamo che noi siamo composti dal 92% di energia ). L'informazione viene "accettata" dal malcapitato per vari motivi (stress, disturbi a livello emotivo o fisico), e attiva uno schema mentale/ comportamentale "patogeno". Stessa situazione di quando un virus entra nelle nostre cellule.

SINTOMI DI FATTURE E MALOCCHI:

• Mal di testa frequenti resistenti agli antidolorifici. Sensazone opprimente "cerchi alla testa", "testa pesante", "chiodi conficcati".

• Stato di prostazione e svogliatezza.

• Stato di malessere senza un motivo medico preciso (nausea, capogiri, sonnolenza, pesantezza ecc.).

• Sensazione di freddo intenso sul petto o sulle spalle, senso di soffocamento.

• Tachicardia, specialmente nei tre giorni corrispondenti alla Luna Piena.

• Sensazione di punzecchiature alla nuca, sul plesso solare (in corrispondenza del cuore).

• Sensazione di bruciori.

• Contrazioni dolorose alla testa, al livello del plesso solare o cardiaco.

• Preoccupazioni ingiustificate, ossia non generate da un particolare stato emozionale, né da stress, dispiaceri, litigi, discussioni, ecc.

• Sensazione continua che sta per accadere qualcosa di grave a se stessi o a qualcuno dei propri cari.

• Dimagrimento senza motivi evidenti. In questi casi è bene consultare subito un medico.

• Incubi spaventosi e ripetuti, con acutizzazione nelle Fasi di Luna Nuova e Piena.

• Stanchezza e debolezza senza una causa apparente, perdita di energie, fatica e inquietudine nell’alzarsi dal letto la mattina.

• Paura immotivata e irragionevole quando ci si trova da soli.

• Azioni delle quali non si è coscienti, sonnambulismo. Questi episodi si ripetono nel corso delle Fasi Lunari.

• Risveglio in piena notte (in genere verso le tre del mattino) con la sensazione di una presenza inquietante in stanza da letto. Questo é uno dei sintomi più caratteristici di un’azione malefica.

• Tendenza al suicidio, perdita d’interesse nei confronti della vita.

• Frigidità improvvisa che sopraggiunge nell’ambito di una vita sessuale normale.

• Impotenza sessuale immutabile, anche dopo un consulto medico.

• Disinteresse per le attività sessuali o addirittura repulsione nei confronti del partner.

• Desiderio sessuale repentino e insaziabile, in modo particolare durante le Fasi di Luna Nuova e Piena.

• Oggetti che si spostano nella stanza in cui si dorme e, in generale, nella propria abitazione. Oggetti ritrovati in posti dove la vittima non ricorda di averli messi.

• Sensazione di essere costantemente osservati, seguiti, spiati.

• Malattie non definite, malesseri, contrazioni muscolari improvvise.

• Dolori localizzati sulle linee dei meridiani dell’agopuntura cinese, soprattutto sul meridiano del fegato.

• Dolori atroci al costato.

• Serie di dispiaceri, gravi problemi, menzogne, truffe, delusioni in ambito lavorativo e sentimentale. Questi episodi avvengono con regolarità e soprattutto nelle fasi di Luna Nuova e Luna Piena.

• Separazione di amicizie e relazioni, allontanamento della clientela, perdite continue e ripetute nel campo finanziario.

• Disturbi o vertigini frequenti, specialmente nelle fasi di Luna Nuova e Luna Piena.

• Malessere entrando in una chiesa o al cospetto di oggetti sacri.

• Emorragie o disturbi circolatori che si manifestano a ore fisse della giornata.

• Tutti i sintomi strani e anomali, sempre in relazione all’attività lunare.

• Si può fatturare una Casa? La risposta a questa domanda è Si. Non è molto comune, ma raramente si può fatturare un abitazione, non è molto raro che, l’abitazione personale, o il terreno da cui si dovrebbe trarre i prodotti dei propri sforzi, possa risultare ” fatturata ” o infestata da presenze negative, che causano sensazioni di angoscia, disturbi fisici senza motivo apparente, e talvolta anche strani rumori, generati dalla caduta di oggetti. Tale fenomeno si può effettuare semplicemente estraendo una qualsiasi parte della casa, ( intonaco, pezzo di tappeto, pavimento, ecc. ) ed usarlo come oggetto da fatturare. Questo tipo di manifestazioni sembrano dapprima rientrare nella normalità, ma con un attenta osservazione, escludendo ogni causa naturale consente di correlare le stesse con cause di origine sovrannaturale.

• Entità: L’intrusione astrale si verifica quando uno o più soggetti appartenenti al piano comunemente noto come astrale o etereo si introducono nel campo energetico di un individuo umano, con o senza il loro esplicito permesso, fondendosi parzialmente o completamente nella mente subconscia dell’individuo. Queste entità si alimentano, come i parassiti dagli apparati sensorio-motori ed emotivi dello stesso individuo, mediante il quale è collegato con l’ambiente esterno. Un’intrusione astrale non significa per forza possesso, poiché un individuo può svolgere una vita assolutamente normale, senza mai essere consapevole che il suo “spazio” è stato occupato da altre entità a lui collegate.

• Attaccamento psichico: Solitamente si verifica quando c'è un "buco energetico", una fessura nel campo aurico o uno dei nostri portali del corpo troppo aperto che permette all'entità esterna di agganciarsi e di influenzare i pensieri, le emozioni e il comportamento della persona in questione. L'entità esterna può essere una persona viva o morta, uno spirito, una forma di pensiero o una situazione/emozione vissuta in passato. Queste entità esterne si possono attaccare agli oggetti e luoghi.

• Perdita dell'anima: Si verifica in presenza di eventi traumatici o gioiosi. Una parte dell'essenza vitale o dell'anima si allontana e si trasferisce in un altro posto finchè non viene recuperata. Lascia un buco energetico al quale le entità o altro possono attaccarsi.


SINTOMI DI ATTACCAMENTO PSICHICO:

• Mancanza di vitalità.

• Energia prosciugata ed esaurita.

• Mancanza di scintilla creativa.

• Effettuare scelte che non hanno alcun legame con quello che volete realmente.

• Sentirsi come se viveste in base al piano di vita o alle condizioni di qualcun'altro.

• Sentirsi come se qualcuno vi stesse costantemente alle spalle.

• Mutamento di personalità.

• Incapacità di lasciare andare un genitore, figlio, ex compagno.

• Possessione psichica: Condizione molto più grave, in cui un'anima, uno spirito o un'emozione assume a tal punto il comando da influire sul vostro comportamento. La persona posseduta ha bisogno di un aiuto esterno, poiché chi detiene il controllo su di lei è molto potente e non molla la presa. Tale possessione viene sovente diagnosticata come malattia psichiatrica (e in effetti può essere parte integrante di questa malattia). Gli schizofrenici, per esempio, o coloro che soffrono di un disturbo di personalità multiple, non hanno difese contro un influsso di spiriti.


SINTOMI DI POSSESSIONE PSICHICA:

• Sguardo strano in uno o in entrambi gli occhi.

• La persona non si trova a suo agio con se stessa.

• "Qualcun'altro" guarda dagli occhi della persona.

• Conversazioni nelle quali due voci competono per la supremazia.

• Comportamento bizzarro, completamente estraneo alla personalità dell'individuo.

• Distacco emotivo.

• Perdita della memoria.

• POSSESSIONE E MEDICINA CINESE: Nella MTC è presente un concetto di possessione che non si riferisce specificamente a un'entità o alla possessione da parte di uno spirito, sebbene potrebbe anche essere il caso. Viene definita possessione, la sensazione di sopraffazione causata da un'emozione o da energie ambientali. Può aver luogo da un livello interiore o esterno; lo stato interiore è connesso con le emozioni e quello esterno con l'ambiente. Può essere in relazione con un trauma o essere ricollegato al luogo nel quale si vive. Lo stato di possessione è caratterizzato dal caos e reso manifesto nello stile di vita e nel comportamento della persona. In questo caso, l'energie del nostro organismo non sono in equilibrio e si andrà a trattare punti specifici del corpo che vanno a liberare l'energia stagnante.

Sunday, November 19, 2023

GLI ORRORI DELLA SANTA INQUISIZIONE

 del Dr. X - M⛬ G⛬ O⛬ -

GLI ORRORI DELLA SANTA INQUISIZIONE


Tomas de Torquemada Un sicario della chiesa cattolica



L'Inquisizione Spagnola: Violenza e Fanatismo in nome di Dio - Curiosità Storiche



L'inquisizione nel Medioevo: la ricostruzione di un processo



Questi videos si commentano da sè.

MISERABILI E PORCI!

Saturday, October 28, 2023

AFRICA E LA STREGONERIA

 di Shamano Shekhinà Shekhinà

In Africa la Stregoneria è parte integrante dell’intero scenario definito come supernaturale ma nonostante ciò davvero ben accettato e allo stesso tempo molto molto temuto. Di solito le Streghe sono definite dei “dottori” o degli “uomini in medicina” più che essere delle semplici Streghe. Il potere del maligno è ovunque e questo fattore gli consente di poter ottenere e poi utilizzare il proprio potere su ogni cosa come su ogni situazione, persone incluse. Il male in generale è portato fuori e potenziato dai sentimenti negativi, i Demoni del Mondo Antico, tra i quali su tutti la rabbia, l’odio, la gelosia, l’invidia e la lussuria, persino infine la stessa pigrizia.

Ogni differente tribù africana intende a suo modo la Stregoneria e questa maniera differente le contraddistingue di parecchio: gli Nyakyusa ad esempio la definiscono come “il Pitone nella Pancia” riferito agli istinti inferiori dell’Intestino (piccola testa), il (Python in the belly); la tribù Pondo invece come ”il Serpente della Donna” (cioè Snake of the woman), la tribù Xhosa a sua volta pensa che sia una grande bestia piena di peli e la chiama col nome di “Baboon”. Nella tribù Tswana poi le Streghe sono distinte in “Night Witches ” (Streghe della notte) e in “Day Sorceres” (Streghe del giorno): le Streghe del giorno utilizzano tutti i loro poteri magici per infliggere serio danno grazie all’uso delle erbe e altre medicine, le Streghe notturne, al contrario; sono di solito le più anziane e sagge donne le quali si riuniscono in piccoli gruppi e viaggiano per Stregare gli sfortunati, non vestono di certo degli abiti bensì si cospargono di ceneri bianche o del sangue di morti.

Nella cultura africana il compito degli Spiriti soprattutto quelli di genere maligno è molto forte, come anche il ruolo della morte stessa e del trapasso dello Spirito del defunto. Non tutte le tribù però danno un significato a quanto accadrà al defunto dopo il trapasso ma la loro attenzione va sempre rivolta ai presagi di morte ed alle disposizioni del morente perchè esse riguardano i sopravvissuti: nella tribù Anuak ad esempio vi sono dei segni ben conosciuti (Gavado Thou) i quali servono a ricordare della possibilità della morte e per mettere in guardia proprio da essa: insuccessi costanti nella caccia e nella pesca, la stanchezza o l’inerzia duraturi nel tempo, le apparizioni di precisi uccelli sul terreno che circonda la casa, come in particolare il gufo il quale per gli Anuak fa il verso che “tudo y bur”, vale a dire “attira verso la tomba”, e per finire che esso sia evitato dai cani.

Per concludere, in base a molti miti conosciuti, soprattutto nelle tribù in esame e cioè africane, le condizioni in cui si trovava l’umanità intera furono radicalmente cambiate da un messaggio inviato direttamente dalla Luna tramite un animale messaggero (tipo lepri, lucertole, ragni, etc.) che avrebbe dovuto proclamare agli uomini tutti che essi moriranno e poi risorgeranno ciclicamente esattamente come fa la Luna (Legge Cosmica della Ciclicità), ma che per un suo sbaglio annunciò loro invece l’opposto, il contrario: da quel momento in poi tutti gli uomini, così ignari di ciò, sono irrevocabilmente soggetti alla morte.

Thursday, August 17, 2023

LA CRIPTA DELLA FAMIGLIA WALROND

di Viesse 

Cripta della Famiglia Walrond
LA CRIPTA DELLA FAMIGLIA WALROND

Questa storia ha origine nel XVIII secolo nelle Isole Barbados quando i Walrond, una ricca famiglia di proprietari terrieri, fece costruire una cappella funebre del cimitero di Christ Church. La tomba fu commissionata nel 1724 da Elliott Walrond, che nel mese di maggio vi seppellì la moglie. Quando la tomba fu riaperta nel 1801 la bara e la salma erano scomparse, causando sgomento tra i familiari.
Nel 1807 nella cappella fu seppellita Thomasina Goddard, appartenente alla famiglia Walrond, dopo di che la tomba passò di proprietà ai componenti della famiglia Chase, anch'essi coltivatori e proprietari di schiavi. I Chase utilizzarono la cappella per seppellire due figlie, Mary Ann Chase nel 1808 Dorcas Chase nel 1812, entrambe morte di tubercolosi. Il 9 agosto dello stesso anno la cappella fu riaperta per seppellire Thomas Chase, il padre delle due ragazze.
Quando i becchini entrarono nella tomba trovarono le due bare rovesciate a faccia in giù (in origine furono messe una accanto all'altra): non vi erano segni di effrazione sulla porta della tomba e nella cripta la polvere ricopriva il pavimento, segno che nessuno ci aveva messo piede dall'ultima sepoltura. La cosa fu liquidata come una probabile caduta dovuta a qualche scossa tellurica.
Nel 1816 la tomba fu nuovamente aperta per deporvi la salma di un altro bambino, il piccolo Samuel Ames: questa volta tutte le bare erano scoperchiate, mentre la bara di Thomasina Goddard si era praticamente dissolta e il corpo giaceva a terra. Oltre a questo la pesante bara di Thomas Chase, che aveva richiesto otto uomini per trasportarla, venne trovata appoggiata ad una parete della cripta in piedi. La voce iniziò a spargersi e la cosa iniziò a spaventare molti degli abitanti
Alcuni mesi dopo ci fu un nuovo funerale in famiglia e una gran folla si radunò attorno alla cappella per assistere alla sepoltura di Sam Brewster. Le bare erano tutte, con l'eccezione di quella della signora Goddard (che era immutata), in posizione verticale appoggiate alle pareti della cripta. Si iniziò a parlare di stregoneria, di tomba maledetta, ma ancora nessuno si era concentrato sulla salma di Thomasina Goddard.
Nel 1819 la tomba fu nuovamente aperta per un'altra sepoltura e nuovamente le tombe erano nel più completo disordine, con l'eccezione di quella della signora Goddard. In quell'occasione Lord Combermere, il governatore delle Barbados, ispezionò personalmente la cripta e fece rimettere a posto le bare sotto la sua sorveglianza, dopo di che fece porre dei sigilli sulla lastra di marmo che chiudeva la tomba. Un anno dopo vennero segnalati dei rumori provenienti dalla cappella e il governatore, scortato dal cancelliere Sir Schomburg e due notai, verificò che i sigilli erano ancora a posto. Fece aprire la tomba, trovando nuovamente i sarcofaghi rovesciati: solamente la bara di legno di Thomasina Goddard occupava ancora il suo angolo.
La cappella fu allora svuotata dei suoi occupanti, che vennero seppelliti altrove, con l'eccezione della Signora Goddard, prima occupante della lunga sequenza di tumulazioni (escludendo la bara sparita). Venne nuovamente aperta sei mesi dopo per verificarne la condizione, ma i fenomeni erano cessati e la bara della donna era ancora intatta.
Cosa accadde davvero in quella tomba? Non furono mai trovate tracce di scasso o di intromissione umana all'interno; l'idea delle onde sismiche fu presto abbandonata perché quella era l'unica tomba in cui accadevano cose strane e soprattutto si notò che togliendo le altre salme la sola presenza di Thomasina Goddard non provocava più fenomeni di spostamenti o distruzione.
Si teorizzarono delle infiltrazioni d'acqua nella tomba, che allagandola abbiano potuto spostare le bare, ma come mai la bara di Thomasina Goddard non venne spostata anch'essa?
Secondo Sir Arthur Conan Doyle, che si interessò del caso, si trattò di forze soprannaturali provocate dal suicidio di Thomas Chase e di una delle sue figlie, che protestavano all'interno delle loro bare in piombo perché impedivano il rapido dissolversi delle salme.
Ad oggi però non vi è ancora nessuna spiegazione razionale su quanto accadde nella cripta dei Walrond.






Friday, June 2, 2023

LITANIE PER UN’AMANTE FUNEBRE

Gabrielle Wittkop




« Comme ma soeur la nuit…»;
« Le morte di Mitilene / Rigettano terra dal cuore, / Le morte di Mitilene rigettano sangue dal ventre, / Le vulve sono sbocciate, / Rose nel cimitero di Mitilene, / Le morte s’avvinghiano, fremendo, / Alle rotonde interiora delle radici, / Sotto il buio d’argento, / Di lune rovesciate nelle pozze dell’edera, / Vergini marce di Mitilene. / Discepole stracciate, com’era bianco il vostro occhio, / Calce di carta, unghie, fossili, corni, / Ritornate, ritornate alle cloache marine. / All’anima del nostro eterno, / Alle piogge, ancora alle piogge, saliva della primavera, / Rifiorite, morte di Mitilene, / con i notturni calici delle regine di Lesbo » (estratto da G. WITTKOP, “Mitilene”).
« È la mosca che, impegnata a devastare l'interno dei teschi, produce “la poltiglia di bronzo che ronza”. Le litanie, canti sublimi di amore disperato e incredibili esercizi di magistrale autoerotismo, devono molto a questo animale. Non offendiamoci, un giorno questo tipo di incontri ci sarà familiare » (E. DUSSERT, “Prefazione” a: G. WITTKOP - selezione “collages” illustrativi a cura di Nikola Delescluse, “Litanie pour une amante funèbre”, Les Editions du Vampire Actif, 2017).
L’immagine che presenta questo articolo è una fotografia [censurata in modo volutamente grezzo per poterla condividere] della potente e controversa Irina Ionescu (di cui parleremo in uno dei nostri prossimi appuntamenti), che campeggia sulla copertina dell’edizione italiana della raccolta di poesie dalle sonorità rimbombanti e infere, di cui stiamo per trattare: un esempio straordinario in cui testo ed edizione costituiscono la preziosità unica di un’Opera.
Il libro d’arte che sottoponiamo alla vostra attenzione e con il quale faremo un viaggio di suggestioni è raro, delicato ed oramai introvabile: l’edizione di Cegna Editori, un fiore fragile che si sgualcisce al solo sguardo; lasciamo a voi l’onere del mero approfondimento delle tematiche accostate (il tema della Fanciulla e della Morte, delle Vanitas, di Eros e Thanatos, fino a sfiorare la necrofilia), preferendo accompagnarvi nella poesia che contiene, come se avessimo dissepolto insieme uno scrigno dagli intestini della fertile terra e, dopo averlo ripulito dalle grasse zolle, con le mani tremanti lo aprissimo.
Prepariamoci ad allungare il collo per accogliere il “benefico morso” wittkopiano: « Il dente prepara il sangue che passerà nell'altro sangue, è il grande mago, iniziatore delle supreme metamorfosi ».
Gabrielle Wittkop è una scrittrice-poetessa, al secolo Gabrielle Ménardeau, nata a Nantes (Francia) il 27 Maggio 1920: dopo aver trascorso la sua giovinezza a Parigi, si sposa col disertore tedesco Justus Franz Wittkop e si trasferisce in Germania. Autrice -tra le tante cose- dello scandaloso romanzo “Le Nécrophile”; traduttrice per Gallimard e collaboratrice del “Frankfurter Allgemeine Zeitung”; studiosa di zoologia ed anche illustratrice, Gabrielle diviene nota per i suoi “collages” di soggetto macabro e sadico, ispirati all’espressione grafica giapponese: muore a Francoforte sul Meno il 22 dicembre 2002.
« “Litanie Per un Amante Funebre” è un suo romanzo necrofilo, pubblicato per la prima volta nel 1977, che contiene 31 poesie accompagnate da 33 fotografie, sullo stesso argomento, di Irina Ionesco. Si tratta di un libro con un design molto particolare e lo si può definire un libro incantato, completamente magico sia per l’argomento che per le fotografie, così misteriose, che per i disegni che incorniciano o gli uni o le altre » (descrizione dalla casa di vendita di testi pregiati “Micamera”, https://www.micamera.com/.../litanie-per-un-amante.../ ).
Gabrielle, mago della parola, divoratrice del sacro, beffa funebre, evocativa dell'assoluto: chiediamoci di quali orpelli di moralità dobbiamo sbarazzarci per leggere questa scrittrice della completezza con voluttuoso radicalismo. “In un lampo di magnesio” ricordiamoci che « la contraddizione tra la modestia del segreto, l'altezza, la distanza e, d'altra parte, la furia di spiegare, lacera l'uomo creativo. Rifiutando di essere capito, crea tuttavia in modo che alcuni capiscano. Si arrende in sua difesa. Vuole e non vuole. Incapace di impedire a se stesso di creare - perché non è onnipotente - cede alla sua inclinazione lamentando la perdita del mistero. […] Traccia dei segni e vorrebbe che fosse sulle finestre fumanti. […] E soprattutto, soprattutto, ferisce la lode, uno scorpione che viene dal basso ».
 
La preziosità del vocabolario delle “Litanie di un’amante funebre” è pari solo al potere delle visioni: « Fallo gigante nel pube dell'amante, / Il giglio balza verso il seno dell'amante, / Splendido e duro di ossa miste, / Il giglio sgorga dalla tomba degli amanti ». Erodiade, « il tuo vello grida e puzza sulle ciglia della terra desolata »; l'ispirazione è mitologica, cristiana, (Maria Maddalena), “artaudiana”.
« Mi hai dato la bambola / per metterci degli spilli, / per piantarci dei cristalli / e per imprimerla con un ferro da stiro ». Ecate è in calore e la badessa è una “sputatrice di ostie”, una “leccatrice di urina”, una “cagna indegna”; si tratta di un lungo stupro perpetrato in una cappella infuocata una notte d'Agosto quando “fermenta la peste”: è la resurrezione dei morti, “sangue coagulato”, “occhi cavati”, labbra cadute. Serpenti e arcangeli si avvolgono intorno alla kore, “strofinata con mandragora”. Occhio trafitto, seno gonfio di latte vergine, Gabrielle Wittkop apre il suo calice con i lati dei coltelli.
In una lettera datata 23 e 24 novembre 1783, Donatien de Sade scrisse a Madame de Sade che chiamava affettuosamente “maiale fresco dei miei pensieri” questo: « per quanto barocche possano essere [le fantasie], li trovo tutti rispettabili, e perché non sono il padrone, e perché il più singolare e il più bizzarro di tutti, ben analizzato, si rifà sempre a un principio di delicatezza ».
Le opere letterarie di Gabrielle Wittkop sono tutte fantasie funebri e delicate stampe: la sua “voce prodigiosa” fuori dall'oscurità ci ricorda cosa significhi essere umani e ci mostra esattamente quali siano le condizioni dell’esistere, non sempre molto “chic”.
Gabrielle è viva e lo afferma, è in comunicazione permanente con gli elementi della vita e quindi quelli della morte; non è mai in separazione, è in accettazione: « Cosa c'è da decifrare? Poiché la verità è la parte del discorso che viene ignorata. Senza contare che ci sono varie verità in quanto vi sono varie forme di silenzio ».
Gabrielle insegna l'anormalità della vita senza morte; è un incisore “a mezzatinta”: « questi strumenti che schiacciano o asportano materiale, e quindi spessore nella rete di punti precedentemente ottenuta, rivelano gradualmente la luce nell'immagine »; « Partiamo qui dal nero più denso per arrivare al bianco puro in fasi successive ».
Ecco Gabrielle, le scene del cui meraviglioso teatro interiore riempiono il nostro “schermo intimo” costringendoci a pensare, ogni volta che chiudiamo uno dei suoi libri: “è stato terribile, ma le meraviglie lo sono di più »; ci fa sapere che « una delle sfide essenziali della sua scrittura è sempre stata quella di essere all'altezza di questa luce nera emanata dal marchese de Sade ».
Seguiamo il corso del pensiero wittkopiano: « E se il mio fuoco non può essere calore, lascia che emetta chiarezza, lascia che sia luce incandescente, luce, infine luce, lascia che sia luce prima di morire »; andiamo alla deriva con lei: « Scivola nella grande deriva, scivola gradualmente nel nero o nel bianco, nessuno conosce il colore dell'annientamento » (se non, forse, lei soltanto).
Cambieremo il nostro vocabolario, mentre leggiamo Gabrielle; prenderemo confidenza con il linguaggio usato per nominare il mondo che ancora non abitiamo, ma che abiteremo prima o poi. Gabrielle esorta i lettori vivi ad alzarsi, ma permette ai morti di conoscere la loro ultima avventura senza ribellarsi: « diceva cose oscure, frasi abbaglianti, parole che affondavano come pietre gettate nelle acque della memoria »; obbliga i suoi lettori a ricordare l’ “alchimia cosmica” da cui provengono e alla quale si riuniranno, abbandonandosi all'operazione delle “forze naturali”, delle “forze cosmiche”, « quelle della materia e quelle della nostra anima oscura e deperibile ».
Eccole dunque, le forze che innescano un’ “erezione floreale” nel suolo dei morti e che generano la sorprendente bellezza: « Il giglio / sgorga / dalla tomba letto / degli innamorati »; Gabrielle invita i suoi lettori a immaginare « l'impossibilità […] di una nozione definitiva della morte come fenomeno assoluto ».
Una nuova libertà è offerta a chi legge colei che « odia tutto ciò che aliena l'indipendenza »; « Penso che ciò che la preoccupava fosse il suo lavoro e la sua dignità di essere umano. Penso che fosse una persona molto speciale oggi ma allo stesso tempo molto necessaria. E spero che le persone che la leggono possano attingere a questi elementi, a queste nozioni per arricchirsi e anche per riprendersi quando serve » (Eric Dussert, cit.).
« Quando diventerò una lunga crisalide
Giacente nei sotterranei d’un ospedale,
Quando la mia fronte diventerà d’opale,
La mia chioma secca e fluente,
Il mio corpo un corno scavato,
Nel quale muggiranno i tritoni della morte,
Le mie dita d’osso guantate di cuoio floscio,
I miei occhi di calce, asterie torturate,
Quando la mia gola diventerà gonfia di alghe di pelle,
E il mio cervello un’ostrica corrotta,
Dove custodirò l’oro e l’incenso dei tuoi seni?,
Dove, l’ultima eco del tuo nome? »
(da: “Quando diventerò”, in “Litanie di un’amante funebre”).
Colonna sonora consigliata: JIMMY CROSS, “I want my baby back”, 1965, https://youtu.be/h0x8S1U7O3w
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