di Demoniaca Pandemonium
Sunday, June 29, 2025
QUANDO UNA MALEDIZIONE ENTRA IN CASA
Wednesday, September 18, 2024
Perchè si dice “Torino Magica”? Curiosità e leggende
Di Beatrice Bordignon
Indice
- La fondazione di Torino magica
- Magia bianca: la Mole Antonelliana e la Sindone
- Il Museo Egizio
- Il percorso esoterico nella Torino magica
Torino, anche chiamata città magica, fa da teatro alla lotta tra il bene e il male. Non a caso è un vertice di entrambi i triangoli di magia bianca e nera. Sin dalle sue origini il capoluogo piemontese è stato avvolto da un alone di mistero rafforzato da miti e leggende. Scopriamo insieme quali sono, e perché Torino è magica.
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Occhi del diavolo a Torino in via Lascaris |
La fondazione di Torino magica
Secondo la leggenda, Torino sarebbe stata fondata da un principe egiziano. Eridano, dopo aver lasciato la sua terra d’origine, sarebbe sbarcato con i suoi seguaci in quella che oggi è la Liguria, che prende il nome da suo figlio Ligurio. Da qui proseguì verso l’interno, giungendo fino a un’ampia pianura vicino al fiume Po (che gli ricordava il Nilo) e fondò la città di Torino. Qua diffonde il culto del dio Api, un toro, che avrebbe dunque influito poi sulla scelta del nome della città, inizialmente chiamata Eridania.
Un’altra versione riguardante le origini di Torino risale al periodo romano. La città sarebbe nata nel 28 a.C. per volere di Augusto, da cui il nome Julia Augusta Taurinorum. Essa venne suddivisa in due parti: la zona est legata alle forze del bene, mentre la zona ovest legata alle forze maligne e delle tenebre, in cui c’era una necropoli e la Val Occisorum. Torino aveva e ha una pianta romana con 4 porte d’accesso sui 4 punti cardinali. Esse erano collegate tra loro attraverso due assi viari ortogonali, mentre la via centrale era orientata seguendo la linea ascendente del sole.
Magia bianca: la Mole Antonelliana e la Sindone
La Mole Antonelliana è uno dei più importanti simboli della magia bianca di Torino. Alcuni affermano si tratti di un’antenna molto grande, capace di diffondere energia positiva assorbita in precedenza dal sottosuolo. Oltretutto, molti sostengono che nella Mole si troverebbe il Sacro Graal, indicato dallo sguardo di una delle statue di fonte alla Gran Madre.

Sempre per quanto riguarda le forze buone di Torino, la Sindone, legata alla cristianità, gioca un ruolo importante. Essa ha sede nel Duomo, ma non sono pochi i riferimenti anche in altri luoghi di cultura, pensiamo per esempio agli affreschi in Piazza San Carlo.
Il Museo Egizio
Fondato nel 1824 dal Re Carlo Felice di Savoia, il Museo Egizio di Torino è un luogo in cui si concentrano e si incontrano le forze del bene e quelle del male. Infatti, non sono pochi i simboli vicini alla magia nera, tuttavia quelli della magia bianca si difendono bene e anzi si dice che siano anche in numero maggiore!
A rappresentare le forze oscure troviamo gli oggetti relativi al Faraone Tutankhamon, oppure la testa mummificata di Seth che si era macchiato dell’omicidio di suo fratello Osiride. A contrastare la magia nera ci vengono in soccorso i reperti del Faraone Thutmosi III. Egli era un esperto delle discipline legate alla sfera magica ed esoterica.
Il percorso esoterico nella Torino magica
Tra le zone di magia nera troviamo anche via Bonelli, una strada stretta e quasi mai illuminata dal sole. Perché quando si passa di qui si avverte una strana sensazione? Si dice che un tempo i boia di Torino abitassero proprio da queste parti, odiati e disprezzati da tutti, si aggiravano vestiti di nero incutendo terrore.
I simboli e i luoghi torinesi legati alla magia sono moltissimi. Oltre a quelli sopra citati, ce ne sono molti altri, di cui abbiamo parlato nell’articolo dedicato a Torino (che trovi qui) in qualità di vertice dei due triangoli magici. Ma non è tutto. Infatti, per chi fosse interessato ad approfondire le conoscenze a riguardo, sono disponibili dei tour alla scoperta di Torino Magica. In questo modo, potrete godervi a pieno l’esperienza della città vivendo la sua storia e le sue leggende a 360° gradi.
Tuesday, November 14, 2023
L’ESOTERISMO DELLA PAROLA
di Shamano Shekhinà Shekhinà
Monday, October 16, 2023
IL BAPHOMET: SIMBOLO DI UNIONE ALCHEMICA
di Shamano Shekhinà Shekhinà
Il Baphomet è uno dei simboli esoterici e non solo tra i più complessi nonché tra i più confusi e soprattutto mal interpretati. Alcuni ad esempio credono che sia un demone infernale della cerchia di Belzebù e Azazel, altri invece che sia un idolo di orine pagana venerato dai Templari. Oggi, nel presente articolo, cercheremo di capire molto meglio di cosa si tratta e di conseguenza quali delle teorie che girano soprattutto sul web siano da considerare come più accreditabili.
CARATTERISTICHE
Quello che più lo ha fatto divenire così famoso (e tra l’altro incorniciato erroneamente sotto una cattiva luce) è di certo il suo aspetto abbastanza simile a quella che è l’iconografia millenaria e religiosa di un diavolo oppure di un demone. La sua rappresentazione meglio conosciuta è presa dal libro occultista “Dogme et Rituel de la Haute Magie” proposta da Eliphas Levi, il più famoso esoterista francese di tutto l’800.
Il Baphomet, chiamato anche col nome Bafometto, viene descritto esattamente dallo stesso autore nel seguente modo:
“La capra sul frontespizio porta il segno del pentagramma sulla fronte, con una punta in alto, simbolo di luce, le sue due mani che formano il segno dell’ermetismo, quella rivolta verso l’alto verso la luna bianca di Chesed, l’altra verso il basso in direzione di quella nera di Geburah. Questo segno esprime la perfetta armonia della misericordia con la giustizia. Un suo braccio è femminile, l’altro è maschile come quelli dell’androgino di Khunrath, attributi che abbiamo dovuto unire con quelli del nostro caprone perché è uno e lo stesso simbolo. La fiamma di intelligenza brillante tra le corna è la luce magica dell’equilibrio universale, l’immagine dell’anima elevata sopra la materia, come la fiamma, pur essendo legato alla materia, brilla sopra di essa. L’orrenda testa della bestia esprime l’orrore del peccatore, che agendo materialmente, è l’unico responsabile che dovrà sopportare la punizione, perché l’anima è insensibile secondo la sua natura e può solo soffrire nel momento in cui si materializza. L’asta eretta in piedi al posto dei genitali simboleggia la vita eterna, il corpo ricoperto di squame l’acqua, il semicerchio sopra l’atmosfera. L’umanità è rappresentata dai due seni e dalle braccia androgine di questa sfinge delle scienze occulte”
Il suo significato più profondo, da come si può benissimo vedere, oltre all’aspetto demoniaco, mostra invece la duplicità e l’unione delle forze opposte. Nulla di poi così negativo, dunque.
Inoltre, va poi considerato che bisogna ricordare quanto molte rappresentazioni di Dèi antichi portavano un volto da capra, e che esso è stato associato a Satana soltanto in tempi successivi. Pan, per fare un esempio, il famoso Dio greco, il protettore delle greggi e dei pascoli, aveva un aspetto abbastanza similare.
BAPHOMET E L’ALCHIMIA
Questo fortissimo e antichissimo simbolo occulto è davvero molto collegato alla sfera Alchemico. Lo si può notare bene dalla moltitudine di segni associati proprio alla sua figura. Le scritte sulle braccia, in effetti, sono un evidente riferimento alla trasformazione della materia.
Inoltre, sul braccio sinistro del Baphomet leggiamo la scritta “Coagula”, mentre su quello destro la parola “Solve”. La prima vuole indicare “passare da solido a liquido”, la seconda invece “passare da liquido a solido”. Questo è quello che gli Alchimisti Spirituali cercavano di attuare per poter trasformare la pietra in oro, cioè l’ignoranza in illuminazione, ancora, l’imperfetto in perfetto.
BAPHOMET E L’ESOTERISMO
Le mani poi del Baphomet, come si può anche leggere nella spiegazione dell’immagine di Levi, creano il segno dell’Ermetismo Antico. Cosa significa, che cos’è? E’ un concetto esoterico il quale, in poche parole, spiega che la realtà è una ed è collegata. Meglio asserire che il microcosmo di ognuno è in stretto collegamento con il macrocosmo.
DUNQUE, COSA E’ IL BAPHOMET?
Più che spiegare cosa è possiamo dire con ottima certezza cosa non è. Non è un demone infernale o un diavolo. Tutti i riferimenti Alchemici ed Esoterici fanno infatti parte di Tradizioni Arabe e Cabalistiche, non sono elementi per nulla appartenenti né al Cristianesimo nè, al contrario, del Satanismo.
In base ad una recente teoria, visto appunto il collegamento di Baphomet con i Templari (che durante alcuni processi affermavano di venerarlo ), potrebbe essere una cosa davvero sconvolgente: la Sacra Sindone. La sua rappresentazione, infatti, fu rinvenuta su una tavoletta la quale faceva da coperchio ad una scatola in cui poteva essere contenuta proprio la sindone. Inoltre, per concludere in chiarezza, il Baphomet viene rappresentato in numerose chiese italiane e non solo.
Infine, va considerato che il simbolo in esame tocca anche gli elementi delle sfere sia degli Archetipi della Mente incarnata che del Sincretismo della Grande Opera dei Saggi di Trasmutazione nonchè Conoscenza interiori.