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Friday, August 22, 2025

ALTA MAGIA e BASSA MAGIA

Di Alrishah Ric


Oggi spiego cosa si intende per alta o bassa magia.
C'è chi pensa sia riferito ad una distanza sociale fra ricchi e poveri. Chi pensa una sia l'arte delle élite in certi ordini e chi pensa l'altra sia stregoneria. C'è anche chi pensa di fare alta magia facendo la bassa solo xk vestito di bianco.
Facciamo chiarezza su questo punto quindi.
Innanzitutto la parola magia deriva dal latino e dal greco MAGEIA ed indica l'arte dei Magi nel culto zoroastriano.
L'arte dei magi.
Ne scrive Plinio nel 100 D.C. circa nel Naturalis Historia e descrive fra l'altro proprio Zoroastro come primo fondatore dell'arte magica intesa come mix di religione, medicina, erboristeria e rituali atti a modificare l'ambiente.
Ostane, secondo grande mago nell'impero persiano, accompagna Serse nella sua invasione greca e sparge il verbo fra gli invasi, trasferendo parte delle sue conoscenze ai greci.
È interessante come in realtà ogni grande impero abbia avuto il suo capostipite mago e così vi fu il proliferare della magia egizia, caldea, ebraica e persiana, tutte raccolte in grecia che assorbite come una spugna le nomina tutte Mageia.
Ma cos'è alta o bassa magia?
Alta magia sono tutte quelle pratiche atte all'evoluzione personale o comunitaria dell'essere umano. Quelle pratiche che puntano al divino, a divenire divino persino e a staccarsi dalla condizione materiale. Quindi per definizione può essere alta magia anche un arte molto oscura che punta all'auto divinazione senza toccare la materia.
Bassa magia sono tutte quelle pratiche atte a modificare il mondo materiale per ottenerne un vantaggio immediato. Quindi per definizione anche il mago vestito di bianco che invoca un angelo e chiede un aiuto economico a sé o ad altri sta eseguendo un opera di bassa magia.
Detto in parole new age potrebbe essere associato al concetto di alte vibrazioni e basse vibrazioni e non alla tipologia di culto.

Friday, July 25, 2025

💀💀💀 E TU LO SAI PERCHÉ LA BIBBIA CONDANNA LA NECROMANZIA?? 💀💀💀


 Di La Necromanzia


O tu che leggi…
sei pronto a conoscere cose che non ti verranno mai dette nei corsi patinati e spiritualoidi da 99 euro?
Quando dico che la Necromanzia non è per tutti, è perché richiede studio, tempo, domande e contatto diretto col Mistero e con l’Ombra.
Altro che libri new age e incensi alla lavanda.
Dunque sei pronto per questa rivelazione? Siediti e leggi, poiché, questa è la verità che non troverai nei soliti corsi spirituali da social.

“Non c’era nessun mago, nessun sapiente, nessun ḥarṭummîm…
solo Daniele sapeva rispondere.
Ma non era lui.Era Dio.
Così dissero.” Daniele 2,27-28 (traduzione rivelata)
Lo sa bene Francesco Bianchi, che nel suo saggio La magia degli altri (Velletri,2016) lascia cadere una bomba silenziosa:
I profeti della Bibbia erano necromanti mascherati.
Usavano le stesse tecniche degli stregoni…ma le facevano passare come “volontà divina”.

5 VERITÀ CHE SOLO CHI CAMMINA TRA I MORTI PUÒ COMPRENDERE

DANIELE LEGGE NEI SOGNI CHE NON VENGONO DETTI
Il re tace. Ma Daniele lo vede tutto.
Questa è medianità pura, accesso al campo sottile mentale.
È una forma di necromanzia notturna in stato di veglia.

GIUSEPPE INTERPRETA I SOGNI DI CHI È GIÀ OLTRE
I carcerati sono condannati. I sogni sono messaggi da anime già passate oltre.
Giuseppe li riceve. Li legge. Li “traduce”.
È un ponte tra vivi e morti. Ma nessuno lo chiama così.

LA BIBBIA CONDANNA LA NECROMANZIA SOLO PER TENERE IL POTERE
In Deuteronomio si vieta “chi consulta i morti”.Ma poi i profeti continuano a farlo…
Solo che dicono: “Non sono io. È Dio”.
I ḥarṭummîm NON SONO STREGONI: SONO SACERDOTI FUNERARI
Il termine ebraico viene dal titolo egizio ḥry-tp,usato per esperti del culto dei morti.
Daniele li batte…usando le stesse arti.
Solo che lui prega.Gli altri no.

IL PROFETA È IL NECROMANTE CHE HA IMPARATO A NASCONDERSI
Il profeta sente, vede, riceve segni. Ma li traveste da rivelazione divina.
Il necromante no: chiama i morti con il loro nome. E ascolta davvero.

CHI SONO DANIELE E GIUSEPPE
Giuseppe, figlio di Giacobbe, venduto dai fratelli, finisce in Egitto come schiavo.Ma ha un dono: interpreta i sogni.
Quando il Faraone sogna sette vacche grasse e sette magre, solo lui riesce a spiegarne il significato. Viene premiato, diventa visir (nessun mago d’Egitto ci era riuscito).
Daniele, deportato a Babilonia, è un giovane ebreo scelto per servire alla corte del re. Anche lui ha un dono: vede i segreti nei sogni.
Quando Nabucodonosor ha un sogno che nessun indovino sa spiegare, Daniele lo racconta senza nemmeno farselo dire prima, in questo modo i maghi caldei vengono svergognati. Ma lui viene elevato.

Dunque,alla luce di ciò,
O Tu che lavori coi morti,
tu che senti le voci nel sonno,
tu che ti svegli sapendo cose che non puoi spiegare…
sappi che non sei malata.
Non sei pazza.
Non sei “troppo sensibile”.
Sei una di quelle che sanno.
E adesso sai anche questo:

I primi a parlare con i morti… sono stati quelli che hanno scritto la Bibbia.

Solo che hanno tolto le ossa e messo l’oro.

Fonte iniziatica:
Francesco Bianchi,La magia degli altri,in Magia. Costruzione e percezione del mondo magico,Velletri, 2016.

Thursday, November 9, 2023

IL MAGO GUERRIERO: ARCHETIPO SPIRITUALE

 di Shamano Shekhinà Shekhinà

Essere in un Cammino Spirituale non vuol dire affatto essere perfetti, o impeccabili, o ancora buoni e basta. Essere Spirituali veramente non è non dire parolacce, non arrabbiarsi, non provare odio, seguire nella pratica quotidiana uno schema fondato sull’angelo biondo con gli occhi azzurri, oppure su un Gesù che cammina sulle acque e poi va a guarire le persone soltanto toccandole.

L’uomo non è un angelo, altrimenti potrebbe volare senza l’aiuto di aerei ed inoltre avrebbe una luminosa l’aureola ben visible. L’uomo rappresenta delle anime in viaggio dirette verso il profondo ricordo di sé stesso, della propria Coscienza Divina Interiore, vale a dire di tutto ciò che appunto viene definita la sfera Spirituale, innanzitutto e’ un qualcosa di abbastanza semplice, poichè semplice è tutto quello che gli appartiene veramente.

La semplicità rappresenta un’antichissima innata risorsa, l’etimo deriva dalla lingua Latina: “Simplex” cioè formato dalla radice “Sem” (Uno solo) e da quella di “Plectere”(Piegare). Quindi “piegato per una sola volta”.
Tutto questo porta alla considerazione che innanzitutto il Mago Guerriero va ad incarnare pienamente nel cammino della Spiritualità, l’Uno, ovvero colui il quale resta comunque riunito a sè stesso.
L’atto del riunirsi a e con sè stessi, inoltre imparare ad essere i propri migliori amici, ma anche i propri stessi sposi, dunque accettando quelle parti di sè che invece si tentano di nascondere nel cassetto più segreto, guardandole con quell’antica compagna che è in pratica l’importantissima autoironia, rappresenta il primo, vero ed enorme passo in direzione del continuo Cambiamento (Legge Cosmica Primaria) che di solito si va a cercare al di fuori : la Pace globale e la fine delle guerre, come allo stesso modo i diritti umani ed infine tutto il resto.

“Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo!!!”

Là fuori in effetti esiste il forte giudizio altrui, lo scetticismo già abbastanza presenti, perciò non è affatto utile né funzionale che lo si faccia anche verso sé stessi da soli, è al contrario di fondamentale valore la contemplazione, vale a dire quella che consente ad ognuno di saper bene interpretare le azioni con maggiore saggezza e maggiore compassione. Essere Uno per l’appunto significa essere integro, sinonimo di essere totalmente immerso nello sposalizio completo e perfetto con sè stessi.
Esattamente nel momento in cui tutto questo avviene si è coscienti di essere stati capaci di superare lo sfidante, il diavolo, quello che meglio definito si dichiara come il “Diaballo”, colui il quale divide e mette senza scrupoli alcuni alla prova volendo generare una separazione ed una perenne frammentazione in tanti piccoli pezzi vaganti.
Essere a questo punto Uno sta a significare che si è divenuti buoni e cattivi, si è solitari e amichevoli, si è sia eloquenti quanto timidi ed inoltre si si può permettere di non essere il medesimo Vecchio Uomo che si era ieri, in quanto ci si va ad evolvere sempre e durante ogni giorno che passa.
Attenzione perché questo non vuol dire assolutamente, ci si consente da soli di agire come gli “Stronzo” perché si è comunque e sempre Uno.

Ancora, questo non significa neppure e giammai che si ha per forza di cose il dovere di essere perfetti, perché quando si va a pensare ad una persona nel cammino Spirituale come qualcuno di elevato e di conseguenza impeccabile, oltre che essere infantili ci si sta dividendo in modo consapevole, ancora una volta, e ancora, e ancora.

Il Mago Guerriero commette errori, spesso cade, ma invece di soffermarsi nel giudizio si siede per ascoltare il messaggio che proprio tale errore ha portato, facendone qualcosa di creativo e inserendolo nel proprio Uno sotto forma di una nuova evolutiva lezione.

Il Mago Guerriero sa di non sapere, rappresenta l’individuo Saggio per eccellenza, e non di certo si permette di poter peccare nà di superbia né di presunzione bensì si affida al proprio interiore intuito ed alla propria infinita esistenza, ascoltando in tale modo prima di tutto la propria intima eloquente Coscienza Divina.

Il Mago Guerriero non potrebbe per nulla vivere cadendo nel vortice del senso di colpa, perché è consapevole molto bene che non esistono queste colpe ma soltanto degli eventi, delle situazioni che sono un ausilio per meglio imparare ogni santo giorno di più ad essere veramente umano.

Il Mago Guerriero non osa mai giudicare e non osa allo stesso tempo mai altro che definire, contemplare l’intera bellezza della vita aprendosi al dialogo profondissimo con sè stesso, generando ed innescando un vero e proprio processo di osservazione e di riconoscimento.

Il Mago Guerriero è!!!

SAGGIO: TRA VERITA' E SAGGEZZA

 di Shamano Shekhinà Shekhinà

L’archetipo del saggio si esprime con l’attivazione dell’impulso di ricerca verso la verità. Esso infatti a differenza del mago non vuole cambiare la realtà, ma comprenderla nella sua essenza e dinamicità.
L’archetipo del saggio avvia la sua ricerca su due strade, una dentro l’individuo per trovare la verità di sé stessi e l’altra esterna all’individuo verso il mondo e l’universo, per comprenderne le leggi che lo dominano.
Non si tratta solo di acquisire conoscenza e consapevolezza, ma di usarle nel nome della saggezza, poiché è la verità a rendere l’uomo libero.
Solo la verità placa l’egoismo dell’io, poiché essa ne rivela tutti i limiti imposti dagli attaccamenti che sviluppa relazionandosi con il mondo. Solo la verità dunque può rendere nobile e umile l’individuo che scopre i limiti e i pregi del creato, utilizzando tale consapevolezza per vivere nella pienezza della libertà.
La sfida del saggio sta nel decifrare gli indizi che trova lungo il suo cammino di ricerca verso la verità, comprendendo che per ogni tipo di ricerca vanno utilizzati metodi e strumenti appropriati. Nella ricerca del proprio spirito ad esempio il saggio utilizzerà pratiche mistiche, provando ad alterare la propria coscienza attivando l’archetipo del mago.
Se invece il saggio vuole scoprire la verità che si cela nei meccanismi che regolano la natura, utilizzerà l’osservazione e il linguaggio matematico per esprimere ciò che ha scoperto e appreso.
La saggezza non si esprimere attraverso la raccolta di informazioni o credendo alle parole di persone autorevoli, la saggezza la si ottiene per mezzo dell’esperienza e la comprensione di essa.
La figura autorevole come l’insegnante, il genitore o il guru, non trasmettono mai la verità all’individuo, ma possono solo offrirgli gli strumenti per accedere ad essa, questo perché la verità è un’esperienza personale.

Friday, October 13, 2023

ARTI NORDICHE: MAGIA PRIMITIVA E FORME - INTRODUZIONE

di Shamano Shekhinà Shekhinà

Nella Magia definita primitiva e mio umile parere da esperto la più vera , funzionale nonché genuina, esistono varie forme di Magia (attenzione!!!!!!! Non ho detto colori ma forme) e dunque allo stesso tempo diversi praticanti che ne incarnano proprio tale forma; figure divenute dei simboli e punti di riferimento per chiunque si avvicina alla sfera Magica e parlo di quella vera e naturale.

Luce

Un Mago (da “Magus” cioè più elevato livello iniziatico all’avanzata Maigeya Naturalis”) lancia l’incantesimo dello "Spingere per Terra": attraverso delle parole e l’enorme concentrazione egli riunisce una immensa quantità di vibrazioni in modo da poter modificare le onde primordiali esistenti, esse muovono e modificano senza sosta la così detta realtà generando una forza invisibile la quale però spinge per Terra la vittima dell’incantesimo.

La potenza di queste onde (siamo nella Fisica per intenderci!!!) di livello Primordiale, perciò molto molto più forti rispetto ad oggi, è di tale entità e portata che col passare anche soltanto di qualche secondo il normale assetto viene ripreso e la forza magicamente riunita svanisce del tutto.

Oscurità

E’ quell’Arte delle energie pienamente negative, esse traggono tutto il loro immenso continuo potere derivante dal sottile scatenato durante il passaggio nonché il successivo albergare infastiditi nella dimensione Astrale sena corpo Fisico, vale a dire l’atto della morte: il passaggio delle energie negative dal piano negativo a quello umano, è anche chiamata Necromanzia.

Nulla: a mio parere trattasi soprattutto oggi della più terribile ed oscena delle Arti, non la chiamerò neanche Arte né tantomeno Scuola di Magia poiché non è da considerarsi assolutamente tale: costoro traggono energia dalla distruzione, dolore, devastazione delle anime, dal vuoto totale ed infine da tutto ciò che non è è più materia; la loro azione è dedita alla distruzione fine a se stessa iniziando dell'ordine e dall'equilibrio, questa invero è la ”Negromanzia”.


 

 

Wednesday, July 20, 2022

Il Ritorno di Aleister Crowley

 
                             di 
                     Giulia Eone

               Prefazione al libro

«La Magia è entrare in comunicazione con individui che esistono su un piano superiore al nostro. Il Misticismo è ascendere al loro livello » Aleister Crowley, Lettera a Karl Germer, 21 giugno 1947.  
A presentazione di questo libro, posso dire che è un libro insolito: circoscrivere l’improbabile è il primo modo per farne conoscenza. 
Ma avrei anche potuto scrivere “farne esperienza” perché “l’esperienza dell’improbabile” è esattamente quanto descrivo in questo romanzo. 
Non chiedo a nessuno di credermi, ma credo a me stessa quando scrivo. Non avevo particolari ragioni per mettere per iscritto il mio insolito vissuto, per la verità ne avevo una sola: il dovere della testimonianza.
Questo libro narra di un riconoscimento: quello dell’identità tra me, Giulia, e il grande mago e occultista Aleister Crowley, considerato dai più un satanista, ma dai più che non lo conoscono.
La Magia è ampliare le porte del possibile, e se intendiamo il divino come il nostro limitato orizzonte, resta da capire come possiamo definirlo “Trascendente”. A che ci serve un Dio circoscritto alla nostra esperienza conosciuta?
Il Demonio è stato per millenni inteso come opposto alla Divinità, ma ne è semplicemente il presupposto ontologico; l’impossibilità di un suo confine.
Nondimeno non sono una teoreta e nemmeno una dotta lettrice di libri antichi o dimenticati.
Ma è possibile che se esiste una verità, questa sia splendente e semplice e comprensibile a chiunque abbia abbastanza purezza di cuore e il coraggio che serve per prendere atto della limitatezza del nostro mondo. 
«Ci son più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia», scrive Shakespeare nell’ «Amleto», ed è assolutamente così.
L’autrice Giulia narra in quest’opera la scoperta graduale delle proprie qualità percettive e sensitive, sotto la guida di una “Voce” e di un “Maestro”, con l’aiuto dell’amico Riccardo, fino alla consapevolezza di essere la reincarnazione del grande mago occultista Aleister Crowley.