Psychedelic Pointer 5

Pubblicità

SPONSORIZZA QUI LA TUA ATTIVITA'

EA School

Calabria Mia

Dr. X -M.G.O.-

PRIMORDIA ONLINE STORE

Mandateci i vostri articoli, li pubblicheremo sul nostro sito.
E-mail: xman777@dallasmail.com

Search This Blog

Saturday, May 25, 2024

I VEDANTA ED IL BUDDHISMO

di Shamano Shekhinà Shekhinà



l Vedanta, ovvero il Sistema Filosofico dell’India, insegna ed anche il modo estremamente corretto che lo Spirito permane per sempre inviolato, dunque porta in sé la caratteristica dell’immortalità. Il seme di fuoco contenuto al suo interno mantiene del tutto la propria consistenza di origine primordiale dato che l’essenza di tutti gli elementi risulta stabile, perenne e noncambia. Ma sappiamo che la Coscienza Superiore si evolve e proprio ciò porta ad un cambiamento della sua Emanazione. In tal modo è più semplice capire che il seme dello Spirito in realtà rappresenta soltanto un piccolo pezzettino di tutto l’infinito fuoco elementare. Si tratta di una comunque grandiosa forma di energia la quale gli si accumula attorno ed è esattamente la Coscienza Superiore. Tutto questo non vuol dire altro che la Filosofia del Vedanta sapeva riconoscere il seme, mentre al contrario il Buddismo affermava più il perfezionamento di ogni involucro oppure contenitore. Così tanto fortemente sono tra loro legati l’aspetto immutabile e quello mutevole. A questo punto è molto più evidente, perfettamente comprensibile che il Buddha, il quale portò l’intera umanità all’evoluzione (invitando al Non Attaccamento), mostrasse la vera natura del cambiamento (Prima legge Cosmica), mentre invece il Vedanta creò e poi mostrò i suoi Principi e le sue basi. Qualunque tipologia di ingrediente messo insieme ad una fiamma ne può mai cambiare la forma o anche il colore, ma la natura primaria del fuoco rimane sempre e ancora intoccabile e uguale a prima. 

Conclusioni 

Non esistono assolutamente delle contraddizioni poi così forti tra l’insegnamento del Buddismo e quello della Filosofia Vedanta. Infatti il Mahayana (una corrente del Buddhismo che parla di liberazione dal Samsara o Eterno Ritorno) è collegato all’Hinayana (insegnamento originario del Buddha) in modo molto stretto proprio come il Buddismo lo è al Vedanta. Il Mahayana conosce e poi rivela tutta la natura del mondo degli elementi. L’Hinayana dal canto suo insiste di più sulle cause e sulle conseguenze e così insegna come fare per evitare che proprio tali cause possano tornare. L’Insegnamento ricava le scintille dal Caos degli elementi. Chiunque è disposto può studiare tutte queste immagini, ma è allo stesso modo saggio e giusto fare attenzione alla causa ed all’effetto. Se diciamo che il Buddha è la Causa, allora bisogna anche dire che Maitreya è l’Effetto.

IL POTERE DELLE INVOCAZIONI

di Shamano Shekhinà Shekhinà



Introduzione 

La Grande Invocazione non rappresenta un termine riferito ad una “Preghiera” comune infatti è saggio non usarla in nessun modo e per alcun motivo pensando sia tale. Essa in effetti corrisponde a quella definita come la “Legge d’Evocazione-Invocazione”, vale a dire proprio ciò che dà, da fondamento della Teurgia in ambito prettamente Cerimoniale. Inoltre, risiede sempre in ogni prerogativa dell’uomo appena Iniziato affinchè gli sia in grado di “accedervi”.

Spiegazione 

L’Invocazione è, invece, la formazione accurata di una immensa Forma Pensiero (Eggregore Rituale), e tocca ai Discepoli Accettati (Piano Mentale oppure Manasico), agli Iniziati (Piano Egoico oppure Buddico) e ai veri Maestri (Piano Animico o quello Atmico) saperla utilizzare con lo scopo di “generare” la “Precipitazione Psichica” di una ben precisa qualità Energetica, tutto questo soltanto in caso di eventi locali ma se costruita veramente a livello Comunitario anche per situazioni mondiali. Da non dimenticare ancora, visto la sua enorme forza, l’utilizzo attraverso Rituale Cerimoniale dei Mandala, anche qui formati proprio sia dagli Iniziati Attivi che questa volta addirittura da coloro i quali sono stati “Dissolti” nei particolari momenti tra meglio analizzati in ogni ciclo, per poterne liberare e scaturire, in tal modo, il massimo potere dall’energie che si erano immesse al loro interno e sigillate. Si sta qui spiegando la situazione e quasi al limite perché di fronte ad Eggreggore millenarie comunitarie ma soprattutto devastanti e quasi sempre non sotto il pieno controllo (rischio per l’umanità intera!).

Attrazione ed Espansione dell’Energia 

Ogni tipologia di Invocazione viene appuratamente “Costruita” e “Forgiata” in base a differenti modalità (Energetiche), per poi essere meglio adattate a quelle che sono i diversi utilizzi ed occasioni (tipi e toni Energetici). Qui bisogna per forza ricordare però che mai nessuno potrebbe esprimere, dentro una Forma Pensiero, un’energia che non rientra in sè stesso. Ed ecco il motivo del perché ogni persona oppure ogni entità non fa altro che rappresentare ed esprimere esattamente le qualità che gli appartengono: ed è proprio tale “diversità qualitativa” a mostrare la chiara e percepibile differenza nello “Stato di Coscienza” chiamato meglio col nome di “Gerarchia”. Le Grandi Invocazioni risapute del passato, adesso sono degli strumenti del tutto “Inerti”, forse; passando a quelle attuali, invece, ancora cioè in fase di pieno uso, sono Rituali ancora estremamente “Viventi” e quindi riservati solo e soltanto a quei Discepoli Avanzati ed Iniziati.

LA GRANDE MADRE: SIGNIFICATO E CULTO

di Shamano Shekhinà Shekhinà


Introduzione
 

Quando si utilizza il termine Grande Madre ci si sta di solito riferendo ad una Divinità di tipologia prettamente femminile e soprattutto a carattere Primordiale ed Ancestrale, nella quale sono incarnati vari aspetti tra i più fondamentali dell’intera vita umana: fertilità e generazione della vita tutta, terra per sua capacità di produrre cibo ed acqua per il sostentamento, e aspetto peculiare di mediazione tra il Divino e l'Umano. Tale figura si può ritrovare sicuramente se non in tutte quasi in tutte le forme cultuali nonché moltissime mitologie tra quelle conosciute; in effetti la Grande Madre prende passando tramite ognuna di esse tutti gli aspetti sopra elencati, diversamente capita che ne accentua soltanto alcuni a rispetto ad altri, oppure infine che gli stessi aspetti risultano divisi in più di una Divinità, rigorosamente però sempre di genere Femminile. Nello specchio posto alla fine dell'articolo, che propone tutte le diverse incarnazioni della Grande Madre nelle località e le civiltà più note della Storia, si può vedere benissimo quanto il concetto sia veramente Universale e profondamente radicato in culture molto diverse l'una dall'altra. 

Elemento Terra 

La caratteristica più importante, quella cantrale e principale dell’intero Culto della Grande Madre è rappresentato proprio dal suo carattere profondamente tellurico. La Terra, in effetti, è esattamente ciò che va meglio ad incarnare e da sempre l'aspetto femminile ma ancor più quello sacro della divinità, in quanto dona origine alle piante, permette ai frutti di poter crescere e importantissimo consente a tutta la vita di rigenerarsi senza sosta. Per ognuno di tali atti divini, di conseguenza logica, Essa è l’opposto del Cielo, al quale da sempre viene conferito il carattere maschile. Per il motivo appena detto, ad esempio anche nella Simbologia Universale, un elemento di tipo orizzontale richiama l'aspetto femminile, mentre invece quello verticale riporta all'aspetto femminile; il più elementare di tutti i simboli esistenti è la “Croce” e vale a dire proprio l'unione di questi due aspetti principali, il modo più facile per poter esprimere il Dualismo esistente nella Natura. 

Tutti i nomi della Grande Madre

Ed allora come avviene per i simboli, anche i nomi della Grande Madre sono veramente tanti, resta i fatto che il principio che ognuno di essi rappresenta sarà sempre lo stesso. Di seguito, si va a presentare un piccolo elenco che però rende bene l’idea delle diverse identità che la Grande Madre ha acquisito durante il passaggio tra le culture ed i luoghi tra essi lontanissimi e molto spesso diversi. 

Inanna per i Sumeri, 
Ishtar per gli Accadi, 
Astarthe per i Fenici, 
Anahita per i Persiani, 
Anat presso Ugarit, 
Ninhursag in Mesopotamia (V millennio a.C.), 
Atargatis in Siria, 
Iside in Egitto, 
Artemide/Diana ad Efeso, 
Baubo a Priene, 
Afrodite/Venere a Cipro, 
Rea o Dictinna a Creta, 
Demetra ad Eleusi, 
Orthia a Sparta, 
Bendis in Tracia, 
Cibele a Pessinunte, 
Ma in Cappadocia, 
Gea/Gaia e Atena per i Greci, 
Brigit per l'Irlanda, 
Dana/Anu per i Celti, 
Bellona o Bona Dea per i Romani, 
Mater Matuta presso gli Etruschi, 
Vacuna per i Sabini, 
Tanit per i Cartaginesi, 
Quan-Yin o Guan Yin in Cina, 
Kannon o Kanzeon in Giappone, 
Gwan-eum o Gwan-se-eum in Corea, 
Avalokitesvara in Tibet, 
Durga (Kali/Parvati/Sarasvati/Lakshmi) in India, 
Lada in Russia.

IL “SIGILLUM DEI” COSA E’

di Shamano Shekhinà Shekhinà

                                                                        INTRODUZIONE 

Il "Sigillum Dei" (cioè il Sigillo di Dio) oppure anche chiamato il "Signum Dei vivi" (ovvero il Segno del Dio vivente) è un complesso tipo di diagramma dal carattere prettamente magico, sviluppato durante il Medioevo, il quale consentiva a chiunque ne era in possesso di poter avere completo potere su tutte le esistenti creature esclusi gli Arcangeli? Significa che esso permette al Magus Iniziato del tutto di poter acquisire la cosiddetta "Visione Beatifica", quella infinita capacità di saper vedere Dio ed anche tutti gli Angeli. La vera origine di questo Sigillo è di sicuro come detto Medievale, ma esso ha preso nel tempo poi un ruolo esclusivo, totalmente centrale nel XVI sec. Grazie alla straordinaria opera di John Dee, un matematico, anche astronomo, filosofo, alchimista, mago e soprattutto sapiente occultista di fama Inglese, oltre ad essere infine l’astrologo di corte della Regina Elisabetta I. Questo complicato schema risulta composto per lo più da due perfette figure circolari, poi un pentagramma, un eptagramma (meglio la Stella a Sette punte) ed infine un eptagono, tutti con i nomi di Dio e degli Angeli in mezzo. Le descrizioni che ne parlano e tutte le sue possibili rappresentazioni grafiche cambiano in base ai vari autori, e non pochi di essi, tra i quali lo stesso Dee, non contenti del tutto per il risultato dei loro predecessori hanno in seguito ogni volta apportato delle modifiche oppure ne hanno creato delle vere e proprie versioni rivedute e perfino "corrette". 

Dal Liber Iuratus

In base a ciò che si può conoscere, la forma più antica tra tutte le descrizioni di questo Sigillo si trova all’interno del Liber Iuratus (oppure chiamato Liber Sacratus o ancora Liber Sacer Sive Iuratus), e cioè un manoscritto la cui copia più data tra quelle conosciute risale perfino al XIV sec., ma la cui composizione farebbe datare il Testo ancora prima, essendo stato più volte citato come "Liber Sacer" in delle opere scritte nel XIII sec. Si sta parlando qui, in pratica, di un Grimorio Salomonico, ovvero un Libro di sortilegi e tantissimi tipi di differenti incantesimi della Magia Cerimoniale fondato per gran parte sulle conoscenze dell’Arte Regia Salomonica, visto che utilizza sia le evocazioni angeliche che allo stesso modo i Sigilli quasi uguali a quelli che si trovano nella famosissima "Chiave di Salomone". La descrizione tradotta in modo fedele del Sigillo scritto nel Liber Iuratus inizia proponendo delle vere e proprie informazioni per poterlo direttamente disegnare, le quali però come ogni istruzione deve per forza di cose rispettare precise e Sacre proporzioni fondamentali: «Fai un primo cerchio il cui diametro sia di tre dita, in relazione ai tre chiodi della croce del Signore, oppure cinque, in relazione alle cinque piaghe, oppure sette in relazione ai sette sacramenti, oppure nove in relazione alle nove schiere angeliche, ma in generale cinque dita saranno sufficienti. Poi dentro a questo cerchio fai un secondo cerchio, distante dal primo due grani, in relazione alle due Tavole della Legge di Mosè, oppure tre grani, in relazione alle persone della Trinità»

IL NODO E LA SUA SIMBOLOGIA

di Shamano Shekhinà Shekhinà




“ Si può riannodare un filo rotto ma ci sarà un nodo in mezzo” (Proverbio Persiano) A partire dai tempi più antichi e dall’era più remota il Nodo ha da subito avuto un’importante valore nella Simbologia, ed ecco il motivo per il quale tra l’altro è pienamente il protagonista in tantissimi modi di dire anche all’interno della lingua italiana quali, per esempio, “avere il nodo alla gola, fare il nodo al fazzoletto, giocarsi il nodo del collo…” Appena si nasce, la separazione dalla propria madre accade proprio tramite un Nodo al cordone ombelicale, ulteriore importantissimo elemento che si va ad aggiungere ed inoltre ne anticipa la consistenza prettamente emblematica. Perciò, probabilmente, risulta più chiaro il perchè questo vocabolo possieda dei numerosi ed altri significati in altrettante sfere dell’intero scibile umano: partendo dalla botanica fino alla biologia attraversando la medicina e poi sino alla geografia ed alla matematica. Il Nodo ancora rappresenta la completa ed equilibrata unità di misura della velocità calcolata nell’ambito navale, questo esattamente in quanto nell’antichità si utilizzava misurare proprio tale quantità attraverso il conteggio di tutti i nodi che scorrevano per tutta la fune in una precisa e ben accuratamente determinata tempistica.

PSICOLOGIA DI TIPO TRANSPERSONALE

di Shamano Shekhinà Shekhinà



Il termine “Transpersonale” significa esattamente “Ciò che è oltre la personalità”, vista come una “Maschera” la quale tiene nascosta tutta l’essenza dell’essere umano e si rivolge in pratica alle più elevate capacità e potenzialità, soprattutto ad una importantissima e cioè alla Dimensione Spirituale del Sé. La Psicologia Transpersonale dunque va a studiare tutte le varie potenzialità ancora sconosciute della salute psicologica ma anche dello sviluppo: la Coscienza e ogni suo preciso stato non ordinario, ancora, la creatività, poi l’intuizione, tutti i valori nonché tutti i possibili processi di trasformazione in direzione della completezza ed infine degli attributi di una totale forma di maturità. Inoltre, se si va a integrare la Psicologia insieme alla Tradizione Meditativa si diventa capaci di rilevare quanto lo stato dell’Io visto come sano e come normale invece sia abbastanza limitato, molto distorto e spesso perfino affetto da una grande sofferenza auto generata ma peggio ancora assai distruttiva. Ed esso che viene proprio in aiuto quell’approccio Transpersonale il quale punta direttamente alla trascendenza di qualsiasi limite e barriera dello stato ordinario per finire con integrare le componenti della completezza umana (fisica, emotiva, mentale ed infine spirituale), e così saper realizzare la Coscienza Transpersonale, nella quale poi il grandioso senso dell’identità va ben oltre la personalità, fino ad abbracciare i più alti aspetti dell’intera psiche, dell’umanità e finalmente del cosmo tutto. La Crescita Spirituale si è capito a questo punto viene ben riconosciuta come imprescindibile per ottenere una vera, sana e completa maturità di una qualsiasi persona, proprio ciò include a tutti i costi uno sviluppo mirato e perenne sia del livello di consapevolezza che dell’esplosione dell’amore. In conclusione del breve ma chiaro articolo andiamo a dire che essendo davvero molto interessata alle radici di tipo psicologico di quelle situazioni di crisi che minacciano proprio adesso l’intera vita del pianeta, la Prospettiva Transpersonale va dritta allo sviluppo di persone sagge e mature, del tutto risvegliate alla solidarietà in direzione dell’umanità ed alla unione autentica con la natura, fattori i quali darebbero come risultato il massimo grado di benessere a quella che in effetti è la vita umana.

Friday, May 17, 2024

VIVERE SIGNIFICA SOGNARE

di Shamano Shekhinà Shekhinà


Affermava il grande Calderon Della Barca, sapiente scrittore di origine Spagnola che “La Vita è Sogno”.
Bisogna meglio riflettere sul fatto che la vita è esattamente quel sogno che ogni essere umano in sè sceglie di creare; infatti, ognuno va a programmarla ed improvvisarla per causa dei propri bisogni primari i più importanti per primi, per il suo piacere ed infine per il continuo mutare di tutti i pensieri.
Qualsiasi cosa viene di conseguenza pensata è in grado di produrre proprio il Sogno della sua stessa Vita.
In parole più semplici, si potrebbe così dire che si “Pensa” e perciò si Sogna quello che si sta pensando, ripeteva anche il grande filosofo. Rendendo tangibili o intangibili ma pur sempre esistenti tutti i personali pensieri, si arriva a trasformare quel tipo di immaginazione in pura realtà.
L’uomo è l’unico che crea tutti i suoi sogni, rappresenta il sognatore il quale alla sua morta fisica ripercorre un del tutto nuovo e molto più lungo sogno. Nel personale modo di sognare, ognuno, poi si trova a dover vivere e in questo modo si sente così preso dal suo stesso sogno che addirittura si scorda che sta appunto sognando. È esattamente questo il lato davvero affascinante, il più comico ed allo stesso tempo però fondamentale della propria storia. Chi è che veramente sta sognando? Di chi è il sogno in atto? M-io.
Il termine “Illusione”, “In-lusione” e “Lusione” proviene dalla parola di origine Latina “Ludus” che vuol dire appunto “Gioco”: è così che l’uomo si ritrova nel suo gioco, nella propria vita ed infine nel suo sogno. E allora in questo tipo di sogno il soggettivo e l’apparente oggettivo si mischiano e non sono più separabili. Nasce da qui il sentimento dell’egocentrismo e la logica nonché conseguente comparazione con il sognato (cioè l’alieno) che in genere si va poi a trasformare in opposizione, e pochissime volte anche in altruismo. In verità si sta lottando con i propri pensieri che si materializzano e diventano le scelte e le azioni che sono tutte delle proiezioni di sè stessi.
I Pensieri che dividono la realtà dall’illusione
L’occhio di Dio
Io = D-io
Porsi nei panni dell’alieno
Amore e compassione
Il Me e il Sé
La vita sono vite come sequenza di panorami infiniti
Vita = Io = Dio
Vita = energia
Da Psiche a Fisico
Da Psiche a Soma (mente e corpo)
Decodificazione = Linguaggi
Creatività: pensiero – parola – azione
Input > vibrazione > materializzazione
Energia = materia: differenti stati di dilatazione e compressione: calore/freddo
Il mondo delle analogie: femminile
Il mondo delle catalogie: maschile
L’eterno moto: attrazione e repulsione
Introflessione ed estroflessione: sintesi ed analisi. Aggregazione e dispersione
Il linguaggio dei numeri (atomi) codice primario delle vibrazioni o emanazioni degli atomi
Il linguaggio dello spirito
Il linguaggio dell’anima
Il linguaggio della mente
Il linguaggio delle emozioni
Il linguaggio del corpoIo = D-io
Porsi nei panni dell’alieno
Amore e compassione
Il Me e il Sé
La vita sono vite come sequenza di panorami infiniti
Vita = Io = Dio
Vita = energia
Da Psiche a Fisico
Da Psiche a Soma (mente e corpo)
Decodificazione = Linguaggi
Creatività: pensiero – parola – azione
Input > vibrazione > materializzazione
Energia = materia: differenti stati di dilatazione e compressione: calore/freddo
Il mondo delle analogie: femminile
Il mondo delle catalogie: maschile
L’eterno moto: attrazione e repulsione
Introflessione ed estroflessione: sintesi ed analisi. Aggregazione e dispersione
Il linguaggio dei numeri (atomi) codice primario delle vibrazioni o emanazioni degli atomi
Il linguaggio dello spirito
Il linguaggio dell’anima
Il linguaggio della mente
Il linguaggio delle emozioni
Il linguaggio del corpo

LA SCELTA LIBERA ED IL LIBERO ARBITRIO

di Shamano Shekhinà Shekhinà

Nonostante esiste il pensiero comune e generale che porta alla tendenza di unire tutti i significati dei due principi in esame, perfino fino a considerarli sinonimi in apparenza, è fondamentale essere in grado di riconoscere ma anche di separare i significati di Libertà di Scelta e quella di Libero Arbitrio.

Per la Libertà di Scelta e per il Libero Arbitrio va considerato che sono entrambi il risultato di due diversi livelli e piani della Coscienza, che non vanno perciò mai mischiati tra loro né assolutamente racchiusi in un unico precetto. Libertà di Scelta e Libero Arbitrio infatti sono esattamente l’espressione di una potenzialità mentale innata e molto molto diversa. Due elementi a sé stanti, due elementi diversi nell’attuazione ma, ancor più importante, due elementi diversi nei risultati che fanno nascere.

I concetti prettamente esoterici sono tutti d’accordo nell’affermare la differenza dello stato di Coscienza la quale divide colui il quale è sottoposto alla Libertà di Scelta, che innesca le scelte inconsapevoli, da chi invece utilizza in modo cosciente tutte le potenzialità del Libero Arbitro per poter “animare”, cioè rendere vive, le sue azioni.

La Libertà di Scelta nasce dalla una visione Mentale Fisica che, per sua stessa natura, negli stadi più elementari, risulta sul piano emotivo annebbiata ed anche molto intorbidita, se non perfino in casi estremi del tutto accecata, questo sempre a causa delle passioni.

Pure una visione sotto l’aspetto della Fisica Volitiva e molto ben determinata, rimane sempre e comunque uno strumento poco preveggente e raramente efficace. Perché la 
viene prodotta dall’emozionalità del caso (che non esiste) e si basa più sull’intenzionalità di tipo fortuita. Entrambe, rappresentano delle determinazioni tutt’oggi ancora ben lontane dalle chiare proposizioni del Libero Arbitrio.

Il Libero Arbitrio poi, è, esattamente, il generatore dell’Atto della volontà Iniziatica il quale viene fuori da una Visione più Mentale, più allargata e di conseguenza molto più illuminata la quale inoltre si distingue perfettamente da quella nata nella sola Mente Fisica. Una Visione che, non è affatto più soltanto ragionevole (ratio) oppure logica bensì, ancora di più. Illuminata così com’è, dalla Coscienza dell’Ego Superiore ed insieme anche dall’Anima.

A questo punto è possibile con più semplicità distinguere per bene i due elementi ricordando che la Libera Scelta proviene dell’Animo umano, mentre invece il Libero Arbitrio è prodotto dall’Anima e dalla Spiritualità Illuminata. E accettando tutto questo, se ne possono pure paragonare certi elementi con il concetto Karmico della Legge di Causa-Effetto.

La Libera Scelta è allora il limite piazzato dalla Mente comune, è la strada più empirica (Esoterica) la quale manifesta la Coscienza dell’Essere Fisico oltre a rappresentare il mezzo di tutto il suo fare esperienze varie passando e viaggiando da una esperienza subito a quella successiva e così via.

Il Libero Arbitrio, differentemente, manifesta tutte le possibili potenzialità di una Coscienza assai Avanzata, ovvero già legata con una sorte di ponte di sensibilità più sottile (Spirituale), all’Ego Superiore. Il Libero Arbitrio, perciò, è il mezzo della volontà del tutto destata nonché altamente consapevole che si mostra fisicamente nella Coscienza Iniziatica. È inoltre la strada del potere creativo e sempre appunto consapevole, che si mette al servizio del Bene Comune.

La Strada di natura Empirica, che significa Esoterica, rappresenta esattamente la via del fare esperienze ma allo stesso tempo anche del commettere più di un “doloroso errore”, del crollare in basso e della forza per rialzarsi, della speranza mai vana ed infine dell’illusione verso il cosa è davvero reale. La consapevolezza ed il Libero Arbitrio, al contrario, elevano sempre maggiormente l’iniziato dai propri dolori errori, nonostante non lo salvaguardano, ma comunque, dagli errori e dalla fatalità spietata degli altri.

In conclusione asseriamo e proclamiamo perciò che una fatalità di ordinario livello comune unisce in definitiva l’uomo per l’appunto comune all’iniziato. Ed è proprio per la stessa brutale fatalità che la strada formata dall’impersonalità e dal Libero Arbitrio necessita di divenire anche la via della comprensione e della compassione verso ogni tipo di dolore, sofferenza passeggera e tutte le pene nati dagli errori della via Empirica.

SPIRITO E MONADE

 di Shamano Shekhinà Shekhinà

In origine tutti siamo Spirito puro, vale a dire una scintilla di energia Divina, proprio per questo, in quanto appunto Spirito, siamo Figli di ciò che viene chiamato con il termine comune Dio e sempre nel gergo comune fatti a Sua immagine e somiglianza, ma non bisogna eseguire riferimento religioso per un concetto di tale caratura perciò me ne scuso e approfondisco su una base concettuale generica Spirituale.

Soltanto appena l’uomo si identifica pienamente con il suo Essere, cioè il suo Spirito, solo allora diventa simile al suo stesso Creatore. Fino a quel momento potrà solamente esprimere una porzione del suo infinito potenziale, un riflesso tenue e lieve della sua Divinità, esteriorizzando in tal modo il suo Io inferiore e quindi l’anima umana o animale.

Numerose sono le filosofie, ci riferiamo soprattutto a quelle di origine Orientale e la Tradizione Esoterica insegnano, come ogni uomo sia un vero e proprio Dio. Tale concetto (non assolutamente irrilevante!), pur sembrando agli occhi di alcuni come blasfemo, non ha niente in realtà di profano superbo, poichè ha solamente lo scopo di indicare la vera eredità che ogni uomo possiede per propria Natura innata.

Lo Spirito o Monade, dopo quanto asserito, rimane sempre e fin dall’inizio della Creazione nel proprio piano definito esattamente Monádico. Alla luce di ciò, il suo primo intento è discendere e poi materializzarsi poco alla volta, per assimilare gradualmente tutte le esperienze necessarie per la propria Evoluzione.

Man mano che discende di piano in piano, si va rivestendo di materia sempre più densa e grossolana, col doppio proposito di Divinizzare la materia e materializzare ancora lo Spirito.

In definitiva la Monade è difatti onnisciente nel suo piano ma incosciente in tutti gli altri, e per rimediare a tale scomoda condizione deve per forza di cose ricoprirsi di successivi veli, sempre più densi, affinche riesca ad arrivare ad essere onnisciente in tutti i piani esistenti e di conseguenza anche capace di rispondere a qualunque tipo di vibrazioni. Deve in pratica raggiungere la perfezione assoluta però tramite lo strumento della sofferenza prettamente materiale.

LA CONSAPEVOLEZZA DEL NOSTRO PRESENTE

di Shamano Shekhinà Shekhinà

È fondamentale sempre programmare il proprio futuro cioè ciò che sarà il divenire, ma con la consapevolezza che bisogna agire con lungimiranza adesso e nel presente, poichè, come si sa, è esattamente nelle scelte dell’oggi che inizia a formarsi tutto quello che poi accadrà domani.

Man mano che ci si allontana dal momento della propria nascita, il cervello umano mette insieme sempre più ricordi che vanno poi a creare quel sentimento che viene definito come “Nostalgia”.

Un amore passato, i nostri vecchi amici, la vecchia scuola, tutti i parenti riempiono di ricordi e così la illusoria mente, spesso condizionata da un senso negativo prende il controllo. Il tempo, in più, elimina tutto quanto di cattivo accompagna i ricordi ed invece lascia solo le visioni idilliache. Se il mondo si fosse fermato al tempo già passato, non esisterebbe assolutamente possibilità dell’evoluzione, per cui vivremmo ancora in modo antico o primitivo.

Vivere il presente e sempre assaporando qualsiasi attimo prima che diventi un vecchio ricordo è una forma di meditazione fortissima e attiva di chiunque si applica con particolare coscienza ad ogni azione quotidiana, riconoscendo tutto il vero valore anche di quelle che sembrano insignificanti. Tutto è parte della vita, dunque, vivere il momento ed impegnarsi per renderlo migliore, non soltanto migliora la vita del presente ma condiziona e sempre al meglio la vita del domani.

La consapevolezza del proprio momento presente, per concludere, rappresenta il comportamento della mente che si è assai evoluta, adesso è la vera protagonista ma davvero consapevole di un presente che può essere condotto a divenire la grande porta di un cammino verso la luce.

“ Esiste una solo Tempo ed è il Continus Presente!”

LA GUARIGIONE ESOTERICA

 di Shamano Shekhinà Shekhinà

Per la più antica e reale visione esoterica, “Tutta l’arte della guarigione è intimamente connessa allo sviluppo e al controllo dei sette centri maggiori”, in quanto una volta che ci si è del tutto risvegliati e così anche armonizzati tra loro, essi diventano insieme gli agenti che trasmettono la Triade Spirituale, vale a dire Volontà, Amore e Saggezza dell’Anima attraverso l’Azione Intelligente nei tre Mondi della Personalità (Corpi Mentale, Emotivo ed Eterico/Fisico).

L’assunto esoterico mostra ben chiaramente in effetti come l’Uno Trino Superiore si irradia da sempre in un Settenario nella sostanza di tutte le forme esistenti nell’uomo, su ogni piano, dal macro fino al microcosmico:

“In modo misterioso, le tre energie principali si manifestano tramite i sette raggi, così come tutti i ternari si suddividono in settenari, pur serbando la loro identità”

(A. A. Bailey, Astrologia Esoterica)

“La Vita governa lo Spazio tramite un sistema di Sette Centri”

Come in alto così in basso, esiste perciò di sicuro una strettissima corrispondenza davvero essenziale ed analogica tra i Sette Raggi della Vita, i Sette Luminari Sacri, i Sette Regni Planetari, i Sette tipi Umani, i Sette Centri Eterici umani ed infine le Sette Ghiandole.

È a questo punto assai evidente lo stretto se non più legame fra:

Corpo Eterico, visto che è esso a trasmettere un vasto complesso di energie e di forze.

Sistema Endocrino, le cui ghiandole rappresentano direttamente la concrezione fisica dei centri, maggiori e minori che siano.

Cuore, cioè il Centro di Vita, così come pure il Cervello è il Centro di Coscienza. Esso mette in circolo il sangue e poi lo regola. Sono perciò esattamente i tre grandi sistemi fra loro sempre collegati.

Tutto il Sistema Endocrino è in fortissimo rapporto col Sistema Nervoso, grazie alla presenza dei nervi e delle “nadi” sotto di essi. Questi ultimi, poi, in realtà, sono dei semplici fili di Forza Vitale (Santo Graal, Vril,..) i quali scorrono dappertutto e ovunque nel corpo ed inoltre sono in maniera molto speciale il substrato di qualsiasi aspetto dell’intero funzionamento corretto del Sistema Nervoso.

Qualunque Sistema di Guarigione definito Occulto deve essere per forza di cose prima studiato per poi essere ben correlato, ma la parte più pratica è, infine dei conti, meno complesso di quelle elaborate dalla Medicina nonchè dalla Chirurgia oggi ufficiali. Proprio per la esistente deficienza nella coordinazione di questi tre sistemi l’arte del Guarire non consegue oggi il suo obiettivo principale. Per quanto si sia di già molto capito e anche fatto, deve comunque saper penetrare nel Reame dell’Eterico, se si vuole veramente confermare la vera causa del male e riconoscere il saggio e funzionale rimedio.”

“ Nulla è gratis!”

(L’Universo)

LA NON MORTE DELL’UOMO

 di Shamano Shekhinà Shekhinà



Introduzione

Solamente parlando di un corpo fisico già predisposto ad una qualsiasi tipologia di malattia potrà essere contagiato, ma allo stesso modo soltanto uno Spirito Risvegliato sarà così di già pronto per poter accogliere pienamente l’Energia di tipo Psichico e di conseguenza completamente riceverla.

Se ogni essere umano si fermasse anche un attimo per capire che aggiungere in sé sempre più Energia Psichica è davvero utile nonché funzionale non solo per l’esistenza in atto, bensì anche come la vittoria interiore ed il massimo beneficio costante, stabile ed infine inalienabile, si debellerebbe l’intera percezione la quale porta a vedere quanto ogni vita ha un proprio inizio ed una propria fine.

Non è quindi riuscire a capire davvero cosa sia la vita, prendersi cura del futuro come anche del presente e divenirne fautori?

È proprio esso l’immediato dovere e onere di ogni scienziato. Fino ai giorni moderni e attuali gli scienziati hanno definito l’esistenza quale una forma finita, ma adesso la loro più ardua missione non è forse di doverla considerarla come prolungata verso l’Infinito?

Spiegazione


Tutti i vari Insegnamenti a carattere prettamente Religioso hanno da sempre asserito l’esistenza di una vita dopo la morte, ma l’immensa mole delle testimonianze dirette hanno visto decadere tutta la propria rilevanza. In passato, infatti, ogni miracolo risultava altamente importante, di grande rilievo, ma adesso la Coscienza viene attirata dalla stessa realtà. La catena delle incarnazioni (Samsara) è proclamata dagli Insegnamenti sia di caratura molto arcaica che allo stesso modo tra i più recenti. I termini “Incarnazione” e “Karma” sono in effetti divenuti assai consueti soprattutto se si vaglia la letteratura moderna.

Nonostante tutto quello che è stato sopra enunciato, tali apparenti verità si sono eclissate e perciò immerse davvero poco all’interno della Coscienza Umana, in quanto, altrimenti, avrebbero trasmutato tutta la vita di sempre. La mente umana, giunti a questo punto, predilige caricare maggiore soma, peso, con degli strani e spesso divertenti interessi, finendo per focalizzarsi così volentieri su tematiche contenenti sempre più cose inutili. L’immaginazione umana non è stata giammai ben educata, preparata ai concetti fondamentali, eppure, una rapida e semplice ora di sereno dialogo eseguito con premuroso è capace di mutare per sempre la vita di un fanciullo.

Dirigendosi alla conclusione del breve ma chiaro articolo, l’essere umano il quale non muore non rappresenta affatto un’idea degna del futuro? La Fenice che risorge e accende le sue piume infuocate nelle proprie ceneri insegna fin dalla notte dei tempi. Ma sempre la Fenice necessita per forza di cose anche di forti e grandi ali, e l’Energia Psichica non conferisce forse le ali migliori, dai colori dell’arcobaleno?