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Friday, July 25, 2025

💀💀💀 LEGAMENTI D’AMORE: COSA SONO, COME CAMBIANO, CON COSA NON VANNO CONFUSI 💀💀💀

 Di La Necromanzia


“Non ogni corda è una catena, e non ogni ritorno è amore.” Proverbio raccolto nei rituali latinoamericani dell’Anima Sola
Nel linguaggio comune,soprattutto online,la parola “legamento” viene usata in modo generico. Si dice “ho fatto un legamento” o “mi hanno legato” come se ci fosse un solo tipo di rito,una sola struttura,una sola modalità.
In realtà,esistono diversi tipi di legamento d’amore,e ognuno ha caratteristiche, forze,materiali e conseguenze diverse.
Alcuni agiscono sull’emotività,altri sul corpo,altri ancora sulla psiche o sul campo spirituale.
C’è chi usa santi,chi spiriti dei morti,chi fluidi personali,chi costruisce la pratica su base planetaria.
Come sempre,a me,piace fare chiarezza,e lo farò spiegandovi i legamenti più diffusi nel web e nelle pratiche popolari.

Siete pronti?
I LEGAMENTI PIÙ CONOSCIUTI(E SPESSO CONFUSI)
Il Legamento di Sant’Elena
Rituale molto usato nella magia cattolica popolare e nel sincretismo afro-latino.
Si utilizza un’immagine della santa,tre chiodi,fotografie e stoffe cucite.
Le preghiere contengono frasi come:”che non trovi pace se non con me”,”che non desideri altri”,”che venga a me domato”.
Funziona sulla volontà:vale SOLO PER LE DONNE e impone uno stato mentale,non lavora su un sentimento spontaneo.
•Il legame è spesso duraturo ma opprimente.
•È una forma di dominio emotivo,anche se mascherata da preghiera.
Il Legamento con l’Anima Sola
Qui si chiede l’intervento di un defunto in pena,che ha conosciuto l’abbandono. L’Anima Sola è simbolo e strumento.
Si usano candele viola o nere,acqua,preghiere per “tormentare” la persona desiderata finché non torna.
•Non stimola amore,ma genera irrequietezza:pensieri fissi,sogni,senso di mancanza.
•Ritorni possibili anche in pochi giorni,ma instabili.
•È un rito che lavora sulla psiche,non sul cuore.
Il Legamento con fluido corporeo (sangue mestruale, sperma)
Molto antico e diffuso nella magia popolare.
Chi lo pratica inserisce una parte di sé nel corpo della persona(tramite cibo o bevande),per creare una fissazione istintiva.
•Agisce sul piano sessuale e istintivo,non spirituale.
•Porta spesso a rapporti ossessivi e ciclici,dove la persona resta ma si sente irrequieta.
•Può dare dipendenza fisica,ma non costruisce equilibrio affettivo.
Il Legamento delle Tre Candele
Diffuso in ambito Hoodoo. Prevede l’accensione di una candela bianca,una rosa e una rossa,in tre fasi distinte.
Si lavora sulla mente(bianca),sul sentimento(rosa),sul desiderio(rossa).
•È un lavoro progressivo e non coercitivo.
•Funziona bene se tra le persone c’è stato un legame reale.
•Richiede costanza e intenzione chiara,non genera ritorni violenti o immediati.
COSA SUCCEDE QUANDO FUNZIONANO?
Un legamento può funzionare in senso tecnico,cioè produrre la reazione prevista,ma l’esito può non coincidere con ciò che ci si aspettava.
•In quelli graduali,si ottiene un riavvicinamento reale,ma richiede tempo.
•In quelli coercitivi,si ottiene un ritorno rapido,ma con instabilità emotiva,apatia,o comportamenti aggressivi.
•In quelli con spiriti,si ottiene ossessione,ansia,sogni disturbati,ma la persona può tornare solo per liberarsi da quello stato.
Il legamento non crea l’amore,ma può attivare o sabotare dinamiche già esistenti.
Più il rito è forzato,più la relazione rischia di diventare soffocante,ripetitiva,senza gioia.

E IL LAVORO NECROMANTICO?NON È UN LEGAMENTO?SNI
Chi non conosce la struttura della necromanzia tende a pensare che quando si usano ossa,terra di cimitero o offerte ai morti,si stia facendo semplicemente una variante “più cupa” del legamento d’amore.
Ma non è così.
Il lavoro necromantico ha altre logiche,altri strumenti e altri obiettivi.
•Non agisce direttamente sulla persona
Nel legamento classico infatti,l’energia va dal rituale verso il bersaglio.
Nel lavoro necromantico,si attiva una presenza morta che agisce sulle condizioni esterne del bersaglio:blocca strade,chiude energie,sovraccarica soglie.
•Si lavora tramite un intermediario
Chi opera necromanticamente non lancia comandi all’amato,ma crea un patto con un morto:un defunto che ha vissuto perdita,tradimento,isolamento o dolore.
Quel morto è l’agente del ritorno,e agisce per analogia simbolica.
•Il tempo non è lineare
Il lavoro necromantico non dà effetti rapidi,ma costruisce una struttura energetica che si sviluppa nel tempo.
Spesso si vede un effetto dopo settimane o mesi,ma è definitivo:la persona non riesce più a costruire altrove.
•Richiede manutenzione
Un morto chiamato in causa non può essere dimenticato.
Chi opera necromanticamente deve nutrire il patto:date,offerte,rispetto,memoria.
Se il canale resta aperto e non mantenuto,può danneggiare anche l’operatore(sogni strani,perdite energetiche,senso di vuoto).
•Agisce sul campo del destino
Nel legamento classico,la persona torna perché è attratta.
Nel lavoro necromantico,torna perché non trova altra strada.
Non prova slancio,ma esaurimento. Ogni altra via si chiude,ed è costretto a riaprire quella originaria.


FONTI E RIFERIMENTI
•The Dragon Rouge-T. Karlsson:qui troverete la parte del rituale con la Necrophilia Nigra e la costruzione di simulacri d’attrazione tramite spiriti inferi.
•The Unquiet Voices-S. Zatecki:qui la descrizione dettagliata del coinvolgimento degli spiriti dei morti nelle relazioni interrotte;il capitolo sull’“Anima Sola europea”.
•Mario Oberon-La Stregoneria del Sangue:qui la sezione sui legamenti con fluidi e sugli amanti legati da nodi animistici.
•Ray T. Malbrough-Charms,Spells,and Formulas (Hoodoo):rituali con tre candele,usi di zucchero,miele,e candele rossa-rosa-bianca.
•Monrone-Magia Simpatetica e Maleficia Amorosa:qui le voci su Sant’Elena,Anima Sola,Spiriti Intranquilli,legamenti con sangue mestruale e olio di comando.
•Zora Neale Hurston-Mules and Men:qui i rituali con fluidi nei rapporti sentimentali afroamericani del Sud.
•Riti afro-caraibici raccolti oralmente(interviste a praticanti di Palo Monte e Vudù haitiano):qui la struttura del patto con i morti e uso delle fotografie di defunti amanti.
•Tradizione italiana popolare orale-rituali con Sant’Elena raccolti in Sicilia,Campania e Calabria.

Friday, May 17, 2024

VIVERE SIGNIFICA SOGNARE

di Shamano Shekhinà Shekhinà


Affermava il grande Calderon Della Barca, sapiente scrittore di origine Spagnola che “La Vita è Sogno”.
Bisogna meglio riflettere sul fatto che la vita è esattamente quel sogno che ogni essere umano in sè sceglie di creare; infatti, ognuno va a programmarla ed improvvisarla per causa dei propri bisogni primari i più importanti per primi, per il suo piacere ed infine per il continuo mutare di tutti i pensieri.
Qualsiasi cosa viene di conseguenza pensata è in grado di produrre proprio il Sogno della sua stessa Vita.
In parole più semplici, si potrebbe così dire che si “Pensa” e perciò si Sogna quello che si sta pensando, ripeteva anche il grande filosofo. Rendendo tangibili o intangibili ma pur sempre esistenti tutti i personali pensieri, si arriva a trasformare quel tipo di immaginazione in pura realtà.
L’uomo è l’unico che crea tutti i suoi sogni, rappresenta il sognatore il quale alla sua morta fisica ripercorre un del tutto nuovo e molto più lungo sogno. Nel personale modo di sognare, ognuno, poi si trova a dover vivere e in questo modo si sente così preso dal suo stesso sogno che addirittura si scorda che sta appunto sognando. È esattamente questo il lato davvero affascinante, il più comico ed allo stesso tempo però fondamentale della propria storia. Chi è che veramente sta sognando? Di chi è il sogno in atto? M-io.
Il termine “Illusione”, “In-lusione” e “Lusione” proviene dalla parola di origine Latina “Ludus” che vuol dire appunto “Gioco”: è così che l’uomo si ritrova nel suo gioco, nella propria vita ed infine nel suo sogno. E allora in questo tipo di sogno il soggettivo e l’apparente oggettivo si mischiano e non sono più separabili. Nasce da qui il sentimento dell’egocentrismo e la logica nonché conseguente comparazione con il sognato (cioè l’alieno) che in genere si va poi a trasformare in opposizione, e pochissime volte anche in altruismo. In verità si sta lottando con i propri pensieri che si materializzano e diventano le scelte e le azioni che sono tutte delle proiezioni di sè stessi.
I Pensieri che dividono la realtà dall’illusione
L’occhio di Dio
Io = D-io
Porsi nei panni dell’alieno
Amore e compassione
Il Me e il Sé
La vita sono vite come sequenza di panorami infiniti
Vita = Io = Dio
Vita = energia
Da Psiche a Fisico
Da Psiche a Soma (mente e corpo)
Decodificazione = Linguaggi
Creatività: pensiero – parola – azione
Input > vibrazione > materializzazione
Energia = materia: differenti stati di dilatazione e compressione: calore/freddo
Il mondo delle analogie: femminile
Il mondo delle catalogie: maschile
L’eterno moto: attrazione e repulsione
Introflessione ed estroflessione: sintesi ed analisi. Aggregazione e dispersione
Il linguaggio dei numeri (atomi) codice primario delle vibrazioni o emanazioni degli atomi
Il linguaggio dello spirito
Il linguaggio dell’anima
Il linguaggio della mente
Il linguaggio delle emozioni
Il linguaggio del corpoIo = D-io
Porsi nei panni dell’alieno
Amore e compassione
Il Me e il Sé
La vita sono vite come sequenza di panorami infiniti
Vita = Io = Dio
Vita = energia
Da Psiche a Fisico
Da Psiche a Soma (mente e corpo)
Decodificazione = Linguaggi
Creatività: pensiero – parola – azione
Input > vibrazione > materializzazione
Energia = materia: differenti stati di dilatazione e compressione: calore/freddo
Il mondo delle analogie: femminile
Il mondo delle catalogie: maschile
L’eterno moto: attrazione e repulsione
Introflessione ed estroflessione: sintesi ed analisi. Aggregazione e dispersione
Il linguaggio dei numeri (atomi) codice primario delle vibrazioni o emanazioni degli atomi
Il linguaggio dello spirito
Il linguaggio dell’anima
Il linguaggio della mente
Il linguaggio delle emozioni
Il linguaggio del corpo

Saturday, October 28, 2023

LA STREGA: SIMBOLO DI PROIEZIONE INCONSCIA

di Shamano Shekhinà Shekhinà



Il Simbolo della Strega rappresenta pienamente e senza dubbio alcuno uno tra quelli più misteriosi ma allo stesso tempo più affascinanti davanti alla quale interpretazione anche uno psicologo si viene talvolta a ritrovare. Può benissimo comparire sia nella fantasie della persona, che nei suoi sogni oppure infine nell’immaginario.

Attraverso una lettura fatta in chiave quasi esclusivamente Junghiana del Simbolo della Strega, evidenziando come dal punto di vista del celebre Psichiatra svizzero le Streghe sarebbero appunto:

“una proiezione dell’anima maschile, cioè dell’aspetto femminile primitivo che sussiste nell’inconscio dell’uomo: le streghe materializzano quest’ombra odiosa, di cui non possono liberarsi, e assumono al tempo stesso una potenza temibile; per le donne, la strega è il capro espiatorio, sul quale trasferiscono gli elementi oscuri delle pulsioni”

LA PROIEZIONE INCONSCIA

Seguendo la linea dell’interpretazione sempre Junghiana del Simbolo della Strega, la definizione continua specificando che:

“finché le forze oscure dell’inconscio non assurgono alla chiarezza della coscienza, dei sentimenti e dell’azione, la strega continua a vivere in noi. Frutto di repressioni, ella incarna i desideri, i timori e le altre tendenze della nostra psiche che sono incompatibili con il nostro io…”

In altre parole, si potrebbe affermare che il Simbolo della Strega, in natura Psicologica, è esattamente la “Proiezione” di una parte di quello che in noi risulta del tutto inaccettabile, e che per tale motivo è conferito ad una figura esterna idonea per poter offrire un elemento di aggancio alla nostra Proiezione.

Questa tipologia di fenomeno funziona non soltanto su un livello individuale, bensì tocca allo stesso modo anche il livello collettivo. Prova illuminante e che dona chiara conferma sarebbero le tantissime e sparse ovunque narrazioni dei drammatici destini ai quali sono state mandate incontro numerose donne nel corso di tutta la Storia.

Spesso possedevano alcune semplici caratteristiche personali innate anche che le facevano sembrare come fossero un preciso e corretto specchio Inconscio per potenti sentimenti e per forti pulsioni sempre e ancora inaccettabili alla Psiche collettiva, e di conseguenza venivano senza un motivo valido e razionale condannate alla purificazione attraverso l’utilizzo del fuoco.