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Friday, May 17, 2024

SPIRITO E MONADE

 di Shamano Shekhinà Shekhinà

In origine tutti siamo Spirito puro, vale a dire una scintilla di energia Divina, proprio per questo, in quanto appunto Spirito, siamo Figli di ciò che viene chiamato con il termine comune Dio e sempre nel gergo comune fatti a Sua immagine e somiglianza, ma non bisogna eseguire riferimento religioso per un concetto di tale caratura perciò me ne scuso e approfondisco su una base concettuale generica Spirituale.

Soltanto appena l’uomo si identifica pienamente con il suo Essere, cioè il suo Spirito, solo allora diventa simile al suo stesso Creatore. Fino a quel momento potrà solamente esprimere una porzione del suo infinito potenziale, un riflesso tenue e lieve della sua Divinità, esteriorizzando in tal modo il suo Io inferiore e quindi l’anima umana o animale.

Numerose sono le filosofie, ci riferiamo soprattutto a quelle di origine Orientale e la Tradizione Esoterica insegnano, come ogni uomo sia un vero e proprio Dio. Tale concetto (non assolutamente irrilevante!), pur sembrando agli occhi di alcuni come blasfemo, non ha niente in realtà di profano superbo, poichè ha solamente lo scopo di indicare la vera eredità che ogni uomo possiede per propria Natura innata.

Lo Spirito o Monade, dopo quanto asserito, rimane sempre e fin dall’inizio della Creazione nel proprio piano definito esattamente Monádico. Alla luce di ciò, il suo primo intento è discendere e poi materializzarsi poco alla volta, per assimilare gradualmente tutte le esperienze necessarie per la propria Evoluzione.

Man mano che discende di piano in piano, si va rivestendo di materia sempre più densa e grossolana, col doppio proposito di Divinizzare la materia e materializzare ancora lo Spirito.

In definitiva la Monade è difatti onnisciente nel suo piano ma incosciente in tutti gli altri, e per rimediare a tale scomoda condizione deve per forza di cose ricoprirsi di successivi veli, sempre più densi, affinche riesca ad arrivare ad essere onnisciente in tutti i piani esistenti e di conseguenza anche capace di rispondere a qualunque tipo di vibrazioni. Deve in pratica raggiungere la perfezione assoluta però tramite lo strumento della sofferenza prettamente materiale.

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