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Saturday, May 25, 2024

IL “SIGILLUM DEI” COSA E’

di Shamano Shekhinà Shekhinà

                                                                        INTRODUZIONE 

Il "Sigillum Dei" (cioè il Sigillo di Dio) oppure anche chiamato il "Signum Dei vivi" (ovvero il Segno del Dio vivente) è un complesso tipo di diagramma dal carattere prettamente magico, sviluppato durante il Medioevo, il quale consentiva a chiunque ne era in possesso di poter avere completo potere su tutte le esistenti creature esclusi gli Arcangeli? Significa che esso permette al Magus Iniziato del tutto di poter acquisire la cosiddetta "Visione Beatifica", quella infinita capacità di saper vedere Dio ed anche tutti gli Angeli. La vera origine di questo Sigillo è di sicuro come detto Medievale, ma esso ha preso nel tempo poi un ruolo esclusivo, totalmente centrale nel XVI sec. Grazie alla straordinaria opera di John Dee, un matematico, anche astronomo, filosofo, alchimista, mago e soprattutto sapiente occultista di fama Inglese, oltre ad essere infine l’astrologo di corte della Regina Elisabetta I. Questo complicato schema risulta composto per lo più da due perfette figure circolari, poi un pentagramma, un eptagramma (meglio la Stella a Sette punte) ed infine un eptagono, tutti con i nomi di Dio e degli Angeli in mezzo. Le descrizioni che ne parlano e tutte le sue possibili rappresentazioni grafiche cambiano in base ai vari autori, e non pochi di essi, tra i quali lo stesso Dee, non contenti del tutto per il risultato dei loro predecessori hanno in seguito ogni volta apportato delle modifiche oppure ne hanno creato delle vere e proprie versioni rivedute e perfino "corrette". 

Dal Liber Iuratus

In base a ciò che si può conoscere, la forma più antica tra tutte le descrizioni di questo Sigillo si trova all’interno del Liber Iuratus (oppure chiamato Liber Sacratus o ancora Liber Sacer Sive Iuratus), e cioè un manoscritto la cui copia più data tra quelle conosciute risale perfino al XIV sec., ma la cui composizione farebbe datare il Testo ancora prima, essendo stato più volte citato come "Liber Sacer" in delle opere scritte nel XIII sec. Si sta parlando qui, in pratica, di un Grimorio Salomonico, ovvero un Libro di sortilegi e tantissimi tipi di differenti incantesimi della Magia Cerimoniale fondato per gran parte sulle conoscenze dell’Arte Regia Salomonica, visto che utilizza sia le evocazioni angeliche che allo stesso modo i Sigilli quasi uguali a quelli che si trovano nella famosissima "Chiave di Salomone". La descrizione tradotta in modo fedele del Sigillo scritto nel Liber Iuratus inizia proponendo delle vere e proprie informazioni per poterlo direttamente disegnare, le quali però come ogni istruzione deve per forza di cose rispettare precise e Sacre proporzioni fondamentali: «Fai un primo cerchio il cui diametro sia di tre dita, in relazione ai tre chiodi della croce del Signore, oppure cinque, in relazione alle cinque piaghe, oppure sette in relazione ai sette sacramenti, oppure nove in relazione alle nove schiere angeliche, ma in generale cinque dita saranno sufficienti. Poi dentro a questo cerchio fai un secondo cerchio, distante dal primo due grani, in relazione alle due Tavole della Legge di Mosè, oppure tre grani, in relazione alle persone della Trinità»

Saturday, October 28, 2023

I REGNI DELL’UNIVERSO


di Shamano Shekhinà Shekhinà





L’Universo era visto come fosse simile ad un immenso impero diviso in Tre Regni: lo Janan Pacha ( il Mondo di Sopra), il Cay Pacha (il Mondo di Qua), e l’Ucu Pacha (il Mondo di Sotto).

Primo Regno

Nel primo hanno la loro sede il Sole, la Luna, le stelle insieme alle proprie costellazioni, il fulmine ed infine l’arcobaleno.

Il Sole: (Inti) è l’Essere Supremo il quale concede e dona vita all’universo.

Al Sole erano consacrate le cosiddette “Vergini del Sole”, le quali erano accuratamente scelte tra le fanciulle nobili e tra le più belle, ed erano costrette, per un dato numero di anni, a mantenersi assolutamente caste.

Il loro destino non era esattamente dei più rosei, infatti se avessero rotto il loro voto andavano seppellite ancora vive; potevano diventare delle concubine dell’Inca, oppure delle mogli di qualche nobile, ma anche essere immolate sull’altare del Tempio del Sole a Cuzco o a Machu Picchu.

La Luna: (Mama Quilla) sia la Sposa che la sorella del Sole, rappresenta la Divinità creatrice la quale presiede al principio femminile: una volta era più lucente del Sole, ma esso ne offuscò per bene il suo splendore gettandole sul volto la cenere; il Principe Inca insieme a sua moglie erano le incarnazioni terrene proprio della forza solare e di quella della Luna.

Secondo Regno

Nel secondo Regno poi hanno la loro sede gli uomini, gli animali e gli spiriti.

Gli spiriti sono le “Huaca”, ovvero le “Forze” esistenti in ogni essere ed in tutte le manifestazioni della natura: alberi, rocce, laghi, fiumi, venti, tempeste, vulcani e terremoti.

Ma le loro sedi d’elezione sono rappresentate alle pietre ed i laghi: il grande lago Titicaca, su tutti gli altri, era definito il “Quartier Generale” del grande esercito di spiriti il quale popolava l’intero Impero.

Era, in altre parole, il luogo più Sacro e più carico di Potenze Magiche; ed i miti che lo riguardano da vicino ne sono la piena conferma: Manco Capac e Mama Occlo, i progenitori Divini dei Principi Inca, furono messi da subito dopo la creazione nell’isola del Sole sul lago Titicaca.

Una discorso distaccato va fatto in particolare per una precisa classe di questi spiriti, trattasi delle “Huaca dei Morti”: essendo malefiche i vivi facevano il possibile affinchè esse non riuscissero ad emergere dalla tomba, e, se proprio questo accadeva, era fondamentale ricorrere immediatamente a dei particolarissimi ma ancor più complicati riti per costringerle, o meglio convincerle, di ritornare nei loro sepolcri.

Terzo Regno

Il Terzo Regno è quello più estraneo e poco comprensibile di tutti gli altri: sotterraneo, “Interiore”, esso rappresenta direttamente la sede dei morti, la casa in pratica definitiva dei loro spiriti, ma parallelamente è pure la Sorgente della Vita, vale a dire il luogo di origine degli uomini e quello degli Dèi.