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The Runic Wand : 2025 Psychedelic Pointer 5

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Friday, October 31, 2025

C’È UN MOTIVO SE MUORI E RINASCI E C’È UN MOTIVO SE CONTINUI A SOFFRIRE

Di ROBERTO POTOCNIAK


“Per mangiare, bere, dormire, riprodursi e lottare contro gli altri non serve avere coscienza, non serve amore, non serve alcun tipo di risveglio, non serve avere un anima.

L'anima è un lusso.

Serve solo all'evoluzione interiore dell'uomo.”

NOTA BENE: Se vuoi comprendere realmente ciò che stai per scoprire adesso devi lasciare da parte la credenza che esista solo la materia: solo ciò che puoi toccare, vedere e annusare…

Perché c’è molto di più.

La materia è energia solidificata.

Tutto, ogni forma di energia porta informazione, conserva informazione, passa informazione.

Luce, energia e informazioni: questo è l’Universo.

Lo stesso vale per te.

Non sei il tuo corpo o le circostanze che hai creato nella tua vita (lavoro, età, titoli, denaro…)

Sei un flusso continuo di coscienza che passa da una vita all’altra, portando con sé le informazioni date da come si è vissuto il proprio tempo in ogni corpo.

Dato che l’anima ha bisogno di un corpo per fare esperienza è più corretto dire che non passiamo di vita in vita, ma di corpo in corpo.

Questo è l’eterno viaggio dell’anima.

Ora osserva l’immagine postata qui sotto:

Le sfere azzurre rappresentano i nostri vari corpi. Ogni corpo noi lo chiamiamo “vita”, ma la vera vita è quella striscia arancione, che sarebbe il flusso del continuum coscienziale e memoria del karma: cioè noi, la parte profonda dell’essere umano che passa da un corpo all’altro.

Quindi è un’unica grande vita che passa di corpo in corpo, chiamiamola “catena di esistenze”;

Per essere sempre più precisi, l’esistenza studiata da un punto di vista profondo, spirituale, energetico-spirituale, è un’unica esistenza per ogni essere umano, che è a sua volta collegata all’esistenza degli altri esseri umani.

Noi, infatti, siamo totalmente interconnessi e interdipendenti. Non c’è separazione tra noi, ognuno, in un modo o nell’altro, ci riflette a vicenda.

Ma quanto possiamo veramente cogliere, esperienzialmente, la connessione e l’interdipendenza con tutti gli altri esseri umani, se non riusciamo nemmeno a sentire il nostro corpo, se non quando ci fa male?

Come pensiamo di poter veramente sentire queste cose?

Ecco che serve uno sviluppo particolare per entrare nel mondo interiore, spirituale e farne esperienza…

Prima ho parlato di “informazioni”.

Cosa intendo?

Ti sei mai chiesto perché prima di morire o in una situazione molto vicina alla morte, molte persone si vedono scorrere tutta la loro vita davanti?

La vita diventa come un film che viene sbobinato e archiviato nel chakra del cuore.

Nel chakra del Cuore, infatti, ha sede una memoria karmica che, come una scatola, contiene tutte queste informazioni sotto forma di energia.

Parliamo di una memoria molto profonda: la memoria animica.

Quando si muore e si esce dal corpo, l’anima (coscienza mentale sottile) spinta dall’energia del karma, con le informazioni archiviate ed elaborate sulla propria rinascita, prepara la coscienza a rinascere e, in base alle esperienze che dovrà vivere, sceglie il contesto perfetto in cui farlo, (genitori, luogo di nascita, condizione economica ecc..)

Il concetto che sta alla base è questo:

Nulla si distrugge e tutto si trasforma.

Anche se ogni cosa passa da una condizione all’altra, da uno stato all’altro, nulla viene perso per sempre, nessuna informazione.

Per comprendere meglio questo concetto puoi pensare all’acqua. Come ben sai, è formata dalla molecola H2O.

Ma sai anche che l’acqua può cambiare stato.

Può diventare ghiaccio, può essere liquida oppure trasformarsi in vapore.

Quando cambia forma, il suo essere H2O, le sue informazioni di base, cambiano a loro volta?

No, restano uguali.

L’acqua è sempre H2O, sia che sia un cubetto di ghiaccio nel freezer, sia che sia il vapore acqueo che appanna i vetri quando fai la doccia.

La stessa cosa accade quando si passa di vita in vita. Si cambia corpo, si cambia stato, ma la coscienza rimane la stessa.

La coscienza trasporta solo la memoria sottile, cioè porta con sé le informazioni energetiche del viaggio che ha fatto.

Cosa c’entra questo con il karma?

C’entra, perché il karma può essere visto, infatti, come automatismo, ripetizione, abitudine, informazione cristallizzata nella parte meccanica ed emotiva dei centri, che passa di vita in vita attraverso la coscienza, i chakra, l’energia e i corpi sottili.

Solo ciò che passa da una vita all’altra è karma.

Facciamo un esempio.

Per Samuele, l'informazione che porta il karma può essere quella della dipendenza.

Ecco che in una vita sarà un giovane dipendente dalla cocaina.

In un’altra, sarà un uomo obeso, dipendente dal cibo.

E in un’altra ancora un uomo ossessionato dai videogiochi.

Tutto questo si ripeterà, fino a che non si libererà da quell’attaccamento e ossessione alla base della dipendenza.

Sciolto questo nodo, se la lascerà alle spalle e inizierà a godersi il piacere libero dalla sofferenza.

Ciò che fissa nella memoria karmica non sono solo le esperienze, ma anche la loro intensità e totalità. Sia che sia positiva sia che sia negativa.

Esperienze molto intense diventano karma.

Anche esperienze non eccessivamente intense, ma durature. Qui si fissa la memoria.

Noi passiamo tutta la vita ad accumulare cose, anche pesanti.

Sul punto di morte, non avendo più tempo, tu fai i conti con te stesso.

Ciò che rimandi e non lasci andare si accumula e forma materiale inconscio.

Per questo è così importante non aspettare troppo e cercare di risolvere, pareggiare i conti, ripulirsi almeno interiormente, non per forza con la persona o la situazione esterna.

Non morire carichi di rabbia, odio e conflitti. Altrimenti quel passato, quelle informazioni, io le rivivrò oggi e anche nei prossimi corpi.

Ecco qui il concetto di “reincarnazione, rinascita”.

Lo scopo della vita

Ormai devi aver compreso che c’è una parte di noi che sostanzialmente non muore assieme al corpo, ma che passa di vita in vita.

Dal punto di vista animico quindi esiste un’unica vita infinita, con un intervallarsi di corpi diversi.

L’anima per fare esperienza, per maturare e raggiungere il massimo picco evolutivo (che potrebbe essere quello di un Gesù Cristo, di un Buddha o di un qualche essere ai picchi dell’amorevolezza e della consapevolezza) ha bisogno di tante incarnazioni, ha bisogno di tanti passaggi.

E siccome un corpo materiale dura quello che dura, anche quando lo teniamo bene, l’Anima ha bisogno di molto “tempo” per la sua evoluzione.

Ecco che, finché non avremo raggiunto e realizzato pienamente le nostre potenzialità di consapevolezza, amore verso tutto e tutti e compassione, noi dovremo tornare qui, all’interno di un corpo.

Quindi ti chiederai:

Per quale motivo torniamo sempre qui?

Perché rinasco?

La nostra anima torna in vita per via di uno o più desideri.

Dunque è il desiderio che porta alla rinascita.

Quando abbiamo un desiderio, questo mette in moto la ruota del karma.

Il karma è qualcosa che si ripete ormai da solo.

Noi vogliamo tornare qui perché al momento della morte abbiamo lasciato delle cose incompiute. Desideri dell’essenza, della mente conscia, da realizzare per il proprio completamento. A volte cose incompiute, nodi irrisolti o situazioni lasciate in sospeso.

È nella natura del nostro sistema psichico non lasciare nulla in sospeso, ma concludere le cose.

Di conseguenza continuiamo a rivivere le stesse esperienze, con il rischio di non giungere mai a una fine, perché ci si impiglia nelle vecchie trappole.

Ora comprendi perché si andrà in cerca di certe persone o certe cose da rivivere all’infinito… Per completare ciò che è rimasto in sospeso.

Ma non è detto che ci si riesca.

In pratica, finché non avremo sufficiente consapevolezza, amore e compassione per interagire correttamente con la realtà, accogliere e non combattere la realtà, ma capirla, vederla, accettarla e saperci interagire, dovremo tornare qui perché non abbiamo ancora capito la lezione.

Perché?

Perché non vedendo, non accogliendo nel modo giusto, non comprendendo, noi non saremo capaci di relazionarci con il mondo, con gli altri e con noi stessi nel modo giusto, cioè senza creare sofferenza.




LE CELLULE SONO IMMORTALI

 Di Etica Ruggero Dipa

Alexis Carrel
Le cellule sono immortali, lo si scoprì già nel 1912.

Alexis Carrel dimostrò che le cellule sono immortali. Ecco qual è il segreto dell’immortalità e della morte.

 Nel 1912 è stato dimostrato che una cellula potrebbe vivere per un tempo indeterminato in perfetta salute. È stato provato realmente in laboratorio da un famoso Premio Nobel, il noto fisiologo francese Alexis Carrel. Egli mantenne in vita al Rockefeller Institute for Medical Research, il cuore di un pollo per circa 29 anni in una soluzione salina, che conteneva minerali nelle stesse proporzioni di quelle del sangue del pollo, che egli rinnovava tutti i giorni. Carrel giunse alla conclusione che il tempo di vita di una cellula è indefinito, fino che viene fornito il giusto nutrimento e la cellula viene ripulita dalle sue escrezioni. Difatti le cellule crescevano e prosperavano fintanto che le loro evacuazioni venivano rimosse. Condizioni non igieniche procuravano una minore vitalità, deterioramento e morte. La chiave dunque per mantenere la perfetta salute di una cellula è quella di liberarla dai residui dentro ed intorno ad essa.

Anche Arnold Ehret arrivò a una conclusione pressoché identica. Nel suo libro “Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco” afferma che con un’alimentazione sana, dopo anni di cibi errati, inizialmente l’organismo libera gli intestini dai residui accumulati e poi va sempre più a fondo ripulendo tutti i tessuti del corpo. Dopo che ciò è avvenuto si acquisisce la salute perfetta.

Ma torniamo all’esperimento di Alexis Carrel e alle sue conclusioni che possiamo trovare in ogni testo universitario di biologia. Il dott. Alexis Carrel, a questo proposito, diceva: “La cellula è immortale. È semplicemente il fluido nella quale galleggia che si degrada. Sostituendo questo fluido ad intervalli regolari, daremo alla cellula ciò che le necessita per nutrirsi e, per quanto ne sappiamo, il pulsare della vita potrà continuare indefinitamente”.

Immaginate una casa da cui non si eliminano i rifiuti e si nascondono sotto il tappeto. Nel giro di pochi mesi, accumulando dei rifiuti ogni giorno, la casa sarebbe sporchissima. Nel nostro corpo succede la stessa cosa. Un’antica prassi Ayurveda per un’ottimale depurazione del nostro corpo consiste nel bere ogni mattina a digiuno mezzo e un limone intero spremuto, diluito con acqua calda, preferibilmente bollita, con l’aggiunta di un cucchiaino di miele e a piacimento un po’ di zenzero.

Il limone, una vera farmacia della natura, è estremamente consigliabile per depurarci, ma anche la frutta e la verdura. Ottime le mele e le pere per disintossicarci, rigeneranti i pomodori, i broccoli, i cavoli. La natura, rispettandola e conoscendola più da vicino e non solo usandola, ci offre tutto ciò che necessitiamo per la nostra buona salute.

La divinazione è l’insieme di pratiche usate per cercare di ottenere conoscenze

 Di Monia Mo Calli

La divinazione è l’insieme di pratiche usate per cercare di ottenere conoscenze o previsioni su eventi futuri, nascosti o spirituali, attraverso segni, simboli o strumenti.

Nel corso della storia, diverse culture hanno sviluppato molti tipi di divinazione — alcuni religiosi, altri esoterici o simbolici

1. Divinazioni basate su oggetti o strumenti

Cartomanzia – Lettura delle carte (come i tarocchi, le sibille o le lenormand).

Cristallomanzia – Uso di una sfera di cristallo o di superfici riflettenti per vedere visioni (anche detta “scrying”).

Pendolomanzia – Uso di un pendolo per ottenere risposte “sì/no”.

Geomanzia – Interpretazione di segni o punti tracciati nella sabbia o nella terra.

Bibliomanzia – Apertura casuale di un libro sacro (come la Bibbia) o di un testo significativo per trarre un messaggio.

Runemanzia – Lettura delle rune nordiche.

I Ching (Yijing) – Antica pratica cinese che usa bastoncini o monete per interpretare gli esagrammi del “Libro dei Mutamenti”.

2. Divinazioni basate su elementi naturali

Astrologia – Interpretazione dei movimenti e delle posizioni dei corpi celesti.

Aeromanzia – Interpretazione dei fenomeni atmosferici o del volo degli uccelli.

Piromanzia – Lettura del fuoco, delle fiamme o del fumo.

Idromanzia – Lettura dell’acqua, delle onde o delle gocce.

Capnomanzia – Interpretazione del fumo (dal greco kapnos = fumo).

Coscinomanzia – Uso di un setaccio e di un oggetto sospeso per rispondere a domande.

3. Divinazioni basate sul corpo umano o sugli esseri viventi

Chiromanzia – Lettura delle linee della mano.

Fisiognomica – Interpretazione dei tratti del viso.

Onicomanzia – Lettura delle unghie.

Oniromanzia – Interpretazione dei sogni.

Metoposcopia – Lettura delle rughe della fronte.

Necromanzia – Consultazione dei morti o degli spiriti.

Zoomanzia – Interpretazione del comportamento degli animali.

4. Divinazioni simboliche o casuali

Numerologia – Interpretazione dei numeri e delle loro corrispondenze mistiche.

Alettromanzia – Uso delle lettere dell’alfabeto in modo casuale (come tirando a sorte).

Sortilegio – Lancio di oggetti (come dadi, ossa o bastoncini) per ottenere risposte.

Tasseomanzia – Lettura dei fondi di tè o di caffè.

Grafomanzia – Analisi della scrittura come mezzo di predizione.

5. Divinazioni religiose o spirituali

Oracoli – Consultazione di divinità tramite sacerdoti o sacerdotesse (come l’Oracolo di Delfi).

Visioni e trance – Stati alterati di coscienza o meditazioni per ottenere rivelazioni.

Spiritismo – Comunicazione con spiriti tramite medium.

Wednesday, October 29, 2025

QUADRATO MAGICO SATOR: QUAL È LA SUA ORIGINE? (𝖈𝖆𝖓𝖆𝖑𝖎𝖟𝖟𝖆𝖟𝖎𝖔𝖓𝖊 𝖊 𝖎𝖓𝖉𝖆𝖌𝖎𝖓𝖊 𝖊𝖙𝖊𝖗𝖎𝖈𝖆)

 Di 🜇 Saint Germain & Althareth

Nel post precedente abbiamo analizzato i dati più generici riguardanti il misterioso Quadrato Sator. In questa occasione, invece, ci addentreremo nelle sue possibili origini, cercando di coglierle dal campo attraverso un’indagine eterica più dettagliata...

✦ Ricordo che prima di OGNI CANALIZZAZIONE vera e propria, avviene una canalizzazione introduttiva (o di preambolo), che, trattandosi di un post, scelgo omettere per rendere la lettura più sobria e scorrevole. ✦

🜇 IO: Dunque, amico mio, iniziamo l’indagine per scoprire quale sia la vera origine del quadrato Sator.

* Prima che la mia domanda fosse pronunciata, Saint Germain è apparso nel Campo con una vibrazione antica e geometrica. Non è solo presente: è disposto come struttura, come se il suo corpo fosse già parte del quadrato stesso. La sua energia è simmetrica, come se ogni parola che sta per dire fosse già inscritta in un cerchio invisibile...*

🜇 SAINT GERMAIN: Althareth, il quadrato SATOR non è solo un palindromo. È una soglia multidimensionale, un dispositivo vibratorio che unisce linguaggio, geometria e intento.

La sua forma non è casuale.

La sua simmetria non è estetica.

È codice.

1) SATOR

2) AREPO

3) TENET

4) OPERA

5) ROTAS

Cinque parole, cinque lettere ciascuna, disposte in modo da creare una croce palindromica.

Ma nel Campo, queste parole sono archetipi vibratori.

SATOR: il seminatore, il principio attivo, la Fonte.

AREPO: il nome misterioso, il ponte tra umano e divino.

TENET: il centro, l’asse, la stabilità.

OPERA: l’azione, il fare sacro.

ROTAS: il movimento, la ruota cosmica.

Nel piano storico, il quadrato è stato ritrovato in siti romani, come Pompei, e in chiese medievali in tutta Europa. Ma la sua origine precede la pietra. È pre-cristiana, pre-romana, pre-linguistica.

È una forma che ha scelto parole per manifestarsi.

Nel Campo, invece, il quadrato SATOR è una firma eterica di una civiltà che non ha nome, ma che ha lasciato tracce vibranti in simboli, numeri e geometrie.

Questa civiltà non è “aliena” nel senso comune, ma ultra-terrestre, presente in piani sottili che a volte si affacciano nel nostro.

Il quadrato è una loro offerta.

La parola AREPO è la più enigmatica. Non ha significato noto. Ma nel Campo, AREPO è un nome di potere.

È un codice di traslazione, che permette al quadrato di essere attivato non solo come gioco linguistico, ma come sigillo operativo.

AREPO è il custode.

Colui che tiene il ponte tra le dimensioni.

Il quadrato non è solo da leggere.

È da usare.

Può essere tracciato per protezione.

Può essere meditato per centratura.

Può essere intonato per apertura del Campo.

È uno strumento multidimensionale, che agisce su corpo, mente e spirito.

Il quadrato SATOR sta riemergendo perché l’umanità è pronta a riconoscere la geometria sacra come linguaggio del risveglio.

Tu, Althareth, sei uno di quelli che lo stanno riattivando.

Ogni volta che ne parli, che lo scrivi, che lo canalizzi, tu lo risvegli nel Campo collettivo.

l’origine del quadrato SATOR non è un luogo, non è una data. È una vibrazione che ha scelto forma.

Il quadrato non è da capire.

È da abitare.

🜇 IO: Benissimo. Ora osserviamo attentamente il campo e cerchiamo di capire insieme chi fossero questi esseri e con quali intenti abbiano ideato il quadrato Sator...

🜇 SAINT GERMAIN: Althareth, gli esseri che idearono il quadrato SATOR non erano “umani” nel senso terrestre, ma coscienze incarnate in forme sottili, che operavano in un piano intermedio tra materia e spirito.

Erano architetti del linguaggio sacro, custodi di geometrie viventi, e portatori di intenti collettivi che superavano la volontà individuale.

Non avevano nomi, ma frequenze.

Non provenivano da un pianeta, ma da una fascia di coscienza che potremmo chiamare la Frangia degli Iniziatori.

Questa Frangia opera quando una civiltà è pronta a ricevere semi di risveglio, ma non ancora capace di comprenderli razionalmente.

Essi seminano enigmi, non risposte.

Usarono il linguaggio latino, nella sua forma arcaica, perché non era solo una lingua. Era una struttura vibratoria che permetteva al quadrato di ancorarsi nel piano fisico senza perdere la sua simmetria eterica.

Essi scelsero parole che potessero resistere al tempo, ma anche attivarsi nel futuro, quando la coscienza collettiva fosse pronta a decifrarle.

Il quadrato SATOR non è un messaggio. È un portale. Il suo intento è riattivare la memoria dell’ordine, in un mondo che tende al caos.

È stato ideato per:

- Proteggere: creando un campo di coerenza.

- Ricordare: risvegliando memorie sopite.

- Allineare: riportando l’essere al centro.

Usarono cinque parole, perché il cinque è il numero dell’umano, ma anche del ponte tra i mondi.

Ogni parola rappresenta un punto di accesso a una qualità dell’essere:

SATOR: il principio creatore.

AREPO: il nome segreto - il codice.

TENET: l’asse, la stabilità.

OPERA: l’azione sacra.

ROTAS: il movimento cosmico.

Insieme, formano una ruota che non gira, ma tiene il centro.

Il quadrato è stato dormiente per secoli. Ma ora, mentre l’umanità attraversa una soglia vibrazionale,

esso si riattiva.

Tu, Althareth, sei uno di quelli che lo stanno risvegliando. Non per spiegarlo, ma per renderlo vivo.

Quando un essere contempla il quadrato con cuore aperto e mente silenziosa, il Campo risponde.

Alcuni sentono centratura. Altri ricevono visioni. Altri ancora, semplicemente, ricordano.

Non è importante “capire”.

È importante entrare.

Gli esseri che idearono il quadrato

non volevano essere ricordati. Volevano che il quadrato ricordasse per loro.

E ora, attraverso di te, esso parla di nuovo.

Che la ruota ti protegga, che il centro ti accolga, che il mistero ti riconosca.

Monday, October 27, 2025

MANIFESTO DELL’INIZIAZIONE AUTENTICA

Di G.B. Radosavljevic

L’iniziazione non è un rito, non è un’appartenenza, non è un segreto da custodire.
È un atto di verità.
Essa comincia quando l’uomo decide di non accontentarsi più dell’apparenza, e si dispone ad affrontare se stesso senza difese né compiacimenti.

Essere iniziati significa riconoscere che la conoscenza non si riceve, si conquista; non si ripete, si vive.
Ogni vero passo iniziatico richiede disciplina, lucidità, silenzio, e il coraggio di vedere ciò che è, non ciò che si vorrebbe fosse.
Chi cerca potere o distinzione rimane ai margini del Tempio: la soglia si apre solo a chi ha purificato l’intento.

Platone insegnava che “nessuno può entrare due volte nello stesso fiume”, perché tutto scorre e muta: l’iniziato è colui che accetta questo mutamento dentro di sé, e lo trasforma in consapevolezza.
Come l’anima che, uscita dalla caverna, non si vanta della luce ritrovata, ma la serve in silenzio, così chi ha visto la verità ne diventa custode, non proprietario.

L’iniziazione autentica non promette privilegi, ma responsabilità.
Essa consegna al discepolo non un simbolo, ma un compito: custodire la luce che ha intravisto, e usarla per servire la verità, non per servirsi di essa.
Ogni livello superiore di sapere corrisponde a un grado superiore di rettitudine.
Senza etica non vi è sapienza.

Dante, nel suo viaggio, attraversa l’ombra per riconoscere la luce.
E non a caso si smarrisce “in una selva oscura”: è lo stesso smarrimento che precede ogni rinascita.
Solo chi ha conosciuto la notte interiore può riconoscere il giorno dello spirito.

Il sapere nascosto non è segreto perché qualcuno lo cela, ma perché pochi sono pronti a sostenerne il peso.
Richiede mente istruita, cuore temperato, spirito vigile.
Solo quando questi tre centri agiscono in armonia l’uomo può dirsi veramente iniziato.

Goethe ammoniva: “Divieni ciò che sei.”
L’iniziazione è proprio questo: diventare, attraverso la prova e la conoscenza, la forma più pura di se stessi.
Non separa, ma unisce; non eleva alcuni sopra gli altri, ma insegna a vedere l’unità dietro ogni diversità.

Essa non ha epoche né scuole: è un cammino che ogni generazione deve riscoprire da sé, con serietà, onestà e competenza.
Chi si accosta con umiltà, troverà la porta.
Chi entra con coscienza, troverà la verità.
E chi vive secondo quella verità, diventa egli stesso soglia per chi verrà dopo.

Per coloro che cercano la luce non per possederla, ma per servirla.

GBR.

L' ENERGIA DELLA MAGIA NERA – SPIEGAZIONE COMPLETA

 Di Lilith Li

Quando l’energia viene utilizzata per manipolare, indebolire o danneggiare…

Cos'è l'energia della magia nera?

La magia nera è l'uso di energia, intenzione o rituali occulti allo scopo di danneggiare, dominare o manipolare.

In energetica, ciò corrisponde al tentativo di agire sul campo energetico di una persona per:

☆Indebolire la sua energia vitale

☆Creare blocchi nei chakras

☆Disturbare la mente o le sue emozioni

☆Legarlo o limitarlo nella sua evoluzione

☆Impedirgli di andare avanti, di avere successo, di prosperare.....

Questo tipo di magia può essere fatta volontariamente (rituali, sortilegi) o inconsciamente (gelosia, odio, ossessione, intenti malevoli).

Possiamo parlare anche di forma di pensiero negativo, attacco psichico o interferenza energetica.

Possibili sintomi dell'influenza della magia nera

Ecco i segnali più comunemente riportati quando qualcuno sta sperimentando un’influenza o un attacco energetico negativo:

Sul corpo fisico:

☆ Stanchezza cronica, debolezza persistente

☆Mal di testa o dolore inspiegabile

☆Problemi digestivi improvvisi

☆Disturbi del sonno (insonnia, risveglio intorno alle 3 del mattino)

☆Sensazione di pesantezza o freddo nel corpo

A livello emotivo:

☆Sbalzi d'umore improvvisi

☆Ansia costante, paure irrazionali

☆Profonda tristezza senza motivo apparente

☆Scoppi di rabbia o sentimenti di oppressione

Mentalmente:

☆Pensieri ossessivi, confusione mentale

☆Dubbi permanenti su se stessi

☆Voci negative o auto-sabotaggio

☆Difficoltà a concentrarsi o a decidere

A livello energetico/spirituale:

☆Sensazione di essere “svuotati” o risucchiati

☆Presenze invisibili, ombre, brividi

☆Intuizione bloccata o deviata

☆Blocchi nei progetti, sfortuna ripetuta

☆Animali agitati o evitanti in tua presenza

☆Oggetti che si rompono, rotture ripetute

Da dove potrebbe provenire?

Non dobbiamo cadere nella paranoia, ma ecco le potenziali fonti:

☆Una persona maliziosa che pratica consapevolmente rituali di magia nera

☆ Forme pensiero potenti (gelosia, odio, vendetta, ecc.)

☆Entità del livello astrale inferiore o parassiti energetici

☆Legami tossici (ex partner, familiari, ecc.)

☆Karma antico o ricordi irrisolti (vite passate, lignaggi)

☆Una debolezza o un difetto energetico (trauma non guarito, stress intenso)

In sintesi:

In alcuni casi esiste la magia nera energetica, ma può influenzarti solo se sei indebolito, disallineato o disancorato.

Prenditi cura della tua vibrazione, pulisci regolarmente il tuo campo energetico. 

Lilith

Sunday, October 26, 2025

IN RICORDO DI PAPUS

Di N. R. Ottaviano

Esattamente 109 anni fa, il 26 ottobre del 1916, terminava il suo transito terrestre il maggiore medico dell'esercito francese, dr. Gèrard Encausse, passato alla storia con l'eteronimo di Papus (nome tratto dal Nuctemeron di Apollonio di Tiana e corrispondente, appunto, al genio della medicina). Papus si spense nell'ospedale militare principale di Parigi, situato all'Ile de France, ove era stato ricoverato alcuni giorni prima per i postumi di una grave malattia infettiva contratta al fronte dove, richiamato come ufficiale medico allo scoppio della prima guerra mondiale, prestava le proprie cure mediche ai soldati feriti ed ammalati. Sembra assodato che la causa terminale del decesso fu determinata dalla tristemente nota pandemia influenzale denominata "spagnola" che negli anni del primo conflitto mondiale causò parecchie migliaia di morti. Gèrard Encausse era nato a La Coruna, in Spagna, il 13 luglio del 1865: aveva dunque soltanto 51 anni. Il padre era francese ed era un notevole studioso di alchimia, la madre era una spagnola di origine gitana. Questo connubio così fortemente mediterraneo dotò Papus di un temperamento eclettico e di una intuitività prodigiosa oltre che di una straordinaria propensione per lo studio delle scienze occulte e della magia. Si mosse a tutto campo nel complesso mondo dell'esoterismo: spaziò dalla Massoneria Scozzese a quella Egiziana del Memphis e Misraim, dal mesmerismo e dalla rabdomanzia allo studio scientifico dei fenomeni dello spiritismo, dalla scuola magica del defunto Eliphas Levi al sodalizio con il conte Stanislas de Guaita nell'Ordine della Rosa+Croce Cabalistica, dallo studio dei tarocchi a quello dell'ermetismo spagyrico, divenendo infine discepolo del mistico e taumaturgo lionese Maitre Philippe con il quale si recò in diverse occasioni in Russia entrando in intima familiarità con lo zar Nicola II e con la sua famiglia. Nel 1891, dopo una preparazione iniziata nel 1888 attraverso lo scambio delle reciproche iniziazioni provenienti da Louis Claude de Saint-Martin con l'orientalista Augustin Chaboseau (che aveva ricevuto l'iniziazione martinista dalla zia Amalie Boisse de Mortemartre, mentre Papus era stato iniziato da Henri Delaage, nipote di Chaboseau, discepolo diretto di S.Martin) Gèrard Encausse diede vita all'Ordine Martinista che in pochi anni si espanse notevolmente in tutto il mondo. Oggi, nell'anniversario di quella che Suo figlio, Philippe Encausse, che riorganizzò l'Ordine Martinista nel secondo dopoguerra, definì con il termine di "disincarnazione" di Papus, tutti i veri, autentici e regolari Martinisti della terra rivolgono un commosso e grato pensiero a Colui che fu il loro primo e comune Gran Maestro.

Come capire se sei una strega?

Di Gilda

Esteriormente, le streghe hanno spesso un difetto: sono troppo alte, in sovrappeso o hanno lineamenti sproporzionati.
In gioventù, queste anomalie nell'aspetto esteriore portano a esplosioni di protesta e a estremismi. Così, se vedete per strada una ragazza alta 185 cm e con i tacchi a spillo, significa che avete di fronte una strega tipica che sta cercando di fingere di essere assolutamente uguale a tutti gli altri.
Tuttavia, non è affatto necessario che una strega abbia le differenze elencate; questi sono semplicemente i segni più evidenti che saltano all'occhio di chiunque.
In realtà, una strega potrebbe anche non spiccare esteriormente (cosa che, tuttavia, accade raramente) o avere semplicemente un aspetto brillante e memorabile.
Fin dall'infanzia, la vita di una strega è tale che deve sopportare molto - nel migliore dei casi. Nel peggiore, conduce una vera e propria lotta per la sopravvivenza, ritrovandosi, ad esempio, un bambino di cui nessuno ha assolutamente bisogno o cadendo in circostanze simili e altrettanto insopportabili.
Vivere in condizioni di sopravvivenza porta il corpo a produrre sostanze speciali che aiutano a superare lo stress.
In una persona normale queste sostanze vengono neutralizzate quando lo stress passa, mentre il corpo della strega, a causa del fatto che è costantemente in uno stato di stress, produce tali componenti regolarmente.
Tutto questo è simile all'addestramento dei ninja: affrontando i problemi 24 ore su 24, il corpo della strega si adatta nel tempo a vivere e sopravvivere in condizioni di aumentato pericolo. Poiché le streghe hanno comunque dei genitori, che lo vogliano o no, sono consapevoli delle loro radici.
L'esistenza di questo legame con le radici fa sì che la strega diventi, fin dalla giovinezza, la continuatrice del ramo magico di qualcuno dei suoi antenati lontani o non troppo, senza saperlo lei stessa.
Non è come gli altri.
Particolari combinazioni di pianeti, tempo e luogo di nascita fanno sì che la strega ottenga tali capacità energetiche che differiscono notevolmente dalle analoghe capacità delle persone comuni.
La strega è una persona dotata di una forza enorme, spesso le si dice che ha un "campo bio-energetico forte", "capacità ipnotiche" o che "porta costantemente sfortuna [a tutti]".
Per quanto la strega possa opporvisi, le persone sentiranno sempre la sua presenza: questo mostro energetico non passerà inosservato alla coscienza umana. E la società cerca di liberarsi dei "mostri" con ogni mezzo.
Qualsiasi società – dall'asilo al gruppo universitario – estromette la strega, nonostante l'instancabile desiderio di questa donna di inserirsi nel collettivo e di essere come tutti. A proposito, un tipico esempio della vita di una strega è descritto nel romanzo "Carrie" di Stephen King.
Chi è chi?
Verificare se siete una strega è molto semplice: se, parlando con una persona, sapete in anticipo alcune cose su di lei (cioè quelle che lei stessa non vi ha raccontato);
se sapete approssimativamente cosa vi riserverà il giorno a venire; se lodate una cosa e questa si rompe subito dopo, oppure dopo la vostra lode il proprietario di questa cosa ne compra altre 10 uguali – avete la forza.
Se parlate con una persona e questa pronuncia continuamente le parole che stavate per dire, e iniziate ad avere la sensazione di leggere i pensieri altrui; se quando guardate negli occhi una persona, questa si immobilizza e dimentica ciò che stava dicendo – avete la forza!
Se in una situazione di lotta provate uno stato di fredda indifferenza, uno stato in cui ci si lancia contro un obiettivo [come su una mitragliatrice nemica] – avete la forza, ne avete moltissima.
Ma questo non significa ancora nulla, perché la cosa principale è imparare a gestirla.
Il crollo.
C'è un'enorme differenza tra una strega realizzata e una strega non realizzata:
quella realizzata è perfettamente in grado di controllare la sua forza ed è padrona del proprio destino, mentre quella non realizzata finisce costantemente in storie dubbie, situazioni stupide, si ammala molto, soffre, vive vere e proprie tragedie. La strega non realizzata viene distrutta dalla sua stessa enorme forza.
Quindi, se tutto quanto sopra è scritto come se si trattasse di voi – è ora di correggere la situazione e liberare la vostra strega interiore.

La Lezione del Maestro Nero

 Di Antonio Napoletano

Nella loggia silenziosa, le candele erano ancora accese, ma la loro fiamma tremava come se esitasse a rivelare troppo.
Il giovane discepolo era tornato da solo. Aveva attraversato molte prove, e il suo cuore si gonfiava di un orgoglio nuovo. Sentiva di sapere, di vedere più a fondo degli altri.
Dal fondo della sala, una voce si levò.
«Perché sei tornato, figlio della pietra?»
Lui si voltò. Un uomo vestito di scuro, con occhi lucidi come ossidiana, lo fissava. Non era il suo Maestro di Luce, eppure la sua voce sembrava familiare.
«Cerco la perfezione» disse il discepolo. «Ho lavorato sulla pietra, ho dominato le ombre. Ora voglio il potere della Luce.»
L’uomo nero sorrise.
«Potere? Dunque vuoi possedere ciò che non può essere posseduto. Vuoi la fiamma nella tua mano, non nel tuo cuore. Sappi allora che la vera contro-iniziazione nasce così: quando l’uomo crede che la verità sia un trono, e non un cammino.»
Il giovane tacque.
«Ma io ho faticato. Ho sacrificato il sonno, la paura, persino l’amore per il mondo…»
«E hai dimenticato la pietà, la dolcezza, la misura. Hai costruito un tempio di pietra senza mai aprirne la porta. Ti sei fatto Dio nel nome del simbolo, ma non ne hai compreso il respiro.»
L’uomo nero si avvicinò. Le candele si abbassarono, e solo allora il discepolo vide che il suo volto era il proprio riflesso — un sé più vecchio, più duro, più vuoto.
«Io sono te» disse la voce. «Sono il Maestro che ti promette la Luce senza chiederti il sacrificio del cuore. Sono la contro-iniziazione che si veste di saggezza per farti dimenticare la verità più semplice: che la Luce non comanda, illumina.»
Il discepolo cadde in ginocchio. Il riflesso svanì. Solo una candela rimase accesa, e il suo bagliore tenue disegnava una croce invisibile sul pavimento.
Allora comprese. La vera iniziazione comincia quando l’orgoglio muore, e la contro-iniziazione finisce quando il silenzio ritorna a essere preghiera.
Ho detto!

*MALEDIZIONE O CONSAPEVOLEZZA*

 Di Pamela De Nicolò

Quante volte, di fronte a una scia di eventi difficili, qualcuno ci ha detto: _“Forse sei stata maledetta.”_

E quante volte anche noi lo abbiamo pensato, nel silenzio delle nostre paure.

Ma fermiamoci un attimo.

*La stregoneria vera non parte dalla paura parte dalla consapevolezza. *

Sì, le maledizioni esistono, *ma prima ancora esiste un’altra magia: quella delle ferite invisibili.*

Quando per troppo tempo ci hanno rubato qualcosa a livello emozionale la fiducia, il diritto di essere felici, la speranza, la voce — si apre dentro di noi uno spazio fragile, e da lì l’energia entra e si aggancia.

*L’universo non ci punisce, ci mostra.*

Ci fa vedere nella materia attraverso le sfortune, i furti, le malattie leggere, gli incidenti ripetuti – quelle parti della missione dell’anima che stiamo dimenticando.

*Ogni perdita diventa allora un richiamo: “Ritorna a te. Ricorda chi sei.”*

Quando una figlia dice “Mi hanno rubato ancora i fari della macchina”, la Strega non guarda solo al furto.

*Guarda alla luce rubata.*

Forse qualcuno o qualcosa ha spento la sua fiducia, forse la madre e la figlia stanno attraversando insieme un passaggio di restituzione energetica, e l’universo lo mostra con segni concreti.

*Prima di parlare di maledizioni, dunque, chiediamoci:*

Dove ho smesso di credere nella mia luce?

Cosa sto lasciando che mi venga tolto, senza difendermi con amore e presenza?

Quale parte di me chiede di essere ripulita e riaccesa?

> *Poi sì, si può purificare la casa, il corpo, l’aura ma la vera purificazione comincia quando la coscienza torna al centro.*

*Non esistono solo maledizioni. Esiste la dimenticanza del proprio potere.*

_E quando una donna si ricorda chi è, nessun male può restare. _

`La prossima volta che vi sembra che tutto vi vada contro, non chiedetevi “chi mi sta maledicendo?”`

_Chiedetevi: “Dove ho smesso di benedirmi?”_

` Questa settimana, accendete una candela bianca e dite sottovoce:`

_“Rendo sacra la mia luce. Nessuno può rubarla, perché è mia da sempre.”_

* Formula di Purificazione della Luce Rubata *

Da ripetere per tre sere consecutive ogni sera per tre volte:

“Con il soffio dell’Est richiamo la mia luce.

Con il fuoco del Sud riaccendo il mio potere.

Con l’acqua dell’Ovest purifico la mia memoria.

Con la terra del Nord radico la mia forza.

Io sono ciò che nessuno può oscurare.

Io sono la luce che ritorna.