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Friday, July 25, 2025

💀💀💀 E SE TI DICESSI CHE: POVERTÀ, SFORTUNA, FAME E CAOS SONO DELLE ENTITÀ? 💀💀💀

 


Di La Necromanzia


(…e che non si combattono tutte allo stesso modo?)

Non sempre ciò che viviamo è solo una “fase”.
A volte è una presenza. Invisibile, ma viva.
La Povertà che ti bussa alle porte non è solo un conto in rosso.
La Fame non è solo mancanza di cibo,ma assenza di nutrimento spirituale.
Il Caos non è disordine:è entità frammentante.
La Sfortuna? È un cavaliere in sella che porta rottura a chi incrocia la sua strada.

LA CATTIVA SORTE CAMMINA
Ha un cavallo nero e non scende mai. Chi la guarda negli occhi, dimentica la strada di casa.”
(Appunto rituale tramandato tra donne rom Kalé, raccolta orale 1963)

4 ENTITÀ 4 NATURE 4 LIGNAGGI MAGICI
FAME: la bocca che non si sazia
Magia necromantica:è lo spettro dei morti non nutriti (vedi Unquiet Voices), gli affamati dell’aldilà che consumano la vitalità dei vivi.
Tradizione asiatica e hoodoo: gli spiriti affamati (pretas/gaki) o gli antenati dimenticati provocano impoverimento e malessere.
Rimedi rituali: nutrirli. Offerte, libagioni, preghiere di nutrimento. Non si combatte: si placa.

POVERTÀ: la voce che ti dice “non puoi”
Hoodoo: non è solo condizione ma maledizione energetica. Si rompe con Uncrossing,Van Van, Salmo 23.
Magia popolare slava: si evita prendendo tutto in contanti. I debiti aprono varchi.
Si espelle. Si paga simbolicamente (13 monete, pane duro, straccio legato).
CAOS: il vortice che non ha intenzione
Tradizione necromantica: è il vuoto tra i cerchi, lo spirito dell’inversione. Va chiuso.
Hoodoo: si può anche invocare per confondere un nemico (papavero, senape nera).
Zigana: lo spirito confondente si manifesta in sogni o ombre nei crocicchi. Si tratta con oggetti specchianti e nodi.

SFORTUNA: la freccia sbagliata lanciata bene
Magia zigana: la Cattiva Sorte è un cavaliere nero. Vaga. Non colpisce per scelta, ma per “vicinanza”. Si “distrae” o si spezza. Mai affrontarla direttamente
Hoodoo: bad luck causata da crossing,jinx,evil eye. Va spezzata con uncrossing bath, candela nera, Van Van oil.
Ed è questa la verità che non si dice:
“Ciò che chiami ‘periodo sfortunato’ ha un nome, una bocca, un volto e a volte anche una sella. E se non lo riconosci, si siede al tuo tavolo per cena.”

E tu le sapevi tutte queste cose?


Fonti (rituali,folkloriche,etnografiche)
•Unquiet Voices,Rob & Nonie Douglas (2024)-sul nutrimento dei morti e gli spiriti affamati.
•Red Book of Appin(raccolte orali scozzesi)-potere su fortuna/sfortuna tramite grimori negromantici.
•Hoodoo Herb and Root Magic,Catherine Yronwode-rituali contro povertà e malasorte.
•Master Book of Candle Burning,Henri Gamache-uncrossing e inversione della malasorte.
•Hoodoo Deluxe,Mario Oberon-bagni di basilico e riti di prosperità.
•Raccolte Zigane orali (Slovacchia,Andalusia, Ucraina):storia della Cattiva Sorte a cavallo (fonte:archivio orale Slovacchia,1963-Kalé, trad. M. Džovanová).

💀💀💀DOVE FINISCONO QUELLI CHE NÉ DIO NÉ L’INFERNO VOGLIONO?💀💀💀



 Di La Necromanzia


“Non tutti coloro che non sono saliti sono caduti. Alcuni sono rimasti nel mezzo. E da lì chiamano. “Tradizione cabalistica anonima,citata in Unquiet Voices
Tutti conoscono l’Albero della Vita.
Molti temono l’Albero della Morte.
Ma pochi sanno che esiste un Terzo Albero,e che è lì che cammina il necromante.
Non nella luce. Non nell’abisso. Nel mezzo.
IL LIMBO NON È UNA FAVOLA:È UN PIANO DI LAVORO
Il Limbo non è solo teologia. È spazio reale,vivo e attivo nei rituali.
È il luogo dove finiscono gli spiriti non saliti e non dannati,quelli rimasti in attesa,in frammenti,in fame.
Ed è proprio lì che il Terzo Albero affonda le sue radici.
Chi lo nega non ci è mai passato.
Chi lo ha attraversato…non dimentica il silenzio che ha sentito.
TRE ALBERI,TRE MONDI,MA UNO SOLO È TACIUTO
Albero della Vita:
Le Sefirot,l’ordine divino e le emanazioni superiori
Albero della Morte:
Le Qliphoth,i gusci del caos e le sfere del vuoto
Il Terzo Albero:
Quello che nessuno nomina,ma che chi pratica conosce con le ossa
Il Terzo Albero non è disegnato nei libri.
È evocato nei rituali oscuri,nei sogni spezzati,nei cimiteri dimenticati.
QUI È DOVE LAVORA IL NECROMANTE
Chi opera davvero con la morte sa che non tutti gli spiriti sono anime.
Molti sono:
•Shedim:
spiriti dell’aria,simili all’uomo ma separati dal Cielo
•Mazzikim:
entità predatorie,presenti nei luoghi maledetti
•Angeli della Distruzione:
forze cosmiche che non portano salvezza né dannazione,ma esecuzione
•Ombre Obbedienti:
presenze senza volontà,ma pronte a rispondere
•Aborti cosmici:
creature mai nate,trattenute tra due mondi
Nessuno di loro appartiene al Cielo o all’Inferno.
Appartengono a ciò che è rimasto a metà.
IL RAMO SPEZZATO DELLA CREAZIONE
Il Terzo Albero è nato dall’eccesso del Giudizio (Ghevurah) non temperato dalla Misericordia.
È un errore cosmico?
No:è una zona rimossa,un archivio vivente dove tutto ciò che è stato escluso prende forma.
Contiene potere. Ma non è per tutti.
PALAZZI CHE NON SI APRONO CON LA PREGHIERA
Nei testi dimenticati (Unquiet Voices, Heikhalot Rabbati, Dragon Rouge),si parla di Palazzi Intermedi,mai nominati nei sistemi ufficiali:
•Ofel:
Buio senza voce,dove regna la perdita
•Heikhal ha-Din:
Sala del Giudizio Silenzioso
•Sheol Astrale:
Culla degli spiriti dell’aria
•Canaan delle Ossa:
Dove i morti non sono accolti
Nessuna luce,nessuna fiamma. Solo porte chiuse che si aprono con nomi rotti.
MA ATTENTA A COSA CHIEDI
Se bussi alle porte del Terzo Albero,sappi che qualcuno risponde sempre.
E non è detto che quello che arriva lo faccia per aiutarti.
A volte rispondono gli Angeli della Distruzione.
A volte rispondono presenze che non conoscono compassione né redenzione,solo ordine freddo e implacabile.
E tu… le sapevi tutte queste cose?

FONTI
•Unquiet Voices:Spirits of the Forgotten,A.C. Avers
•Dragon Rouge:The Dark Initiatory Currents,T. Karlsson
•Sefer ha-Razim,M. Margalioth (1966)
•Heikhalot Rabbati,manoscritti Geniza
•Testamentum Salomonis,McCown ed. 1922
•Gershom Scholem,Major Trends in Jewish Mysticism
•A. Kaplan,Inner Space

Wednesday, November 29, 2023

IL CAOS E LA LOTTA SEMPITERNA

 di Shamano Shekhinà Shekhinà

C’è chi molto spesso va a pensare e credere: che vita beata quella di Chi ha superato tutte le sfere e ogni fatica terrene! Con questo, però, si dimostra di non avere la minima idea della vastità del reale. Come in Terra, così in Cielo, per l’esattezza.
Infatti è abbastanza veritiero che i tantissimi fardelli terreni col tempo vadano via, ma ben altri doveri di livello cosmico, ben maggiori, ne prendono il loro posto. In verità, se in Terra è già così terribilmente difficile tanto più di certo lo sarà in Cielo.
Non si tiene in effetti giammai conto del periodo di “Devachan”,allorché l’illusione nasconde tutto l’enorme ed immane lavoro che attende ciascuno. Ma la vera Lotta contro il Caos non potrebbe mai e poi mai essere semplice, agevole. L’uomo soffre sempre per l’oscurità e per il Caos. In ogni livello le difficoltà si ripropongono, si presentano in quanto molti altri sono gli aspetti celati nelle tenebre ed identico funziona proprio per il Caos.
Per di più, l’essere umano sente solo e soltanto gli attacchi che vengono da quest’ultimo, ma almeno senza doverne veder neanche le mosse fangose. Certo, risulta davvero complesso la vita per l’uomo, ad esempio, per la sua totale ignoranza e anche poichè è servile di fronte alle tenebre. Ma peggio ancora è quando si scorgono i movimenti delle masse materialistiche e materiali che sprofondano inesorabilmente nel Caos più completo e perenne. Quando il fuoco sotterraneo, altamente distruttivo, senza scrupoli, cerca di sfondare davanti alle attese la crosta terrestre, oppure effluvi di gas avvelenano l’intero spazio ecco che le difficoltà orribili superano qualsiasi immaginazione di natura prettamente terrena.

Per ragionare delle difficoltà non sono esclusivamente i singoli gravami che servono, bensì soprattutto i raffronti. Gli ignoranti, infatti, credono fermamente che i celesti altro non facciano che cantare e suonare l’arpa (aspetto prettamente religioso dunque legato a testi spesso inventati). Sono delle totali falsità da dover abbattere. In nessun luogo si legge che le difficoltà esistano solo nel mondo definito fisico; ma bisogna urlare e dire ancora una volta, per raffronto ma adesso tramite una metafora nascosta:

Se qui i diavoli disturbano, là è Satana stesso che impegna l’Arcangelo!

Per terminare l’articolo, breve ma molto chiaro, si va a spiegare che questo è il modo in cui deve essere intesa la battaglia Sempiterna contro il Caos. Bisogna in pratica accettarla come l’unica soluzione, e giungere perfino ad amarla come un grande segno della fiducia accordata dalla Mente del Creatore, la Mente Divina Cosmica mentre mantiene l’equilibrio.

Friday, November 10, 2023

LA MAGIA DEL CAOS

di Shamano Shekhinà Shekhinà

“Mi trovo davanti a una buia caverna immerso fino alle caviglie in un nero luridume. Intorno a me aleggiano delle ombre. Sono attanagliato dalla paura ma so che devo entrare. Striscio attraverso una stretta fenditura nella roccia e giungo in una caverna più interna col fondo ricoperto di acqua nera, ma dall’altra parte scorgo una pietra che emana una luce rossastra a cui devo arrivare”

(Viaggio infernale nel futuro. Il Libro Rosso, C.G. Jung)

Il Caos nella Tradizione Ermetica e nella Simbologia Ermetica è rappresentato quasi sempre dall’immagine del Drago oppure dalla stessa Caverna Oscura o ancora dalla Quercia Cava (“Chēne”,la cui radice viene dal Greco “Chaino” che significa “Aprirsi, Essere spalancato”) e da cui poi si forma “Chaos”, riferito non solo all’idea del Caos e delle tenebre ma anche alla larga apertura ed infine all’abisso.
Ma qual è il motivo per cui il Caos, la follia divina hanno così tanta importanza nella cultura Ermetica? Se l’universo, in sè, evolve verso stati di massimo disordine, come poter spiegare l’emergere di strutture altamente complesse ed organizzate, come gli organismi viventi che sono degli stati del tutto improbabili?
L’osservazione dei fenomeni naturali ha permesso agli antichi Alchimisti di conoscere sia ciò che avviene nell’uomo, il rapporto ordine e disordine, sia come la materia prima, altra “Metafora” del Caos, è necessaria in ogni “Trasformazione”, come nell’aumento del Caos o Entropia è nella nascita di un nuovo ordine.
Per esempio un altro simbolo è la Vergine Nera. Il colore del Caos associato alla forma per la quale è destinato, vale a dire quella forma perfetta, pienamente immacolata (la Vergine appunto) che fa in seguito nascere il suo figlio migliore (il Lapis), proprio quell’ordine nuovo che dal Caos prende tutta la sua forma.

NEI TAROCCHI

Il Matto è l’ultima carta dei Tarocchi, essendo una carta senza alcun numero, che i cartomanti mettono o prima oppure anche dopo i 21 Arcani Maggiori all’atto di mescolare le loro carte.… Il Matto inoltre è man mano divenuto il famoso Jolly/Joker nella carte da gioco proprio uscite dagli Arcani Minori. Ma quale necessità possiede il Jolly nel contesto di un mazzo da gioco o di tipo divinatorio e quali sono le sue caratteristiche?
Il primo facile da intuire è l’Imprevedibilità, e niente risulta più imprevedibile di qualcosa che non è mai numerato, quindi non definito, codificato, e la sua presenza rappresenta la “Deviazione” da tutto ciò che è a quello che è destinato poi ad essere, che purtroppo mai più potrà essere. Ciò fa nascere delle nuove possibilità come pure delle nuove disgrazie, ma sempre non previste e prevedibili dal dato di partenza e questo forse può giustificare l’effetto Jolly, che può cambiare anche del tutto gli esiti di una partita in corso per chi lo detiene ma anche per chi può levarlo al suo possessore.
Il secondo è esattamente il Disordine, a volte diretto effetto del primo ma conseguenza immediata degli altri aspetti “Archetipici” del Matto stesso: l’atemporalità, l’assenza di ogni valore e ogni significato come espressione del nulla e del vuoto, l’adirezionalità del movimento nello spazio, che nel gioco di carte giustifica la possibilità del Joker di avere il valore della carta che ad esso si associa.
Il terzo è l’Irregolarità, questa volta unione dei due precedenti nella relazione con un contesto: quello che vale per le tutte altre carte/persone non vale mai invece per il Joker/Matto, la sua unica regola è l’assenza di regole.
Il quarto, non meno importante, è l’effetto non voluto dell’Inversione; le caratteristiche del Joker creano un livellamento ed un azzeramento delle differenze esistenti fino ad invertire le stesse, non soltanto per effetto del disordine e dunque della casualità della divisione delle forze, non più soggette a meriti e capacità, bensì per affinità favorisce quelli che giocano male (o agiscono il male) o non sanno proprio giocare (la fortuna dei principianti). È’ il protettore degli Altri, delle minoranze e delle devianze.
Per finire è che si tratta della Matrice da cui parte tutto il senso dell’opera e a cui l’opera stessa volge, da cui poi lo si assimila alla Materia Prima ed al Caos. Spesso si dice infatti che è il percorso che conta ed i 21 Arcani Maggiori sono per l’iniziato istruttivi per il suo cammino anche se poi tutto si risolve nel Caos da cui tutto è partito. In effetti, il lavoro dell’iniziato avviene proprio ai margini del Caos, dove il Drago protegge il suo tesoro, ai confini del Mondo (l’ultima carta dei Tarocchi che precede il Matto).

“La follia, come sai, è come la gravità, basta solo una piccola spinta”

Saturday, November 4, 2023

FISICA E METAFISICA NEL MITO GNOSTICO DI SOPHIA

di Shamano Shekhinà Shekhinà

Questo articolo è diretto a chi abbia una conoscenza, anche superficiale, dello Gnosticismo.
Poco meno di 14 miliardi di anni fa, un punto singolare esplode improvvisamente e nascono lo Spazio ed il Tempo. Nasce anche la Materia che viene proiettata violentemente in tutte le direzioni.
Nasce un Unive
rso regno del Caos, un inferno: stelle che si accendono grazie ad immani reazioni nucleari, galassie che a folle velocità si allontanano, stelle che esplodono (magari distruggendo in un istante tutte le civiltà che vi ruotano intorno), buchi neri che inghiottiscono stelle o intere galassie, quasar che emettono quantità di energia inimmaginabile, pulsar che ruotano come trottole, galassie che si scontrano, pianeti ingoiati dagli strati esterni della loro stella, asteroidi che bombardano impietosamente i pianeti etc…
Questa è la Creazione dal punto di vista di un essere come l’uomo la cui esperienza è nel piano dello Spazio e del Tempo.
Per l’Uomo, dunque, non ha alcun senso chiedersi cosa vi fosse “prima” di questa immane esplosione, perchè il Tempo è iniziato con essa.
E’ impossibile per le nostre capacità immaginare la Realtà senza Tempo nella quale avviene questo che per noi è un gigantesco cataclisma.
In questa Realtà non c’è passato, non c’è futuro: ciò che per noi si sviluppa nel Tempo avviene in Essa ora, qui e adesso.
E cosa avviene?
L’Errore, il terribile Errore che lo Gnosticismo descrive sotto forma di Mito, ma che in realtà esprime, sotto forma di “avvenimenti”, un processo senza Tempo che coinvolge gli splendidi ed eterni Eoni, emanazioni dell’Uno inconoscibile.
Non è questa la sede per descrivere la natura di questo Errore: in questa breve nota stiamo descrivendo soltanto le sue conseguenze.
Sophia, la Sapienza, l’ultimo Eone in ordine di gerarchia, precipita in basso nelle tenebre e nel terrificante abisso. La sua caduta produce l’immane cataclisma che abbiamo descritto tramite una catena di eventi ormai inevitabili: nasce il terribile Dio creatore di questo mondo, un Dio arrogante, geloso, vendicativo, “ignorante” di tutto ciò che è al di sopra di Lui.
Con Lui nascono i sette Arconti, terribili potenze dominatrici di questo mondo di tenebre, Regno del Male.
L’essere umano ha esperienza solo del suo piccolo pianeta, ma ciò gli basta per rendersi conto della terribile Legge che lo domina, caratterizzata da una violenza e da una malvagità senza limiti, basti solo pensare agli animali che, per sopravvivere, devono mangiare altri animali o alle terribili atrocità che caratterizzano tutta la storia della specie umana.
Sophia è angosciata e disperata.
E’ prigioniera delle tenebre in un mondo malvagio ed ostile, ma inizia il suo gigantesco sforzo per liberarsi dalle catene della Materia: qua e la nell’Universo nasce la vita. Dapprima forme elementari, poi via via forme sempre più complesse fino alla comparsa di esseri che sviluppano prima l’autocoscienza e poi il pensiero, la scintilla di Sophia.
L’essere umano ha dunque in se la scintilla divina di Sophia in misura proporzionale alla sua evoluzione spirituale. Pochi uomini, gli Gnostici, acquistano la piena coscienza di essere stranieri in questo Regno del Male e di portare in se la scintilla divina. Ripudiano i fabbricatori di questo Mondo e non riconoscono la loro terribile Legge.
Attraverso la Gnosi, pochissimi uomini riescono a ripercorrere il percorso della Caduta in senso inverso ed a ritornare al Mondo divino: attraverso di essi Sophia risale al Pleroma, l’unica vera Realtà, e riacquista il suo posto fra gli Eoni.

Col suo dualismo spirito-materia, l’uomo è dunque un microcosmo che rispecchia il dualismo cosmico Sophia-Universo.