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Saturday, October 14, 2023

STREGHE: SABBA E LA RUOTA DELL’ANNO

di Shamano Shekhinà Shekhinà

Quando si fa un tuffo nel passato e si vanno a vedere i popoli antichi facile notare una costante, perenne che li accomuna tutti: il grandissimo valore dato e affidato alla ciclicità del tempo. Fin dall’alba del primo giorno, l’essere umano ha da sempre avvertito un grande bisogno di dover controllare quell’indescrivibile dimensione del tutto astratta definita tempo, perchè fosse capace di prepararsi al meglio al ridondante incontro che la natura gli offriva volta dopo volta.

Per tale motivazione nasce l’esigenza di dover ricordare anche segnando i vari e differenti momenti salienti dell’intera vita di tutti i giorni, calcolando nei minimi dettagli quelli che in futuro sarebbero stati poi chiamati i Sabba delle Streghe. La necessità di cogliere più possibile il passare inesorabile del tempo richiese l’urgenza di seguire un vero e proprio calendario, oggi conosciuto come la Ruota dell’Anno.

La simbologia del cerchio, assai familiare ad ogni Strega, ha delle radici antichissime ma ogni volta viene legato all’eternità del tempo, non può che ricordare una civiltà ben precisa la quale, quasi sicuramente più di tutte le altre, ha saputo utilizzare tale iconografia: gli antichi Egizi.

COSA SONO NELLA PRATICA I SABBA

I popoli dell’antichità avevano perciò sviluppato e poi anche migliorato un vero e proprio personale calendario, la Ruota dell’Anno, basato totalmente o quasi principalmente sui cicli stagionali osservando di continuo l’andamento sempiterno della natura. Per poter allora capire in pieno cosa sono i Sabba delle Streghe, bisogna fare un passo indietro e così andare a scoprire di conseguenza in che modo l’idea circolare del tempo fosse stata tanto importante per gli antichi Pagani.

I cicli stagionali, dettati dai Solstizi e dagli Equinozi, avevano per primo la funzione pratica e allo stesso tempo vitale in quanto dalla corretta preparazione verso tali eventi, poteva dipendere l’intera sopravvivenza dell’Uomo. La Ruota dell’Anno, stilizzata tramite il simbolismo di un cerchio ad 8 raggi, pone le sue profonde radici utilizzando due cicli naturali: il viaggio del Sole nel cielo nel corso appunto dei solstizi e degli equinozi insieme a quello stagionale basato sul raccolto.

I Sabba delle Streghe, in effetti, avevano perlopiù due grandi interpretazioni, entrambe imprescindibili e correlate in un’unica fusione del tutto perfetta. Se da un lato i Sabba contrassegnavano i momenti più propizi per il raccolto ed il benessere di tutto il popolo, esisteva anche una profonda connessione spirituale tra l’Uomo e la Natura che lo circondava e viveva se stesso come la parte integrante dell’Universo ed infine la stessa presenza del Divino veniva vista sia come creatrice che come parte dell’Universo.

Non solamente, detto ciò, i Sabba delle Streghe rappresentavano la collaborazione tra l’Uomo e la Natura, bensì si trattava anche di intensissimi momenti nei quali se ne celebrava con immensa gratitudine la comunione magico - spirituale.

SABBA MAGGIORI E SABBA MINORI

Giunti sino a tutta la comprensione sull’argomento, nonché per concludere l’aticolo esposto, è veramente doveroso conoscere che vi è una forte differenza tra i Sabba, la quale generò la categorizzazione in Sabba Maggiori e in Sabba Minori. Si tratta in parole povere di una differenziazione basata sui ritmi della terra e sul ciclo solare. Per Sabba Maggiori si intendono le feste di Samhain, Imbolc, Lammas/Lughnasadh e Beltane, valere a dire i Sabba delle Streghe collegati al raccolto, all’agricoltura ed all’allevamento. Per Sabba Minori, differentemente, ci si riferisce alle feste correlate ai Solstizi ed agli Equinozi, cioè ai Sabba di Yule, Mabon, Ostara ed infine a Litha.



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