di Shamano Shekhinà Shekhinà
Per introdurre l’argomento si può benissimo asserire che il Simbolo del Serpente sia nato già nelle caverne nelle quali l’uomo primitivo utilizzava come ben si conosce le pareti per poter riprodurre tutta la fauna la quale ogni giorno colpiva il suo immaginario.
Da quell’epoca in poi e perfino ai tempi odierni, questo animale strisciante venne impiegato fortemente per riuscire a trasmettere un messaggio criptato (quello sei Simboli appunto) delle diverse Tradizioni Sacre di tutte le razze esistenti sulla Terra ed in particolare nella Tradizione Alchemica e quella Religiosa in questo pianeta, mentre in altri casi, possiede un significato ben più negativo poiché ritenuto ciò che propone il principio del male stesso, vale a dire Satana, dando al bellissimo animale l’intera colpa per aver “Tentato” la donna Eva.
L’atto della spudorata disubbidienza di questa nei confronti delle “Regole” di Javè, consentirà poi in seguito alla maledizione eterna di ogni Serpente nonchè delle donne, in relazione a quanto stabilito dalle parole della Genesi.
Le specie appartenenti a questi ofidi sono tra le più svariate: aspidi, pitoni, serpi, cobra, ecc.
Secondo la Tradizione Ermetica, invece, il valore effettivo e reale di tutti questi Simboli Serpentini, rappresenta all’interno dell’uomo la vita stessa e soprattutto il rinnovamento completo, come il Fuoco Serpentino ondulante e folgorante il quale va a trasmutare la materia attraverso la fase della sublimazione.
IL CADUCEO DI MERCURIO O ERMETE: ALCHIMIA E SPIRITUALITA’
Tra tutti i Simboli Serpentini conosciuti, forse o quasi certamente quello più importante in significato è rappresentato dal “Caduceo di Mercurio”, impiegato oggi come distintivo della medicina in generale, della farmaceutica nonchè dei medici in particolare.
Con il trascorrere ininterrotto dei vari secoli il Caduceo ha subito cadute o meglio ha sofferto a causa delle tante varianti senza però perdere mai il suo messaggio silente, nascosto, velato, diretto verso la sensibilità degli uomini.
Citato va l’esempio della una clava con un solo Serpente attorcigliato ad essa, oppure i due Serpenti anche qui attorcigliati nell’atto di versare del “Veleno” in un calice o una coppa; comunque, resta il fatto che il Simbolo classico in assoluto è e sarà sempre il Caduceo di Mercurio: ed ecco i due Serpenti i quali perfettamente si vanno ad incrociare verso l’alto, nella fattispecie attorno a un’asta posta al centro.
La sua interpretazione in chiave Ermetica richiama fortemente la colonna vertebrale con i suoi tre canali energetici e che a sua volta anche la Tradizione Indù definisce come “Shushuma” ovvero appunto il canale centrale, mentre “Ida” e “Pingala” sono i nomi di quelli laterali.
In questi ultimi sarebbe esattamente l’energia vitale la quale parte dal basso per poi scorrere verso la testa e durante il suo passaggio consente di aprire e soprattutto alimentare ogni vortice planetario o detto anche “Chakras”, fino a giungere alla “Pigna” più estrema come posizione cioè la famosa ghiandola Pineale, generando in tale modo l’apertura alare, il Simbolo di Spiritualità in atto il quale mostra lo stimolo del Chakra coronario, posto proprio sopra il cranio, il Golgota.
Questo “Sacro Serpente”, l’energia, dorme assopito e acciambellato alla base dell’intera colonna vertebrale, per l’esattezza nel punto preciso nel quale risiede l’“osso sacro” e si sveglia soltando nel momento in cui è stimolato: il risultato sorprendente è che si erge sprigionando il Fuoco Sacro, Fuoco che però non brucia, bensì trasmuta ed eleva allo stesso momento l’animo umano verso le più elevatissime vette della Spiritualità. Ciò, in quanto con l’incontro nella Camera di Mezzo, cioè il plesso cardiaco, con l’energia la quale scende dall’altro, accade la combustione e la trasformazione in Luce, in Spirito Santo.
Questa forma di Super Energia di Luce è direttamente da affiancare alla figura del Creatore, è il Grande Architetto il quale tramite il suo verbo, manifesta le sue idee usando la Mater - Materia, come materiale plasmabile; ecco il motivo per il quale Dio è e si trova in qualsiasi cosa.
Dunque, capito questo, più semplice comprendere che il Caduceo di Ermete, di Mercurio, è un Simbolo di carattere regale rappresentate dall’indiscutibile “Principe dell’Olimpo”, appunto Mercurio!
La Tradizione da sempre propone la storia tramite la quale Mercurio si trovò di fronte a due Serpenti i quali erano nell’atto dell’amore tra di loro e i quali si attorcigliavano totalmente al suo bastone, dando in tal modo così l’origine a questo Simbolo meraviglioso.
Nell’Antichità, venne utilizzato dagli Assiri - Babilonesi, per la precisione nella zona dell’India, nell’Impero Romano, fino anche ai vescovi ortodossi, ancora ai Greci, per poi giungere sino ai tempi moderni, come è stato di già accennato in precedenza.
La conclusione dell’articolo va a cadere sul fatto che tutto quanto dà soltanto una minima idea dell’itero tesoro sapienziale nascosto e celato in questo Simbolo, per il quale si potrebbero senza dubbio alcuno scrivere degli interi trattati a riguardo.
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