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Saturday, October 28, 2023

SIMBOLI: TRASFORMAZIONE DELLE ENERGIE PSICHICHE

 di Shamano Shekhinà Shekhinà


Il termine Simbolo viene dalla lingua Greco “Symbàllein” che sta a significare “Mettere Assieme“. Nella Grecia Antica, in effetti, certi oggetti (come per esempio una moneta) erano opportunamente suddivisi in due metà e date a due persone differenti, le quali avrebbero in tal modo avuto la possibilità di “Riconoscersi” durante un preciso e soggettivo periodo di tempo. E tale mezzo di riconoscimento veniva definito “Simbolo”. Da qui è semplice capire quanto il Simbolo abbia perciò una precisa funzione la quale “Rinvia ad una determinata realtà che non è decisa dalla convenzione, ma dalla ricomposizione di un intero“.

I Simboli per tutto questo e molto altro possono essere considerati come dei “Condensatori di Energie”, le quali si possono correttamente conosciute nonchè risvegliate, grazie ad un giusto sforzo interpretativo il quale non può per niente non usare la più alta facoltà della mente umana: l’Intuizione.

Quando lo Spirito inizia la sua esplorazione di un Simbolo viene portato verso delle idee le quali si posizionano ben oltre quello che la ragione può capire. Ma ciò verso cui i Simboli più potenti rinviano (come ad esempio quelli che secondo Jung avrebbero un carattere “Archetipico”) è ben lungo dall’essere una mera bizzarria dell’immaginazione.

Ulteriore qualità del Simbolo risiede anche nella funzione di mediatore: “Lancia dei ponti, raduna elementi separati, collega cielo e terra, materia e spirito, natura e cultura, reale e sogno, inconscio e coscienza. Alle forze centrifughe di uno psichismo istintivo che va a disperdersi nella molteplicità delle sensazioni e delle emozioni, il Simbolo si oppone attraverso una forza centripeta, creando così un centro di relazioni al quale il molteplice fa riferimento ed in cui si trova la sua Unità“.

Per finire, ultima funzione presa qui in esame del Simbolo è davvero più complessa, descritta sempre da C.G.Jung, cioè quella Trascendente, vista come la capacità di collegare ed armonizzare i contrari. Il Simbolo riesce benissimo a “stabilire una connessione tra due forze antagoniste e, di conseguenza, di superare delle contrapposizioni e di aprire così la strada a un progresso della coscienza“.

LA STREGA: SIMBOLO DI PROIEZIONE INCONSCIA

di Shamano Shekhinà Shekhinà



Il Simbolo della Strega rappresenta pienamente e senza dubbio alcuno uno tra quelli più misteriosi ma allo stesso tempo più affascinanti davanti alla quale interpretazione anche uno psicologo si viene talvolta a ritrovare. Può benissimo comparire sia nella fantasie della persona, che nei suoi sogni oppure infine nell’immaginario.

Attraverso una lettura fatta in chiave quasi esclusivamente Junghiana del Simbolo della Strega, evidenziando come dal punto di vista del celebre Psichiatra svizzero le Streghe sarebbero appunto:

“una proiezione dell’anima maschile, cioè dell’aspetto femminile primitivo che sussiste nell’inconscio dell’uomo: le streghe materializzano quest’ombra odiosa, di cui non possono liberarsi, e assumono al tempo stesso una potenza temibile; per le donne, la strega è il capro espiatorio, sul quale trasferiscono gli elementi oscuri delle pulsioni”

LA PROIEZIONE INCONSCIA

Seguendo la linea dell’interpretazione sempre Junghiana del Simbolo della Strega, la definizione continua specificando che:

“finché le forze oscure dell’inconscio non assurgono alla chiarezza della coscienza, dei sentimenti e dell’azione, la strega continua a vivere in noi. Frutto di repressioni, ella incarna i desideri, i timori e le altre tendenze della nostra psiche che sono incompatibili con il nostro io…”

In altre parole, si potrebbe affermare che il Simbolo della Strega, in natura Psicologica, è esattamente la “Proiezione” di una parte di quello che in noi risulta del tutto inaccettabile, e che per tale motivo è conferito ad una figura esterna idonea per poter offrire un elemento di aggancio alla nostra Proiezione.

Questa tipologia di fenomeno funziona non soltanto su un livello individuale, bensì tocca allo stesso modo anche il livello collettivo. Prova illuminante e che dona chiara conferma sarebbero le tantissime e sparse ovunque narrazioni dei drammatici destini ai quali sono state mandate incontro numerose donne nel corso di tutta la Storia.

Spesso possedevano alcune semplici caratteristiche personali innate anche che le facevano sembrare come fossero un preciso e corretto specchio Inconscio per potenti sentimenti e per forti pulsioni sempre e ancora inaccettabili alla Psiche collettiva, e di conseguenza venivano senza un motivo valido e razionale condannate alla purificazione attraverso l’utilizzo del fuoco.






 

Thursday, October 19, 2023

IL SERPENTE E LA SACRA SIMBOLOGIA

 di Shamano Shekhinà Shekhinà

 

Per introdurre l’argomento si può benissimo asserire che il Simbolo del Serpente sia nato già nelle caverne nelle quali l’uomo primitivo utilizzava come ben si conosce le pareti per poter riprodurre tutta la fauna la quale ogni giorno colpiva il suo immaginario.

Da quell’epoca in poi e perfino ai tempi odierni, questo animale strisciante venne impiegato fortemente per riuscire a trasmettere un messaggio criptato (quello sei Simboli appunto) delle diverse Tradizioni Sacre di tutte le razze esistenti sulla Terra ed in particolare nella Tradizione Alchemica e quella Religiosa in questo pianeta, mentre in altri casi, possiede un significato ben più negativo poiché ritenuto ciò che propone il principio del male stesso, vale a dire Satana, dando al bellissimo animale l’intera colpa per aver “Tentato” la donna Eva.

L’atto della spudorata disubbidienza di questa nei confronti delle “Regole” di Javè, consentirà poi in seguito alla maledizione eterna di ogni Serpente nonchè delle donne, in relazione a quanto stabilito dalle parole della Genesi.

Le specie appartenenti a questi ofidi sono tra le più svariate: aspidi, pitoni, serpi, cobra, ecc.

Secondo la Tradizione Ermetica, invece, il valore effettivo e reale di tutti questi Simboli Serpentini, rappresenta all’interno dell’uomo la vita stessa e soprattutto il rinnovamento completo, come il Fuoco Serpentino ondulante e folgorante il quale va a trasmutare la materia attraverso la fase della sublimazione.

IL CADUCEO DI MERCURIO O ERMETE: ALCHIMIA E SPIRITUALITA’

Tra tutti i Simboli Serpentini conosciuti, forse o quasi certamente quello più importante in significato è rappresentato dal “Caduceo di Mercurio”, impiegato oggi come distintivo della medicina in generale, della farmaceutica nonchè dei medici in particolare.

Con il trascorrere ininterrotto dei vari secoli il Caduceo ha subito cadute o meglio ha sofferto a causa delle tante varianti senza però perdere mai il suo messaggio silente, nascosto, velato, diretto verso la sensibilità degli uomini.

Citato va l’esempio della una clava con un solo Serpente attorcigliato ad essa, oppure i due Serpenti anche qui attorcigliati nell’atto di versare del “Veleno” in un calice o una coppa; comunque, resta il fatto che il Simbolo classico in assoluto è e sarà sempre il Caduceo di Mercurio: ed ecco i due Serpenti i quali perfettamente si vanno ad incrociare verso l’alto, nella fattispecie attorno a un’asta posta al centro.

La sua interpretazione in chiave Ermetica richiama fortemente la colonna vertebrale con i suoi tre canali energetici e che a sua volta anche la Tradizione Indù definisce come “Shushuma” ovvero appunto il canale centrale, mentre “Ida” e “Pingala” sono i nomi di quelli laterali.

In questi ultimi sarebbe esattamente l’energia vitale la quale parte dal basso per poi scorrere verso la testa e durante il suo passaggio consente di aprire e soprattutto alimentare ogni vortice planetario o detto anche “Chakras”, fino a giungere alla “Pigna” più estrema come posizione cioè la famosa ghiandola Pineale, generando in tale modo l’apertura alare, il Simbolo di Spiritualità in atto il quale mostra lo stimolo del Chakra coronario, posto proprio sopra il cranio, il Golgota.

Questo “Sacro Serpente”, l’energia, dorme assopito e acciambellato alla base dell’intera colonna vertebrale, per l’esattezza nel punto preciso nel quale risiede l’“osso sacro” e si sveglia soltando nel momento in cui è stimolato: il risultato sorprendente è che si erge sprigionando il Fuoco Sacro, Fuoco che però non brucia, bensì trasmuta ed eleva allo stesso momento l’animo umano verso le più elevatissime vette della Spiritualità. Ciò, in quanto con l’incontro nella Camera di Mezzo, cioè il plesso cardiaco, con l’energia la quale scende dall’altro, accade la combustione e la trasformazione in Luce, in Spirito Santo.

Questa forma di Super Energia di Luce è direttamente da affiancare alla figura del Creatore, è il Grande Architetto il quale tramite il suo verbo, manifesta le sue idee usando la Mater - Materia, come materiale plasmabile; ecco il motivo per il quale Dio è e si trova in qualsiasi cosa.

Dunque, capito questo, più semplice comprendere che il Caduceo di Ermete, di Mercurio, è un Simbolo di carattere regale rappresentate dall’indiscutibile “Principe dell’Olimpo”, appunto Mercurio!

La Tradizione da sempre propone la storia tramite la quale Mercurio si trovò di fronte a due Serpenti i quali erano nell’atto dell’amore tra di loro e i quali si attorcigliavano totalmente al suo bastone, dando in tal modo così l’origine a questo Simbolo meraviglioso.

Nell’Antichità, venne utilizzato dagli Assiri - Babilonesi, per la precisione nella zona dell’India, nell’Impero Romano, fino anche ai vescovi ortodossi, ancora ai Greci, per poi giungere sino ai tempi moderni, come è stato di già accennato in precedenza.

La conclusione dell’articolo va a cadere sul fatto che tutto quanto dà soltanto una minima idea dell’itero tesoro sapienziale nascosto e celato in questo Simbolo, per il quale si potrebbero senza dubbio alcuno scrivere degli interi trattati a riguardo.


Monday, October 16, 2023

IL BAPHOMET: SIMBOLO DI UNIONE ALCHEMICA

di Shamano Shekhinà Shekhinà


Il Baphomet è uno dei simboli esoterici e non solo tra i più complessi nonché tra i più confusi e soprattutto mal interpretati. Alcuni ad esempio credono che sia un demone infernale della cerchia di Belzebù e Azazel, altri invece che sia un idolo di orine pagana venerato dai Templari. Oggi, nel presente articolo, cercheremo di capire molto meglio di cosa si tratta e di conseguenza quali delle teorie che girano soprattutto sul web siano da considerare come più accreditabili.

CARATTERISTICHE

Quello che più lo ha fatto divenire così famoso (e tra l’altro incorniciato erroneamente sotto una cattiva luce) è di certo il suo aspetto abbastanza simile a quella che è l’iconografia millenaria e religiosa di un diavolo oppure di un demone. La sua rappresentazione meglio conosciuta è presa dal libro occultista “Dogme et Rituel de la Haute Magie” proposta da Eliphas Levi, il più famoso esoterista francese di tutto l’800.

Il Baphomet, chiamato anche col nome Bafometto, viene descritto esattamente dallo stesso autore nel seguente modo:

La capra sul frontespizio porta il segno del pentagramma sulla fronte, con una punta in alto, simbolo di luce, le sue due mani che formano il segno dell’ermetismo, quella rivolta verso l’alto verso la luna bianca di Chesed, l’altra verso il basso in direzione di quella nera di Geburah. Questo segno esprime la perfetta armonia della misericordia con la giustizia. Un suo braccio è femminile, l’altro è maschile come quelli dell’androgino di Khunrath, attributi che abbiamo dovuto unire con quelli del nostro caprone perché è uno e lo stesso simbolo. La fiamma di intelligenza brillante tra le corna è la luce magica dell’equilibrio universale, l’immagine dell’anima elevata sopra la materia, come la fiamma, pur essendo legato alla materia, brilla sopra di essa. L’orrenda testa della bestia esprime l’orrore del peccatore, che agendo materialmente, è l’unico responsabile che dovrà sopportare la punizione, perché l’anima è insensibile secondo la sua natura e può solo soffrire nel momento in cui si materializza. L’asta eretta in piedi al posto dei genitali simboleggia la vita eterna, il corpo ricoperto di squame l’acqua, il semicerchio sopra l’atmosfera. L’umanità è rappresentata dai due seni e dalle braccia androgine di questa sfinge delle scienze occulte”

Il suo significato più profondo, da come si può benissimo vedere, oltre all’aspetto demoniaco, mostra invece la duplicità e l’unione delle forze opposte. Nulla di poi così negativo, dunque.

Inoltre, va poi considerato che bisogna ricordare quanto molte rappresentazioni di Dèi antichi portavano un volto da capra, e che esso è stato associato a Satana soltanto in tempi successivi. Pan, per fare un esempio, il famoso Dio greco, il protettore delle greggi e dei pascoli, aveva un aspetto abbastanza similare.

BAPHOMET E L’ALCHIMIA

Questo fortissimo e antichissimo simbolo occulto è davvero molto collegato alla sfera Alchemico. Lo si può notare bene dalla moltitudine di segni associati proprio alla sua figura. Le scritte sulle braccia, in effetti, sono un evidente riferimento alla trasformazione della materia.

Inoltre, sul braccio sinistro del Baphomet leggiamo la scritta “Coagula”, mentre su quello destro la parola “Solve”. La prima vuole indicare “passare da solido a liquido”, la seconda invece “passare da liquido a solido”. Questo è quello che gli Alchimisti Spirituali cercavano di attuare per poter trasformare la pietra in oro, cioè l’ignoranza in illuminazione, ancora, l’imperfetto in perfetto.

BAPHOMET E L’ESOTERISMO

Le mani poi del Baphomet, come si può anche leggere nella spiegazione dell’immagine di Levi, creano il segno dell’Ermetismo Antico. Cosa significa, che cos’è? E’ un concetto esoterico il quale, in poche parole, spiega che la realtà è una ed è collegata. Meglio asserire che il microcosmo di ognuno è in stretto collegamento con il macrocosmo.

DUNQUE, COSA E’ IL BAPHOMET?

Più che spiegare cosa è possiamo dire con ottima certezza cosa non è. Non è un demone infernale o un diavolo. Tutti i riferimenti Alchemici ed Esoterici fanno infatti parte di Tradizioni Arabe e Cabalistiche, non sono elementi per nulla appartenenti né al Cristianesimo nè, al contrario, del Satanismo.

In base ad una recente teoria, visto appunto il collegamento di Baphomet con i Templari (che durante alcuni processi affermavano di venerarlo ), potrebbe essere una cosa davvero sconvolgente: la Sacra Sindone. La sua rappresentazione, infatti, fu rinvenuta su una tavoletta la quale faceva da coperchio ad una scatola in cui poteva essere contenuta proprio la sindone. Inoltre, per concludere in chiarezza, il Baphomet viene rappresentato in numerose chiese italiane e non solo.

Infine, va considerato che il simbolo in esame tocca anche gli elementi delle sfere sia degli Archetipi della Mente incarnata che del Sincretismo della Grande Opera dei Saggi di Trasmutazione nonchè Conoscenza interiori.