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Sunday, November 5, 2023

GLI ABITI DI POTERE TRA COLORI ED USI MAGICI

di Shamano Shekhinà Shekhinà

Il Potere deve essere visto come un Vero Potere, vale a dire il carburante il quale va ad alimentare la Pratica Magica. Tutto quello che esiste, quindi anche i colori, possiede una sua specifica energia. Dato che gli indumenti sono appunto colorati, si possono benissimo usare per la propria Magia, esattamente come si fa tramite i cristalli, le erbe, la musica, il cibo ed in pratica con qualsiasi cosa
Si sta parlando in questo caso di una vera e propria pratica antica quanto il mondo. Un esempio davvero risaputo viene rappresentato dell’utilizzo a dir poco speciale che oggi ancora viene fatto con l’abbigliamento tra i quali le importantissime Tuniche indossate da alcuni specialisti Maghi nonchè esperte Streghe.
Ci si riferisce in parole più semplici alle Tuniche in genere munite di particolari forme di cappuccio, fatte a mano con intreccio delle fibre naturali per poi essere appunto indossate solamente con finalità Rituale. Alcune volte sono ricamate perfino con dei motivi personalizzati, altre invece sono più semplici e disadorne. Queste Tuniche hanno in genere la funzione di poter risvegliare la interiore «Personalità Magica» del praticante, come anche di preparare, su ogni tipologia di livello possibile, la sua coscienza al rituale che si prepara ad eseguire. Per questo il motivo affinchè tale pratica sia ottimale, allo stesso modo i propri abiti di ogni giorno offrono la possibilità di migliorare la vita, inoltre, di saper costruire il futuro voluto ed infine di costruire per sé stessi delle esperienze assai più positive.
Ma attenzione!!! Non chiunque può praticare la Magia, non ci si deve mai e poi mai improvvisare non essendo assolutamente un gioco, oltre al fatto che l’arte del vestirsi può essere davvero molto Magica quindi portare a effetti devastanti.
Come prima cosa, il colore degli abiti, sia che si parli di quelli visibili sia di quelli più nascosti, risulta di importanza vitale. I colori che si vanno a indossare hanno enorme influenza tanto quanto i colori dell’ambiente che circostante.
UTILIZZO DEI COLORI
Di seguito vengono a questo punto esposti alcuni dei concetti generali principali per quanto concerne il colore adatto degli abiti ed i loro effetti Magici; questo in quanto sarà sempre fortemente opportuno fornire alcune spiegazioni più dirette.
1. Per attrarre l’influenza di un colore preciso scelto nella propria vita, ci vuole massima consapevolezza. Nel corso della giornata osservare bene i propri abiti e sentirne inoltre la loro energia come entra all’interno di sé stessi. Trasformare l’atto del vestirsi come fosse un vero e proprio Rituale. Quando di indossa il primo capo del colore scelto, va visualizzato nella mente e nello spirito il suo intero o anche parziale Potere, cioè, va proprio sentito divenire parte di noi. Solo a questo punto lo si può accettare.
2. Non è indispensabile che ci si vesta interamente e soltanto di un unico colore, infatti basta che esso faccia parte dei propri abiti e che rispecchi esattamente quel preciso colore che serve. (Se, per fare un esempio, indossare il colore rosa reca e genera del disagio, va indossato facendo in modo che non sia visto: come una canottiera, delle calze, ecc.).
3. Una volta che si è ottenuto l’obiettivo prefissato in partenza, si deve passare ad un altro colore ed insieme ad esso a un nuovo tipo di obiettivo. Indossare il medesimo colore durante ogni giornata può causare degli squilibri, anche inconsci: portare soltanto il blu per tre mesi può in effetti rendere depressi; troppo rosso, invece, può portare ad avere le orecchie che fumano! Quindi, saggio e funzionale è cercare sempre quell’equilibrio interiore.
4. Tutti gli abiti una volta sporchi non saranno più per niente efficaci. Se si sceglie di utilizzare così gli abiti come degli strumenti di Magia, bisogna sapere e capire che vanno preparati «Ritualmente» attraverso la tecnica del lavaggio frequente, ovvero l’Abluzione.
5. Va poi sempre ricordato di consentire all’energia del colore di essere in grado di generare influenza su e in sé stessi. «Invitare» letteralmente l’energia; non limitarsi solamente ad indossare una maglietta rossa e aspettarsi che sia lei a fare tutto il lavoro. Essenziale prepararsi continuamente al cambiamento.
6. Nel corso di specifici Atti Magici si possono indossare allo stesso dei colori specifici in modo da raggiungere la maggiore efficacia possibile.

FUSIONE POTERE PSICHICO – MAGICO

 di Shamano Shekhinà Shekhinà

I termini “sensitivo” e “strega” sono così troppo colmi di significato che molti di coloro che operano in tali campi evitano spesso di pronunciarle, preferendo parole più neutrali e socialmente accettabili, ad esempio come intuitivo, empatico, pagano o ancora operatore energetico. Tuttavia, si è avuta molto spesso l’occasione di poter notare che l’uso di queste etichette attenuate, più digeribili per l’aspetto commerciale, quasi sempre produce anche un’attenuazione nonchè un’inibizione del vero e totale potenziale delle capacità Psichiche e Magiche.
Sia la Magia che lo Psichismo si esprimono al massimo quando le emozioni sono veramente nette ed i pensieri del tutto concisi, ed inoltre le parole “Psichico” e “Strega”, sono totalmente efficaci nel poter suscitare pensieri ed emozioni molto molto forti. Per il sottoscritto, tali parole infatti sono un arcano e primario simbolo di potere e di competenza nei rispettivi campi: abbassare l’asticella vuol dire creare illusione e crollo del valore effettivo per tutti.
Ad un primo approccio del tutto superficiale, la Magia e la percezione Psichica possono essere scambiati e intesi completamente diverse. In verità, bisogna per forza di cose compararle ai due veri volti del Dio Giano, oppure alle due facce di una moneta: elementi diversi di un’unica entità. Fondamentalmente, si tratta di aspetti diversi della propria personale interazione con le Energie Sottili con le quali non bisogna mai improvvisare un contatto o peggio gioco. L’abilità Psichica è definita anche percezione Extrasensoriale, ovvero quella capacità di essere capaci di percepire l’energia come un’informazione tramite sempre nuovi e profondi canali.
Nonostante non esistano poi molte prove a sostegno di questa ipotesi etimologica, l’idea comunque va a cogliere in modo davvero efficace l’essenza stessa della Stregheria (Arte originaria non contaminata), quello che resta quando si rimuovono tutti gli orpelli folcloristici e magari fantasiosi.
Detto in modo più semplice, per concludere l’articolo in modo che nessuno pensi mai ad un gioco, sarà forse più chiarificante, sapere che l’Arte della vera Stregoneria non è altro che quella del Magus Primordiale, essa va in effetti a toccare «la capacità di gestire leggi cosmiche, naturali, manipolare l’energia saggiamente per poi riuscire senza contrasto con la forza dell’ambiente a modellarla e non soltanto per piegare la realtà al proprio volere bensì per essere un tutt’uno con se stessi».

EMANAZIONI ENERGETICHE OCCULTE

di Shamano Shekhinà Shekhinà

Le emanazioni energetiche occulte sono “il serbatoio” dove poter attingere ad una particolare forma di radiazione pranica ad alta concentrazione.
TRE CATEGORIE
Le emanazioni energetiche occulte si possono suddividere in tre categorie principali che, per semplicità, chiameremo Elementali, Mentali e Cosmiche.
Ogni categoria inferiore è governata da quella superiore, ricevendone le influenze e manifestando l’archetipo che la caratterizza, esteriorizzandosi nel mondo reale attraverso gli oggetti che lo compongono.
Mi spiego meglio: una pianta manifesterà le emanazioni energetiche occulte che la contraddistinguono in modo differente da una sedia oppure da un sasso, tuttavia la matrice originale che genera tale vibrazione sarà sempre la stessa.
“Tutto è spirito. La fonte della vita è infinito Spirito Creatore. L’universo è mentale. Lo spirito regna sulla materia.”

( Ermete Trismegisto )

ERMENEUTICA IN COSA CONSISTE

 di Shamano Shekhinà Shekhinà

L'Ermeneutica è in filosofia la metodologia dell'interpretazione.
La parola deriva dal greco antico ἑρμηνευτική (τέχνη), in alfabeto latino "hermeneutikè" (téchne), traducibile come (l'arte della) interpretazione, traduzione, chiarimento e spiegazione.
Essa nasce in ambito religioso con lo scopo di spiegare la corretta interpretazione dei testi sacri.
In seguito il termine assume un respiro più ampio tendente a dare un significato a tutto ciò che è di difficile comprensione. In questo senso può essere vista come la teoria generale delle regole interpretative.
Oggi si parla anche di ermeneutica giuridica e di ermeneutica artistica, che sono rispettivamente la metodologia dell'interpretazione delle norme giuridiche e delle opere d'arte. Tuttavia, il compito dell'ermeneuta non si esaurisce nella lettura o nella statuizione del metodo interpretativo: il dialogo con le religioni (Hans-Georg Gadamer) e il pensiero politico (Jürgen Habermas) si declinano tuttora secondo quello che viene chiamato circolo ermeneutico.
Piuttosto sorprendentemente (date le sue origini), l'ermeneutica ha influenzato alcuni studiosi di intelligenza artificiale che hanno trovato inadeguato l'approccio cognitivista o quello dell'elaborazione delle informazioni per capire il pensiero umano.

Saturday, November 4, 2023

IL TRAUMA: ARCHETIPO DEL CAMBIAMENTO

di Shamano Shekhinà Shekhinà

Se esiste un archetipo del cambiamento, questo è traûma.
La paura di soffrire è al tempo stesso una tutela e la più grande forza conservativa dell’essere umano: ciò che maggiormente previene il cambiamento.
La psicoanalisi ha dato al mondo numerosi insegnamenti, dall’importanza della dimensione soggettiva, alla centralità dell’eros, il recupero dell’inconscio e della realtà onirica, ed è stata la scintilla che ha scatenato numerose rivoluzioni culturali e sociali.
Nata e cresciuta parallelamente alla psicoanalisi, l’antropoanalisi fenomenologica, in costante confronto dialettico con l’opera freudiana e post-freudiana, è ciò che ha dato i natali a pensatori del calibro di Basaglia, che in Italia hanno permesso leggi e primati rivoluzionari come la chiusura dei manicomi.
Questi due movimenti hanno in comune la volontà di porre al centro la soggettività dell’individuo, sebbene in forme diverse.
Ma se c’è una cosa su cui concordano è un certo elogio del trauma. Il termine greco traûma indica una ferita o un danno.
Chiaramente nessuno vuole soffrire, e gli analisti sanno meglio di chiunque altro quanto un’esperienza traumatica sia condizionante per l’individuo, ma il punto è proprio questo.
Il trauma va compreso e curato, ma di certo non rifuggito, non evitato. Il trauma va accolto e vissuto, e posso dare una sola grande buona ragione a sostegno di questa ipotesi.
È quello che notava Freud fin dai suoi primi pazienti, e che poi Jung riconoscerà come vero e proprio percorso iniziatico.
La psicoanalisi è l’arte di trasformare il dolore in forza evolutiva, ed è dunque inevitabile che riconsideri la sofferenza non tanto come una disgrazia, ma piuttosto come una grande opportunità.
La forza propulsiva più potente dell’essere umano non è la felicità, ma il dolore. Immaginate un percorso tra un punto di partenza ed un punto di arrivo. Colui che non troverà alcun ostacolo al suo percorso farà un tragitto lineare e sereno, ma al tempo stesso giungerà all’arrivo così come era partito.
Chi invece trova portoni sbarrati e rifiuti soffrirà per il muro che gli si para davanti, ma se vuole continuare dovrà prendere il suo dolore e trasformarlo in forza per cambiare strada. E così ad ogni ostacolo migliorerà il suo tragitto, ogni volta che impatterà si farà male, ma se trova la forza di rialzarsi e proseguire perfezionerà il suo viaggio.
All’arrivo, colui che ha affrontato e superato più ostacoli sarà cambiato, evoluto.

<< Bisogna solo imparare a trasformarlo >>

PRINCIPIO DELL’UNITA’ ENERGETICA

di Shamano Shekhinà Shekhinà

Pranoterapia MCC e Alchimia Spirituale non sono efficaci se non c’è unita energetica: questo è il postulato di partenza per operare tali discipline in modo proficuo.
Ogni cosa proviene dallo stesso embrione ed è generata dalla stessa madre: tutto viene da una sola sorgente e l’uomo contiene la parte del mondo esteriore, l’emanazione della sua mente.
Jacob Böhme si esprime in tal senso per spiegare il principio dell’unità energetica:
“L’Anima degli uomini, degli angeli e dei demoni viene generata da una sola sorgente e, l’uomo, contiene la parte del mondo intrinseco che il demonio contiene egualmente in sé, ma in un principio differente”.
L’EMANAZIONE
La Gnosi spiegava l’unità energetica attraverso l’affermazione dottrinale dell’emanazione, sottolineando come tutte le creature spirituali fossero state emanate da una sorgente unica. (Dio/Abisso).
L’energia pranica non fa differenza: essa si manifesta per distacchi successivi delle energie seconde dalle prime, le terze dalle seconde e così via: tutto però si origina dalla Grande Forza Suprema ascrivible all’Uno Originale.
Tutto ciò che vediamo e che sentiamo in questa realtà (compresa l’energia pranica) è di origine divina anche se assoggettata ad un mondo grossolano, compromesso nelle possibilità spirituali.

Per poter avvicinarsi alla fonte divina e usufruire di tale potere illimitato, abbiamo bisogno di compiere L’Opera di Rigenerazione chiamata Reintegrazione dell’Energia Pranica.

FISICA E METAFISICA NEL MITO GNOSTICO DI SOPHIA

di Shamano Shekhinà Shekhinà

Questo articolo è diretto a chi abbia una conoscenza, anche superficiale, dello Gnosticismo.
Poco meno di 14 miliardi di anni fa, un punto singolare esplode improvvisamente e nascono lo Spazio ed il Tempo. Nasce anche la Materia che viene proiettata violentemente in tutte le direzioni.
Nasce un Unive
rso regno del Caos, un inferno: stelle che si accendono grazie ad immani reazioni nucleari, galassie che a folle velocità si allontanano, stelle che esplodono (magari distruggendo in un istante tutte le civiltà che vi ruotano intorno), buchi neri che inghiottiscono stelle o intere galassie, quasar che emettono quantità di energia inimmaginabile, pulsar che ruotano come trottole, galassie che si scontrano, pianeti ingoiati dagli strati esterni della loro stella, asteroidi che bombardano impietosamente i pianeti etc…
Questa è la Creazione dal punto di vista di un essere come l’uomo la cui esperienza è nel piano dello Spazio e del Tempo.
Per l’Uomo, dunque, non ha alcun senso chiedersi cosa vi fosse “prima” di questa immane esplosione, perchè il Tempo è iniziato con essa.
E’ impossibile per le nostre capacità immaginare la Realtà senza Tempo nella quale avviene questo che per noi è un gigantesco cataclisma.
In questa Realtà non c’è passato, non c’è futuro: ciò che per noi si sviluppa nel Tempo avviene in Essa ora, qui e adesso.
E cosa avviene?
L’Errore, il terribile Errore che lo Gnosticismo descrive sotto forma di Mito, ma che in realtà esprime, sotto forma di “avvenimenti”, un processo senza Tempo che coinvolge gli splendidi ed eterni Eoni, emanazioni dell’Uno inconoscibile.
Non è questa la sede per descrivere la natura di questo Errore: in questa breve nota stiamo descrivendo soltanto le sue conseguenze.
Sophia, la Sapienza, l’ultimo Eone in ordine di gerarchia, precipita in basso nelle tenebre e nel terrificante abisso. La sua caduta produce l’immane cataclisma che abbiamo descritto tramite una catena di eventi ormai inevitabili: nasce il terribile Dio creatore di questo mondo, un Dio arrogante, geloso, vendicativo, “ignorante” di tutto ciò che è al di sopra di Lui.
Con Lui nascono i sette Arconti, terribili potenze dominatrici di questo mondo di tenebre, Regno del Male.
L’essere umano ha esperienza solo del suo piccolo pianeta, ma ciò gli basta per rendersi conto della terribile Legge che lo domina, caratterizzata da una violenza e da una malvagità senza limiti, basti solo pensare agli animali che, per sopravvivere, devono mangiare altri animali o alle terribili atrocità che caratterizzano tutta la storia della specie umana.
Sophia è angosciata e disperata.
E’ prigioniera delle tenebre in un mondo malvagio ed ostile, ma inizia il suo gigantesco sforzo per liberarsi dalle catene della Materia: qua e la nell’Universo nasce la vita. Dapprima forme elementari, poi via via forme sempre più complesse fino alla comparsa di esseri che sviluppano prima l’autocoscienza e poi il pensiero, la scintilla di Sophia.
L’essere umano ha dunque in se la scintilla divina di Sophia in misura proporzionale alla sua evoluzione spirituale. Pochi uomini, gli Gnostici, acquistano la piena coscienza di essere stranieri in questo Regno del Male e di portare in se la scintilla divina. Ripudiano i fabbricatori di questo Mondo e non riconoscono la loro terribile Legge.
Attraverso la Gnosi, pochissimi uomini riescono a ripercorrere il percorso della Caduta in senso inverso ed a ritornare al Mondo divino: attraverso di essi Sophia risale al Pleroma, l’unica vera Realtà, e riacquista il suo posto fra gli Eoni.

Col suo dualismo spirito-materia, l’uomo è dunque un microcosmo che rispecchia il dualismo cosmico Sophia-Universo.