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Saturday, November 4, 2023

FISICA E METAFISICA NEL MITO GNOSTICO DI SOPHIA

di Shamano Shekhinà Shekhinà

Questo articolo è diretto a chi abbia una conoscenza, anche superficiale, dello Gnosticismo.
Poco meno di 14 miliardi di anni fa, un punto singolare esplode improvvisamente e nascono lo Spazio ed il Tempo. Nasce anche la Materia che viene proiettata violentemente in tutte le direzioni.
Nasce un Unive
rso regno del Caos, un inferno: stelle che si accendono grazie ad immani reazioni nucleari, galassie che a folle velocità si allontanano, stelle che esplodono (magari distruggendo in un istante tutte le civiltà che vi ruotano intorno), buchi neri che inghiottiscono stelle o intere galassie, quasar che emettono quantità di energia inimmaginabile, pulsar che ruotano come trottole, galassie che si scontrano, pianeti ingoiati dagli strati esterni della loro stella, asteroidi che bombardano impietosamente i pianeti etc…
Questa è la Creazione dal punto di vista di un essere come l’uomo la cui esperienza è nel piano dello Spazio e del Tempo.
Per l’Uomo, dunque, non ha alcun senso chiedersi cosa vi fosse “prima” di questa immane esplosione, perchè il Tempo è iniziato con essa.
E’ impossibile per le nostre capacità immaginare la Realtà senza Tempo nella quale avviene questo che per noi è un gigantesco cataclisma.
In questa Realtà non c’è passato, non c’è futuro: ciò che per noi si sviluppa nel Tempo avviene in Essa ora, qui e adesso.
E cosa avviene?
L’Errore, il terribile Errore che lo Gnosticismo descrive sotto forma di Mito, ma che in realtà esprime, sotto forma di “avvenimenti”, un processo senza Tempo che coinvolge gli splendidi ed eterni Eoni, emanazioni dell’Uno inconoscibile.
Non è questa la sede per descrivere la natura di questo Errore: in questa breve nota stiamo descrivendo soltanto le sue conseguenze.
Sophia, la Sapienza, l’ultimo Eone in ordine di gerarchia, precipita in basso nelle tenebre e nel terrificante abisso. La sua caduta produce l’immane cataclisma che abbiamo descritto tramite una catena di eventi ormai inevitabili: nasce il terribile Dio creatore di questo mondo, un Dio arrogante, geloso, vendicativo, “ignorante” di tutto ciò che è al di sopra di Lui.
Con Lui nascono i sette Arconti, terribili potenze dominatrici di questo mondo di tenebre, Regno del Male.
L’essere umano ha esperienza solo del suo piccolo pianeta, ma ciò gli basta per rendersi conto della terribile Legge che lo domina, caratterizzata da una violenza e da una malvagità senza limiti, basti solo pensare agli animali che, per sopravvivere, devono mangiare altri animali o alle terribili atrocità che caratterizzano tutta la storia della specie umana.
Sophia è angosciata e disperata.
E’ prigioniera delle tenebre in un mondo malvagio ed ostile, ma inizia il suo gigantesco sforzo per liberarsi dalle catene della Materia: qua e la nell’Universo nasce la vita. Dapprima forme elementari, poi via via forme sempre più complesse fino alla comparsa di esseri che sviluppano prima l’autocoscienza e poi il pensiero, la scintilla di Sophia.
L’essere umano ha dunque in se la scintilla divina di Sophia in misura proporzionale alla sua evoluzione spirituale. Pochi uomini, gli Gnostici, acquistano la piena coscienza di essere stranieri in questo Regno del Male e di portare in se la scintilla divina. Ripudiano i fabbricatori di questo Mondo e non riconoscono la loro terribile Legge.
Attraverso la Gnosi, pochissimi uomini riescono a ripercorrere il percorso della Caduta in senso inverso ed a ritornare al Mondo divino: attraverso di essi Sophia risale al Pleroma, l’unica vera Realtà, e riacquista il suo posto fra gli Eoni.

Col suo dualismo spirito-materia, l’uomo è dunque un microcosmo che rispecchia il dualismo cosmico Sophia-Universo.

Saturday, October 28, 2023

ALCHIMIA: IL VITRIOL E LA PIETRA FILOSOFALE

di Shamano Shekhinà Shekhinà

Vitriol è un acrostico, all’interno del quale ogni singola lettera rappresenta una determinata parola, con lo scopo finale di poter formare in una frase un Insegnamento occulto e molto elevato, che resta pienamente visibile solo e soltanto agli Alchimisti.

Vitriol infatti vuol dire:

“Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem”

(Visita l’interno della terra, e rettificandolo troverai la pietra nascosta)

Spesso se non sempre gli Alchimisti all’acrostico Vitriol usavano unire anche le lettere “VM” vale a dire “Veram Medicinam” (Vera Medicina).

La Alchimia, insieme a Astrologia e Mistica una delle “Tre Scienze Madri”, dunque afferma che la Grande Opera dei Saggi, va costruita tramite la totale pulizia degli Inferni Atomici (Visita Interiora Terrae Rectificando). L’Alchimista , parliamo di quelli chiamati Spirituali, per l’appunto, proprio grazie alle fasi Alchemiche disintegra del tutto gli elementi disgregati (i vari Io, tutte le emozioni cristallizzate nella psiche e il sistema cognitivo indotto) per poi riuscire a creare una sensibilità ed un distaccatamente completo dalla materia, capace di poter percepire e vivere la sua Essenza Spirituale più alta (Invenies Occultum Lapidem), trovando in tal modo la Pietra Filosofale.

La Purificazione rappresenta un processo che viaggia in modo parallelo alla costruzione stessa della Pietra Filosofale (Corpo d’Oro), infatti ri pulendo i propri Inferni Atomici, l’Alchimistanon spreca la sua energia vitale, la quale è di primaria importanza per la formazione come detto prima del Corpo d’Oro. Attraverso il Principio di Astrazione, si può allora riuscire ad immaginare la Pietra Filosofale quale consapevolezza energetica dell’individuo, la quale vive insita ed indistruttibile anche successivamente alla morte del corpo fisico.

SIGNIFICATO SIMBOLICO

Al centro di ogni cosa si trova un cerchio il quale rappresenterebbe la Pietra Filosofale creata e formata anche dai 4 elementi: la Coppa (Acqua), il Fuoco (Leone), l’Aria (l’Aquila a due teste) e la Terra (la stella a sette punte). Andando subito verso il basso vi è un globo con sopra una croce: eccolo, è esattamente questi il simbolo del Vitriol in quale appunto scende, entra nell’interno della Terra dove accade tutto il lavoro di purificazione. In basso, verso la sinistra della stella, inoltre, c’è un cerchio nel quale si trovano 7 piccoli oggetti; essi sarebbero la rappresentazione dei cinque metalli nati dai semi primi che sono gli onnipresenti Zolfo e Mercurio. In basso, infine, verso la destra della stella si ha un ulteriore cerchio in cui questa volta si hanno due anelli intrecciati; essi farebbero in pratica un richiamo all’eterno mito di Ouroboros.