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Saturday, November 4, 2023

IL TRAUMA: ARCHETIPO DEL CAMBIAMENTO

di Shamano Shekhinà Shekhinà

Se esiste un archetipo del cambiamento, questo è traûma.
La paura di soffrire è al tempo stesso una tutela e la più grande forza conservativa dell’essere umano: ciò che maggiormente previene il cambiamento.
La psicoanalisi ha dato al mondo numerosi insegnamenti, dall’importanza della dimensione soggettiva, alla centralità dell’eros, il recupero dell’inconscio e della realtà onirica, ed è stata la scintilla che ha scatenato numerose rivoluzioni culturali e sociali.
Nata e cresciuta parallelamente alla psicoanalisi, l’antropoanalisi fenomenologica, in costante confronto dialettico con l’opera freudiana e post-freudiana, è ciò che ha dato i natali a pensatori del calibro di Basaglia, che in Italia hanno permesso leggi e primati rivoluzionari come la chiusura dei manicomi.
Questi due movimenti hanno in comune la volontà di porre al centro la soggettività dell’individuo, sebbene in forme diverse.
Ma se c’è una cosa su cui concordano è un certo elogio del trauma. Il termine greco traûma indica una ferita o un danno.
Chiaramente nessuno vuole soffrire, e gli analisti sanno meglio di chiunque altro quanto un’esperienza traumatica sia condizionante per l’individuo, ma il punto è proprio questo.
Il trauma va compreso e curato, ma di certo non rifuggito, non evitato. Il trauma va accolto e vissuto, e posso dare una sola grande buona ragione a sostegno di questa ipotesi.
È quello che notava Freud fin dai suoi primi pazienti, e che poi Jung riconoscerà come vero e proprio percorso iniziatico.
La psicoanalisi è l’arte di trasformare il dolore in forza evolutiva, ed è dunque inevitabile che riconsideri la sofferenza non tanto come una disgrazia, ma piuttosto come una grande opportunità.
La forza propulsiva più potente dell’essere umano non è la felicità, ma il dolore. Immaginate un percorso tra un punto di partenza ed un punto di arrivo. Colui che non troverà alcun ostacolo al suo percorso farà un tragitto lineare e sereno, ma al tempo stesso giungerà all’arrivo così come era partito.
Chi invece trova portoni sbarrati e rifiuti soffrirà per il muro che gli si para davanti, ma se vuole continuare dovrà prendere il suo dolore e trasformarlo in forza per cambiare strada. E così ad ogni ostacolo migliorerà il suo tragitto, ogni volta che impatterà si farà male, ma se trova la forza di rialzarsi e proseguire perfezionerà il suo viaggio.
All’arrivo, colui che ha affrontato e superato più ostacoli sarà cambiato, evoluto.

<< Bisogna solo imparare a trasformarlo >>

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