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Sunday, June 29, 2025

QUANDO UNA MALEDIZIONE ENTRA IN CASA

di Demoniaca Pandemonium


Ci sono segni che non arrivano dal cuore, dalla mente o dall’intuito. Arrivano dalla materia. Dal corpo stesso dell’ambiente in cui viviamo. Sono segnali che si mostrano, che si fanno trovare, che ci parlano prima ancora che la nostra coscienza se ne accorga. E quando compaiono, ci stanno dicendo qualcosa di molto preciso.
Se siamo persone forti, centrate, risolte interiormente, con un percorso profondo alle spalle, è raro che qualcosa riesca ad attecchire davvero su di noi. Ma questo vale solo se le nostre ferite interiori sono state viste, comprese, elaborate. Vale solo se non abbiamo lasciato varchi aperti. Perché è lì che l’energia maligna entra: dove qualcosa dentro di noi è rimasto fragile, non curato, vulnerabile. E non parlo solo di energia in senso esoterico, ma anche della psiche. Perché è proprio la mente a essere il primo portale. E l’energia non fa altro che riflettere ciò che già esiste dentro di noi.

In questo periodo, poi, è diventato fin troppo facile essere esposti. Viviamo immersi in ambienti, sia online che fisici, in cui tutti si dichiarano streghe, maghi, risvegliati spirituali. Ma la realtà è che pochissimi hanno davvero fatto un lavoro profondo su sé stessi.

E si vede.

Lo si vede dall’aggressività sottile, dalla competizione mascherata, dai sorrisi forzati e dalla necessità continua di mettersi in mostra. Molti non sono realmente risolti, e quando si sentono minacciati anche solo dalla luce altrui, reagiscono con invidia, proiezioni, pensieri tossici. E a volte con vere e proprie azioni esoteriche.
Non servono rituali sofisticati per fare del male. Basta un’intenzione costante, carica di emozione negativa. Basta il desiderio ossessivo di voler vedere qualcun altro crollare, fallire, soffrire. E quando queste energie vengono dirette verso di noi, l’ambiente se ne accorge prima di tutto.

E ci parla. Attraverso segni molto precisi.

Due dei segnali più forti e concreti sono la comparsa di larve bianche e chiodi. Non parlo di una larva vicino al bidone dell’umido in estate o di un chiodo caduto per caso. Parlo di presenze anomale, improvvise, ripetute nel tempo, in luoghi dove non dovrebbero esserci. Parlo di larve che compaiono in bagno, in camera, sulle scale, dentro un armadio. Parlo di chiodi trovati più volte nello stesso punto o in ambienti dove non c’erano lavori o motivi logici per la loro presenza.
Le larve sono un segnale fortissimo di decomposizione energetica. Significa che qualcosa, dentro di noi o intorno a noi, sta marcendo. Che un’energia negativa ha iniziato a consumare e a proliferare. I chiodi, invece, sono strumenti usati nei rituali per bloccare, fissare, inchiodare una persona a una condizione, a un dolore, a una situazione. Sono simboli di intrappolamento.

Se tutto questo succede una sola volta, può essere un messaggio. Un avvertimento.

Ma se accade più volte, con una cadenza che si ripete, allora non è più solo un segnale: è un’azione in corso. Una maledizione ha trovato un varco ed è entrata. Agisce. Satura lo spazio, si insinua nel campo, e spesso coinvolge anche le persone con cui viviamo.
Ed è qui che diventa fondamentale osservare dove questi segni compaiono.

Perché ogni ambiente della casa corrisponde a un aspetto preciso della nostra vita, della nostra interiorità, delle nostre relazioni.

※SCALE: Se compaiono nelle scale, la maledizione sta bloccando il passaggio, il cambiamento, l’evoluzione. È come se volessero impedirvi di salire, di progredire, di elevarvi. Qui la ferita spesso è il senso di inadeguatezza, la paura di non essere mai all’altezza o di non poter davvero cambiare vita.

※ CAMERA DA LETTO: Se compaiono in camera da letto, l’attacco tocca la vostra intimità, la vostra identità più profonda. Può colpire la relazione, la sessualità, il riposo, l’equilibrio psico-emotivo. Qui la ferita è la svalutazione di sé, il dolore dell’abbandono, il senso di non sentirsi mai amabili.

※ BAGNO: Se li trovate in bagno, il segnale parla della difficoltà a liberarvi da ciò che è tossico. C’è un’energia che vi tiene legati a pensieri, persone o emozioni che non riuscite a lasciare andare. La ferita è il bisogno di controllo, la paura di perdere il controllo, la fatica nel fluire.

※ CUCINA: Se appaiono in cucina, l’attacco è rivolto alla vostra capacità di ricevere, creare, nutrirvi. È un colpo al vostro fuoco creativo, alla vostra abbondanza. La ferita è il senso di non meritare, il timore di non avere abbastanza, la fatica nel prendersi cura di sé.

※ SOGGIORNO: Se li vedete nel soggiorno, la maledizione colpisce il vostro spazio sociale, la vostra visibilità, la vostra identità pubblica. È un attacco alla vostra voce, alla vostra espressione nel mondo. Qui la ferita è il bisogno di approvazione, il timore del giudizio, la paura di esporsi davvero.

E se i segni compaiono in punti anomali, come dentro armadi chiusi, sotto cuscini, in borse dimenticate, allora significa che qualcosa è entrato attraverso l’inconscio. È un’energia che ha trovato il modo di accedere ai punti ciechi, alle memorie rimosse, agli angoli dimenticati della vostra storia. Qui la ferita è più antica, più profonda, forse ereditaria. E il lavoro da fare sarà più sottile e radicale.
Non è il caso di farsi prendere dal panico, ma neppure di ignorare questi segnali. Quando la casa parla, bisogna ascoltarla. E agire. Non da vittime, ma da custodi del proprio spazio e della propria energia.
Perché ogni larva e ogni chiodo sono sì un segnale di pericolo, ma anche un invito a guardare dentro. A comprendere dove siamo vulnerabili. E a trasformare quell’ombra in potere...





Wednesday, April 23, 2025

Esoterismo e Stregoneria: Fatture, maledizioni e attacchi psichici

di Giada Aghi 


“La Magia viene comunemente associata a una pratica più o meno spirituale a seconda dei gruppi che ne vogliono dare definizione: pertanto sarà facile trovare nei testi più “enciclopedici” la definizione di magia, come una semplice pratica atta a mutare i contorni della realtà secondo volontà…”

La Magia è una, unica e indivisibile, ed è nata con l’uomo. La forza generatrice della Magia risiede nella natura attorno a noi e nell’animo umano, nel suo Spirito. L’uomo nasce con essa ma non tutti si rendono conto di possederla.


L’etimologia del vocabolo “Magia” (in greco Μαγεία) deriva dal termine con cui venivano indicati i “magi” (Μάγοι), antichi sacerdoti Persiani (Zoroastriani), e significa “scienza, saggezza”.

Quando sentiamo parlare di “magia”, ci vengono subito in mente bacchette magiche, scope volanti, pozioni, Fate, Streghe belle e malvage o brutte e gentili ecc… ma non è vero. È molto di più. Il pensiero umano è paragonabile ad un onda elettromagnetica che ha forza e potenza propria, capace di cose inimmaginabili e l’uomo non sa, o non osa utilizzare totalmente le facoltà del suo cervello perché condizionato dall’educazione, dogmi ò dalle regole sociali, ed inevitabilmente costruisce, attorno alle sue potenzialità, un limite invalicabile.

Eppure a quanti, trovandosi in situazioni particolari di particolare stress od emozione, non è capitato di compiere atti che mai si sarebbe immaginato di compiere? Spaccare letteralmente un oggetto massiccio per la rabbia? Sentire o vedere (sogni premonitori o telepatia) una persona cara in un reale momento di pericolo? L’uomo, se veramente lo vuole, può affinare le sue facoltà ed incanalare le onde elettromagnetiche emesse dal suo cervello per svariati scopi. Il pensiero umano produce energia, l’energia crea la forza e la forza crea l’azione. Concetti semplici che conducono ad una riflessione capace essa stessa di scalfire quel limite che ognuno di noi innalza attorno alle proprie facoltà. Il dubbio e il pessimismo provocano onde negative, che annullano le forze elettromagnetiche che possiamo emettere ed incanalare per raggiungere un qualsiasi scopo.

La Magia è la capacità di operare cambiamenti nella realtà secondo la propria volontà senza usare mezzi visibili e tangibili, infatti agisce in una dimensione di cui noi esseri umani facciamo parte, ma di cui raramente siamo consapevoli: quella dimensione sottile e potente delle forze naturali, del pensiero, dei sentimenti, degli Dèi, dei miti e delle leggende.

Magia è Vita, è Profondità d’Intenti, è Saggezza Profonda, è Gioia infinita, e non è corretto avvicinarsi a questo concetto vitale sporcandola con richieste per ottenere soddisfazione personale. La Magia è bellezza, è un’antica Scienza, essa dona il Potere sulle cose terrene, ma non si può credere che riti fatti senza cognizione di causa ed effetto, abbiano dei validi riscontri nella realtà oggettiva, non si può credere che ricorrendo ad un rito che utilizzi qualsiasi forma di candele, vegetali o minerali, si possa cambiare qualcosa a cui teniamo, se lo stato interiore del praticante, ossia se pensieri e parole, nonché le nostre opere, non mutino nemmeno di un grado verso l’Amore Universale.



Maledizioni, Fatture, Malocchi

Molte sono le persone che mi scrivono di essere vittime di Maledizioni, fatture o malocchi. Beh innanzitutto vi dico che molte volte non è un fattore tanto dal credere di essere vittime di tali malìe quanto lo stato psichico del soggetto, che magari preso da uno stato d’animo depressivo o ossessivo ne fa dell’individuo stesso mezzo di infatuazione da agenti esterni ( persone o situazioni di cui ne è assoggettato ), che il più delle volte è una condizione che la persona stessa si crea. Ma guardiamo a fondo queste tre forme di magia negativa ( esatto si negativa perché non è magia nera, ve lo assicuro, perché di nero esiste solo l’animo umano). Esistono svariate forme di malefici, che a seconda del rituale praticato e delle entità richiamate hanno diversi effetti sulla persona colpita. Vediamo insieme quali sono:


• Maledizione/Attacco psichico: È forse il tipo di maleficio meno conosciuto, ma non per questo da sottovalutare. È un augurio di male a tutti gli effetti e il soggetto che la intende scagliare, attira sul bersaglio forze nefaste. L’entità della maledizione è proporzionale a quanto sono profondi le ingiurie, il risentimento e l’odio di chi maledice.

• Fattura: La Fattura è sempre un atto deliberato, nonché la risultante di un rituale magico operato mediante il contatto diretto della vittima con l’oggetto portatore del male. ( ad esempio quando si fa bere o mangiare alla vittima qualcosa di ” fatturato ” o ” maleficiato ” in questo caso si parla di fattura diretta, oppure attraverso un azione malefica compiuta su un oggetto ( feticcio, dagida ) questa viene chiamata fattura indiretta, entrambi in ogni caso se non diagnosticati in tempo ed annullati con un tempestivo incantesimo di magia positiva, oppure un operazione di annullamento a livello energetico possono rivelarsi delle autentiche torture per la persona colpita. Nel caso di contatto diretto, la fattura può operare sulla vittima per mezzo di influssi negativi prodotti da oggetti fisici, preparati con formule e riti di Stregoneria. Gli oggetti quindi possono essere collocati nella casa o i suoi dintorni, in ufficio, in auto o nei cuscini. L’oggetto può essere di materia liquida o solida, e non è molto difficile creare l’occasione per cui la persona possa bere o mangiare qualcosa preparato allo scopo. Uno tra i malefici più conosciuti fa parte della categoria dei legamenti d’amore, che consiste nel fatturare del Sangue mestruale, scioglierlo in acqua, caffè, dolci o quant’altro e poi offerti alla vittima.

• Malocchio: Quest’ultimo consiste nell’emanazione conscia o inconscia, per mezzo dello sguardo, di un flusso energetico negativo da parte di soggetti forti psichicamente, che anche inconsapevolmente colpiscono un individuo debole per motivi di Gelosia, rancore, odio e invidia.La fattura/maledizione/malocchio sono energia. L'energia è informazione in movimento, per cui si crea un'informazione negativa che va ad attaccare la persona a livello energetico ( sappiamo che noi siamo composti dal 92% di energia ). L'informazione viene "accettata" dal malcapitato per vari motivi (stress, disturbi a livello emotivo o fisico), e attiva uno schema mentale/ comportamentale "patogeno". Stessa situazione di quando un virus entra nelle nostre cellule.

SINTOMI DI FATTURE E MALOCCHI:

• Mal di testa frequenti resistenti agli antidolorifici. Sensazone opprimente "cerchi alla testa", "testa pesante", "chiodi conficcati".

• Stato di prostazione e svogliatezza.

• Stato di malessere senza un motivo medico preciso (nausea, capogiri, sonnolenza, pesantezza ecc.).

• Sensazione di freddo intenso sul petto o sulle spalle, senso di soffocamento.

• Tachicardia, specialmente nei tre giorni corrispondenti alla Luna Piena.

• Sensazione di punzecchiature alla nuca, sul plesso solare (in corrispondenza del cuore).

• Sensazione di bruciori.

• Contrazioni dolorose alla testa, al livello del plesso solare o cardiaco.

• Preoccupazioni ingiustificate, ossia non generate da un particolare stato emozionale, né da stress, dispiaceri, litigi, discussioni, ecc.

• Sensazione continua che sta per accadere qualcosa di grave a se stessi o a qualcuno dei propri cari.

• Dimagrimento senza motivi evidenti. In questi casi è bene consultare subito un medico.

• Incubi spaventosi e ripetuti, con acutizzazione nelle Fasi di Luna Nuova e Piena.

• Stanchezza e debolezza senza una causa apparente, perdita di energie, fatica e inquietudine nell’alzarsi dal letto la mattina.

• Paura immotivata e irragionevole quando ci si trova da soli.

• Azioni delle quali non si è coscienti, sonnambulismo. Questi episodi si ripetono nel corso delle Fasi Lunari.

• Risveglio in piena notte (in genere verso le tre del mattino) con la sensazione di una presenza inquietante in stanza da letto. Questo é uno dei sintomi più caratteristici di un’azione malefica.

• Tendenza al suicidio, perdita d’interesse nei confronti della vita.

• Frigidità improvvisa che sopraggiunge nell’ambito di una vita sessuale normale.

• Impotenza sessuale immutabile, anche dopo un consulto medico.

• Disinteresse per le attività sessuali o addirittura repulsione nei confronti del partner.

• Desiderio sessuale repentino e insaziabile, in modo particolare durante le Fasi di Luna Nuova e Piena.

• Oggetti che si spostano nella stanza in cui si dorme e, in generale, nella propria abitazione. Oggetti ritrovati in posti dove la vittima non ricorda di averli messi.

• Sensazione di essere costantemente osservati, seguiti, spiati.

• Malattie non definite, malesseri, contrazioni muscolari improvvise.

• Dolori localizzati sulle linee dei meridiani dell’agopuntura cinese, soprattutto sul meridiano del fegato.

• Dolori atroci al costato.

• Serie di dispiaceri, gravi problemi, menzogne, truffe, delusioni in ambito lavorativo e sentimentale. Questi episodi avvengono con regolarità e soprattutto nelle fasi di Luna Nuova e Luna Piena.

• Separazione di amicizie e relazioni, allontanamento della clientela, perdite continue e ripetute nel campo finanziario.

• Disturbi o vertigini frequenti, specialmente nelle fasi di Luna Nuova e Luna Piena.

• Malessere entrando in una chiesa o al cospetto di oggetti sacri.

• Emorragie o disturbi circolatori che si manifestano a ore fisse della giornata.

• Tutti i sintomi strani e anomali, sempre in relazione all’attività lunare.

• Si può fatturare una Casa? La risposta a questa domanda è Si. Non è molto comune, ma raramente si può fatturare un abitazione, non è molto raro che, l’abitazione personale, o il terreno da cui si dovrebbe trarre i prodotti dei propri sforzi, possa risultare ” fatturata ” o infestata da presenze negative, che causano sensazioni di angoscia, disturbi fisici senza motivo apparente, e talvolta anche strani rumori, generati dalla caduta di oggetti. Tale fenomeno si può effettuare semplicemente estraendo una qualsiasi parte della casa, ( intonaco, pezzo di tappeto, pavimento, ecc. ) ed usarlo come oggetto da fatturare. Questo tipo di manifestazioni sembrano dapprima rientrare nella normalità, ma con un attenta osservazione, escludendo ogni causa naturale consente di correlare le stesse con cause di origine sovrannaturale.

• Entità: L’intrusione astrale si verifica quando uno o più soggetti appartenenti al piano comunemente noto come astrale o etereo si introducono nel campo energetico di un individuo umano, con o senza il loro esplicito permesso, fondendosi parzialmente o completamente nella mente subconscia dell’individuo. Queste entità si alimentano, come i parassiti dagli apparati sensorio-motori ed emotivi dello stesso individuo, mediante il quale è collegato con l’ambiente esterno. Un’intrusione astrale non significa per forza possesso, poiché un individuo può svolgere una vita assolutamente normale, senza mai essere consapevole che il suo “spazio” è stato occupato da altre entità a lui collegate.

• Attaccamento psichico: Solitamente si verifica quando c'è un "buco energetico", una fessura nel campo aurico o uno dei nostri portali del corpo troppo aperto che permette all'entità esterna di agganciarsi e di influenzare i pensieri, le emozioni e il comportamento della persona in questione. L'entità esterna può essere una persona viva o morta, uno spirito, una forma di pensiero o una situazione/emozione vissuta in passato. Queste entità esterne si possono attaccare agli oggetti e luoghi.

• Perdita dell'anima: Si verifica in presenza di eventi traumatici o gioiosi. Una parte dell'essenza vitale o dell'anima si allontana e si trasferisce in un altro posto finchè non viene recuperata. Lascia un buco energetico al quale le entità o altro possono attaccarsi.


SINTOMI DI ATTACCAMENTO PSICHICO:

• Mancanza di vitalità.

• Energia prosciugata ed esaurita.

• Mancanza di scintilla creativa.

• Effettuare scelte che non hanno alcun legame con quello che volete realmente.

• Sentirsi come se viveste in base al piano di vita o alle condizioni di qualcun'altro.

• Sentirsi come se qualcuno vi stesse costantemente alle spalle.

• Mutamento di personalità.

• Incapacità di lasciare andare un genitore, figlio, ex compagno.

• Possessione psichica: Condizione molto più grave, in cui un'anima, uno spirito o un'emozione assume a tal punto il comando da influire sul vostro comportamento. La persona posseduta ha bisogno di un aiuto esterno, poiché chi detiene il controllo su di lei è molto potente e non molla la presa. Tale possessione viene sovente diagnosticata come malattia psichiatrica (e in effetti può essere parte integrante di questa malattia). Gli schizofrenici, per esempio, o coloro che soffrono di un disturbo di personalità multiple, non hanno difese contro un influsso di spiriti.


SINTOMI DI POSSESSIONE PSICHICA:

• Sguardo strano in uno o in entrambi gli occhi.

• La persona non si trova a suo agio con se stessa.

• "Qualcun'altro" guarda dagli occhi della persona.

• Conversazioni nelle quali due voci competono per la supremazia.

• Comportamento bizzarro, completamente estraneo alla personalità dell'individuo.

• Distacco emotivo.

• Perdita della memoria.

• POSSESSIONE E MEDICINA CINESE: Nella MTC è presente un concetto di possessione che non si riferisce specificamente a un'entità o alla possessione da parte di uno spirito, sebbene potrebbe anche essere il caso. Viene definita possessione, la sensazione di sopraffazione causata da un'emozione o da energie ambientali. Può aver luogo da un livello interiore o esterno; lo stato interiore è connesso con le emozioni e quello esterno con l'ambiente. Può essere in relazione con un trauma o essere ricollegato al luogo nel quale si vive. Lo stato di possessione è caratterizzato dal caos e reso manifesto nello stile di vita e nel comportamento della persona. In questo caso, l'energie del nostro organismo non sono in equilibrio e si andrà a trattare punti specifici del corpo che vanno a liberare l'energia stagnante.

Tuesday, October 15, 2024

La maledizione di Jacques de Molay

Di Anonimo


Torniamo ancora sul Pont Neuf, o meglio sotto, per occuparci di Jacques de Molay, ultimo Gran Maestro dei Templari, e di una maledizione così potente da riuscire ad attraversare i secoli.

Vi avevo già parlato della lapide sul muro di fronte al romantico Square du Vert Galant, ricordate? Bene, è arrivato il momento di scoprire che cosa c’è scritto su quel piccolo rettangolo di pietra e metallo, che passa inosservato agli occhi dei più.



Traduzione:

“In questo luogo Jacques de Molay, ultimo Gran Maestro dell’Ordine del Tempio, è stato arso vivo il 18 marzo 1314”.

La lapide commemora la morte di Jacques de Molay, avvenuta proprio qui.

Tre isolette che non esistono più
Nel punto in cui ci troviamo adesso, all’epoca non c’era lo Square du Vert galant, ma un’isoletta. A voler essere precisi, le isole erano tre.

L’Île de la Cité si chiudeva con il Jardin du Roy, più o meno là dove ora si trova place Dauphine.

Oltre vi erano appunto tre isolette: quella a nord si chiamava isola del Patriarca; l’isola a est, con un piccolo mulino, era detta della Gourdaine , poi ribattezzata della Monnaie, perché il mulino serviva a battere moneta reale. L’isola a sud, la più grande delle tre, era l’ Île aux Juif ed è qui che fu approntato il rogo per il Gran Maestro e Geoffray de Charnay, gran priore di Normandia.
Le tre isolette sulla punte dell’ Île de la Cité
plan de Bâle, 1552

Non voglio annoiarvi con le ragioni storiche che hanno condotto a questo efferato delitto, ma tenete presente che, al tempo, la corona di Francia era in grandi difficoltà finanziarie e che invece l’Ordine dei Templari possedeva molte ricchezze.


La maledizione
Al momento di salire sul rogo, Jacques de Molay, dopo aver rivolto una preghiera in direzione di Notre Dame, pare abbia proclamato la sua innocenza davanti a Dio e pronunciato la famosa maledizione:

"Coloro che ci hanno condannato ingiustamente, saranno molto presto convocati davanti al Tribunale divino"disse de Molay, rivolto a papa Clemente V e a Filippo IV il Bello, artefici dell’annientamento dell’Ordine.

"...E che la casa di Francia sia maledetta fino alla tredicesima generazione..." aggiunse prima di morire.
Jacques de Molay

E le sue conseguenze
Sta di fatto che il papa morì circa un mese dopo, di strana malattia. Il re lo seguì a distanza di otto mesi da quel terribile giorno, a causa di un incidente di caccia. Dopodiché si scatenò un inferno ereditario.

Il figlio di Filippo, che era salito al trono dopo la scomparsa del padre con il nome di Luigi X, morì due anni dopo, lasciando la moglie incinta.

Il bambino, re Giovanni I, non visse che cinque giorni. Il regno passò allora al secondogenito di Filippo il Bello, Filippo V, che sedette sul trono per appena cinque anni.

E cinque anni dopo morì anche l’altro fratello, Carlo IV, senza lasciare eredi. Era l’ultimo dei Capetingi.


Dai Capetingi ai Valois, fino ai Borbone
Scoppiò la Guerra dei Cent’anni, durante la quale il trono fu conteso tra i nipoti di Filippo il Bello: Filippo di Valois, figlio del fratello, e il re d’Inghilterra Edoardo III, il regale rampollo di sua figlia Isabella.

Come ci insegna la storia, furono i Valois ad averla vinta sui Plantageneti, ma la maledizione aveva ancora qualcosa da dire. Tralasciamo le disgrazie reali dei secoli successivi e saltiamo direttamente alla tredicesima generazione.

Parigi, 21 gennaio 1793, place de la Revolution (che sarebbe poi l’attuale place de la Concorde): la lama affilata della ghigliottina si abbassa sul collo di Luigi XVI. Il boia Samson raccoglie la testa del re e nel mostrarla alla folla dichiara:

"Così si compie la vendetta di Jacques de Molay".




Erano trascorsi cinque secoli dalla sua morte sul rogo.

Che ci crediate o no, la maledizione di Jacques de Molay continua a far parlare di sé ancora oggi. Se ne parla, se ne scrive e non mancano gli appassionati di esoterismo che si riuniscono sotto la lapide per celebrare l’anniversario della morte del Gran Maestro.

E ora, questa lapide anche per voi non ha più segreti.


Altri articoli sui Templari:


La morte al rogo dell'ultimo Grande maestro templare

Di Anonimo


Il 18 marzo 1314 Jacques de Molay, ultimo Grande maestro dell'ordine del Tempio, fu messo al rogo davanti alla cattedrale di Notre Dame a Parigi. Prima però riuscì a proclamare l'innocenza dell'ordine e a lanciare una maledizione sui responsabili della cospirazione.

Il 18 marzo 1314 Jacques de Molay, Gran maestro dell'ordine del Tempio, moriva bruciato al rogo. Alcuni anni prima, nel 1306, in seguito all'espulsione degli ebrei dal Paese, lo stato dell'economia francese era prossimo al collasso. Il re Filippo IV aveva chiesto diversi prestiti all'ordine del Tempio, che non era in grado di restituire. Per questo motivo fece svalutare la moneta a più riprese, per la disperazione dei suoi sudditi.


Jacques de Molay, ventitreesimo e ultimo
Gran maestro dell'ordine dei Templari
Il monarca, in affanno, fece girare la voce che i templari avessero assunto comportamenti poco cristiani, e insieme a Guillame de Nogaret, un personaggio senza scrupoli, e al confessore reale, Guillem Imbert, ordì un piano per distruggere l'ordine e impossessarsi dei suoi beni.

Nel 1307 il papa Clemente V e Filippo IV ordinarono l'arresto di Jacques de Molay e di tutti i cavalieri templari con l'accusa di sacrilegio contro la Santa Croce. Molay dichiarò e confessò sotto tortura i capi d'imputazione, anche se in seguito ritrattò. Ciò nonostante, nel 1314 fu bruciato vivo in un rogo eretto di fronte alla cattedrale di Notre Dame di Parigi.

Prima di spirare riuscì a ritrattare di nuovo pubblicamente tutte le accuse, proclamando l'innocenza dell'ordine e, secondo la leggenda, lanciando una maledizione sui responsabili della cospirazione, a cui augurò di presentarsi davanti al tribunale di Dio entro un anno.

Morte dei templari Geoffrey de Charnay
e Jacques de Molay.

In effetti, nel giro di poco la maledizione si avverò, perché il papa Clemente V morì il 20 aprile 1314 e il 29 novembre si spense Filippo IV, vittima di un incidente di caccia. Alla fine, quello stesso anno morì avvelenato anche il cospiratore Guillame de Nogaret.