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Thursday, August 17, 2023

LA CRIPTA DELLA FAMIGLIA WALROND

di Viesse 

Cripta della Famiglia Walrond
LA CRIPTA DELLA FAMIGLIA WALROND

Questa storia ha origine nel XVIII secolo nelle Isole Barbados quando i Walrond, una ricca famiglia di proprietari terrieri, fece costruire una cappella funebre del cimitero di Christ Church. La tomba fu commissionata nel 1724 da Elliott Walrond, che nel mese di maggio vi seppellì la moglie. Quando la tomba fu riaperta nel 1801 la bara e la salma erano scomparse, causando sgomento tra i familiari.
Nel 1807 nella cappella fu seppellita Thomasina Goddard, appartenente alla famiglia Walrond, dopo di che la tomba passò di proprietà ai componenti della famiglia Chase, anch'essi coltivatori e proprietari di schiavi. I Chase utilizzarono la cappella per seppellire due figlie, Mary Ann Chase nel 1808 Dorcas Chase nel 1812, entrambe morte di tubercolosi. Il 9 agosto dello stesso anno la cappella fu riaperta per seppellire Thomas Chase, il padre delle due ragazze.
Quando i becchini entrarono nella tomba trovarono le due bare rovesciate a faccia in giù (in origine furono messe una accanto all'altra): non vi erano segni di effrazione sulla porta della tomba e nella cripta la polvere ricopriva il pavimento, segno che nessuno ci aveva messo piede dall'ultima sepoltura. La cosa fu liquidata come una probabile caduta dovuta a qualche scossa tellurica.
Nel 1816 la tomba fu nuovamente aperta per deporvi la salma di un altro bambino, il piccolo Samuel Ames: questa volta tutte le bare erano scoperchiate, mentre la bara di Thomasina Goddard si era praticamente dissolta e il corpo giaceva a terra. Oltre a questo la pesante bara di Thomas Chase, che aveva richiesto otto uomini per trasportarla, venne trovata appoggiata ad una parete della cripta in piedi. La voce iniziò a spargersi e la cosa iniziò a spaventare molti degli abitanti
Alcuni mesi dopo ci fu un nuovo funerale in famiglia e una gran folla si radunò attorno alla cappella per assistere alla sepoltura di Sam Brewster. Le bare erano tutte, con l'eccezione di quella della signora Goddard (che era immutata), in posizione verticale appoggiate alle pareti della cripta. Si iniziò a parlare di stregoneria, di tomba maledetta, ma ancora nessuno si era concentrato sulla salma di Thomasina Goddard.
Nel 1819 la tomba fu nuovamente aperta per un'altra sepoltura e nuovamente le tombe erano nel più completo disordine, con l'eccezione di quella della signora Goddard. In quell'occasione Lord Combermere, il governatore delle Barbados, ispezionò personalmente la cripta e fece rimettere a posto le bare sotto la sua sorveglianza, dopo di che fece porre dei sigilli sulla lastra di marmo che chiudeva la tomba. Un anno dopo vennero segnalati dei rumori provenienti dalla cappella e il governatore, scortato dal cancelliere Sir Schomburg e due notai, verificò che i sigilli erano ancora a posto. Fece aprire la tomba, trovando nuovamente i sarcofaghi rovesciati: solamente la bara di legno di Thomasina Goddard occupava ancora il suo angolo.
La cappella fu allora svuotata dei suoi occupanti, che vennero seppelliti altrove, con l'eccezione della Signora Goddard, prima occupante della lunga sequenza di tumulazioni (escludendo la bara sparita). Venne nuovamente aperta sei mesi dopo per verificarne la condizione, ma i fenomeni erano cessati e la bara della donna era ancora intatta.
Cosa accadde davvero in quella tomba? Non furono mai trovate tracce di scasso o di intromissione umana all'interno; l'idea delle onde sismiche fu presto abbandonata perché quella era l'unica tomba in cui accadevano cose strane e soprattutto si notò che togliendo le altre salme la sola presenza di Thomasina Goddard non provocava più fenomeni di spostamenti o distruzione.
Si teorizzarono delle infiltrazioni d'acqua nella tomba, che allagandola abbiano potuto spostare le bare, ma come mai la bara di Thomasina Goddard non venne spostata anch'essa?
Secondo Sir Arthur Conan Doyle, che si interessò del caso, si trattò di forze soprannaturali provocate dal suicidio di Thomas Chase e di una delle sue figlie, che protestavano all'interno delle loro bare in piombo perché impedivano il rapido dissolversi delle salme.
Ad oggi però non vi è ancora nessuna spiegazione razionale su quanto accadde nella cripta dei Walrond.






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