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Sunday, November 12, 2023

L'ORDINE COSCMICO NEI TAROCCHI

 di Shamano Shekhinà Shekhinà

Ed ecco che ci si focalizza ora alla simbologia la quale contrasta la rappresentazione moderna ma allo stesso tempo millenaria del Jolly. Dunque. Idonea è il riferimento al XVII Arcano Maggiore, la carta della Stella dei Tarocchi. Al centro della carta infatti trovasi una donna, una Musa, la quale si rifà certamente alle figure definite mitologiche più classiche. Questa donna è nell’atto del versare all'interno di un fiume due liquidi da delle particolari anfore, ad alimentare in pratica il moto perenne infinito dell'acqua del fiume. Inoltre, l’intero paesaggio alle spalle alla musa si mostra fortemente splendente, caratterizzato da un azzurro intenso, illuminato quasi a giorno dalla Stella più vistosa come se fosse il sole, la grande luce la quale propone ogni dettaglio in tutta la sua vivididezza.
Questa carta simboleggia il destino, ovvero il Karma. Un destino da intendere come il moto perpetuo e continuo il quale si può benissimo perpetrare oppure anche ripetere nel tempo o ancora pure tramite differenti vite. Il liquido di un'anfora è versato sulla terra, l'altro nell'acqua appunto, a rappresentare un destino che può essere sia di natura oscura che al contrario del tutto limpida, e che in qualsiasi caso si fonde assieme, dato che il liquido versato sulla terra comunque forma rigagnoli che confluiscono nel fiume. La musa stessa si ritrova con un piede nell'acqua e l’altro direttamente nel fiume, ed oramai si è ben visto che rappresentazioni di tale genere per Rider Waite significano soltanto una cosa, il contrasto per essere in grado di crescere. Un destino inevitabile, composto da tutti i gesti umani, fatto in poche parole da noi.
In relazione al come si va a comporre la corrente del fiume, versando quei liquidi i quali rappresentano la trasposizione del proprio Essere (Esistenza) e di come ci si comporta nelle varie differenti fasi della vita, si andrà lentamente, come fa lo scorrere del fiume, verso il personale destino. Ineluttabilità e libero arbitrio, i due flussi cardini che sono alla base del proprio destino appunto.
La Stella fa la giusta chiarezza su tale unione tra i due eterni dilemmi esistenziali. La Stella in effetti è una carta che come principio stesso infonde la pace, la serenità, simboleggia una guida da sempre per tutti coloro i quali navigano nel mare delle infinite emozioni. E' sempre lei una carta la quale si prodiga a spingere sulla contemplazione, sul sapersi fermarsi anche solo un attimo prima di proseguire in maniera più idonea ae saggia lungo la propria strada.
Le stelle sono il canale di comunicazione tra gli individui. Apporta comunque e ancora la speranza e la felicità; inoltre, e non è assolutamente poco, aiuta ad attrarre ogni desiderio, tutte le ambizioni, ma soprattutto aiuta a ritrovare la via che si crede perduta. La Stella trasmette il concetto della moltitudine, della vastità, della bellezza, dell’universalità, donando nuova irradiante luce, chiarificando le situazioni poco chiare se ci si ferma a contemplarle. Tutto questo in primis avviene nella sfera dei sentimenti.
La Stella al dritto è un sicuro forte ausilio da parte del destino verso i confronti del consultante, è perciò un punto di arrivo e allo stesso tempo di ripartenza. Al dritto ci si può infatti permettere anche di poter aspettare quel momento, quell’attimo più favorevole il quale, sorretto dal Mutamento, rimarrà tale per molto molto tempo.
Con la Stella al rovescio invece, esattamente questo momento così favorevole è davvero brevissimo, un lampo quasi. Di conseguenza, o si coglie al volo (Cogli l’Attimo!!!) oppure svanisce inesorabilmente in un attimo (occasione della vita perduto per mancanza di coraggio, volontà e azione). Il consultante deve perciò porre da una parte l'essere troppo presuntuoso e sicuro di se stesso, non deve divenire schiavo della sua stessa arroganza, che lo avvia senza scampo ad adattarsi male al periodo profondamente e fortemente problematico che lo sta aspettando.

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