Psychedelic Pointer 5

Pubblicità

SPONSORIZZA QUI LA TUA ATTIVITA'

CALABRIA MIA

EA School

Dr. X -M.G.O.-

PRIMORDIA ONLINE STORE

Mandateci i vostri articoli, li pubblicheremo sul nostro sito.
E-mail: xman777@dallasmail.com

Search This Blog

Saturday, November 4, 2023

EMANAZIONI DELL’AQUILA (teoria delle stringhe)

di Shamano Shekhinà Shekhinà


Per definire la vastità dello spazio e del tempo e per spiegare da dove siamo provenuti e dal perché siamo qui e cosa facciamo, e del perché non riusciamo ad andare dove dovremmo andare dobbiamo stabilire la definizione di Vuoto.
Per fare esperienza del Vuoto è necessario fermare la propria mente, prendersi una pausa in modo naturale e guardare con gli occhi fissi e immobili.
– Il Vuoto è vasto.
– Nella sua vastità non c’è nulla (non c’è nemmeno pensiero).
– Nel nulla esistono e coesistono dei potenziali.
Il vuoto sebbene sia un vasto nulla è potenzialmente ogni cosa.
Il Vuoto non ha tempo in quanto il tempo è un potenziale che nasce da esso.
Il Vuoto un giorno contemplò se stesso e nel momento in cui lo fece nacque un momento (Punto Zero), questo è stato il nostro inizio. Questo punto di contemplazione è l’inizio di coscienza ed energia, il Vuoto è il principio Padre/Madre che gli ha dato vita. Da questo punto siamo iniziati.
Nel Vuoto non c’è tempo e non c’è spazio e per quanto ci si muova al suo interno non si va mai realmente da nessuna parte non esistendo tempi e distanze. Il punto originario si muoveva nel Vuoto senza mai muoversi realmente fino al momento in cui contemplò se stesso. Ripiegò tutto su se stesso e creò il punto di contemplazione dividendosi e diventando due (Punto Zero e Coscienza-Specchio).
Tutto ciò che si trova tra i due punti assume le qualità di spazialità e temporalità.
Abbiamo a questo punto tempo distanza e spazio tra Punto Zero e Coscienza-Specchio. Questa zona è il settimo livello del cielo da dove siamo cominciati e dove il tempo per concepire un pensiero e realizzarlo è un istante come il tempo tra i due punti.
Volendo andare oltre il Punto Zero volle di nuovo contemplare se stesso ma adesso aveva fuori di sè qualcosa di mobile, la Coscienza-Specchio, e quindi ordinò a quest’ultima di fare lo stesso, di contemplare sè stessa.
Quello che fanno è collassare il tempo creando la sesta realtà con un tempo più lento del precedente perché maggiore è la distanza dal Punto Zero. Il processo continua con continui rimbalzi della Coscienza-Specchio fino ad arrivare alla prima realtà formando una piramide.
A questo punto abbiamo dei livelli e in ogni livello la distanza tre le “due mani” è maggiore poiché ogni contemplazione è un’espansione, quindi in ogni livello c’è una realtà diversa. Il Punto Zero in tutto ciò, non si muove mai.
Attraverso il disegno della piramide, o Triade, capiremo le interazioni esistenti tra spazio e tempo e i vari livelli di energia, vedremo raffigurati i pensieri della creazione.
Le linee orizzontali rappresentano le linee del tempo.
La linea discendente rappresenta l’Involuzione (come la coscienza si posta di livello in livello sempre più in basso), le realtà ad ogni livello hanno la medesima densità, aspetto, ovvero vibrano alla stessa frequenza. Ogni livello ha un determinata frequenza. E noi ci troviamo al 1° con frequenza in Hz.
I 7 livelli coesistono nello stesso luogo dimensionale e spazio temporale benché noi non riusciamo a percepire gli altri livelli se non arrivando ad assumerne la frequenza, non percepire una realtà di un livello superiore al nostro non significa però che non esista.
Tutto nella piramide avviene all’ombra del Punto Zero e accade all’interno dello stesso tempo e spazio, ma spazio e tempo assumono diverse vibrazioni a ogni livello espandendosi o contraendosi in base alle possibilità.
Si può “abitare ” un determinato piano solo vestendone le specifiche vibrazioni.
Lo Spirito nasce dal Vuoto.
Per esistere ad un livello del tempo deve rivestirsi di vesti fatte di quel tempo.

No comments:

Post a Comment