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Sunday, June 29, 2025

QUANDO UNA MALEDIZIONE ENTRA IN CASA

di Demoniaca Pandemonium


Ci sono segni che non arrivano dal cuore, dalla mente o dall’intuito. Arrivano dalla materia. Dal corpo stesso dell’ambiente in cui viviamo. Sono segnali che si mostrano, che si fanno trovare, che ci parlano prima ancora che la nostra coscienza se ne accorga. E quando compaiono, ci stanno dicendo qualcosa di molto preciso.
Se siamo persone forti, centrate, risolte interiormente, con un percorso profondo alle spalle, è raro che qualcosa riesca ad attecchire davvero su di noi. Ma questo vale solo se le nostre ferite interiori sono state viste, comprese, elaborate. Vale solo se non abbiamo lasciato varchi aperti. Perché è lì che l’energia maligna entra: dove qualcosa dentro di noi è rimasto fragile, non curato, vulnerabile. E non parlo solo di energia in senso esoterico, ma anche della psiche. Perché è proprio la mente a essere il primo portale. E l’energia non fa altro che riflettere ciò che già esiste dentro di noi.

In questo periodo, poi, è diventato fin troppo facile essere esposti. Viviamo immersi in ambienti, sia online che fisici, in cui tutti si dichiarano streghe, maghi, risvegliati spirituali. Ma la realtà è che pochissimi hanno davvero fatto un lavoro profondo su sé stessi.

E si vede.

Lo si vede dall’aggressività sottile, dalla competizione mascherata, dai sorrisi forzati e dalla necessità continua di mettersi in mostra. Molti non sono realmente risolti, e quando si sentono minacciati anche solo dalla luce altrui, reagiscono con invidia, proiezioni, pensieri tossici. E a volte con vere e proprie azioni esoteriche.
Non servono rituali sofisticati per fare del male. Basta un’intenzione costante, carica di emozione negativa. Basta il desiderio ossessivo di voler vedere qualcun altro crollare, fallire, soffrire. E quando queste energie vengono dirette verso di noi, l’ambiente se ne accorge prima di tutto.

E ci parla. Attraverso segni molto precisi.

Due dei segnali più forti e concreti sono la comparsa di larve bianche e chiodi. Non parlo di una larva vicino al bidone dell’umido in estate o di un chiodo caduto per caso. Parlo di presenze anomale, improvvise, ripetute nel tempo, in luoghi dove non dovrebbero esserci. Parlo di larve che compaiono in bagno, in camera, sulle scale, dentro un armadio. Parlo di chiodi trovati più volte nello stesso punto o in ambienti dove non c’erano lavori o motivi logici per la loro presenza.
Le larve sono un segnale fortissimo di decomposizione energetica. Significa che qualcosa, dentro di noi o intorno a noi, sta marcendo. Che un’energia negativa ha iniziato a consumare e a proliferare. I chiodi, invece, sono strumenti usati nei rituali per bloccare, fissare, inchiodare una persona a una condizione, a un dolore, a una situazione. Sono simboli di intrappolamento.

Se tutto questo succede una sola volta, può essere un messaggio. Un avvertimento.

Ma se accade più volte, con una cadenza che si ripete, allora non è più solo un segnale: è un’azione in corso. Una maledizione ha trovato un varco ed è entrata. Agisce. Satura lo spazio, si insinua nel campo, e spesso coinvolge anche le persone con cui viviamo.
Ed è qui che diventa fondamentale osservare dove questi segni compaiono.

Perché ogni ambiente della casa corrisponde a un aspetto preciso della nostra vita, della nostra interiorità, delle nostre relazioni.

※SCALE: Se compaiono nelle scale, la maledizione sta bloccando il passaggio, il cambiamento, l’evoluzione. È come se volessero impedirvi di salire, di progredire, di elevarvi. Qui la ferita spesso è il senso di inadeguatezza, la paura di non essere mai all’altezza o di non poter davvero cambiare vita.

※ CAMERA DA LETTO: Se compaiono in camera da letto, l’attacco tocca la vostra intimità, la vostra identità più profonda. Può colpire la relazione, la sessualità, il riposo, l’equilibrio psico-emotivo. Qui la ferita è la svalutazione di sé, il dolore dell’abbandono, il senso di non sentirsi mai amabili.

※ BAGNO: Se li trovate in bagno, il segnale parla della difficoltà a liberarvi da ciò che è tossico. C’è un’energia che vi tiene legati a pensieri, persone o emozioni che non riuscite a lasciare andare. La ferita è il bisogno di controllo, la paura di perdere il controllo, la fatica nel fluire.

※ CUCINA: Se appaiono in cucina, l’attacco è rivolto alla vostra capacità di ricevere, creare, nutrirvi. È un colpo al vostro fuoco creativo, alla vostra abbondanza. La ferita è il senso di non meritare, il timore di non avere abbastanza, la fatica nel prendersi cura di sé.

※ SOGGIORNO: Se li vedete nel soggiorno, la maledizione colpisce il vostro spazio sociale, la vostra visibilità, la vostra identità pubblica. È un attacco alla vostra voce, alla vostra espressione nel mondo. Qui la ferita è il bisogno di approvazione, il timore del giudizio, la paura di esporsi davvero.

E se i segni compaiono in punti anomali, come dentro armadi chiusi, sotto cuscini, in borse dimenticate, allora significa che qualcosa è entrato attraverso l’inconscio. È un’energia che ha trovato il modo di accedere ai punti ciechi, alle memorie rimosse, agli angoli dimenticati della vostra storia. Qui la ferita è più antica, più profonda, forse ereditaria. E il lavoro da fare sarà più sottile e radicale.
Non è il caso di farsi prendere dal panico, ma neppure di ignorare questi segnali. Quando la casa parla, bisogna ascoltarla. E agire. Non da vittime, ma da custodi del proprio spazio e della propria energia.
Perché ogni larva e ogni chiodo sono sì un segnale di pericolo, ma anche un invito a guardare dentro. A comprendere dove siamo vulnerabili. E a trasformare quell’ombra in potere...