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Friday, July 25, 2025

💀💀💀DOVE FINISCONO QUELLI CHE NÉ DIO NÉ L’INFERNO VOGLIONO?💀💀💀



 Di La Necromanzia


“Non tutti coloro che non sono saliti sono caduti. Alcuni sono rimasti nel mezzo. E da lì chiamano. “Tradizione cabalistica anonima,citata in Unquiet Voices
Tutti conoscono l’Albero della Vita.
Molti temono l’Albero della Morte.
Ma pochi sanno che esiste un Terzo Albero,e che è lì che cammina il necromante.
Non nella luce. Non nell’abisso. Nel mezzo.
IL LIMBO NON È UNA FAVOLA:È UN PIANO DI LAVORO
Il Limbo non è solo teologia. È spazio reale,vivo e attivo nei rituali.
È il luogo dove finiscono gli spiriti non saliti e non dannati,quelli rimasti in attesa,in frammenti,in fame.
Ed è proprio lì che il Terzo Albero affonda le sue radici.
Chi lo nega non ci è mai passato.
Chi lo ha attraversato…non dimentica il silenzio che ha sentito.
TRE ALBERI,TRE MONDI,MA UNO SOLO È TACIUTO
Albero della Vita:
Le Sefirot,l’ordine divino e le emanazioni superiori
Albero della Morte:
Le Qliphoth,i gusci del caos e le sfere del vuoto
Il Terzo Albero:
Quello che nessuno nomina,ma che chi pratica conosce con le ossa
Il Terzo Albero non è disegnato nei libri.
È evocato nei rituali oscuri,nei sogni spezzati,nei cimiteri dimenticati.
QUI È DOVE LAVORA IL NECROMANTE
Chi opera davvero con la morte sa che non tutti gli spiriti sono anime.
Molti sono:
•Shedim:
spiriti dell’aria,simili all’uomo ma separati dal Cielo
•Mazzikim:
entità predatorie,presenti nei luoghi maledetti
•Angeli della Distruzione:
forze cosmiche che non portano salvezza né dannazione,ma esecuzione
•Ombre Obbedienti:
presenze senza volontà,ma pronte a rispondere
•Aborti cosmici:
creature mai nate,trattenute tra due mondi
Nessuno di loro appartiene al Cielo o all’Inferno.
Appartengono a ciò che è rimasto a metà.
IL RAMO SPEZZATO DELLA CREAZIONE
Il Terzo Albero è nato dall’eccesso del Giudizio (Ghevurah) non temperato dalla Misericordia.
È un errore cosmico?
No:è una zona rimossa,un archivio vivente dove tutto ciò che è stato escluso prende forma.
Contiene potere. Ma non è per tutti.
PALAZZI CHE NON SI APRONO CON LA PREGHIERA
Nei testi dimenticati (Unquiet Voices, Heikhalot Rabbati, Dragon Rouge),si parla di Palazzi Intermedi,mai nominati nei sistemi ufficiali:
•Ofel:
Buio senza voce,dove regna la perdita
•Heikhal ha-Din:
Sala del Giudizio Silenzioso
•Sheol Astrale:
Culla degli spiriti dell’aria
•Canaan delle Ossa:
Dove i morti non sono accolti
Nessuna luce,nessuna fiamma. Solo porte chiuse che si aprono con nomi rotti.
MA ATTENTA A COSA CHIEDI
Se bussi alle porte del Terzo Albero,sappi che qualcuno risponde sempre.
E non è detto che quello che arriva lo faccia per aiutarti.
A volte rispondono gli Angeli della Distruzione.
A volte rispondono presenze che non conoscono compassione né redenzione,solo ordine freddo e implacabile.
E tu… le sapevi tutte queste cose?

FONTI
•Unquiet Voices:Spirits of the Forgotten,A.C. Avers
•Dragon Rouge:The Dark Initiatory Currents,T. Karlsson
•Sefer ha-Razim,M. Margalioth (1966)
•Heikhalot Rabbati,manoscritti Geniza
•Testamentum Salomonis,McCown ed. 1922
•Gershom Scholem,Major Trends in Jewish Mysticism
•A. Kaplan,Inner Space

Saturday, November 4, 2023

EMANAZIONI DELL’AQUILA (teoria delle stringhe)

di Shamano Shekhinà Shekhinà


Per definire la vastità dello spazio e del tempo e per spiegare da dove siamo provenuti e dal perché siamo qui e cosa facciamo, e del perché non riusciamo ad andare dove dovremmo andare dobbiamo stabilire la definizione di Vuoto.
Per fare esperienza del Vuoto è necessario fermare la propria mente, prendersi una pausa in modo naturale e guardare con gli occhi fissi e immobili.
– Il Vuoto è vasto.
– Nella sua vastità non c’è nulla (non c’è nemmeno pensiero).
– Nel nulla esistono e coesistono dei potenziali.
Il vuoto sebbene sia un vasto nulla è potenzialmente ogni cosa.
Il Vuoto non ha tempo in quanto il tempo è un potenziale che nasce da esso.
Il Vuoto un giorno contemplò se stesso e nel momento in cui lo fece nacque un momento (Punto Zero), questo è stato il nostro inizio. Questo punto di contemplazione è l’inizio di coscienza ed energia, il Vuoto è il principio Padre/Madre che gli ha dato vita. Da questo punto siamo iniziati.
Nel Vuoto non c’è tempo e non c’è spazio e per quanto ci si muova al suo interno non si va mai realmente da nessuna parte non esistendo tempi e distanze. Il punto originario si muoveva nel Vuoto senza mai muoversi realmente fino al momento in cui contemplò se stesso. Ripiegò tutto su se stesso e creò il punto di contemplazione dividendosi e diventando due (Punto Zero e Coscienza-Specchio).
Tutto ciò che si trova tra i due punti assume le qualità di spazialità e temporalità.
Abbiamo a questo punto tempo distanza e spazio tra Punto Zero e Coscienza-Specchio. Questa zona è il settimo livello del cielo da dove siamo cominciati e dove il tempo per concepire un pensiero e realizzarlo è un istante come il tempo tra i due punti.
Volendo andare oltre il Punto Zero volle di nuovo contemplare se stesso ma adesso aveva fuori di sè qualcosa di mobile, la Coscienza-Specchio, e quindi ordinò a quest’ultima di fare lo stesso, di contemplare sè stessa.
Quello che fanno è collassare il tempo creando la sesta realtà con un tempo più lento del precedente perché maggiore è la distanza dal Punto Zero. Il processo continua con continui rimbalzi della Coscienza-Specchio fino ad arrivare alla prima realtà formando una piramide.
A questo punto abbiamo dei livelli e in ogni livello la distanza tre le “due mani” è maggiore poiché ogni contemplazione è un’espansione, quindi in ogni livello c’è una realtà diversa. Il Punto Zero in tutto ciò, non si muove mai.
Attraverso il disegno della piramide, o Triade, capiremo le interazioni esistenti tra spazio e tempo e i vari livelli di energia, vedremo raffigurati i pensieri della creazione.
Le linee orizzontali rappresentano le linee del tempo.
La linea discendente rappresenta l’Involuzione (come la coscienza si posta di livello in livello sempre più in basso), le realtà ad ogni livello hanno la medesima densità, aspetto, ovvero vibrano alla stessa frequenza. Ogni livello ha un determinata frequenza. E noi ci troviamo al 1° con frequenza in Hz.
I 7 livelli coesistono nello stesso luogo dimensionale e spazio temporale benché noi non riusciamo a percepire gli altri livelli se non arrivando ad assumerne la frequenza, non percepire una realtà di un livello superiore al nostro non significa però che non esista.
Tutto nella piramide avviene all’ombra del Punto Zero e accade all’interno dello stesso tempo e spazio, ma spazio e tempo assumono diverse vibrazioni a ogni livello espandendosi o contraendosi in base alle possibilità.
Si può “abitare ” un determinato piano solo vestendone le specifiche vibrazioni.
Lo Spirito nasce dal Vuoto.
Per esistere ad un livello del tempo deve rivestirsi di vesti fatte di quel tempo.