Psychedelic Pointer 5

Pubblicità

SPONSORIZZA QUI LA TUA ATTIVITA'

EA School

Calabria Mia

Dr. X -M.G.O.-

PRIMORDIA ONLINE STORE

Mandateci i vostri articoli, li pubblicheremo sul nostro sito.
E-mail: xman777@dallasmail.com

Search This Blog

Showing posts with label vittima. Show all posts
Showing posts with label vittima. Show all posts

Sunday, June 1, 2025

Da cosa possiamo riconoscere una fattura di Magia Nera

Di Anonimo


Una fattura di Nagia Nera è un incantesimo maligno nei confronti di una persona, effettuato per arrecare un danno a tale individuo. I motivi per ricorrere alla magia nera allo scopo di fare fatture possono essere di varia natura. Possono infatti esserci diversi tipi di fatture, a seconda dell’obiettivo che si insegue: fatture di odio, fatture di sofferenza, fatture in amore, fatture di morte, e così via. Dopo alcuni giorni o settimane, le fatture iniziano a fare effetto, ed è possibile accusare alcuni sintomi che possono produrre malessere o depressione alla vittima scelta come bersaglio.

In questo articolo si intende fare chiarezza sui possibili sintomi che possono manifestarsi su una persona oggetto di una fattura o di una Magia Nera potente, e come intervenire per annullarli.

Come capire se una persona è vittima di una fattura

In primo luogo, la persona che pensa di essere stata colpita da una fattura deve capire se esiste, nella sua sfera di conoscenze, qualcuno che possa avergliela fatta. Ad esempio:

una suocera invidiosa
un amante respinto
un amante del proprio partner in amore
un falso amico o una falsa amica.

Una volta individuata la persona che potrebbe aver chiesto una fattura nei suoi confronti, la persona che ritiene di essere stata colpita da tale fattura deve anche cercare di capire il perché. Ragionando sulle motivazioni, potrebbe avere un’ulteriore conferma del fatto che quella persona individuata gli abbia davvero fatto un incantesimo malefico.

Ma come può quella persona capire se è vittima o meno di una fattura? Ci sono alcuni sintomi che possono aiutarlo a scoprirlo.


Quali sono i sintomi di una fattura

Una persona che pensa di essere vittima di una fattura, può provare a scoprire se è vero o meno attraverso la comparsa di uno o più sintomi tra i seguenti:

frequenti mal di testa
senso di svogliatezza
malessere diffuso
improvvisa insonnia
senso di oppressione e soffocamento in luoghi sacri
sensazioni sgradevoli frequenti
paura di entrare nella propria casa.

Spesso questi sintomi sono facilmente associabili a normali stati d’animo, ad episodi casuali o a problemi lavorativi che producono stress momentaneo. Per questo motivo, non sempre è facile capire se si è o meno in presenza di una fattura. Tuttavia, la possibilità di essere sotto l’attacco di un maleficio non può essere esclusa. In caso di dubbi, consultare un mago nero esperto potrebbe essere la migliore soluzione.

Alcuni tipi di fatture possono causare dolori e problemi specifici. Le fatture di odio, le fatture di sofferenza, quelle di separazione o di allontanamento, come anche le fatture in amore, le legature d’amore, i riti della disgrazia finanziaria, provocano, a seconda dei casi:

problemi di infertilità
incapacità di realizzarsi nella vita
problemi di impotenza sessuale
crisi del matrimonio
fallimenti in ambito lavorativo.

Come annullare questi sintomi e liberarsi da una fattura?


Annullare una fattura è possibile

Quando una persona individua i sintomi della fattura, e capisce chi può avergliela fatta, può a sua volta ricorrere alla magia nera per liberarsi di tale fattura. Grazie all’aiuto di un mago esperto, a cui rivolgersi il prima possibile, la persona potrà ritrovare benessere e gioia di vivere.

Da precisare che la magia nera non sempre è efficace al 100%, ma esistono molti libri in materia e tante persone vi ricorrono per soddisfare i propri desideri. Così come è possibile ricorrervi per causare dei malefici ai danni di qualcuno, allo stesso modo con la Magia Nera è spesso possibile annullare tali malefici.



Thursday, November 9, 2023

MAGIA DISTRUTTIVA: ZADU E MALEFICI

 di Shamano Shekhinà Shekhinà

Il termine “Kanawari” con il quale si definiscono i Malefici e tutte le pratiche di Magia Distruttiva è “Zadu”. Si parla qui di una corruzione della parola “Hindi Jadu” che vuol dire letteralmente ‘Incantazione’, ‘Magia’ oppure infine ‘Formula Magica’, ma può cambiare il suo significato in relazione alle occasioni e anche dell’interlocutore. Nel gergo più comune, però, il termine Zadu si riferisce ad un particolare Rituale di Magia manipolativa, in genere svolto sul campo della cremazione, per riuscire a generare un amuleto di tipologia malefica capace di portare addirittura alla morte della vittima scelta accuratamente e della sua intera famiglia.
Lo Zadu inoltre può essere descritto come una complessa e molto antica pratica rituale di origine “W:bön”, pienamente in grado di costruire e mantenere aperti dei potenti ponti ed anche molto sottili tra l’ambito extraurbano (la Dimensione Parallela) nel quale dimorano tutti gli Spiriti, ed il microcosmo urbano (Dimensione opposta, cioè terrena) dentro il quale risulta più forte il desiderio degli uomini di tenere incontaminato e ben saldo l’equilibrio che sottende ogni realtà domestica.
Tramite lo Zadu di conseguenza, si vanno a creare delle vere e proprie falle nella costante tensione che c’è tra il mondo delle entità dette sovrannaturali, la cui tendenza è quella di entrare nel villaggio per poter soddisfare i propri istinti, siano esse la brama di sangue, oppure, nel caso delle semi - divinità, la smania di essere instaurati come divinità all’interno del tempio, e quello degli uomini in carne e ossa.

CACCIARE IL DEMONE DAL VILLAGGIO

Il posto prescelto per finire l’azione dell’esorcismo è una conosciuta curva a gomito, la quale viene dopo l’evidente dorsale montuosa che separa l’ampia buca dove sorge il villaggio di Kalpa da un orrido vallone roccioso, dove la strada passa vicino ad uno strapiombo di mille metri che finisce direttamente nelle sacre acque del fiume “Sutlej”. Arrivati sul posto, i Kardar, cioè gli abitanti, piantano la statuetta (Zadu) nella parte più lontana della curva, con il volto messo verso l’abisso.
A questo punto l’attenzione di tutti i presenti si sposta sul montone. Il “Grokch” (Officiante) usa l’acqua del “Kro”(vaso rituale in ottone o anche in argento) il dorso dell’animale da sacrificare, partendo dal capo fino alla coda e viceversa. Subito dopo mette dei semi di mostarda con acqua sacra negli orecchi e nella bocca della vittima sacrificale, liberandola in un istante. Tutti si mettono così velocemente a guardare l’animale aspettando che accada qualcosa, anche un piccolo segno che un estraneo non può capire fino a che quello si scrollò vigorosamente, comunicando la riuscita dell’esorcismo e, di seguito, il termine dell’infestazione.
In tutto tale contesto, è ora abbastanza chiaro il grande ruolo del Sacerdote Oracolo. Essendo stato scelto dalla sua personale divinità, il Grokch è dotato di enormi poteri, con i quali riesce svolgere la funzione di un eroe che può sconfiggere i demoni e perpetrare lo status quo nel villaggio. Spetta soltanto all’Oracolo, perciò, intervenire nei modi e nei tempi adatti per togliere le disparità esistenti tra gli uomini e gli spiriti, evitando che questi ultimi prendano il totale sopravvento.
Nonostante la Tradizione Oracolare Kinnaura non è proprio del tutto assimilata ad un contesto dello Sciamanesimo, si notano comunque molte notevoli affinità tra i due ambiti che possono farlo collocare tra le pratiche dei Grokch ad un livello intermedio, quasi come un anello di unione nel parallelismo esistente tra Sciamanismo e Oracolarità.