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Thursday, December 14, 2023

PRESENZA: CARATTERISTICHE E METODI

di Shamano Shekhinà Shekhinà

«La meditazione è una tecnica mentale che instaura relazioni giuste e senza ostacoli; ciò significa, in altre parole, allineamento. Si tratta dunque di stabilire una linea di comunicazione diretta non solo fra la fonte unica, la Monade e la sua espressione, la personalità purificata e disciplinata, ma anche fra i sette centri del veicolo eterico umano»


A COSA SERVE

Il Metodo della Presenza propone sia delle precise fasi di avvicinamento tra l’Io Inferiore (ovvero personalità impermanente) e l’Ego Superiore (quindi parte manifesta della triade animica). Per le differenti “Tensioni Energetiche” le quali esistono sia nell’Io personale che nell’Ego transpersonale, queste varie fasi di avvicinamento vengono legate da dei momenti d’intensa sofferenza a livello Psichico. Ciò dev’essere con sacrificio e tanto lavoro interiore Sopportato nonchè rivissuto più e più volte, per vare come risultato più efficace il fatto che la mente fisica riesca ad abituarsi alla vibrazione più profonda e intensa che proviene dai piani sottili, spirituali dell’Ego.
Con questo metodo, dunque, proprio la mente personale si trova a dover per forza di cose “Crescere” nella frequenza (Espansione), per poi in seguito essere in grado di raggiungere il voluto e fondamentale “Sollievo” di un contatto pienamente in equilibrio con il Sé Superiore, vale a dire con la Coscienza.

IL METODO

Il termine “allineamento” (del Piano Eterico, quello Astrale, Mentale inferiore, Mentale Superiore, Egoico, Buddhico e così via. ) è una completa formula la quale si riferisce ad un modello d’Insegnamento antichissimo descritto dai Tre Maestri di Raggio.
Il Metodo della Presenza mostra come già citato diverse fasima comunque tutte insieme utili per colui il quale desidera raggiungere differenti ed elevati obiettivi.

1. Evocazione dello stato di Tensione
In questa fase vi è una forte Tensione avuta grazie al completo dominio dell’Io o Se Personale (l’Io Impermanente) affinchè possa entrare a pieno e duraturo contatto con il Sé Reale.

2. Poi si può passare al Conseguimento di uno Stato di profonda e perenne Fusione con la elevatissima valenza della Triade (Angelo Solare)

3. Mantenere la mente salda nella luce della Triade:

Si tratta qui della forte costanza nel saper mantenere il proprio Sé Inferiore legato e vicino sempre più al punto di Tensione dell’Anima (Baricentro Egoico), senza più alcuno sforzo o magari resistenza, come all’inizio, della propria personalità adesso del tutto “Integrata”.
Ci si sofferma un attimo per spiegare che, per quanto detto, la Meditazione Attiva rappresenta un vero e proprio modo di essere e di diventare nel tempo e nella pratica e non giammai una mera attività alla quale ci dedica solo in alcuni momenti. Infatti, qui sia l’Aspirante avanzato che il Discepolo in prova devono per forza capire di dover vivere una vita “Simultanea e Duplice”, fatta di attività anche esterna: la vita profana; e insieme d’attività interna: l’intensa riflessione spirituale a Servizio del “Vessillo Bianco” della Gerarchia Spirituale.

4. Intento determinato e perenne nel riuscire a sentire questa “Presenza” dell’Anima Cosmica nell’Universo, in tutte le forma, non soltanto come una teoria, bensì come la risposta vibrante all’“Esistenza”.

5. Capire quello che per mezzo suo, il Principio Divino cerca e vuole incarnare. Il «Grande Proposito», ch’egli mostra in ogni attimo del suo ciclo evolutivo.

6. La posizione presa su ogni particolare problema mondiale o progetto individuale che la mente abbia elaborato per il bene comune attraverso il cuore e nella “triplice luce dell’intuizione”.

7. Stati preparatori alla rivelazione:

La rinuncia di graduale e poi totale della personalità individuale per ottenere la Via Superiore.
La Ri - Concentrazione dell’intera Psiche nella Coscienza dell’Angelo Solare.
Qui per forza bisogna ricominciare ed agire solo e sempre in maniera funzionale sotto l’influsso dell’Angelo Solare.
Adesso si è in grado di costruire anche delle Forme - Pensiero (Idee - Azioni, in pratica gli Eggregori) le quali possono incarnare pienamente la Rivelazione.
In quasi fase si termine con l’interruzione chiamata la “Pausa che precede la Presentazione”

8. Presentazione della Rivelazione e delle verità impartite dal piano buddhico (Spirituale) che, una volta immesse nel mondo dell’illusione, distruggono le forme ingannevoli edificate dall’uomo.

Questo è il “Cimento del Fuoco”. Si tratta di una parte del Fuoco che esiste in tutto quello che è stato rivelato e che ora sta tornando alla Sorgente da dove viene; un’altra parte, invece, preferisce distruggere tutti gli aspetti contrari del Rivelatore, mentre infine un’ultima parte ancora brucia del tutto gli aspetti sfavorevoli di tutti coloro i quali vanno a riconoscersi nella Rivelazione.

9. La Rivelazione è per sempre sconfitta e ricoperta dalla generale illusione.

Tutti e nove gli stadi messi insieme creano la formula per il più avanzato Metodo di Meditazione possibile.

Sunday, November 19, 2023

LA MONTAGNA DI DANTE: SIGNIFICATO ESOTERICO

 di Shamano Shekhinà Shekhinà

Nel Convivio, Tomo II, Dante Alighieri riportò che: «… in ogni Opera d’Arte vi sono sempre 4 significati, il letterale, l’allegorico, il morale e l’anagogico (greco anà-ago: conduco in alto)»
Questo preciso e dichiarato criterio riesce a riassumere 4 definiti modi per saper concepire un’idea, infatti dona una definita forma ad una Montagna ideale, da dover scalare, per poi giungerne all’apice ed infine ritrovare la purezza immateriale dell’idea Primigenia.

LA LUCE E L’OMBRA DELL’IDEA
La “Caduta” con la successiva volgarizzazione di un’idea qualsiasi va attribuita all’incapacità da parte dell’osservatore di essere in grado di riconoscere il vero principio che è rappresentato dall’anima. In pratica, l’incapacità di riconoscerne il senso ben nascosto dalla forma puramente ed appositamente esteriore.
Ed è proprio per questo accade che l’osservatore, da incapace, può soltanto distorcere l’idea fino a renderla l’Ombra di sè stessa. All’opposto, l’abile e saggio pensatore, invece, è ben capace di contemplare la stessa idea nel suo stato immateriale, riflettendola in sè stesso, vale a dire nella propria intima coscienza e rispettando ogni suoi criterio originale.
Riflettere un’Idea in effetti vuol dire farla scendere fino ad arrivare al piano della ragione fisica, per poi trasmetterla, rispettandone sempre e comunque il significato interiore. Quindi, a tal punto, lasciarla com’è, senza contaminare nessuna sua forma esteriore con delle interpretazioni fortuite soggettive, le quali inevitabilmente finiscono per oscurarne irrimediabilmente l’intero meraviglioso significato.
Si capisce adesso molto meglio che il saggio, una volta che ha raggiunto la “Visione” dell’Idea, non la porta a sé, bensì ne “Riflette” tutti i suoi autentici contenuti nella propria coscienza, per poi trasmettere i significati percepiti alla mente, mente che s’illumina di sottile comprensione.

RESTAURARE L’ANTICO MISTERO
Nella realtà, in pratica cioè, il ricercatore trova l’idea nascosta nella profondità di significati grossolani. Ma non sarebbe così veramente un buon ricercatore se non fosse in grado di riconoscerne il vero valore, anche se “trafugato”, e di poi riuscire a raffinarne l’intera sua essenza (Levigare la Pietra grezza) per elevarne totalmente il senso. Riportandolo alla sua identità originaria di vertice, e restituendolo ai significati profondi nonchè complessi del suo spirito interiore.
La “Magia” dell’Iniziato risiede esattamente in quella di ridare la grazia, la snellezza, l’efficacia, l’essenzialità ed infine la sintesi al concetto primario così com' era o almeno il più possibile. Per ciò, l’idea, libera e scevra da qualsiasi tipologia di attributo comune, viene rappresentata dall’Unità e attraverso il Numero 1.
Le seguenti parole riprese da uno dei più antichi Commentari: “…dove esistono due verità, non esiste verità…”
La metafora di tutto il pensiero umano è per l’appunto una Montagna suddivisa in 4 Livelli, come ha citato proprio o stesso Dante, ed è l’emblema di altrettanti 4 mondi di pensiero.
Sulla vetta più elevata della Montagna (l’Olimpo) dimora il pensiero puro (Giove), genera l’idea archetipa (nascita di Minerva) da cui prende poi origine qualsiasi forma di pensiero materiale.
In mancanza di aspetti accertati e tangibili, però, l’idea Archetipa si rivela inavvertibile alla mente concreta. Allora, l’anima dell’idea stessa, soltanto percepita, deve essere rivestita di pensiero più razionale: così la si può rendere tangibile al “mondo del pensiero concreto”. Ma i rivestimenti di un pensiero prettamente fisico (ragionamenti ed interpretazioni), ne oscurano del tutto il principio sottile, spirituale che al contrario va ritrovato. E questo rappresenta esattamente il compito dell’analisi Esoterica (“Esoterikòs” vuol dire appunto “Guardare dentro”).

LIVELLI DELLA NATURA UMANA
La Montagna Interiore ovvero la scalata verso la più alta forma di Coscienza, conduce ai medesimi significati della “Tetractys” (triangolo equilatero formato dalla sequenza dei primi dieci numeri disposti in quattro righe), i cui numeri rappresentano e portano ad una gerarchia contenente 4 Mondi.
Per l’esattezza e attraverso la numerazione tra le più antiche in Simbologia:
Mondo del Generatore (Numero 1)
Mondo del Generante (Numero 2)
Mondo del Generato (Numero 3).
Questa Triade o Trinità appunto conferisce una forma ed una sostanza al Numero 4. Il Mondo Materiale basato interamente sui 4 elementi conosciuti di solito della natura (qui non cito gli elementi nascosti che portano ad essere 20 in tutto):
1) Terra (Piano Fisico)
2) Acqua (Emotivo)
3) Aria (Pensiero)
4) Fuoco (Pensiero Metafisico)
Questa stupenda rappresentazione venne stata ripresa da molti catechismi per poter esprimere la Natura Umana, formando così un semplice schema:
1° Livello: la Mente Passionale, sede di tutti gli istinti nonchè generatrice dell’Illusione e dell’Irrazionale;
2° Livello: la Ragione Fisica, generatrice dell’intelligenza cosciente e tangibile;
3° Livello: l’Intelligenza Concreta, sede del pensiero astratto ma anche generatrice della Logica e dell’Intuizione;
4° Livello: l’Intelligenza Intuitiva, sede dell’Intelletto, viatico prettamente naturale per la conoscenza diretta dell’idea. Generatrice del ponte tra la mente e la coscienza, si tratta dell’ingresso ai piani Metafisici del Pensiero detto la Ragion Pura.
Se scalato ognuno di questi Livelli per bene dunque compresi, si può accedere alla più elevata e spirituale forma di percezione esistente di tutto ciò che circonda l’essere vivente umano.