Di Elena Paredi
L'Athanor è uno dei simboli più emblematici e suggestivi dell'Alchimia. Non è semplicemente un forno o un crogiuolo, ma l'espressione materiale del processo spirituale di trasmutazione e perfezionamento. La sua natura, spesso raffigurata come una fornace a torretta con un fuoco perenne, lo rende un archetipo del lavoro interiore che caratterizza ogni autentico cammino iniziatico.
Nell'Alchimia, l'Athanor è il recipiente dove si svolge la Grande Opera (Magnum Opus), il processo che mira a trasformare la materia vile (i metalli comuni) nella Pietra Filosofale (Lapis Philosophorum), capace di conferire l'immortalità e di trasmutare i metalli in oro.
Simbolicamente, l'Athanor rappresenta:
Il Crogiuolo Interiore: Non è solo un oggetto fisico, ma il cuore o la mente dell'alchimista, il luogo interiore dove le passioni, le imperfezioni e gli elementi grezzi della personalità vengono sottoposti al "fuoco" della disciplina, della meditazione e della conoscenza.
Il Fuoco Lento e Costante: L'Athanor è alimentato da un fuoco "filosofico" o "segreto" che deve essere mantenuto costante, né troppo debole né troppo violento. Questo fuoco simboleggia la volontà ferma e la pazienza necessarie all'iniziato per sostenere il lungo e faticoso processo di purificazione e trasformazione psicospirituale. Non è l'ardore impulsivo, ma la tenacia della costanza.
La Trasmutazione: Al suo interno, la materia (l'iniziato) passa attraverso le fasi fondamentali dell'Opera: la Nigredo (putrefazione, dissoluzione del vecchio sé, l'Oscurità), l'Albedo (purificazione, sbiancamento, la Luce incipiente), la Citrinitas (risveglio, illuminazione, l'Oro incipiente) e infine la Rubedo (il rosso, la perfezione, la Pietra Filosofale, la reintegrazione totale). L'Athanor è il laboratorio di questa evoluzione.
Il Collegamento con il Percorso Iniziatico Massonico
Sebbene l'Athanor non sia un simbolo direttamente presente nel Tempio Massonico come l'Ara o le Colonne, il suo significato alchemico risuona profondamente con gli obiettivi e la simbologia della Massoneria, specialmente quella di tradizione esoterica.
1. La Trasformazione dell'Uomo
La Massoneria si definisce un Ordine Iniziatico che ha come scopo il perfezionamento dell'uomo. Il massone, come l'alchimista, lavora su sé stesso per passare dallo stato di Pietra Grezza (l'uomo non iniziato, imperfetto, schiavo delle passioni) a quello di Pietra Cubica (l'uomo compiuto, cosciente, integrato e utile alla costruzione del Tempio universale).
In questo contesto, l'Athanor diventa il simbolo del Tempio interiore del Massone, o il Gabinetto di Riflessione stesso, dove il neofita sperimenta una simbolica "morte" e dissoluzione (la Nigredo) prima della sua rinascita a nuova vita iniziatica. Il lavoro massonico, paziente e metodico, è il "fuoco lento e costante" che modella e purifica.
2. Il Lavoro di "Fusione"
Il rito e l'Officina Massonica (la Loggia) possono essere visti come un Athanor collettivo. All'interno della Loggia, individui diversi (metalli vili) vengono "fusi" e lavorati insieme da un comune "fuoco" spirituale e morale (gli insegnamenti e la Fratellanza) per un fine superiore. Questo processo non è solo individuale, ma mira anche alla costruzione sociale e al progresso dell'Umanità (la realizzazione del Tempio).
3. La Ricerca della Luce
L'obiettivo finale dell'Opera nell'Athanor è l'ottenimento della Luce Divina o della conoscenza assoluta, rappresentata dalla Pietra Filosofale. Similmente, la Massoneria è descritta come la ricerca della Luce (Verità, Conoscenza, Saggezza) da parte di uomini che si sono liberati dalle tenebre dell'ignoranza e della superstizione.
Pietra Filosofale = Luce Massonica: Entrambi i simboli rappresentano la meta finale del percorso, la pienezza della conoscenza e l'armonia interiore raggiunta tramite il lavoro paziente e la disciplina rigorosa.
L'Athanor, sebbene non sia un arredo rituale massonico, funge da potente metafora che unisce le tradizioni dell'Alchimia e della Massoneria. Esso simboleggia l'incessante e mistico processo di autotrasformazione che ogni iniziato, in ogni epoca e in ogni via, deve intraprendere per forgiare la propria essenza e contribuire all'Opera universale. È il luogo dove il tempo, il fuoco e la volontà convergono per distillare l'oro spirituale dall'ordinaria materia umana.