Di Eva Leopoldo
Avete mai incontrato qualcuno e sentito una connessione istantanea, quasi magnetica, come se vi foste incontrati prima e vi conosceste... O un' inspiegabile pesantezza emotiva e emergenza di profondo dolore latente e dolore? L'antica saggezza indiana chiama questo Runanubandha, il legame energetico invisibile formatosi attraverso il karma condiviso, il tatto, l'intimità ed l'emozione.
Secondo la scienza yogica e tantrica, ogni incontro lascia un'impronta non solo nella mente ma anche nel corpo stesso. Queste sottili impronte, chiamate samskaras, plasmano i modelli di attrazione, attaccamento e conflitto che sperimentiamo nelle relazioni. Si crede che il corpo, specialmente la fascia (il tessuto connettivo spesso descritto oggi come la "matrice cristallina liquida") conservi questi ricordi, agendo come l'hard disk emotivo del corpo.
Le neuroscienze ed epigenetiche moderne ora rispecchiano questo antico sapere. Studi rivelano come traumi, stress emotivo e modelli comportamentali possano essere tramandati almeno 3 generazioni attraverso marker epigenetici che influenzano il modo in cui i geni si esprimono. Quello che gli yogi una volta chiamavano "karma ancestrale", la scienza oggi chiama memoria intergenerazionale. Stiamo letteralmente portando echi della nostra stirpe nel nostro materiale genetico.
Questo spiega perché alcune relazioni si sentono cariche, familiari o destinate risvegliano ricordi dormienti all'interno dei nostri campi cellulari ed energetici. L'intimità, specialmente l'intimità sessuale, crea un profondo scambio di informazioni ed energia, formando legami energetici che possono persistere a lungo dopo la separazione fisica.
Nella visione yogica, Kundalini è il meccanismo evolutivo che sale per bruciare attraverso la memoria cellulare passata e pulire i residui karmici. Quando risvegliato attraverso la pratica spirituale o Shaktipat (trasmissione di energia da un insegnante realizzato), purifica le impressioni immagazzinate del corpo, sciogliendo gli intrecci nati dai vecchi samskaras. Il Guru, in questa sacra relazione, assorbe o catalizza il karma dello studente, accelerando questo processo alchemico di rilascio.
Vista attraverso questa lente integrativa, Runanubandha è sia spirituale che biologico, un punto di incontro tra Tantra e neuroscienze. Dove lo yoga parla di karma e samskara, la scienza parla di percorsi neurali ed eredità epigenetica. Gli antichi Rishis capivano che la memoria non è solo conservata nel cervello ma tessuta attraverso i tessuti, i canali energetici e la coscienza stessa.
Quando capiamo questo, le nostre relazioni assumono una dimensione sacra. Ci rendiamo conto che non stiamo semplicemente interagendo con gli individui ma con intere storie di memoria ed evoluzione. Amore, attrazione e conflitto sono tutte opportunità di liberazione .. inviti a prendere coscienza di ciò che il corpo ricorda ancora e a lasciare che la coscienza dissolva ciò che non serve più.
Il vero scopo delle relazioni, quindi, non è la gratificazione o il possesso o la ripetizione, ma la trasformazione. Il risveglio della consapevolezza attraverso l'intimità, e la bruciatura dei residui karmici attraverso il fuoco dell'eros.