del Dr.X- M.G.O.
• Introduzione: Definire il Famiglio
• Il Famiglio Deifico
• Il Famiglio Animale
• Il Famiglio Vegetale
• Il Famiglio Defunto
• Il Famiglio Fatato
• Il Famiglio Domestico
• Mantenere la Relazione
:: Introduzione: Definire il Famiglio ::
Quando si parla dello Spirito Familiare,
spesso si afferma che il Famiglio fosse uno specifico -tipo- di spirito
che è attratto dalla strega. Questo è vero, tuttavia vi è da ridefinire,
o meglio ampliare, la portata degli spiriti inclusi in questa
definizione.
Lo spirito familiare è uno spirito
dell’Altro Mondo che viene alla strega per impartirle la conoscenza
degli spiriti. È un essere familiare (spesso anche nel senso biblico del
termine) alla strega, e le conferisce tale saggezza attraverso la
trance, la possessione, i sogni o l’amplesso sessuale. Ecco perché è
possibile avere numerosi famigli, ognuno dei quali può essere un amante
spirituale.
Perché estendere il termine? Il perché ce
lo rivela la storia dello spirito familiare. Le streghe si riferivano
spesso a varie creature parlando del proprio “spirito familiare”, sia
che si trattasse di fate, che di morti ancestrali, che di animali o
addirittura di dei (ad esempio “il diavolo”, nome con cui spesso si
nascondevano divinità precristiane). I nostri antenati credevano che
fosse possibile avere numerosi spiriti familiari, quindi perché non
dovremmo crederlo anche noi? Tuttavia, ritengo che ci fosse un famiglio
personale, vero, che era unico per ogni stregone, ma non parlerò di
questo adesso. Una strega poteva (e può) avere uno, o avere tutti questi
famigli (anche se più famigli non è necessariamente uguale a più
potere, anzi di solito – visto l’impegno che richiede mantenere così
tante relazioni spirituali – è quasi il contrario!), ma (almeno
tradizionalmente) la strega doveva averne almeno uno di questi. Per
funzionare magicamente in modo efficace, DOBBIAMO avere questa
connessione con l’Altro Mondo. Altrimenti siamo solo immersi
nell’autoillusione.
:: Il Famiglio Deifico ::
La divinità è la prima, e più spesso anche
la prima ad essere ricercata, dello spettro dei famigli. Spesso viene
chiamata “dio patrono” o “dea patrono” dai praticanti moderni, anche se
in passato il concetto di “dio” si era perso con la fine del paganesimo
ufficiale e quindi ci si riferiva a tali entità semplicemente come
spiriti più potenti rispetto ad altri. Questo famiglio è un dio che
arriva allo stregone in visione durante la veglia o in sogno/semisogno.
Durante o a seguito di tale prima visione si stabilisce un patto tra il
famiglio deifico e il praticante. Lo stregone servirà questo dio e, in
cambio, il dio riceverà offerte e permetterà che parte del suo potere
possa scorrere attraverso lo stregone.
Tale entità cambiava a seconda della
regione. A Milano era Madonna Horiente, a Roma era Erodiade, in Campania
era Diana, in Sardegna era Sa Rejusta (anche detta Mama Erodas, Arada o
Araja), in Umbria, Marche e Abruzzo era la Sibilla Appenninica, in
Emilia-Romagna era la Signora del Corso o la Sapiente Sibilla, in
Toscana era Diana (affiancata probabilmente da Apollo/Lucifero e da
Erodiade/Aradia), in Sicilia era la Regina delle Fate (detta anche Fata
Maggiore, Savia Sibilla, Signora Greca, Signora Grazia, Donna Inguanto,
Mandotta e Donna Zabella) talvolta affiancata dal Re delle Fate (o Re
Cozzo o Cucco), in Trentino era la Berta, nel nord Italia più in
generale era la Donna del Buon Gioco, in alcune zone della Francia era
Habundia o Dame Abonde (chiamata anche Satia), in Germania era Holda o
Perchta, nei Paesi Baschi era Janicot o Akerbeltz (probabilmente
derivante da Mari, figura femminile a capo del pantheon basco), in
Romania era Doamna Zinelor, Irodeasa o Arada, in Gran Bretagna era la
Regina di Elphame (Elphame sarebbe il mondo delle fate), detta talvolta
Nicnevin e che Shakespeare chiamerà invece anche Titania e Regina Mab
nelle sue opere, e spesso affiancata dal Re delle Fate, chiamato anche
Christsonday (dall’accusato per stregoneria Andro Man), Oberon da
Shakespeare, e spesso ridenominato come “il Diavolo” in certi processi.
Spesso in onore a questo famiglio e al suo
corteo si offriva del cibo e da bere, si apprecchiava la tavola la sera
per lui e il suo seguito, attendendo il suo arrivo durante la notte.
Una volta che la relazione con questo
famiglio è iniziata, offuscherà per sempre la tua mente. Il rapporto
diventerà via via sempre più intimo, diventerà familiare e la divinità
potrà inviare al praticante ulteriori famigli come suoi messaggeri.
:: Il Famiglio Animale ::
Il famiglio animale è il primo a cui la
gente pensa quando si parla di famigli. Questa è una creatura che può
essere corporea come può essere incorporea.
L’animale vivente è, essenzialmente, una creatura che è resa familiare alla strega durante il tempo. E’ un semplice animale che viene nutrito (oltre che con il suo mangime normale) anche con qualche goccia del sangue della strega, per farlo diventare un famiglio.
L’animale spirituale invece è lo spirito stesso della strega in forma animale, che può essere riscoperto dalla strega grazie all’aiuto di altri famigli, come il famiglio deifico.
L’animale vivente è, essenzialmente, una creatura che è resa familiare alla strega durante il tempo. E’ un semplice animale che viene nutrito (oltre che con il suo mangime normale) anche con qualche goccia del sangue della strega, per farlo diventare un famiglio.
L’animale spirituale invece è lo spirito stesso della strega in forma animale, che può essere riscoperto dalla strega grazie all’aiuto di altri famigli, come il famiglio deifico.
Il famiglio vivente deve essere cresciuto,
allevato e curato personalmente dalla strega. La connessione tra lo
stregone e il famiglio viene costruita nel tempo mediante offerte di
alcune gocce di sangue del praticante, in modo che l’animale e l’uomo
diventino sempre più legati, risuonino assieme quasi fossero un solo
essere.
Quando questa connessione sarà stabile
(dovrà comunque essere mantenuta e alimentata per tutta la vita) l’Imp
(così viene chiamato il famiglio animale nel mondo anglofono) può essere
inviato ad eseguire diversi compiti assegnatigli dallo stregone, e lo
stregone può possedere l’animale con il suo stesso spirito, e l’animale
può insegnare alla strega una o due cose sulla sua magia bestiale.
Altri lavori che si possono compiere con il famiglio vivente sono:
• la divinazione: il famiglio può
manifestare con il suo comportamento i segni che altri spiriti possono
inviare al praticante a seguito di una sua domanda.
Sebbene alcuni distinguano un famiglio domestico e uno divinatorio, quasi mai tale divisione è così netta. Infatti spesso ciò che viene chiamato erroneamente “famiglio divinatorio” è semplicemente un esempio di divinazioni per omen. Spiego meglio: nelle divinazioni per omen, per segni, a seguito della domanda compiuta dal praticante lo spirito risponde “mostrando un segno” e modificando il mondo circostante. Questa modifica talvolta avviene mediante il cambiamento del comportamento di un animale selvatico, ma allo stesso modo può arrivare anche da una persona che passando per la nostra strada dice qualcosa che possiamo interpretare come segnale. Visto che in questo caso tale persona non diventa il nostro “famiglio umano divinatorio”, anche l’animale che ci appare per caso a divinare in mezzo alla foresta non sarà necessariamente un nostro “famiglio animale divinatorio”.
• invio per eseguire compiti magici: al famiglio viene assegnato un compito, contattandolo quando siamo in stato alterato di coscienza, ed esso lo eseguirà (probabilmente durante le ore di sonno) se saremo riusciti con successo a fargli capire cosa gli chiediamo.
• invio per possessione: al famiglio può essere richiesto di inviare il suo spirito, probabilmente solo durante le sue ore di sonno, e di possedere una persona che vogliamo in questo modo maledire.
Sebbene alcuni distinguano un famiglio domestico e uno divinatorio, quasi mai tale divisione è così netta. Infatti spesso ciò che viene chiamato erroneamente “famiglio divinatorio” è semplicemente un esempio di divinazioni per omen. Spiego meglio: nelle divinazioni per omen, per segni, a seguito della domanda compiuta dal praticante lo spirito risponde “mostrando un segno” e modificando il mondo circostante. Questa modifica talvolta avviene mediante il cambiamento del comportamento di un animale selvatico, ma allo stesso modo può arrivare anche da una persona che passando per la nostra strada dice qualcosa che possiamo interpretare come segnale. Visto che in questo caso tale persona non diventa il nostro “famiglio umano divinatorio”, anche l’animale che ci appare per caso a divinare in mezzo alla foresta non sarà necessariamente un nostro “famiglio animale divinatorio”.
• invio per eseguire compiti magici: al famiglio viene assegnato un compito, contattandolo quando siamo in stato alterato di coscienza, ed esso lo eseguirà (probabilmente durante le ore di sonno) se saremo riusciti con successo a fargli capire cosa gli chiediamo.
• invio per possessione: al famiglio può essere richiesto di inviare il suo spirito, probabilmente solo durante le sue ore di sonno, e di possedere una persona che vogliamo in questo modo maledire.
Il famiglio spirituale è invece lo spirito
stesso dello stregone e rappresenta l’animale in cui si trasforma
l’anima del praticante durante il viaggio nell’Altro Mondo, oppure può
essere uno spirito esterno, lo spirito di un animale.
In questo caso tale spirito esterno viene generalmente ospitato all’interno di un contenitore adatto per la forma e per la dimensione dell’animale in questione, e vengono fatte offerte al famiglio ospitato per nutrirlo e sostenere la sua presenza in questo mondo.
Il famiglio interno, al contrario, è il doppelgänger della strega, il suo doppio spirituale. Possiamo definirlo, in attesa di termini migliori, come un riflesso della sua anima.
In questo caso tale spirito esterno viene generalmente ospitato all’interno di un contenitore adatto per la forma e per la dimensione dell’animale in questione, e vengono fatte offerte al famiglio ospitato per nutrirlo e sostenere la sua presenza in questo mondo.
Il famiglio interno, al contrario, è il doppelgänger della strega, il suo doppio spirituale. Possiamo definirlo, in attesa di termini migliori, come un riflesso della sua anima.
Il famiglio spirituale, soprattutto il famiglio interno spirituale, può aiutare:
• nello shapeshifting, ovvero nel mutare forma. L’anima dello stregone e quella del famiglio si uniscono durante un viaggio fuori dal corpo e il praticante assume l’aspetto, vede, sente e percepisce come se fosse all’interno del suo famiglio.
• come guida nell’Altro Mondo: il famiglio spirituale può guidare lo stregone nel suo viaggio nel Mondo degli Spiriti, e condurlo al cospetto delle corti dei famigli deifici (ad esempio nella corte della Regina di Elphame, se questo è il famiglio deifico del praticante).
• può trasportarlo al sabba: il sabba in stato alterato di coscienza avviene spesso in un luogo dell’Altro Mondo in cui più praticanti si riescono ad incontrare per celebrare assieme in sogno o in visione. Il famiglio aiuta lo stregone ad arrivare esattamente dove si trovano gli altri praticanti e dove è possibile che il famiglio deifico sia anch’esso presente.
• nello shapeshifting, ovvero nel mutare forma. L’anima dello stregone e quella del famiglio si uniscono durante un viaggio fuori dal corpo e il praticante assume l’aspetto, vede, sente e percepisce come se fosse all’interno del suo famiglio.
• come guida nell’Altro Mondo: il famiglio spirituale può guidare lo stregone nel suo viaggio nel Mondo degli Spiriti, e condurlo al cospetto delle corti dei famigli deifici (ad esempio nella corte della Regina di Elphame, se questo è il famiglio deifico del praticante).
• può trasportarlo al sabba: il sabba in stato alterato di coscienza avviene spesso in un luogo dell’Altro Mondo in cui più praticanti si riescono ad incontrare per celebrare assieme in sogno o in visione. Il famiglio aiuta lo stregone ad arrivare esattamente dove si trovano gli altri praticanti e dove è possibile che il famiglio deifico sia anch’esso presente.
Il famiglio spirituale può essere scoperto in diversi modi:
• viene rivelato (simbolicamente donato) da un altro famiglio (di solito quello deifico) – questo avviene tradizionalmente e solitamente durante il sabba in sogno, visto che si dice spesso nei processi che il diavolo durante le riunioni stregonesche assegna a ciascuna strega un famiglio.
• appare per caso in visione.
• viene rivelato (simbolicamente donato) da un altro famiglio (di solito quello deifico) – questo avviene tradizionalmente e solitamente durante il sabba in sogno, visto che si dice spesso nei processi che il diavolo durante le riunioni stregonesche assegna a ciascuna strega un famiglio.
• appare per caso in visione.
Il famiglio vivente invece può essere
passato da un’altra strega o può essere reso tale mediante il nutrimento
costante con il sangue del praticante.
::Il Famiglio Vegetale ::
Questo è un famiglio che talvolta viene
creato dallo stregone sotto forma di radice di mandragora. Altre volte
non viene alterato e può trattarsi dello spirito di un albero che
assiste il praticante, o lo spirito di un arbusto, o qualche pianta
(spesso velenosa o allucinogena). Lo spirito vegetale insegnerà allo
stregone l’arte dei veleni, dei balsami, delle pozioni, degli unguenti,
come danneggiare, come guarire, come confondere, come eccitare i sensi.
Sono spiriti pericolosi e strani, ma sono anche molto vicini agli umani.
Alcune tradizioni chiamano questi famigli
con il nome di “feticci”, soprattutto quando costruiti dal praticante
come nel caso della radice di mandragora.
:: Il Famiglio Defunto ::
Il famiglio defunto è quello di uno spirito dei morti che viene alla strega per offrirle aiuto.
Questo famiglio può essere un antenato spirituale della strega, quindi un suo parente morto, o un antenato stregonesco, ossia una strega del passato che sceglie di guidare il praticante.
Il praticante può anche semplicemente andare in un cimitero e scegliere uno spirito idoneo che l’aiuti.
Questo famiglio può essere un antenato spirituale della strega, quindi un suo parente morto, o un antenato stregonesco, ossia una strega del passato che sceglie di guidare il praticante.
Il praticante può anche semplicemente andare in un cimitero e scegliere uno spirito idoneo che l’aiuti.
Questo famiglio è tradizionalmente
chiamato per rituali di divinazione e lavoro oracolare, come quelli
eseguiti dalla Strega di Endor.
Lo spirito del defunto è spesso alloggiato in un altare o all’interno di immagini, anelli, specchi, ampolle, ciotole, oppure dentro ad un teschio umano (o ad una replica in legno o ceramica del cranio) o altro ancora.
Lo spirito del defunto è spesso alloggiato in un altare o all’interno di immagini, anelli, specchi, ampolle, ciotole, oppure dentro ad un teschio umano (o ad una replica in legno o ceramica del cranio) o altro ancora.
Storicamente, vi era poca differenza tra
il famiglio defunto e il famiglio fatato (così come vi era poca
differenza tra il famiglio fatato e quello vegetale, essendo i folletti e
le fate degli spiriti dei luoghi), visto che spesso nel folklore si
trovano leggende in cui dei vivi che vengono rapiti nel mondo delle fate
trovano qui amici o parenti deceduti da tempo.
:: Il Famiglio Fatato ::
Il famiglio fatato è quello di cui si
parla di più, ed è in relazione all’Amante Fatato o anche al Demone
Amante. Questo famiglio è il più popolare all’interno delle leggende
scozzesi, ed è solitamente tra un re e la sua moglie fata (ma anche al
di fuori della Scozia, basti pensare alle leggende sulla fata Melusina).
Le streghe della compagnia stregonesca della famosa Isobel Gowdie
asserivano anche loro di avere demoni amanti o amanti fatati che le
assistevano durante i loro atti magici.
Un esempio di tale amante fatato è quello
della leggenda di Tam Lin: in essa una giovane donna, Janet, si avvicina
a un campo per cogliere una rosa, ma qui vi incontra il guardiano del
luogo, Tam Lin appunto, di cui si innamora (la storia va poi avanti ma
questa è la parte che ci interessa).
Esaminando quanto di vero c’è in questa leggenda, scopriamo che Tam Lin era un uomo ed è diventato il guardiano del luogo grazie alla Regina di Elphame che lo aveva salvato al momento della morte. Lui stesso, come spirito del luogo, intrattiene una relazione con una mortale, e lei addirittura rimane incinta.
Questo indica senza ombra di dubbio come tale relazione fatata sia una relazione tra un essere umano e l’anima di un luogo, che l’amore con tale amante sia un simbolo della relazione con lo spirito di un luogo e infine che tale amore porti a legarsi – a volte addirittura nella vita oltre la morte – a tale posto.
Una situazione simile si intravede anche in epoche più remote: pensiamo per un attimo alla relazione tra Numa Pompilio e la ninfa Egeria, che altri non era che uno spirito di un luogo.
Esaminando quanto di vero c’è in questa leggenda, scopriamo che Tam Lin era un uomo ed è diventato il guardiano del luogo grazie alla Regina di Elphame che lo aveva salvato al momento della morte. Lui stesso, come spirito del luogo, intrattiene una relazione con una mortale, e lei addirittura rimane incinta.
Questo indica senza ombra di dubbio come tale relazione fatata sia una relazione tra un essere umano e l’anima di un luogo, che l’amore con tale amante sia un simbolo della relazione con lo spirito di un luogo e infine che tale amore porti a legarsi – a volte addirittura nella vita oltre la morte – a tale posto.
Una situazione simile si intravede anche in epoche più remote: pensiamo per un attimo alla relazione tra Numa Pompilio e la ninfa Egeria, che altri non era che uno spirito di un luogo.
Quello che appare indubbiamente dalle
leggende sull’amante fatato è che la relazione è una relazione di amore.
Legandosi a un luogo è normale provare desiderio, mancanza, come in una
vera relazione umana, quando si è distanti troppo a lungo da esso.
Le fate sono legate indissolubilmente alle
corti delle fate, ovvero a famigli deifici e alle regioni dell’Altro
Mondo che essi abitano, quindi la conoscenza che è possibile ottenere da
simili relazioni è sicuramente smisurata.
:: Il Famiglio Domestico ::
I famigli fatati non devono essere per
forza esterni alla nostra abitazione. Uno dei più comuni, invece, è
proprio il famiglio domestico, lo spirito della casa.
Si racconta in diverse leggende che chi
riesca ad acchiapparne il cappellino a punta (dove rappresentato in
questo modo), egli riveli – per riaverlo – la locazione di tesori
nascosti.
In altri casi invece, agli ospiti sgraditi o per puro divertimento, si siede sulla pancia del malcapitato e provoca le paralisi notturne.
In altri casi invece, agli ospiti sgraditi o per puro divertimento, si siede sulla pancia del malcapitato e provoca le paralisi notturne.
Andando al di là della metafora, ciò che
possiamo comprendere è che uno spirito della casa è uno spirito
tellurico, quindi conosce non solo la locazione di ogni cosa al suo
interno, ma è anche collegato con la terra che è attaccata alle
fondamenta del suo corpo fisico, l’abitazione. Per questo è teoricamente
in grado di conoscere l’ubicazione di cose presenti al di sotto del
terreno, come tesori nascosti. Inoltre agisce da guardiano e come un
vero essere vivente, quindi valuta e cerca di allontanare gli ospiti
sgraditi, favorendo invece quelli che gli lasciano qualche offerta di
cibo e da bere al davanzale della finestra o sul tavolo della cucina.
:: Mantenere la Relazione ::
In essenza, le storie sono vere. Il
famiglio viene nutrito con latte, sangue, vino e altri cricchetti per
accendere la sua presenza nella vita dello stregone. Con alcuni, questa
diventa un’unione sessuale tra lo spirito e il praticante. Oh, sì, anche
con spiriti bestiali! Niente è tabù nel reame della stregoneria.
Adesso, non sto dicendo di andare e
fo**ervi il vostro aiutante-cavallo, ma! Se avete sogni in cui fate
sesso con il vostro famiglio-cavallo, o dove vi trasformate addirittura
in un cavallo, non siete improvvisamente diventati zoofili, è
semplicemente parte del processo, non siatene scioccati!
L’energia sessuale è un tipo di alimentazione, deriva da un fuoco vivo, e in cambio si riceve ulteriore fuoco vivo.
[Preciso che questa parte è presa dalla traduzione, io sinceramente non ho mai sognato di fare sesso con il mio Famiglio! Però magari succede anche questo e non dovrei sconvolgermi, N.d.T.]
L’energia sessuale è un tipo di alimentazione, deriva da un fuoco vivo, e in cambio si riceve ulteriore fuoco vivo.
[Preciso che questa parte è presa dalla traduzione, io sinceramente non ho mai sognato di fare sesso con il mio Famiglio! Però magari succede anche questo e non dovrei sconvolgermi, N.d.T.]
Come osservazione di conclusione, riporto
questa piccola poesia come contemplazione. All’interno vi è
un’interpretazione, piuttosto moderna, su come ottenere uno spirito
familiare:
“There was a crooked man, he walked a crooked mile.
He found a crooked sixpence upon a crooked stile.
He bought a crooked cat, which caught a crooked mouse.
And they all lived together in a little crooked house.”
He found a crooked sixpence upon a crooked stile.
He bought a crooked cat, which caught a crooked mouse.
And they all lived together in a little crooked house.”
“C’era un uomo rovinato, camminava per un miglio rovinato.
Trovò una moneta da sei pence rovinata su una scala rovinata.
Comprò un gatto rovinato, che catturò un topo rovinato.
E tutti vissero insieme in una piccola casa rovinata.”
Trovò una moneta da sei pence rovinata su una scala rovinata.
Comprò un gatto rovinato, che catturò un topo rovinato.
E tutti vissero insieme in una piccola casa rovinata.”
“C’era un uomo rovinato” – c’era uno stregone.
“camminava per un miglio rovinato” – andò in stato alterato di coscienza.
“Trovò una moneta da sei pence rovinata” – fece un’offerta, rappresentata dalla moneta da sei pence.
“su una scala rovinata” – in uno spazio
liminale, astrale o fisico, ad esempio un bosco, una collina, una
grotta, o altri luoghi legati al contatto con l’Altro Mondo.
“Comprò un gatto rovinato” – ricevette un famiglio.
“che catturò un topo rovinato.” – il famiglio deve essere nutrito immediatamente.
“che catturò un topo rovinato.” – il famiglio deve essere nutrito immediatamente.
“E tutti vissero insieme in una piccola
casa rovinata.” – prese il famiglio e gli diede un posto dove riposare,
come l’altare, il teschio, una bottiglia, un’immagine, un anello, uno
specchio, un’ampolla, una ciotola o altro di cui abbiamo parlato prima.
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