di Atrax Blackflare
Trattare l’argomento della cabala con spirito critico non è impresa facile, dato che essa pervade la maggior parte dei comparti dell’occultismo, incluso il Sentiero di Mano Sinistra. In questo articolo io cercherò di far comprendere al lettore la pericolosità delle “infiltrazioni” della cabala all’interno del Satanismo, onde la necessità di epurare il nostro Culto. Attenzione, esistono diversi tipi di cabala, e non tutti sono incompatibili col satanismo (si pensi alla cabala egizia). Qui ci occuperemo solo ed esclusivamente della cabala ebraica. Cosa è in definitiva la cabala ebraica? È una interpretazione in chiave esoterica delle “sacre scritture”. Già questa semplice definizione basterebbe ad azzerare completamente qualunque tipo di connubio tra cabala e Satanismo. Il vero Satanista infatti, non crede nelle “sacre scritture”, né tantomeno accetta la concezione “biblica” di Satana, inteso dai “cari” patriarchi come il principe del male e della menzogna. Nella cabala ebraica quindi, rimane viva la obsoleta distinzione tra “bene” e “male” oramai superata da quei Satanisti che hanno capito chi è realmente Satana: un Dio potente e giusto, non cattivo, non buono, ma al di sopra dei concetti di “bene”e “male”.
Non ci deve sorprendere allora se i “maghi” cabalisti usino evocare i demoni in cerchi protettivi, spesso “conditi” di qualche scritta rivolta agli arcangeli, a Geova o al Nazareno, dando così luogo a quel tipo di magia fasulla che fa indignare il nostro Dio (si vedano a tal proposito Il Grande Grimorio o Il Grimorio di Papa Onorio). Molte persone affacciatesi alla Via Oscura con l’approccio sbagliato hanno subito gravissimi traumi psicofisici a causa dei rituali praticati. Ecco la vera pericolosità della cabala ebraica: tentate di evocare un demone in un cerchio protettivo e le tenebre vi strapperanno il cuore dal petto. I demoni sono entità spirituali antiche e di potenza incommensurabile, pensare di poterle rinchiudere in un cerchio e comandarle è sciocco e pericoloso oltre che da emeriti ignoranti. Ma da dove proviene questa malsana ondata di idiozie? Fondamentalmente l’origine di tutto è la leggenda del Re Salomone, il quale si dice abbia evocato 72 demoni e gli abbia rinchiusi in un vaso di bronzo obbligandoli a servirlo. Dalla leggenda nacque il Lemegeton Clavicula Salomonis , la Piccola Chiave di Salomone, che insegna ad evocare i demoni, incatenarli e comandarli. Ed è tutto vero quanto è vero che la terra è piatta! In verità, il “mago” che pensa di poter incatenare un demone ha la stessa intelligenza di un pescatore che vuole catturare uno squalo con una lenza per sardine. A questo punto occorre chiedersi: se la Clavicola di Salomone e la mistica giudaica sono antitetiche rispetto al Satanismo, come si spiega il loro successo e l’influenza che hanno sul nostro Culto? Storicamente il “merito”
di tutto questo va ad Aleister Crowley, il quale , insieme ad altri
membri della Golden Dawn ripescò la Clavicola di Salomone e la
reinterpretò in “chiave moderna”. Il successo di Crowley avrebbe poi inquinato il Satanismo genuino negli anni a venire.
Un’altra teoria sulla quale voglio soffermarmi è quella delle qliphoth.
Il termine qliphoth significa letteralmente “gusci”, e secondo la
mistica ebraica costituirebbero gli “scarti della creazione”. Le
qliphoth sarebbero
alle origini del “male” sia fisico che metafisico e sono identificate
con i demoni che noi conosciamo e onoriamo. Riporto qui di seguito
alcune righe tratte da uno studio effettuato dall’ Istituto MEME* sul
famoso Ordo Draconis et Atri Adamantis, meglio conosciuto come “Dragon
Rouge”, un gruppo che fa ampio uso della cabala qliphothica:
“L’albero della conoscenza sorge a Nord, direzione cardinale corrispondente al male,e rappresenta l’altro lato.
Il concetto di albero della conoscenza è strettamente raccolto dalla
Bibbia, dal libro della Genesi, dove si parla di un albero della
conoscenza dal quale Dio avrebbe proibito di mangiare i frutti, e che
era appannaggio
di Satana, il Serpente. L’albero della conoscenza non è una semplice
appendice dell’albero luminoso, ma ne è l’antitesi, in quanto la luce
nera emanò le qliphoth in reazione alla creazione della materia da parte
della Luce pensante . Le qliphoth hanno il significato di
“pelle”,”corteccia” o “gusci”. Costituiscono delle rimanenze della
creazione,bandite dall’ albero della vita, attraverso il processo di
purificazione. Tormentano costantemente l’uomo dal loro anti-mondo
demoniaco. Le qliphoth a volte assumono le sembianze delle tentazioni
del male,altre volte invece appaiono come veri e propri demoni da cui
l’uomo deve proteggersi. La nascita delle qliphoth è legata ai mondi
primordiali del male e alla loro distruzione, secondo alcune
interpretazioni però esse sono una forma di esistenza più antica di Dio.
Ogni qliphah rappresenta un aspetto negativo di ogni sephirah,ed è popolata da demoni invece che da angeli. I dieci gradi delle qliphoth corrispondono a quelli delle sephiroth , ma in maniera inversa, in quanto l’oscurità
e impurità aumentano con il decrescere di ogni grado. I primi due non
sono altro che assenza di forma visibile e organizzazione; il terzo è la
dimora delle tenebre e poi seguono i sette inferi abitati da quei
demoni che rappresentano i vizi umani incarnati e torturano coloro che
si sono dedicati a quei vizi nel corso delle loro vite terrene.”
Nell'immagine sulla destra , L’albero della Conoscenza, raffigurazione delle qliphoth
*L’Istituto MEME è un ente di formazione accreditato presso la regione Emilia Romagna, lo “studio” a cui faccio riferimento nel testo dell’articolo è stato realizzato in collaborazione con l’Universitè Européenne Jean Monnet (UEJM), e tratta in maniera accurata e soprattutto oggettiva la dottrina del Dragon Rouge.*
La prima cosa che vorrei far notare al lettore è l’uso della parola “male”, un termine molto utilizzato anche nel libro La Via Oscura- Introduzione al Sentiero di Mano Sinistra scritto da Alberto Brandi (membro del Dragon Rouge, a capo della Loggia Sothis di Napoli). Ancora
una volta è palese l’influenza dell’ impostazione giudaica che
concepisce Satana come il “male” e Dio come il “bene”, per non parlare
del fatto che considerare Satana e gli Dei come “scarti della creazione”
è a dir poco offensivo. In secondo luogo mi concentrerai sul termine
“Luce pensante”. Per chi non lo sapesse, secondo la cabala ebraica, il
“male” esiste come una qualità di Dio, necessaria affinché egli possa
essere considerato l’ “Assoluto”, quindi Satana viene ridotto ad una
mera “emanazione sinistra” del creatore , ma sempre e comunque
sottoposta a lui. In questo modo ci ritroviamo tutti “pacificamente”
sottomessi al “dio ebraico”, con buona pace del concetto di Guerra
Spirituale, che è, a mio avviso, fondamentale. Esistono poi altre
curiose interpretazioni del sistema qliphothico. Alcune frange del
Satanismo Ateista credono che le qiliphoth e di conseguenza i demoni,
siano solo dei “livelli mentali”, dei “gusci” appunto, che ognuno
riempie con ciò che più gli aggrada. E’ ovvio che le cose non stanno
così: i demoni sono entità spirituali-personali con un loro carattere e
delle caratteristiche specifiche, non sono “ovetti di cioccolato” da
farcire a piacimento. Concludo questo mio piccolo lavoro con una interpretazione personale di un passo dell’ Al-Jilwah. L’Al- Jilwah al capitolo 2 recita :
“non permetto associazioni amichevoli con altre persone”
Il
termine “persone” qui si riferisce a “coloro che non sanno”, ovvero
cristiani , musulmani ed ebrei. Dando una interpretazione estensiva a
queste parole se ne intuisce rapidamente la profondità e la pertinenza
con ciò che ho scritto in queste poche righe: Satana non vuole che il
suo antico Culto venga inquinato e corrotto dal nemico! Non c’è
“amichevole associazione” con “coloro che non sanno”. Per cui, la cabala
ebraica va espulsa, oserei dire “vomitata” dal Satanismo genuino.
Altrimenti si rischia che essa diventi un pericoloso “cavallo di Troia”
che può dirottare il satanista verso strade sbagliate. A noi l’arduo
compito di ripulire il vero Culto e difendere il nostro Ideale
Spirituale fino in fondo.
Atrax Blackflare
Anno MMXVI
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