di Mandy Lord
Insieme
al Patto con il Diavolo e alle Possessioni Demoniache, i Sacrifici di
Sangue rappresentano sicuramente il completamento ai tre maggiori
stereotipi negativi in riferimento al Satanismo. Questa ignobile triade
si è mossa fino ai giorni nostri unita come un blocco indivisibile ed ha
servito su un piatto d’argento l’attuale imbruttimento del Satanismo
moderno. Siamo
infatti cresciuti tutti quanti con il mito splatter del rituale di
sangue da eseguire secondo il copione della messa nera di turno
inscenata per l’occasione. Ma un copione scritto da chi? forse dagli
stessi autori della Bibbia Cristiana, del Talmud e della Torah, visto
che loro sono stati i primi a presentare tale elemento svariate volte
nei loro libri sacri, in modo quasi morboso e mai casuale. Il sangue
versato, il sangue bramato, il sangue richiesto, il sangue donato, il
tutto all’interno dei desideri personali di un’entità che i Cristiani
chiamano dio.
Ma
andiamo con ordine; mettiamo per un momento da parte le svariate
interpretazioni accademiche in campo antropologico, filosofico e
psicologico sul senso del Sacrificio di Sangue, di quelle ne troverete a
bizzeffe in giro e non vi servirà di certo il seguente scritto per
trovare di meglio. limitiamoci invece a dar voce all’unica
interpretazione che in questo caso mi interessa di più e che forse va al
punto focale della questione. Ovvero l’interpretazione prettamente
esoterica del Sacrificio di Sangue. Da
un punto di vista esoterico, c’è qualcosa che non tutti sanno su tale
usanza ma che nasconde il vero motivo portante della sua essenza. C’è un
interesse perfettamente celato che scatta quando si attua un lavoro con
il sangue, o se vogliamo parlare più in generale, con la morte fisica
di un essere umano. Esistono varianti del caso che più avanti
analizzeremo meglio ma il succo è sempre quello, ovvero la ricerca e lo sfruttamento di una risorsa energetica vitale.
Se
guardiamo le pagine della Bibbia ci accorgiamo che sono dipinte con il
rosso del sangue versato a favore di un vampiro assetato. All’interno
del loro “buon libro” si rileva infatti un’importante e spesso
trascurato tratto dalla natura del loro dio e cioè la sua sete di sangue
umano o animale. Fin dall’inizio nei suoi rapporti con l’uomo ha sempre
esternato la sua preferenza per del sangue versato in suo nome. Egli
accetta offerte specifiche di pecora ma respinge per esempio le offerte
di cereali e piante da parte di Caino (Genesi 4:3-5). Dio dice inoltre all'uomo che lo spargimento di sangue è necessario per essere perdonati dai peccati (Levitico 17:11,Ebrei 9:22). Nel
Vecchio Testamento milioni di animali sono stati abbattuti, il loro
sangue versato su molti altari e bruciati in un futile tentativo di
compiacere sempre lo stesso dio. “Il fumo della carne bruciata ed il
sangue sono stati un dolce profumo per Dio” ( Esodo 29:18 Levitico 01:09). “La sua ira si placò solo quando sentì l'odore del sangue ardente e dolce” (Genesi 8:21). Perchè
il sangue è così importante per questo Dio, perchè il sangue deve
essere versato al fine di ricevere il perdono di questo "
misericordioso" Dio?!
L’esempio biblico ci svela senza volerlo una tipica forma di sacrificio fatta per nutrire
un altro ente particolarmente bramoso di energia umana, il credente se
ne rende perfettamente conto e invece di farsi due domande in più,
asseconda il massacro. In altri casi lo stesso rituale potrà essere
attuato anche solo per riutilizzare la stessa energia per altri motivi Magici più concreti.
In entrambi i casi, gli ingredienti principali non cambiano: serve una
vittima sacrificale, la morte di un essere umano ed un operatore
disposto ad andare fino in fondo. Chi
ha creato il Cristianesimo ha sicuramente introdotto nel proprio
programma nozioni derivanti da un certo uso sporco del segreto della
morte rituale o del sangue. Lo si può intuire facilmente dal modo che
usano per parlarne, come se tale modo di concepirlo faccia parte della
loro comune origine. La connotazione negativa del Sangue deve tutto alle Ritualità Cristiane.
Il termine Sacrificio deriva dall’unione dell’aggettivo sacer e del verbo facio, che significano letteralmente Rendere Sacro.
Affiancato alla parola sangue significherebbe dunque “rendere sacro il
sangue”. Da quando l’uomo esiste su questa terra l’utilizzo di questa
pratica religiosa ha rappresentato la prima forma primordiale di
approccio con il divino a cui ogni razza umana prima o poi arrivava.
Dietro a questo atto che suggellava innanzitutto l’unione tra il mondo
della materia e la sfera metafisica, c’era la consapevolezza comune che
la morte di un essere vivente inserita in una cornice ritualizzante
portasse inevitabilmente ad un incanalamento di energia vitale poco
prima innalzata dall’interruzione del flusso attivo appartenente al quel
determinato corpo. Quest’energia potenzialmente utilizzabile veniva poi
programmata e diretta verso lo scopo finale. Il risultato era concreto
e i suoi effetti reali oltre ogni regola del tangibile.
Ora,
se volessimo affidarci per un momento ad una qualsiasi ricerca storica
potremmo dedurre che inizialmente tale meccanismo veniva custodito sotto
forma di conoscenza accessibile ai pochi, ovvero dalle figure di
riferimento di una determinata comunità, lo sciamano o l’anziano
stregone che ereditava tale pratica (sull’uso della morte rituale e il
sangue) e tramandava le credenze dell’intero popolo. Che si chiamassero
Maya o Greci, Vichinghi o Fenici, la condizione della loro cultura non
cambiava nulla. Tutti questi popoli eseguivano una forma più o meno
cruenta della stessa identica tradizione. Il grado di civiltà o di
evoluzione intellettiva infatti, non portava ad un’interruzione di tale
usanza devozionale ma al massimo ad una sua riformulazione solo più
nascosta. A conferma del fatto che quello che metteva in moto il
sacrificio umano, in termini di effetto e risultato era da considerare
come uno dei segreti della natura, esisteva e basta, ti si svelava
semplicemente come una “risorsa”sicuramente discutibile ma facente parte
delle leggi insondabili del tessuto più controverso delle scienze
naturali se non addirittura ancestrali. Sia le tribù più arretrate
dell’africa che i culti misterici occidentali sembrano attuare lo stesso
rito perché entrambi sanno che dietro si cela una sua funzione
concreta, indipendentemente dalle implicazioni morali della società
istruita.
La
ricostruzione storica appena descritta è abbastanza attendibile,
peccato solo che faccia a mio modo di vedere un solo errore; da per
scontato che dalla preistoria ad oggi, ogni individuo una volta venuto a
conoscenza della consapevolezza del potere magico del sangue, si sia
comportato nello stesso identico modo. Che si sia limitato ad esercitare
tale ritualità come un esecutore quasi distaccato. Ma non è così, la
differenza di approccio c’è stata eccome ed era direttamente collegata
alla qualità Spirituale di quel determinato popolo. Il vizio di
generalizzare ad ampio spettro è ancora un’abitudine ben radicata negli
storici moderni. Un po’ per semplificazione, un po’ per una mancata
esperienza diretta su campo, lo storicista si limita a volte a narrare
come un osservatore esterno, riporta ma non tocca.
La dissacrazione del Sangue è sintomo di decadenza Spirituale
Il
segreto occulto del rituale di sangue insegna che Il potere della morte
genera energia, che il potere della sofferenza genera energia, che il
potere della paura genera energia, che il potere del sangue prelevato
genera energia. Poi una persona deve anche essere in grado di eseguire
nelle giuste dosi sequenziali tale rito ma questa risorsa per un mago
resta, ed è questa la verità “allettante” contenuta in un rituale di
sangue. La mercificazione dell’energia nella magia pratica viene vista
fin dalla notte dei tempi come dell’oro disponibile per tutti. Ma; non
per tutte le divinità la cosa è vista nello stesso modo. Infatti (e per
fortuna) le differenze personali che esistono tra gli esseri umani sono
il riflesso di quelle divine, ed esistono anche lì proprio per NON
rendere tutte le entità bramose di morte, sangue ed energia come succede
con quelle di estrazione abramitica. Alla cosiddetta naturalium rerum discretio, ovvero
alla differenziazione, alla distinzione esistente in natura, dobbiamo
tanto. Essa ci ha permesso infatti di non autodistruggerci come cani
rabbiosi e ci ha donato grazie alla differenza di Natura
la possibilità di dimostrare che non tutte le Entità con cui siamo
connessi sono la stessa cosa e che non tutte vogliono fare del mago un
freddo macellaio seriale. Considero il famoso Sacrificio agli Dei
la più grossa generalizzazione che si possa fare in ambito storico
perché ha reso anche nella sfera divina tutti facenti parte della stessa
identica natura. Errore madornale. Le
leggi oscure che regolano il funzionamento del rituale di sangue non
nascono per avere una morale, alcune conoscenze magiche sono lì per
essere scoperte dall’individuo che da quel momento in poi le vestirà
semplicemente della sua condotta personale. Siamo infatti Noi a decidere
casomai come metabolizzare tale conoscenza e l’ente a cui siamo legati a
suggerire un determinato comportamento invece di un’altro. Il rituale
di sangue non è un obbligo per nessuno, figuriamoci per chi è legato ad
entità del tutto indifferenti a tali pratiche, come i veri figli di
Satana.
Il
Sangue ha un valore prima Spirituale e dopo materiale, ed in base
all’evoluzione individuale in cui si trova, la sua gestione terrena può
prendere strade molto differenti
E’
ovvio che l’evoluzione personale di un qualsiasi Satanista è
direttamente collegata e dunque influenzata dalla propria Divinità a cui
si fa riferimento. Tutto è interconnesso, addirittura nell’eventuale
assenza di un legame con una qualsiasi entità superiore, l’uomo
risentirà anche di quella lacuna spirituale che si manifesterà comunque
in alcune tracce del suo comportamento. Se sei connesso con le dinamiche della tua vera natura, saprai, anzi sentirai
come considerare l’argomento e di conseguenza come integrarlo in
perfetta armonia con la tua etica naturale. E’ infatti la natura
dell’origine della nostra anima che determina l’uso alto o basso di
questo particolare atto ritualizzante se vogliamo grezzo nei suoi tratti
essenziali. Da qui grazie all’aiuto dell’influsso di un certo tipo di
Entità come Satana e i Demoni, si arriverà a comprendere gradualmente
come l’uso coerente di un certa impronta animica considererà il sangue
NON sotto un’ottica omicida ma sotto un’ottica
Simbolico/Rappresentativa. Il sacrificio di sangue diventa quindi per un
Satanista solo un atto figurativo e non concreto, la semplice
simulazione in gesti di un atavico richiamo.
Tale
richiamo ci sussurra che; Il Sangue è il nostro codice divino
direttamente collegato alla nostra memoria genetica. Ecco il punto
centrale della questione, il sangue è l’elemento che porta con se ciò
che c’è di immutabile in noi, è il primo e l’ultimo passo che fa la
nostra anima quando entra ed esce da un’esistenza, al suo passaggio
lascia la sua impronta e li rimane impressa. Eccovi il significato
nobilitato del concetto di Sangue. Un visione quasi aristocratica e
piena, che riempie ogni viva speranza di vera cura interiore dal degrado
in cui invece hanno fatto sprofondare ogni cosa che richiama a questo
parola.
Il Sangue come simbolo, il rituale come atto esclusivamente rappresentativo del valore Spirituale del Sangue*
(*Basti
pensare all’atto stesso della dedica dove l’elemento del sangue è Si
inserito insieme ad altri ingredienti in una cornice simbolica ma che
non ne rappresenta di certo il punto più importante del rituale stesso).
Se
invece sono altre entità di una natura differente ad interferire con la
comprensione del potere del sangue, l’uomo si troverà in balìa di una
bramosia senza fine. Dilaterà agli eccessi peggiori tale pratica e si
troverà a diventare un semplice strumento al servizio della volontà
sanguinaria di enti, tutt’altro che rispettosi della vita umana. Qui
parliamo di basse entità di natura distruttiva, parassiti che si fingono
giganti, in una realtà confusionaria come quella attuale che permette
loro di esistere come consumatori ufficiali di anime. Una
miriade di organizzazioni, logge e congreghe sono in mano a queste
entità assassine e non ne hanno il ben che minimo sospetto. Eseguono
semplicemente le direttive espresse dall’ente e concepiranno dentro di
loro dell’ arrivismo energetico
come unico modello possibile, da fare solo in due casi, per nutrire il
proprio parassita o al massimo per realizzare i propri capricci terreni.
Tutte le religioni principali sono l’ultima conseguenza di questa
situazione, è infatti nel substrato meno visibile della società che
risiede il peggio. Si potrebbero fare molti nomi importanti nel panorama dell’Occulto che hanno costruito un’intera immagine grazie allo scambio di energia x morte
con determinati esseri invisibili, figure illustre che poi promuovevano
pratiche estreme seguite da esempi operativi volontariamente pericolosi
e ancora più deleteri soprattutto per i neofiti. Niente è casuale,
soprattutto in ambienti dove ancora vige il mantenimento volontario di
un “Satanismo” degenerato. Non ci sono infatti parole per descrivere
cosa può partorire una pratica magica corrotta insieme all’influenza del
denaro. Un mix letale che arriva a creare nefandezze schifose e a farla
anche franca grazia alla propria copertura, comprata sempre dal potere
materiale.
Come dicevamo, il Sacrificio di Sangue concreto (e non simbolico)
viene attuato sia per nutrire padroni invisibili altrettanto sanguinari
o per usi propri dell’operatore, che farà di quella energia l’utilizzo a
lui più congeniale. Tutta la negatività che un qualsiasi sacrificio di
sangue può innalzare, non ha nulla a che fare con Satana, deriva da una
specifica natura umana che raggiunge il suo apice solo quando può
trasformare ogni cosa come la propria indole mostruosa. In queste realtà
appena descritta non c’è valore signori, manca un’ispirazione concreta e
forte verso l’auto perfezionamento Spirituale, non c’è Satana ne i suoi
insegnamenti più autentici. C’è solo un enorme limbo oscuro di anime
stracciate per sempre, vittime inconsapevoli e ostaggi di una situazione
senza ritorno.
Nessun vantaggio ottenuto da un sacrificio di sangue proviene dalla volontà di Satana
Satana
non è mai stato responsabile di chi si dichiara Satanista pur non
essendolo. Né complice di chi compie delle schifezze più in nome di un
diavolo tipicamente biblico che satanico. Cercate Satana solo nei posti
giusti e lasciate a chi non si assume la responsabilità delle proprie
azioni, al suo destino. Il
potere dell’energia della morte rituale può portare benefici molto
disparati, benessere materiale di ogni tipo, e da qui sono infatti
passati nei secoli tutti i peggiori criminali che si sono lasciati
dietro una scia di sangue di innocenti senza eguali. Nasce in questo
clima il fenomeno del cosiddetto Omicidio Rituale,
ovvero una tendenza che diventa consuetudine, tramite una certa rete
occulta che la mantiene attiva tutt’ora come una delle più efficaci armi
invisibili. L’omicidio
rituale si può tranquillamente considerare come una variante ereditata
dal Sacrificio di Sangue. Prende forma in concomitanza con lo sviluppo
nefasto della Qabbalah ebraica (קבלה) in campo magico
operativo, ed analizzando più nel dettaglio il suo meccanismo interno,
agisce al grado più elevato attraverso combinazioni associate di parole
di potere e simboli subliminali che poi si concretizzano con l’omicidio
pratico. Nel grado più basso tutto si svolge invece attraverso il
rapimento di una persona prescelta, alla sua uccisione e il successivo
assorbimento della sua stessa energia vitale.
La
prima traccia di un Omicidio Rituale da parte di una setta organizzata
nel corso della storia del mondo ci porta lontano. Il più antico degli
storici, Erodoto (484 a.C) riporta che già una particolare setta
dell’epoca esercitava una particolare forma di sacrificio umano al dio
Moloch. Successivamente sempre lo stesso gruppo di persone ha continuato
a spargere morte e sofferenza per tutti i secoli a seguire, in
moltissime comunità differenti grazie alla loro diaspora instancabile.
Le vittime preferite sembravano essere i bambini per ovvi motivi di
freschezza energetica e l’interesse ritualistico sembrava allargarsi ben
oltre la ricerca del sangue. Infatti spesso arti e altre parti del
corpo venivano a mancare, come se ogni cosa potesse avere degli altri
utilizzi magici, senza la ben che minima traccia di rimorso personale
per quello che si stava spargendo senza alcuna pietà.
Le
cronache dell’epoca narrano che quando non venivano scoperti e cacciati
dalle comunità che li avevano in precedenza ospitati, venivano aimè
salvati dalla loro capacità di comprarsi il silenzio di chiunque. Poche
volte sono stati puniti per quello che arrivavano a fare, erano
possessori di quella fredda spietatezza che sembrava facesse parte della
loro indole oscura, e sembrava tra le altre cose ricalcare
perfettamente le inclinazioni di quel dio biblico, rappresentato da
alcuni passi del Levitico. Le vittime venivano ritrovate crocifisse, le
membra dilaniate, il rituale di sangue assumeva toni quasi cannibaleschi
senza più seguire a volte un’apparente ragione religiosa. Sono stati
trovati corpi prosciugati, maltrattati senza ritegno o un briciolo di
sensibilità, episodi sempre riconducibili alla stessa mano. Il senso
umano sembrava perdersi definitivamente con queste genti nel buio della
loro stessa natura affamata. Tale
popolo “eletto” … ma anche portatore sano del sadismo più genuino, ha
introdotto nell’uso della negatività dentro un rituale tutta la peggiore
eredità che si potesse immaginare. Per loro il rituale di morte è una
consuetudine divenuta tradizione interiore. Una tradizione da tenere ben
nascosta per evitare che l’opinione pubblica possa venire a conoscenza
del loro vizio abominevole. Si sono mossi dietro le quinte, attraverso
ordini magici da loro contaminati per poi far prendere ad ogni cosa la
loro forma interiore. Il
loro bersaglio preferito si dice siano stati i Gentili, colpevoli
secondo loro di discendere direttamente da Satana e quindi troppo
incompatibili con il loro modo di essere. Andavano sterminati tutti,
senza esclusione.
Per
aggirare il problema di essere un giorno scoperti, hanno usato in campo
religioso la figura di Satana per affibbiargli (tramite un Satanismo
moderno riadattato su misura) tutta la sporcizia che in realtà doveva
ricadere solo su di loro. Parliamo di una setta composta da individui
molto astuti e che hanno attraversato le epoche grazie alla loro
perseveranza nel mimetizzarsi sempre in mezzo a noi. Loro sono i veri
fautori dei rituali satanici di orge sanguinarie stereotipate
all’eccesso peggiore e quindi di un certo Satanismo Tradizionalista
decadente che dal medioevo in poi ha dimostrato di essere solo pregno di
elementi salomonici ed istinti limitatamente anticristiani. Sempre loro
sono i cugini più vicini di tutta la banalità manifestata dal cosi
detto approccio acido al Satanismo. La loro mano adunca si è spinta
ovunque, il campo riguardante il sacrificio di sangue è solo quello più
coerente al tema centrale del seguente articolo. Basti pensare a quanti
gruppi para/satanici attualmente usano i loro stessi programmi magici
per scavarsi la fossa da soli prima ancora di capirci qualcosa. Che
le centinaia di migliaia di vittime che questa gente ha prodotto, possa
un giorno chiedere il conto direttamente a questi stessi assassini
storici.
Il Satanista Spirituale
pur essendo a conoscenza del segreto dell’energia insita nel sangue non
si abbasserà mai a compiere concretamente un omicidio rituale, o tutto
il lavoro fatto per costruire una propria autonomia
energetico/Spirituale non avrebbe più alcun senso. Di contro,
riconoscerà nel simbolo che racchiude il sangue, il valore
esclusivamente metaforico del messaggio che porta. E’ importante
specificare tale differenza, visto che proprio su questo punto hanno
cercato da sempre di renderci tutti facente parte della stessa merda. La
distorsione violenta del Sacrificio di Sangue, oltre l’impatto
scenografico è innanzitutto un bagno di negatività che debiliterebbe
anche l’animo più temprato, promuovere una visione che vuole farci
diventare tutti quanti dei cacciatori in cerca di energia da rubare
attraverso sangue e morte è sintomo di un percorso individuale debole
perché caratterizzato dalla dipendenza per qualcosa che alla lunga ci
dominerà. Bisogna conoscere veramente ogni meccanismo della Magia prima
di buttarsi dentro senza pensarci troppo. L’energia in un ottica di SANA evoluzione Spirituale,
si auto produce per se stessi ed è inesauribile, non c’è alcun bisogno
di prelevarla da altri, spargendo tra l’altro inutile morte e
disperazione. E’ questo il modello del mago totale a cui dovrebbe
aspirare un Satanista completo. Il messaggio deve essere chiaro per
tutti quelli che stanno percorrendo la strada giusta.
Attraverso
ogni tipo di rituale cruento in ambito esoterico si è fatto scempio sia
del corpo che del sangue di esseri umani. Questo perché non riuscendo
ad arrivare ad un certo grado magico, si preferiva usare la scorciatoia
più facile, ovvero quella del rituale di sangue violento, da attuare
tramite il classico Omicidio Rituale. Gli individui che da questa parte
si sono macchiati del sangue per vani interessi potranno pure vivere con
i vantaggi che la morte di altri gli ha procurato ma dall’altra parte
le cose potrebbero cambiare, con il loro di trapasso un giorno dovranno
fare i conti anche con l’unica grande giustizia, pronta ad aspettarli
per presentargli le conseguenze delle loro azioni senza un vero Dio. Sforziamoci
di ripulire in campo magico operativo l’introduzione del sangue come
elemento prima simbolico e dopo anche pratico ma senza la mentalità
predatoria. Lavorando sul nostro primo esempio personale, forse un
giorno tutto quello che è stato fatto da altre nature a noi estranee
verrà coperto dalla giusta consapevolezza priva di altre parole. Serve
un nuovo istinto alla conoscenza esoterica in modo da riscoprire
significati più alti del sangue in ambito rituale, il Satanismo stesso
ne ha un tremendo bisogno.
Il mio ricordo in chiusura va a tutti i fratelli Gentili
di ogni epoca, che forse sanno più di ogni altro cosa ho voluto dire
tra le molte righe inespresse, che il vostro sangue sparso ingiustamente
sia divenuto ancor prima divino. A voi va il mio pensiero più
silenzioso …
Mandy Lord
Anno MMXVI
No comments:
Post a Comment