Di Anonimo
I Templari erano
efficienti con i soldi come con le armi, tanto che la maggior parte
dei Re gli affidavano i loro tesori. Così, alla fine del XII secolo,
nacque la prima banca transnazionale della quale si ha notizia. Anche
il re di Francia affidò loro il suo tesoro sino a diventare debitore
dell'Ordine.
Questo fatto,
insieme con la sua avidità per i beni degli altri e la paura di
subire il potere militare dei Templari, fu quello che gli fece
decidere di distruggere i Templari nel 1307, con l'avvio di un
processo inquisitorio contro l'Ordine.
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l'arresto di Jacques de Molay |
La fine dell’Ordine
dei Templari è circondata da violenza, sangue, tortura e morte. E
uno degli sviluppi più gravi del Medioevo fu la dissoluzione
dell’Ordine, con il processo dei principali Cavalieri Templari, la
loro prigionia e le torture per costringerli a confessare i crimini
atroci dei quali erano stati accusati.
L'ultimo Gran
Maestro Jacques de Molay ricevette nel 1307 l'invito del Papa a
recarsi in Francia per discutere l'unione dell'Ordine dei Templari ai
Cavalieri Ospitalieri. Jacques de Molay cade nella trappola del Papa
e di Filippo IV, chiamato Filippo il Bello, e venne arrestato come
eretico.
Va notato che da un
lato, il monarca era profondamente in debito per le somme di denaro
dovute Templari e in secondo luogo, Filippo IV ambiva alle vaste
ricchezze dell'Ordine che considerava come una minaccia al potere
della corona.
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Il processo dei Templari |
Il processo
inquisitorio al Gran Maestro durò sette anni. A questo punto il Gran
Maestro Jacques de Molay, che aveva già circa sessant'anni, sotto
tortura confessò tutte le colpe attribuite all'Ordine.
Poi Jacques de
Molay ritrattò tutto, ma inutilmente, fu bruciato vivo il 19 marzo
1314, dopo sette anni di prigionia e di torture, di fronte al grande
monumento gotico di Notre Dame.
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Filippo IV assiste al rogo dei Templari manoscritto del XV secolo |
Li ritrattò pubblicamente le accuse che era stato costretto ad ammettere e proclamò l'innocenza dell’Ordine e maledisse i colpevoli che sarebbero stati sottoposti al giudizio di Dio.
Geoffroi de Paris
fu un testimone oculare dell’esecuzione. Scrisse nella sua
“Chronique métrique” (1312-1316), le parole del Maestro
dell’Ordine: «(...) vedo qui la mia decisione di morire
liberamente, e Dio sa chi ha torto, chi ha peccato. Si arriverà
presto al dolore per coloro che ci hanno ingiustamente condannato:
Dio vendicherà la nostra morte (...)».
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La morte di Filippo il bello |
L'appello per il
Giudizio di Dio divenne una vera e propria maledizione di Jacques de
Molay indirizzata a Filippo il Bello ed a Clemente V.
La maledizione
pronunciata sul rogo dal Gran Maestro Jacques de Molay si realizzò:
il papa Clemente V morì un mese dopo (il 20 aprile 1314),
probabilmente di cancro dell'intestino.
Contemporaneamente
Filippo il Bello fece arrestare le sue tre figlie accusate di
adulterio. Il Re il 29 novembre 1314 cadde dal cavallo, durante una
battuta di caccia, e morì.
I suoi figli non
ebbero una sorte migliore: Luigi X morì nel 1316 e il regno di suo
figlio Giovanni fu il più breve della storia di Francia (dal 15 al
19 novembre del 1316). Salì al trono Filippo V, ma morì nel 1322
senza lasciare eredi.
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L'esecuzione di Luigi XVI |
Persino la morte
del Re di Francia Luigi XVI, accaduta tredici generazioni dopo, viene
attribuita alla stessa maledizione. Pare che durante la sua
esecuzione, un uomo tra la folla grido: "Jacques de Molay, sei
vendicato".
Dopo l'estinzione
dell'Ordine, caddero sul palco dell’Europa eventi veramente
catastrofici, il continente venne immerso in guerre multiple (il
periodo noto come la Guerra dei Cent'anni).