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Thursday, August 27, 2020

Un terzo degli umani ascenderà alla quinta dimensione

by Nuovo Universo 


Prima di iniziare a capire chi ascenderà alla quinta dimensione, dobbiamo fermarci per dare una piccola considerazione di cosa sia la quinta dimensione. Non tutti sanno che nella quinta dimensione vi sono una moltitudine di percorsi dove possiamo saltare in ogni momento. Molti di questi salti vengono influenzati dalle scelte e dagli altri.
Come dice la meccanica quantistica: “L’osservatore influenza il sistema osservato”.
Questo significa che ogni scelta genera diversi percorsi alternativi.
Sono le nostre scelte e chi ci circonda a influenzare il percorso.
Questi percorsi esistono tutti nella quinta dimensione.

In generale, queste dimensioni sono soltanto stati di coscienza, accessibili a tutti coloro che vibrano in risonanza con le frequenze specifiche all’interno di ogni dimensione.
Nella quarta dimensione ci si comincia a svegliare e si diventa più consapevoli e coscienti. Si comprende che ognuno è il creatore della propria realtà e che i pensieri diventano cose. Energia, frequenze e vibrazioni diventano materia. Il futuro è qualcosa che si è scelti coscientemente con le proprie convinzioni, pensieri e azioni e si è meno dipendenti dagli eventi accaduti nel passato.
L’energia è più leggera e meno densa. Purtroppo non tutti saremo in grado di ascendere alla quinta dimensione
Stiamo attraversando un periodo turbolento in termini di vibrazione planetaria. Ci sono persone che sentono l’energia sia positiva che negativa.
Le sensazioni che possono sentire queste persone possono essere, ad esempio nausea, disagio fisico, si sentono pesanti e con vari malori nel corpo.
In realtà, ci stiamo preparando per un imminente cambio dimensionale livello planetario, che sta arrivando poco a poco, ma sfortunatamente non tutte le persone lo sentono. Molti, probabilmente lo sentiranno nei prossimi due anni, quindi se sei uno dei pochi a provare queste sensazioni, dovresti considerarti un privilegiato.
Dico questo perché la tua sensibilità è in aumento e, secondo la scienza quantistica, le persone che sono a questo livello stanno lavorando a livello inconscio per entrare nella terza parte dell’umanità che ascenderà alla quinta dimensione, cioè, sarai in grado di per continuare la tua vita presente e la vita delle future incarnazioni sul pianeta terra che verrà.
La terra della nuova era, in essa vivremo un periodo di grande quantità di luce, poiché la vibrazione sta cambiando, e questo per coloro che sono aggiornati non è una novità, si dice che nella nuova terra la vita in questo il pianeta non sarà più un mondo pieno di prove ed espiazione come quello in cui ci troviamo ora, e diventerà un mondo di rigenerazione.
Per saperne di più sulla quinta dimensione, puoi leggere anche questo articolo
Non ci sarà più dolore o sofferenza, nel prossimo futuro, tutto sarà più leggero. L’acqua e la luce del sole saranno la base energetica del nuovo essere umano.
Avremo un senso di apparente sazietà, che ci farà mangiare solo ciò che è necessario. La ragione del cambiamento vibrazionale, non è altro che far capire all’umanità che la vita è molto più che dolore e sofferenza. Tutto deve ancora venire e il meglio deve ancora venire.
Il concetto di “terza dimensione” si riferisce alla parte più materiale della realtà. Tuttavia, questo non significa che il mondo materiale abbia tre dimensioni. In realtà ha infinito.
La quarta dimensione è uno stato di coscienza in cui percepiamo la nostra parte mentale ed emotiva, oltre al mondo fisico che ci circonda. Con questa definizione, è evidente che tutte le persone sono nella quarta dimensione, perché, in misura maggiore o minore, ognuno percepisce i loro sentimenti e i loro pensieri.
Il passaggio dalla quarta alla quinta dimensione è simile al passaggio dal terzo al quarto: non significa che ci siano cinque dimensioni, ma che si percepisca un altro aspetto dell’esistenza. Ogni volta che ti sposti in una nuova dimensione, significa che la coscienza si espande e percepisci un nuovo aspetto della realtà che prima non vedevi. E nel caso della quinta dimensione, questo nuovo aspetto è l’unità tra tutte le cose.
La terza dimensione è la consapevolezza del mondo fisico in tutta la sua ampiezza. La quarta dimensione è la consapevolezza delle emozioni e dei pensieri di ogni essere vivente a livello individuale. E la quinta dimensione è la consapevolezza che tutto è un’unità. È la dimensione dell’amore incondizionato e l’unità tra tutto ciò che esiste. Questo è il motivo per cui si dice spesso che dalla quinta dimensione le dimensioni scompaiono. Nella quinta dimensione, tutto è uno.
Sebbene in realtà, questo modo di esprimerlo non è corretto. Non è che nella quinta dimensione tutto sia uno. Tutto è sempre uno. Essere nella quinta dimensione è un modo per dire che la nostra visione si espande e realizza che tutto è uno. È un grande cambiamento di coscienza.
Per ottenere ciò, non si tratta solo di comprendere a livello intellettuale che siamo tutti uno, ma di vederlo davvero e provare senza alcun dubbio che è così. Sembra un passo lontano, ma in realtà siamo molto vicini. Ci sono molte persone in questo mondo che hanno iniziato a fare questo passo. E tu sei in questo gruppo.

Fai parte del partito avanzato che sta guidando l’umanità verso l’amore incondizionato della
quinta dimensione.

 
Ma lo sapevi già, vero?

Tuesday, August 11, 2020

GIULIANO KREMMERZ

Giuliano Kremmerz (Ciro Formisano) in età giovanile.

Giuliano Kremmerz, all'anagrafe Ciro Formisano (Portici, 8 aprile 1861Beausoleil, 7 maggio 1930), è stato un esoterista, alchimista e scrittore italiano.

Biografia

Giuliano Kremmerz, semplificazione dello ieronimo J.M. KREMM-ERZ, pseudonimo di Ciro Formisano, fu uno studioso di ermetismo che a cavallo fra XIX e XX secolo ne divulgò le teorie al vasto pubblico degli studiosi di esoterismo e, per incentivarne la pratica sperimentazione, fondò la Schola Philosophica Hermetica Classica Italica - Fratellanza Terapeutico-Magica di MIRIAM (o MYRIAM),[1] costituita su modello delle antiche fratellanze isiache egiziane e degli antichi culti misterici.[2]

Il periodo da 1861 al 1895

Figlio di Michele Formisano, modesto assistente di opere stradali, e di Gaetana Argano di famiglia benestante, il giovane Ciro beneficiò dell'aiuto finanziario della famiglia materna per studiare, tanto che a soli 17 anni riuscì ad ottenere l'abilitazione per l'insegnamento di italiano, storia e geografia[3]. Dopo aver conseguita la laurea in Lettere all'Università di Napoli, Ciro Formisano iniziò negli anni fra il 1883 e il 1885 a lavorare come insegnante al Ginnasio di Alvito (FR), poi come correttore di bozze in una tipografia di Portici. Indi, grazie alla conoscenza del suo fondatore Eduardo Scarfoglio, divenne redattore del quotidiano "Il Mattino". Sposatosi nel 1887 con Anna Beato[4], tra il 1888 e il 1893, forse a causa di problemi finanziari per alcuni[3], o per la sua sete di conoscenza per altri[5], intraprese un viaggio all'estero, secondo certe fonti in America latina, imbarcandosi su una nave diretta a Montevideo e rientrando nel 1893 con una nave di medesima provenienza.[6] Alcuni ritengono che in quel frangente egli sia entrato in contatto con lo sciamanesimo.[7] Secondo altri viaggiò invece in Europa, soggiornando in Francia[8] e ricevendo tra l'altro l'iniziazione al Martinismo. Nella rivista "Nova Lux" di Roma, Kremmerz venne infatti qualificato Superiore Incognito martinista, mentre nella rivista "O' Thanatos", all'epoca bollettino dell'Ordine Martinista diretto dal Banti, figurava nel comitato di redazione. Da documenti del fondo Papus di Lione risulta che Kremmerz fu “Delegato speciale” dell'Ordine Martinista per la Campania[9].
Sia come sia, al suo ritorno in patria lo attendevano la moglie Anna Beato (o Petriccione) e le figliolette Gaetana e Adele nata dopo la sua partenza.[4] Dal 1895 si trasferì con la famiglia a Napoli dando il via all'attività di scrittore e sperimentatore delle dottrine ermetiche.

Sfondo culturale e attività esoteriche

Il segmento storico temporale in cui il personaggio Ciro Formisano si affaccia sul proscenio esoterico-occultistico è caratterizzato dai fermenti susseguenti al risorgimento italiano e ai suoi epigoni, che sfociarono in quei movimenti intellettuali e spiritualisti confluiti in particolare nelle logge massoniche di rito egizio,[8][10] nello spiritismo kardechiano e nel revival del magnetismo animale[11] mesmeriano.[12]
Già nel 1864 erano stati pubblicati nove volumi chiamati Il Mondo Secreto, ad opera di G. De Castro, in cui erano ampiamente trattati temi collegati alle iniziazioni antiche.[13] E proprio su queste tradizioni il Formisano si formò e, stando al parere concorde dei ricercatori contemporanei, fu instradato all'ermetismo filosofico da Izar Bne Escur, alias Pasquale De Servis, che viveva nello stesso stabile in via della Parrocchia a Portici, ove egli risiedeva con la sua famiglia d'origine.[8]
Iniziato probabilmente da costui,[8] il giovane Ciro attinse i principi e le sue teorie filosofiche a quella tradizione ermetica che, traendo le sue lontane origini dall'Ermes Thot egizio, si diffuse nella Magna Grecia con la Scuola pitagorica e nelle terre partenopee, tant'è che ancor oggi a Napoli, nel quartiere Nilense[14], ove si insediarono coloni giunti da Alessandria d'Egitto nel III secolo a.C. si apprezzano monumenti che dimostrano l'importazione di culti egizi[15] durante l'Ellenismo, come la statua dedicata al Dio Nilo,[16] eretta dagli alessandrini nelle adiacenze di Piazzetta Nilo.[17]
Nella stessa zona della Napoli esoterica,[18] cui il Formisano farà più volte cenno nelle sue opere,[19] trova luogo la Cappella Sansevero, di più recente edificazione, nella quale il Principe Raimondo di Sangro, fece collocare alcune sue sculture dal voluto connotato misterico.[20]
Fu quindi dopo la morte di Pasquale De Servis (Izar), considerato dai più il suo "maestro",[8] e coincidente con il suo ritorno in patria del 1893, che il Formisano, con lo pseudonimo di Giuliano Kremmerz, forse ispirandosi nel titolo alla già citata pubblicazione del 1864 perseguì l'intento di risvegliare nella cultura del tempo il ricordo dell'antica sapienza mediterranea di matrice isidea,[21] iniziando dal 1897 sulla sua rivista Il Mondo Secreto la divulgazione delle basi teoriche di “magia naturale e divina”.
Parallelamente, mentre si confrontava sulla rivista con gli scritti di alcuni ben noti esoteristi, quali Papus[8], Eliphas Lévi, Stanislas De Guaita, e con le idee emergenti di Madame Blavatskij e Annie Besant, egli gettava le basi per la successiva realizzazione del suo progetto, cui dette il via quando, concludendo quasi bruscamente la pubblicazione della rivista, convogliò un buon numero di lettori e sostenitori verso un primo esperimento di Fratellanza terapica, idealmente ricollegata alle antiche Fratellanze Isiache e Rosacruciane.
Il Mondo Secreto non sparisce - egli scrive nel dicembre del 1899[22]- ma si trasforma nella realizzazione delle teorie nebulose e comincia l'esposizione della scienza della Medicina Ermetica, rivelazione della sintesi terapeutica della Rosa Mistica.

Costituzione della Fratellanza di Miriam

Nel primo fascicoletto della successiva opera La Medicina Ermetica - bollettino d'istruzioni ai praticanti,[23] fu riassunto in sette articoli, il patto fondamentale di costituzione della sua Schola, stipulato con un certo Grande Ordine Egiziano o Egizio[21] di controversa identificazione, poiché per alcuni sarebbe stato costituito dai vertici delle logge massoniche napoletane di matrice egizia[8] e per altri va invece considerato come un organismo iniziatico avulso da ogni commistione socio-politica, settaria, e in particolare massonica.[24] Ormai delineata sia nella forma che nella sostanza la Fratellanza costituita dal Kremmerz fu da lui posta, nel 1909, sotto la protezione di quest'Ordine iniziatico e statuita in 60 commi col titolo di Pragmatica Fondamentale della S.P.H.C.I. Fr+ Tm+ di Miriam.[25] Egli istituì sedi operative denominate Accademie Miriamiche a Napoli, Bari, Roma, Taranto, La Spezia deputandole, sulla base dello statuto o Pragmatica Fondamentale, alle riunioni degli aderenti e a rappresentare all'esterno la scuola.
In base ai suoi scritti, e in particolare ai fascicoli delle Lunazioni, stampati "pro Schola" e fuori commercio fino alla fine dei suoi giorni,[26] Kremmerz può ritenersi fra gli antesignani della moderna interpretazione olistica dei fenomeni vitali e vicino all'Omeopatia di Samuel Hahnemann.[27].

Difficoltà e resistenze al suo progetto

Ma questo suo progetto incontrò difficoltà organizzative fin da principio e palesi resistenze da parte di ermetisti suoi contemporanei fra cui "N.R. Ottaviano", da identificarsi per alcuni nell'islamista Leone Caetani[8] e per altri in tale ing. Koch,[28][29] che firmò con quello pseudonimo alcuni articoli di carattere pagano nella rivista Commentarium per le accademie ermetiche, mostrando il suo disaccordo sulla volgarizzazione dei cosiddetti "segreti ermetici" considerati patrimonio esclusivo delle società segrete e degli "iniziati".[8][30].
Inoltre la divulgazione messa in atto da Kremmerz, sebbene mediata dall'adattamento al contesto storico-culturale dell'epoca, si mostrò difficile da essere pienamente compresa, e in una Circolare del 1914 indirizzata ai dirigenti delle Accademie[31] egli si adoperò per ricondurre i suoi stessi discepoli alle primitive intenzioni circa gli scopi della Schola.

Trasferimento a Beausoleil

Nel frattempo egli si era trasferito con la moglie e il terzogenito Michele prima a Camogli nel 1907, poi a Ventimiglia per stabilirsi nel 1912 definitivamente a Beausoleil, nel Principato di Monaco allontanandosi così "per ragioni momentanee"[31] dalla direzione della Schola. Ma oltre a continuare la diramazione pro Schola delle Lunazioni e a mantenere frequenti contatti con la segreteria e i dirigenti responsabili delle Circoscrizioni nord e sud della Fratellanza (Luciano Galleani e Giacomo Borracci), fece frequenti viaggi in Italia ove tra l'altro, a Bari, risiedeva la figlia Gaetanina.
Nel 1920 e 1921 soggiornò a Roma e Bari per tenere delle Conversazioni o conferenze presso le sedi delle rispettive Accademie: Vergiliana e Pitagora[32] con l'intento di nuovamente ricondurre alla pratica della medicina ermetica gli sforzi congiunti degli iscritti alla Schola. Ma l'incedere del ventennio fascista (un'irruzione fascista nell'Accademia Pitagora ne aveva causata la chiusura e la Vergiliana di Roma aveva seguito la stessa sorte), lo costrinse a diradare i suoi viaggi in Italia. Pertanto, egli continuò a ricevere discepoli nella sua residenza monegasca e a mantenere contatti con la Segreteria Generale della Schola affidata a Domenico Lombardi, fino alla sua morte avvenuta a Beausoleil il 7 maggio 1930.

La produzione letteraria

Negli anni dal 1897 al 1900, Kremmerz pubblicò, per i tipi dell'Editrice Dekten e Rocholl di Napoli: la rivista Il Mondo Secreto, Angeli e Demoni dell'Amore, La Medicina Ermetica (Bollettino di istruzioni ai praticanti della Fr+Tm+di Miriam). Curò inoltre per l'Editore Rocco di Napoli la pubblicazione della collana "Biblioteca esoterica Italiana", firmando prefazioni, commenti, annotazioni, ai volumetti "Storia dell'Alchimia" di P. Bornia, "La Medicina Mistica" di S. Catalano, "Cristo, la Magia e il Diavolo" dal "Dogma dell'Alta Magia" di Eliphas Lévi, "Il Guardiano della soglia" di P. Bornia. Sempre con l'Editore Rocco, ripubblicò Il Mondo Secreto raccolto in due volumi.
Nei primi anni del secolo scrisse articoli sulle riviste "Mondo Occulto", "O' Thanatos", "Luce e Ombra". Su quest'ultima apparve, intorno al 1909, "I Tarocchi dal punto di vista filosofico: Il Prologo del Pazzo e Gli Amanti"; l'Arcano "La Morte" fu aggiunto successivamente in un'edizione postuma per i tipi di Bocca. Fra il 1910 e il 1911 fu edita da "Luce e Ombra" "La Porta Ermetica" scritta, pare, fra il 1904 e il 1905, dedicata a Maria, e fu pubblicata a Bari la rivista "Commentarium" per le Accademie Ermetiche (S.P.H.C.I.), a cui contribuirono, utilizzando anche degli pseudonimi, vari collaboratori, amici e sostenitori fra i quali: L. Jesboama, G. Catinella, P. Bornia, M. G. Paolucci, P. Clemente, N. R. Ottaviano, Alfredo Carreras, G. Borracci.[33]
Nel 1913 egli iniziò, all'interno della Schola, la divulgazione in fascicoletti delle "Lunazioni: Annotazioni sulle Influenze Siderali e Lunari sulle piante, i medicamenti, le infermità del corpo umano e i prognostici di guarigione e di morte - 1° 2° 3° Ciclo", proseguendola ininterrottamente fino alla fine dei suoi giorni. Il Kremmerz non si è mai attribuito la totale paternità di quest'opera citando spesso l'Anonimo Napoletano e altre fonti della sapienza antica da cui ha attinto le notizie ivi riportate. I "Dialoghi sull'Ermetismo" pubblicati a cura di alcuni discepoli, in numero di sette, nel 1929 dalle Arti Grafiche Panetto e Petrelli di Spoleto, e completati dall'VIII e IX dialogo stampati postumi, costituiscono l'ultima opera pubblicata da Kremmerz.

La terapeutica ermetica

Avvertenza
Le pratiche descritte non sono accettate dalla medicina, non sono state sottoposte a verifiche sperimentali condotte con metodo scientifico o non le hanno superate. Potrebbero pertanto essere inefficaci o dannose per la salute. Le informazioni hanno solo fine illustrativo. Wikipedia non dà consigli medici: leggi le avvertenze.
In una circolare del 1898 Kremmerz dichiara che il proprio scopo è creare una "fratellanza spiritualista magica [...] che si occupi di medicina ermetica, di terapeutica magica, di guarire o alleviare le sofferenze e le malattie"[8] attraverso lo studio e la sperimentazione applicata alla terapeutica di tutte le potenzialità note e ignote dell'organismo umano.[8]. Secondo il fondatore gli aderenti a questa sua scuola avrebbero dovuto tentare la cura a distanza degli ammalati che ad essi spontaneamente[34] si rivolgevano per aiuti gratuiti.[35] Tutto ciò senza dichiararsi in conflitto con la scienza medica delle università del tempo, né impedendo che l'ammalato facesse comunque ricorso al medico laureato e ai farmaci registrati nella farmacopea ufficiale[36].

La scuola e le associazioni kremmerziane

Dopo la morte di Kremmerz diverse associazioni si sono ispirate alla scuola originaria di Kremmerz spesso in contrasto tra loro per ciò che concerne l'ortodossia e la regolarità rispetto agli insegnamenti originari. Nel 2002 una sentenza affermò che la denominazione S.P.H.C.I. FRATELLANZA TERAPEUTICO MAGICA DI MYRIAM FR+ TM+ DI MYRIAM e timbri e/o sigilli e/o abbreviazioni che a tale denominazione fanno riferimento spetta unicamente all'associazione S.P.H.C.I. Fr+ Tm+ di Myriam con sede in Napoli e rappresentata da Anna Maria Piscitelli[37].
Alla memoria di Kremmerz è intitolato l'album Numen Lumen degli Hautville[38].

Note

  1. ^ Dal Catechismo della Fr+Tm+Miriam: “...s'immagini Miriam o come il tipo della più benefica divinità, pulcrissima Diana, incantevole Iside miracolosa, o come il simbolo di uno stato speciale di purificazione dello spirito umano...
  2. ^ Nella Circolare del 26 dicembre 1898 egli dice di volere una Fratellanza“…che si occupi della sola esplicazione delle forze e dei segreti della magia in pro di tutti i sofferenti che ad essa ricorrono, così io restauro la Fratellanza terapeutico-magica di Miriam, ad esempio delle antichissime sacerdotali isiache egiziane di cui più recente e nota imitazione è la Rosacroce”.

  1. : Circolare, perché la Frat+ non si disperda ed entri nei definitivi confini della sua origine. ... Carissimi Fratelli, essendomi, per ragioni momentanee, ritirato dalla direzione generale della Scuola Ermetica per lasciare a voi la indipendente direzione di gruppi e circoli, desidero in poche parole farvi note alcune cose inerenti alla costruzione generale della Miriam,... in Jah-Hel (a cura di), La Pietra Angolare Miriamica. Storia documentata della Fratellanza di Miriam di Giuliano Kremmerz, Rebis, Viareggio 1989 pag. 24
  2. ^ Oggi in La scienza dei magi - ed. Mediterranee - Vol. III, pag. 193 e segg.: "Venendo a Bari, dopo tanto tempo, ho trovato che sulla nostra Associazione esistono delle idee non equivoche, ma imperfette, che non corrispondono interamente alle direttive che io detti alla Fratellanza al suo inizio..."
  3. ^ 'Commentarium' Per le Accademie Ermetiche (S.P.H.C.I.) Anno I - 1910, Anno II - 1911, 1982, Nardini Editore, FI.
  4. ^ Dalla terza delle Conversazioni al Circolo Virgiliano del 1921 "Guardate che noi non dobbiamo esibirci di guarire, né dobbiamo andare alla ricerca dei malati. Sono i malati che devono rivolgersi a noi. Quindi noi non facciamo opera contraria alle Leggi."
  5. ^ Da l Commentarium, anno 1911 “…la nostra, come ben si sa dall'organizzazione della Scuola, cui nessuno è obbligato a contribuire, è opera perfettamente gratuita…”
  6. ^ Dalla terza delle Conversazioni al Circolo Virgiliano del 1921; oggi in G. Kremmerz, La scienza dei magi, Edizioni Mediterranee, 3° vol. - pag. 239: "... Noi aiutiamo i malati, ma non facciamo della medicina; non ci mettiamo a far concorrenza ai medici, ... non possiamo dare medicine, perché non dobbiamo sostituirci ai medici, soltanto in alcuni casi possiamo dare dei rimedi semplici, come, ad esempio, un pizzico di sale, una mollica di pane, i quali costituiscono il veicolo della forza guaritiva. ..."
  7. ^ Sentenza, su studiocianciola.it. URL consultato il 21 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2016).
  8. ^ Hautville - Numen Lumen, su erbadellastrega.it. URL consultato il 9 febbraio 2014.

Opere

  • Angeli e Demonii dell'Amore, Libreria Detken & Rocholl, Napoli, 1898
  • La Porta Ermetica, Edizioni Luce e Ombra, Milano, 1910
  • Avviamento alla Scienza dei Magi, Edizione fuori commercio, Bari, 1917
  • I dialoghi sull'Ermetismo, (7 dialoghi), Edizioni Panetto e Petrelli, Spoleto, 1929(edizione fuori commercio)
  • I dialoghi sull'Ermetismo, (9 dialoghi), Edizioni Panetto e Petrelli, Spoleto, 1931(edizione fuori commercio)
  • Avviamento alla Scienza dei Magi (Elementi di Magia Naturale e Divina), Fratelli Bocca, Milano, 1940
  • Opera Omnia, 3 voll., Casa Editrice Universale di Roma, Roma, 1951-1954-1957
  • La scienza dei magi, 3 voll., Edizioni Mediterranee, Roma, 1975
  • Commentarium 1910/1911, 2 voll., Nardini Editore, Firenze, 1980
  • Il Mondo Secreto, ristampa dell'edizione degli anni 1896/97-98-99, Editrice Rebis, Viareggio, 1982
  • La medicina ermetica, a cura di Vinci Verginelli, Nardini, Firenze, 1983
  • I dialoghi sull'Ermetismo, Editrice Miriamica, Bari, 1991
  • Lunazioni-Annotazioni sulle influenze siderali e lunari sulle piante i medicamenti le infermità del corpo umano, Editrice Miriamica, Bari, 1992
  • Un secolo di missione. Avviamento alla Scienza dei Magi, rist. dell'ed. del 1917, Editrice Miriamica, Bari, 1993
  • La Porta Ermetica, 2ª ed., Ed. Mediterranee, Roma, 2000
  • Angeli e Demoni dell'Amore, Ed. Rebis, Viareggio, 2000
  • La Porta Ermetica. La ricerca della Verità Ermetica, ristampa ed. 1910, 2ª ed., Ed. Rebis, Viareggio

Bibliografia

  • U. D. Cisaria (a cura di), Dizionario dei Termini Ermetici dell'Opera Omnia di Giuliano Kremmerz, in La scienza dei Magi, 4° volume, Edizioni Mediterranee, Roma, 1975
  • Gian Maria Gonella (a cura di), Giuliano Kremmerz e la Fr+ Tr+ di Myriam, Alkaest, Genova 1981
  • Pier Luca Pierini (a cura di), Il Maestro Giuliano Kremmerz. L'Uomo - La Missione - L'Opera, Rebis, Viareggio (Lucca) 1985
  • AA.VV., La Fenice, Rivista mensile di studi esoterici (3 fascicoli), Direzione e amministrazione Via San Francesco d'Assisi Bari, 1949- Ristampa integrale Ed.Rebis, 1987.
  • AA.VV., Ibis, Rivista bimestrale di studi esoterici (6 fascicoli), Direzione e amministrazione Via Cairoli 14 Bari, 1950- Ristampa integrale Ed.Rebis, 1987.
  • Iah-Hel (a cura di), La Pietra Angolare Miriamica. Storia documentata della Fratellanza di Miriam di Giuliano Kremmerz, Rebis, Viareggio 1989
  • V.Bernard, "Iniziazione alla Scienza dei Magi",Editrice Rebis, Viareggio, 1991
  • AA.VV., Giuliano Kremmerz-La via della Rosa, Editrice Miriamica, Montemonaco, 1999
  • AA.VV., L'eredità isiaca e osiridea dell'Egitto sacerdotale, Editrice Miriamica, Montemonaco, 2000
  • Gaetano Lo Monaco, L'Ordine Osirideo Egizio e la trasmissione pitagorica, 2ª ed. rivista e corretta, Letture S…consigliate, Marostica (Vicenza) 2000
  • Gaetano Lo Monaco, "Giuliano Kremmerz e l'Occultismo francese della seconda metà del XIX secolo", in: Octagon. la ricerca della totalità, a cura di Hans Thomas Hakl, Gaggenau, Scientia nova, 2017, vol. 3, pp. 287–373.
  • Giuseppe Maddalena Capiferro - Cristian Guzzo, L'Arcano degli Arcani Rebis, Viareggio 2005
  • Oscar Maganza, "Senso e significato dell'"Eredità" Kremmeriana", in: Octagon. la ricerca della totalità, a cura di Hans Thomas Hakl, Gaggenau, Scientia nova, 2017, vol. 3, pp. 376–397.
  • A.Verniero, "Giuliano Kremmerz e la sua Scuola Iniziatica", Editrice Rebis, Viareggio, 2000.
  • Gianfranco De Turris, Esoterismo e fascismo, Roma, Edizioni Mediterranee, 2006, ISBN 88-272-1831-9.
  • Giuseppe Maddalena Capiferro – Cristian Guzzo, Riflessi d'Iride nell'Acqua, Giordano Editore 2007
  • Ugo D. Cisaria, L'ordine Egizio e la Miriam di Giuliano Kremmerz Rebis, Viareggio 2008
  • AA.VV. Elixir, Scritti della Tradizione Iniziatica e Arcana, edizioni Rebis
  • Piero Di Vona, "Giuliano Kremmerz", Edizioni di Ar, Padova, 2005.
  • A.V., Giuliano Kremmerz. L'Ermetismo Egizio-Partenopeo nell'Italia contemporanea, numero speciale de "La Cittadella" (Anno IX, n.s., nº 35-36, MMDCCLXII a.U.c.), I Libri del Graal, Roma.
  • AA. VV. (a cura di Anna Maria Piscitelli), Mito, utopia, scienza e prassi nella Schola di Giuliano Kremmerz, Bari, Edizioni Giuseppe Laterza, 2010.
  • M. A. Iah-Hel (Anna Maria Piscitelli) (a cura di), La Pietra Angolare Miriamica, oltre 100 anni di storia documentata della S.P.H.C.I. Fr+ Tm+ di Miriam di Giuliano Kremmerz, 1° vol., nuova edizione rivista e ampliata, Editrice Millefiorini, Norcia, 2014. ISBN 978-88-905497-5-5

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni


  • G. M. Capiferro e C. Guzzo, L'Arcano degli arcani, Rebis, Viareggio, 2005, pag. 71

  • Riferimento certificati in AA.VV., Giuliano Kremmerz La via della rosa, Editrice Miriamica, 1999, pag. 15-26
  • ^ AA.VV, Giuliano kremmerz La via della Rosa, Editrice Miriamica, 1999, pag. 11
  • ^ AA.VV., Giuliano Kremmerz La via della rosa, pag.10
  • ^ [1] Sul contatto con le culture sciamaniche dell'America Latina dal bollettino della rivista Ignis n° 3 giugno 2005

  • L'ermetismo kremmerziano a cura del Cesnur
  • ^ P. L. Pierini, “Il Sole Arcano”, Ed. Rebis, 2011, p. 63.
  • ^ Da L'Ordine Osirideo Egizio e la trasmissione pitagorica 2ª ed. rivista e corretta di G. Lo Monaco, Letture S…consigliate, Marostica (Vicenza) 2000 - pag.8 e segg. Secondo il Francovich, il principe di San Severo «era probabilmente collegato con un gruppo di Rosacroce che pur doveva esistere a Napoli, appassionati cultori della scienza alchemica», gruppo a cui « è dovuta la prima elaborazione di un nuovo rito massonico di carattere templare detto di Mizraim»...
  • ^ Potevano accettare i teologi di Salamanca l'esistenza di un Continente che Cristoforo Colombo scoprì malgrado le dotte opposizioni dei filosofi del suo tempo? ... E Mesmer e il magnetismo animale tanto combattuto e oggi accettato come processo terapeutico nelle cliniche moderne? E i fenomeni così detti spiritici? Giuliano Kremmerz, Il mondo secreto pag. 4 Ed. Rebis
  • ^ FRANZ ANTON MESMER E IL MAGNETISMO ANIMALE di Diego Barzaghi - NEXUS Edizioni Archiviato il 22 febbraio 2009 in Internet Archive.
  • ^ Libro I: Le iniziazioni antiche; Libro II: L'iniziazione cristiana; Libro III:Gli Emanatisti; Libro IV: La religione d'Amore; Libro V: Gli Ismaeliti; Libro VI: I templari; Libro VII: I Franchi Giudici; Libro VIII: Gli Alchimisti; Libro IX: I Liberi Muratori. G. Daelli e C. Editori a Milano (Biblioteca Università Federico II di Napoli)
  • ^ Dal Dizionario geografico-storico-civile del Regno delle due Sicilie di R. Mastriani, Napoli, 1839, Libro I pag.31 e segg.
  • ^ Dall'introduzione di R.Merkelbach a Le metamorfosi o l'asino d'oro di Apuleio - BUR, 1996, pag.6 e segg.: ... Per lui (Apuleio n.d.r.) Venere, Cèrere, Giunone, Proserpina rappresentano unicamente manifestazioni di Iside, la dea «dai mille nomi»."
  • ^ [2] Sito del Comune di Napoli: la statua del Dio Nilo
  • ^ Regio Nilensis, su it.geocities.com (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2006).
  • ^ Vedi anche gli studi di Mario Buonoconto
  • ^ Da G.Kremmerz - Il mondo secreto - Anno 1898: "...a Napoli vi è tutto un antico quartiere che ricorda non il Nilo fiume, come vogliono gli archeologi volgari, ma il Nilo Sacro della verità e dei misteri sacerdotali...e Napoli ebbe perpetuato per un lungo periodo la tradizione della scienza occulta col rito secreto egiziano ..."
  • ^ Cappella Sansevero Sito sulla Cappella Sansevero, o "Pietatella", e sull'opera di Raimondo di Sangro

  • Del milieu dell'esoterismo napoletano fra Ottocento e Novecento Elémire Zolla scrive che: dominava l'ossessione di un Ordine Egizio che assicura la continuità dello spirito isideo o myriamico nei secoli dei secoli. Ad esso si richiamò anche Kremmerz ... il quale prospettava un uomo perfetto di corpo fisico saturnino, di anima o psiche mercuriale e di solarità apollinea o spirito, Elémire Zolla, Discesa all'Ade e resurrezione, Adelphi, 2002, P.110-111
  • ^ Sul commiato dai lettori del Mondo Secreto vedi: G. Kremmerz, Il Mondo Secreto ed. Rebis, Viareggio 1982, II vol. pag 574
  • ^ Sui primi sette articoli si veda La Medicina Ermetica a cura di Vinci Verginelli edizioni Nardini/Convivio pag. 1
  • ^ ...Ad esempio, la forma relativamente moderna di ogni massoneria, è templaria, vale a dire che i fratelli massoni, o costruttori, non esisterebbero se non avessero un tempio da edificare con pietre e cemento, templi politici o templi religiosi caduchi, perché il cemento e le pietre ritornano polvere alla terra cui sono stati sottratti. Mentre il Grande Oriente Egizio senza elementi terrigeni, senza pietre e senza cementi materiali mira a mantenere l'Arca Sacra in ogni spirito umano, nella sua mentalità perfettibile, non deperibile e non mutabile, perché di origine divina e non terrena, dai Regolamenti interni del Grande Ordine Egizio, Osiride e Nebo la tradizione osirideo-egizia e partenopeo-nilense pag 106-107 in L'eredità isiaca e osiridea dell'Egitto sacerdotale a cura della S.P.H.C.I., Editrice Miriamica, 2002
  • ^ La Pietra angolare Miriamica a cura di Jah Hel pag. 150, Editrice Rebis, 1989.
  • ^ Oggi in: Giuliano Kremmerz, Lunazioni-Annotazioni sulle influenze siderali e lunari sulle piante i medicamenti le infermità del corpo umano, Editrice Miriamica, Bari, 1992
  • ^ Da Giuliano Kremmerz, Lunazioni-Annotazioni sulle influenze siderali e lunari sulle piante i medicamenti le infermità del corpo umano, Editrice Miriamica, Bari, 1992 - 56ma puntata, I ciclo: "...Si potrebbe da questo dedurre che la terapeutica allopatica dei contrari è più vicina al razionalismo magico antico; invece è un errore, perché l'analogia nell'influenza dei rimedi avvicina la terapeutica magica alla teoria omiopatica dei simili."
  • ^ Vedi Leone Caetani
  • ^ A questo proposito Gianfranco de Turris scrive: Sull'identità autentica di Ottaviano prendiamo atto delle diverse versioni che ci consentono, proprio nel loro contrasto, di comprendere come sia stata davvero criptica ed enigmatica la figura di questo esoterista, al punto da suscitare versioni contrastanti a quasi un secolo dalla sua presenza storica. …insomma si tratta di uno stimolante terreno di ricerca, in cui occorre essere aperti all'ascolto delle diverse fonti, senza preclusioni né dogmatismi in alcuna direzione. In Gianfranco De Turris, Esoterismo e fascismo pag. 135, Edizioni Mediterranee Roma 2006
  • ^ "N.R. Ottaviano" nel Commentarium - Nardini Editore 1982, vol I pag 209: "...questa sapienza di cui mi interesso io è il patrimonio di pochi per il governo degli inferiori, perciò il mago re e non il mago che diventa il servitore gratuito degli oziosi e dei curiosi. Su tale argomento sono perfettamente in disaccordo con il dott. Kremmerz al quale mi uniscono affetto e comunità di studi,...tutti vogliono sapere senza rischiar niente, ne la pelle, ne il benessere sociale, cotal cosa è fuor delle regole della natura... dunque esiste un diritto di non dare e in materia parteggio per l'assolutismo più completo e per questo mi asterrò più oltre di scrivere in questa rivista..."

  • Wednesday, July 15, 2020

    RABDOMANZIA e RADIESTESIA

    del Dr.X M.G.O.

    Da Lessicomanzia 1831:



    Praticamente, la Rabdomanzia e la Radiestesia sono delle Scienze Occulte che si fondano sul principio che in noi c'è una piccola parte di ogni elemento di cui è composto l'Universo e poichè per la LEGGE DELL'ANALOGIA il SIMILE RICONOSCE IL SIMILE, attraverso particolari strumenti che possono essere la bacchetta a V del rabdomante o il pendolo del radiestesista, noi possiamo trovare, discernere e identificare moltissime cose e addirittura si può applicare la radiestesia anche ad altre Scienze Esoteriche.

    Però per poter praticare queste scienze con successo e possibilità di riuscita c'è bisogno di un corso e di un addestramento.

    A richiesta il corso teorico-pratico.


    Il Dr. X M.G.O.

    Friday, June 19, 2020

    Le religioni non servono a nulla


    LA "RELIGIONE" SI FONDA SULLA PAURA

     Del Dr.X - M.G.O.


    L’uomo è totalmente solo, vive nell’oscurità. È privo di qualsiasi sostegno, si sente insicuro e ha paura. Questo sentirsi solo è la sua ansia..

    La religione è il modo per liberarsi da questa paura. Fondamentalmente la religiosità è il processo che porta a liberarsi dalla paura. Purtroppo le religioni – quelle che sono “religioni” solo di nome – hanno il terrore dell’assenza di paura! Le loro fondamenta e la loro stessa esistenza si fonda sulla presenza della paura nel cuore degli uomini: la paura è di per sé il loro stesso nutrimento e la loro linfa vitale. Un’atmosfera libera dalla paura annuncerebbe la fine della loro esistenza e della loro sopravvivenza.

    La paura dell’uomo è stata sfruttata fino all’inverosimile. Le religioni non hanno lasciato nulla di intentato per questo sfruttamento; forse vi ci si sono dedicate fin dagli albori. È grazie al sostegno dato dalla paura che è possibile l’esistenza di esseri soprannaturali, ed è grazie al suo sostegno che le divinità di tutte quelle religioni hanno preso vita. Le superstizioni e il terrore degli esseri soprannaturali hanno minacciato l’uomo fino all’inverosimile, e questo è sempre stato un gioco all’ultimo sangue! D’altra parte, un Dio che fonda la sua esistenza sulla paura poteva soltanto annientare l’essere umano, polverizzandolo; un gioco, dunque, con un prezzo altissimo.

    La vita è ormai invischiata in una fitta rete di paura: come potrà mai esistere beatitudine, là dove c’è paura, e soltanto paura a non finire? Come potrà mai esistere l’amore? Come potrà esserci pace? Come può esserci verità? La beatitudine è frutto dell’assenza di paura: la paura è morte, l’assenza di paura è vita eterna.

    Che le superstizioni prosperino sulla nostra paura è comprensibile, ma che anche Dio debba vivere in funzione della paura è del tutto sbagliato. E se Dio si fonda sulla paura, sarà del tutto impossibile alla gente liberarsi dai ceppi di queste superstizioni.

    Io affermo che Dio, l’essenza divina, non ha nulla a che fare con la paura. Di certo, utilizzando la copertura di Dio, qualcun altro sta sfruttando questa paura. La religione non è affatto nelle mani di persone religiose... si dice che, ogniqualvolta la verità viene scoperta, Satana sia il primo a impossessarsene!

    Le persone che propongono e organizzano la religione non solo ne sono ferme oppositrici, ma sono anche in totale conflitto tra di loro. La religione è sempre stata nelle mani dei suoi nemici, e se questa evidenza non viene riconosciuta mentre siamo ancora in tempo, il futuro dell’umanità non sarà nulla di buono, né sarà nulla di auspicabile.


    La religione non dev’essere protetta dalle persone irreligiose, ma dalle cosiddette persone religiose! E senza dubbio questo è un compito ben più arduo, complesso e problematico.


    Fino a quando la religione si fonderà sulla paura, non potrà essere vera religiosità. Il fondamento dell’essenza divina è l’amore, non ha nulla a che vedere con la paura. L’uomo ha bisogno del Dio dell’amore, non esiste altro sentiero che conduca all’essenza divina, fatta eccezione per l’amore. E la paura non solo è qualcosa di sbagliato, è anche un’assassina; infatti, là dove esiste la paura, è presente l’odio. Pertanto, là dove c’è paura, non può esistere l’amore.

    La religione è fiorita sulla paura, in questo modo i suoi templi piano piano sono stati abbattuti: i templi esistono per l’amore, non possono esistere templi della paura! La paura non ha templi, ha solo delle prigioni.


    Ebbene, vi chiedo: i templi religiosi sono tali, oppure sono prigioni? Se la religione si fonda sulla paura, quei templi saranno prigioni. Se la religione si fonda sulla paura, Dio stesso non potrà essere altro che il direttore di un carcere!

    Cos’è la religione? È paura del peccato, della punizione, dell’inferno? Oppure è avidità: fare opere di bene per ottenere le ricompense del paradiso? No! La religione non è paura, né è avidità: l’avidità non è altro che un’estensione della paura. La religione è assenza di paura, è libertà da qualsiasi paura.

    Tempo fa accadde qualcosa...

    Due fratelli vivevano in una città. Erano le persone più benestanti di quella cittadina. E, forse, il nome di quella città era “La città delle tenebre”.

    Il fratello più anziano era molto religioso. Regolarmente, ogni giorno, andava al tempio. Faceva la carità e altre opere di bene; ascoltava le prediche e ogni dibattito religioso, stando seduto in compagnia di persone rispettabili e di santi. Grazie a lui, nella sua casa ogni giorno c’era un raduno di uomini santi e devoti.

    E poiché dedicava tanta attenzione a Dio e agli uomini pii, quell’uomo si era fatto l’idea di aver acquisito il diritto di andare in paradiso, nella sua vita successiva! Gli uomini devoti e i santi gli avevano spiegato che questo era confermato dai testi sacri: scritture redatte da uomini devoti e santi, proprio come loro.

    Da un lato quest’uomo sfruttava la gente, e così accumulava le sue ricchezze; dall’altro faceva la carità e altre opere di bene... il paradiso non si può ottenere senza fare la carità; e non esiste ricchezza senza sfruttamento! La ricchezza è frutto di qualcosa che si oppone alla religiosità, e la religione si fonda sulla ricchezza: quell’uomo sfruttava la gente, e gli uomini rispettabili e i santi sfruttavano lui; gli sfruttatori sono sempre stati ottimi amici tra di loro!


    D’altra parte, il fratello più anziano aveva sempre compatito quello più giovane, che non era per nulla capace di fare soldi e, di conseguenza, aveva perso qualsiasi abilità nell’accumulare religione e opere di bene.

    Questo suo comportamento, pieno d’amore e di fiducia, lo stava portando ad avvicinarsi a Dio... non era mai andato al tempio e non conosceva neppure l’ABC dei testi sacri. La sua situazione era di certo pietosa, e il suo conto in banca nel mondo ultraterreno era praticamente vuoto!

    Il fratello più giovane era solito evitare gli uomini rispettabili e i santi, nello stesso modo in cui altri potrebbero cercare di evitare malattie contagiose. Se qualche santo entrava in casa da una porta, lui se ne andava dall’altra. Spesso il fratello devoto aveva chiesto a quegli uomini santi di apportare un cambiamento nel cuore del fratello, privo di qualsiasi spirito religioso; ma un simile cambiamento potrebbe accadere solo se si resta alla presenza di quegli uomini pii, cosa che lui si guardava bene dal fare!

    Un giorno, però, un cosiddetto santo, armato di un vigore speciale, arrivò nella loro casa. Nessuno era mai riuscito a contare quante persone prive di fede aveva convertito, tanto era ferrato nelle teorie della pace; tanto era abile a persuadere, minacciare e arguire: convertire la gente alla religione era tutta la sua professione!

    Le fondamenta delle religioni si basano tutte su simili santi; altrimenti, quelle religioni sarebbero scomparse già da tempo.

    Quando il fratello più anziano ripeté la sua richiesta d’aiuto, questo santo disse: “Non ti preoccupare. Adesso quello sciocco si troverà davvero messo alle strette; immediatamente mi prodigherò affinché si ricordi di Dio. E io faccio sempre quello che dico”.

    Detto questo, afferrò il suo bastone e seguì il fratello più anziano. Quel sant’uomo in passato era stato un lottatore ma poi, avendo scoperto che la santità è una professione migliore della lotta libera, era diventato un santo. Non appena entrarono nella stanza del fratello più giovane, lo afferrò; e non solo lo prese per la collottola, lo sbatté a terra e si sedette sopra di lui.

    Il giovane non riusciva a capire cosa stava succedendo e, sebbene fosse ammutolito per lo shock subito, riuscì a chiedere: “Signore, cosa sta succedendo?”.

    Il santo replicò: “Questa è una conversione!”.

    Al che il giovane rise, e disse: “Per favore, mi lasci andare. È questo il modo di convertire una persona? La prego di stare attento, potrebbe farmi del male”.

    Il santo insistette: “Noi non crediamo nel corpo, crediamo in Dio. Devi soltanto ripetere il nome di Rama, e ti lascerò in pace; altrimenti scoprirai a tue spese che non c’è uomo più pericoloso di me!”. E quel sant’uomo, essendo molto generoso, per il bene del giovane, si abbassò a bastonarlo di santa ragione!

    Il giovane protestò: “Ma che rapporto c’è mai tra la paura e Dio? E Dio ha forse un nome? No, non ripeterò mai il nome di Rama, su queste basi.

    Anche al prezzo della mia vita!” e a quel punto riuscì a scrollarsi il santo di dosso.

    Mentre cadeva a terra, il santo strillò: “Splendido, magnifico! Hai detto ciò che ti avevo chiesto di dire! Anche dicendo: ‘Non ripeterò mai il nome di Rama’, hai pronunciato il suo nome”.

    Il fratello più anziano era furioso con il più giovane perché aveva scaraventato a terra quel sant’uomo, ma rimase profondamente deliziato da ciò che quel devoto aveva fatto: era riuscito a far pronunciare il nome di Dio al fratello miscredente!

    Per lui, la gloria del nome di Rama era così grande che il semplice pronunciarne il nome, anche solo per errore, avrebbe portato chiunque al di là dell’oceano di questa vita. E quel giorno organizzò un banchetto al quale invitò l’intera città: dopotutto il suo giovane fratello era diventato religioso!