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Tuesday, July 8, 2025

IL TRONO DEL DEMIURGO È STATO COLPITO": IL SIGNIFICATO ESOTERICO DELL'IMPATTO SU SATURNO

Di Enrico Telaretti


Un asteroide ha colpito Saturno.
Per la scienza è un evento astronomico raro.
Per chi ha occhi per vedere, è un segno nei cieli.
Un segnale potente, visibile dalla Terra, che può rappresentare — sul piano simbolico, gnostico e profetico — l’inizio della fine del mondo arcontico, e l’avvio della purificazione dell’umanità.
Saturno come simbolo del Demiurgo
Nel pensiero gnostico, Saturno non è un semplice pianeta:
è la manifestazione del Demiurgo, l’entità nota come Yaldabaoth, che ha creato un mondo illusorio e oppressivo.
Saturno è il guardiano del tempo lineare, delle leggi materiali, del karma imposto, del castigo e della colpa.
È colui che tiene l’anima prigioniera nel ciclo di nascita, sofferenza e morte.
È l’Arconte supremo, il fabbricante della Matrix.
Il significato cosmico di un impatto su Saturno
Se un asteroide colpisce Saturno, e questo impatto è ripreso dalla Terra, non è solo un evento fisico:
è una ferita simbolica inflitta al trono del Demiurgo, un colpo al cuore del potere arcontico.
Questo evento può significare:
– La frattura dell’illusione su cui si regge il mondo materiale
– Il primo segnale della caduta del sistema karmico
– La breccia nel muro del tempo e della prigionia
– L’inizio di una nuova fase: la purificazione dell’umanità attraverso la Tribolazione
Distruzione e redenzione: la via gnostica della liberazione
Secondo la gnosi, il mondo materiale non è la creazione di Dio, ma una trappola architettata dagli arconti, nella quale l’anima è caduta e ha dimenticato sé stessa.
La salvezza non viene dal miglioramento di questo mondo, ma dal suo superamento, dalla sua trascendenza, dal risveglio della scintilla divina imprigionata nei corpi e nella mente.
Perciò, la distruzione del mondo materiale arcontico non è una perdita, ma un passaggio sacro.
Un incendio che brucia l’inganno.
Un crollo che libera.
Una crisi che purifica.
"Non vi sarà rinascita senza crollo, né liberazione senza rottura."
L’inizio della Grande Tribolazione
L’impatto su Saturno potrebbe rappresentare l’apertura del primo sigillo.
Come nei testi apocalittici, il cielo parla per chi sa ascoltare.
Il guardiano del tempo è stato ferito: il tempo si è incrinato.
Il mondo materiale inizia a scricchiolare sotto il peso della sua stessa falsità.
Le strutture del potere visibile e invisibile perdono coesione.
Ciò che era nascosto viene rivelato.
Ciò che era saldo si frantuma.
Tutto questo ha un nome: la Tribolazione.
Un tempo di prove, purificazione, separazione.
Un tempo in cui le anime si risvegliano o si perdono definitivamente.
Un segno nei cieli: visibile, inconfutabile, profetico
Che questo impatto sia stato documentato dalla Terra lo rende ancora più potente.
Il cielo stesso si è fatto specchio.
La realtà celeste riflette l’urgenza spirituale.
Come se il messaggio fosse chiaro:
“Il trono del Demiurgo è stato scosso. Il tempo del giudizio è iniziato. Non ci sarà più ritardo.”
Questo non è allarmismo: è una chiamata al risveglio.
E' la fine del mondo arcontico: il sistema di controllo, paura, schiavitù, e manipolazione psichica che da millenni tiene l’umanità in una bolla ipnotica.
La purificazione finale dell’umanità
L’impatto su Saturno è simbolo di un processo interiore e collettivo.
Ogni anima è chiamata a scegliere:
– Restare attaccata al mondo decaduto,
– Oppure abbandonare la paura e risorgere nella verità.
La purificazione è dura, ma è necessaria.
Come un parto, è dolorosa, ma porta la Vita.
Non è punizione, ma liberazione.
Non è distruzione, ma trasfigurazione.
In conclusione
L’impatto su Saturno è un messaggio cosmico.
Il mondo arcontico ha iniziato a sgretolarsi.
Le catene del tempo si stanno rompendo.
Il fuoco della tribolazione si è acceso.
Ma in quel fuoco, si purifica la verità.
E quando tutto ciò che è falso sarà bruciato, 
solo la Luce originaria rimarrà.

Saturday, October 28, 2023

IL FUOCO: SIMBOLOGIA NELL’ANTICHITA’

 di Shamano Shekhinà Shekhinà

Lasciate che vi spieghi meglio questa cosa. Così come vi sono tre virtù principali nel fuoco: calore, luce e fuggevole sottigliezza, così vi sono nell’essenza dell’anima tre analoghe virtù: della vita, del comprendere e del desiderare… In momenti diversi l’anima produce la sua varietà di semi in maggiore o minore profusione

Eraclito nella sua visione lo indicava come “l’”Elemento Fondamentale”, l’Arché, ovvero il Principio dal quale sono state poi generate tutte le cose esistenti, ma inoltre tutte tali cose altro non sono se non la trasformazioni del Fuoco. La difficoltà interpretativa di certe affermazioni quali queste necessita senza dubbio alcuno di una profondità intuitiva non comune, al punto che, com’è risaputo, al Filosofo del divenire fu assegnato perfino l’appellativo di “Oscuro”.

Molto più misteriosi sono poi i significati del Simbolo del Fuoco che arrivano a noi ancora oggi dalle più Antiche Tradizioni di origine Orientale.

“Al fuoco sacrificale dell’induismo, il Buddha sostituisce il fuoco interiore, che è nello stesso tempo conoscenza penetrante, illuminazione e distruzione dell’involucro […]. Le Upanishad assicurano parallelamente che bruciare esteriormente non è bruciare […]. E’ almeno curioso notare che Abū Yaʿqūb Sajastani considera il fuoco nella funzione di ‘portare le cose allo stato sottile’, mediante la combustione dell’involucro grezzo”.

E questo tipo di spunto riflessivo permette ai più di poter proporre uno degli aspetti psicologici tra i più deliziosi e luminosi dell’intero Simbolismo legato appunto ancora una volta al Fuoco: trattasi della Trasformazione Interiore. Come conseguenza logica, razionale e più idonea, si va a parlare qui di un concetto il quale sortisce in genere nella sfera delle diverse Tradizioni Spirituali, ma non è senza dubbio meno significativo allo stesso tempo di tutti quei processi interiori i quali emergono nel proseguo di un percorso di crescita prettamente psicologica. Non è per caso che proprio Jung ne parla e non poco usando il più elevato linguaggio simbolico dell’Alchimia a sua disposizione, come si può constatare nei suoi testi e scritti.