Di Hermeticus
Se è vero, come afferma la Bibbia, che Dio ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza, è altrettanto vero che l’uomo gli ha reso il favore creando Dio a sua propria immagine.
Michel Jarrige
Tutte le concezioni di Dio sono comprensibili e accettabili, perché corrispondono all’idea di Dio e dell’universo che ogni popolo e ogni singolo essere umano si fa in rapporto alla propria evoluzione.
Per questo la Via iniziatica non impone nessuna concezione religiosa e le accetta tutte, incluse l’agnosticismo e l’ateismo.
Le credenze e le opinioni profane, incluse quelle sui massimi sistemi, sono ininfluenti per intraprendere una Via operativa. Ciò che conta non è la speculazione filosofica o teologica, bensì la sperimentazione.
Semmai, alcuni paradigmi iniziatici – da non confondere con i dogmi – sono più utili di altri e sono presentati agli adepti come ipotesi di lavoro: ad esempio, il paradigma del Grande Architetto dell’Universo, in cuiciascuno può vedere la propria concezione della divinità.
Ancor più importante è il paradigma della Tavola smaragdina:
ciò che è in alto è come ciò che è in basso
Michel Jarrige
Tutte le concezioni di Dio sono comprensibili e accettabili, perché corrispondono all’idea di Dio e dell’universo che ogni popolo e ogni singolo essere umano si fa in rapporto alla propria evoluzione.
Per questo la Via iniziatica non impone nessuna concezione religiosa e le accetta tutte, incluse l’agnosticismo e l’ateismo.
Le credenze e le opinioni profane, incluse quelle sui massimi sistemi, sono ininfluenti per intraprendere una Via operativa. Ciò che conta non è la speculazione filosofica o teologica, bensì la sperimentazione.
Semmai, alcuni paradigmi iniziatici – da non confondere con i dogmi – sono più utili di altri e sono presentati agli adepti come ipotesi di lavoro: ad esempio, il paradigma del Grande Architetto dell’Universo, in cuiciascuno può vedere la propria concezione della divinità.
Ancor più importante è il paradigma della Tavola smaragdina:
ciò che è in alto è come ciò che è in basso
cioè la connessione tra il Microcosmo e il Macrocosmo.
Le leggi che governano l’universo sono le stesse che agiscono in ogni cosa esistente, inclusi gli esseri umani.
Dunque:
conosci te stesso e conoscerai il mondo e gli dei.
Illuminanti in proposito appaiono le parole apparse su ‘L’esprit des choses’, la rivista diretta da Rémi Boyer, in un passaggio dedicato all’iniziazione massonica:
Noi non vi imporreremo alcuna credenza. Ma, in contropartita di questa libertà, avete un dovere: lasciate scricchiolare le vostre concezioni, aprite le chiuse che inaridiscono il vostro universo. La vostra iniziazione di oggi vi aiuterà. Per effetto della sorpresa, essa suscita un intervallo tra i vostri pensieri, una piccola fessura nella diga. Quest’apertura è una possibilità unica. Se voi colmate immediatamente la breccia, tutto sarà perduto. Se tra dieci anni attraverserete di nuovo un rito d’iniziazione, la vostra mente avrebbe eretto una diga ancora più robusta che, stavolta, non s’incrinerebbe. La vostra mente avrebbe smorzato l’efficacia di una tale ripetizione. Che Dio o non-Dio si rivelerà quando lascerete scorrere la sorgente? Ne noi né voi lo sappiamo. La via iniziatica è così: essa apre la porta a un’iniziazione che è solo vostra.
‘Con o senza Dio? Discorso dell’Oratore per un’iniziazione’. Da ‘L’esprit des choses’ n. 2, 2007.
Una volta aperta la breccia, la meditazione e le altre pratiche operative proposte lungo il cammino iniziatico espanderanno la vostra consapevolezza oltre i condizionamenti, oltre le credenze, oltre i pregiudizi e anche oltre la vostra stessa ragione, lo strumento più formidabile posseduto dall’essere umano, ma non l’unico.
Non cercate più risposte fuori di voi, ma nel profondo di voi stessi.
E non cessate di scambiare le vostre esperienze con i vostri compagni di viaggio, quelli presenti e quelli passati, che hanno lasciato i frutti delle loro ricerche in ogni opera scritta da un essere umano: il vostro viaggio procederà più spedito e aiuterà gli altri a fare il proprio.
Questo affascinante, meraviglioso viaggio che è più prezioso della meta, e che forse coincide con la meta stessa.
Le leggi che governano l’universo sono le stesse che agiscono in ogni cosa esistente, inclusi gli esseri umani.
Dunque:
conosci te stesso e conoscerai il mondo e gli dei.
Illuminanti in proposito appaiono le parole apparse su ‘L’esprit des choses’, la rivista diretta da Rémi Boyer, in un passaggio dedicato all’iniziazione massonica:
Noi non vi imporreremo alcuna credenza. Ma, in contropartita di questa libertà, avete un dovere: lasciate scricchiolare le vostre concezioni, aprite le chiuse che inaridiscono il vostro universo. La vostra iniziazione di oggi vi aiuterà. Per effetto della sorpresa, essa suscita un intervallo tra i vostri pensieri, una piccola fessura nella diga. Quest’apertura è una possibilità unica. Se voi colmate immediatamente la breccia, tutto sarà perduto. Se tra dieci anni attraverserete di nuovo un rito d’iniziazione, la vostra mente avrebbe eretto una diga ancora più robusta che, stavolta, non s’incrinerebbe. La vostra mente avrebbe smorzato l’efficacia di una tale ripetizione. Che Dio o non-Dio si rivelerà quando lascerete scorrere la sorgente? Ne noi né voi lo sappiamo. La via iniziatica è così: essa apre la porta a un’iniziazione che è solo vostra.
‘Con o senza Dio? Discorso dell’Oratore per un’iniziazione’. Da ‘L’esprit des choses’ n. 2, 2007.
Una volta aperta la breccia, la meditazione e le altre pratiche operative proposte lungo il cammino iniziatico espanderanno la vostra consapevolezza oltre i condizionamenti, oltre le credenze, oltre i pregiudizi e anche oltre la vostra stessa ragione, lo strumento più formidabile posseduto dall’essere umano, ma non l’unico.
Non cercate più risposte fuori di voi, ma nel profondo di voi stessi.
E non cessate di scambiare le vostre esperienze con i vostri compagni di viaggio, quelli presenti e quelli passati, che hanno lasciato i frutti delle loro ricerche in ogni opera scritta da un essere umano: il vostro viaggio procederà più spedito e aiuterà gli altri a fare il proprio.
Questo affascinante, meraviglioso viaggio che è più prezioso della meta, e che forse coincide con la meta stessa.
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