1.Londra, San Francisco e Torino: triangolo magico nero
1. Piazza Statuto
2. Portone del diavolo a Torino
3. Condannati a morte e eretici al rogo
2. Praga, Lione e Torino: triangolo magico bianco
1. La Gran Madre
2. Piazza Castello
3. Piazza Solferino e la fontana Angelica
La città di Torino è definita come il vertice del triangolo magico nero e bianco. Infatti è teatro di incessanti scontri tra bene e male, presenti in numerosi luoghi ed edifici. Infatti il capoluogo piemontese è l’unica città a far parte sia del triangolo magico nero sia bianco. Se il cuore della magia nera è in Piazza Statuto, quello bianco si trova presso la fontana dei Tritoni dietro Piazza Castello. Ma vediamo più nel dettaglio quali sono le leggende e i punti peculiari relativi alla magia nera e a quella bianca.
Londra, San Francisco e Torino: triangolo magico nero
Torino è una città fortemente legata alla magia e
all’occulto. Gioca un ruolo importante la posizione che occupa, poiché
là dove sorge il sole si concentrerebbero le forze positive, mentre là
dove esso tramonta le forze delle tenebre.
Piazza Statuto
Piazza Statuto rappresenta il vertice del triangolo di magia nera di cui Torino fa parte insieme a Londra e San Francisco. La
posizione ad occidente sarebbe una delle ragioni per cui questa piazza
sarebbe legata all’oscurità e alla forza delle tenebre. Oltretutto,
si trova nei pressi della porta Decumana che un tempo era vista come
l’accesso al Regno dei morti. Rispetto a questo tema, durante l’epoca romana al posto di Piazza Statuto sorgevano una necropoli e la Val Occisorum, dove i criminali venivano condannati
Un altro elemento che contribuisce a conferirle questo ruolo infausto è il monumento
del Frejus. Molti, invece di considerarlo un omaggio ai caduti durante i
lavori per il traforo, lo interpretano come un segno delle forze oscure.
Infatti, il Genio Alato sarebbe Lucifero intento a guidare le potenze
del male sfidando quelle benigne. Ad aggiungersi a questo, c’è
l’obelisco geodetico, o Guglia Beccaria, che sarebbe il cuore delle
tenebre.
Portone del diavolo a Torino
Il Portone del Diavolo è osservabile in via XX Settembre nel palazzo
Trucchi di Levaldigi, sede della Banca Nazionale del Lavoro. Al centro
un demone che osserva chiunque bussi, accompagnato da due serpenti che
escono dalla sua bocca.
Oltre all’apparenza spaventosa, ciò che più inquieta di questo portone è la storia della sua origine. Si dice che sia comparso una notte dal nulla a causa di uno stregone apprendista nel tentativo di invocare Satana. Quest’ultimo,
infastidito, l’avrebbe punito imprigionandolo nella stessa porta. Ad
avvalorare questa tesi, ci fu il ritrovamento del maggiore Melchiorre Du
Perril nelle mura vent’anni dopo la sua scomparsa.
Condannati a morte e eretici al rogo
Altri due luoghi fortemente legati alle forze oscure sono il Rondò della Forca e Piazza Palazzo di Città. Il primo si trova tra corso Regina Margherita e corso Valdocco, e un tempo era teatro delle uccisioni di coloro che erano stati condannati a morte e che qui esalavano il loro ultimo respiro.
Piazza Palazzo di Città, invece, era il punto in cui gli eretici
venivano messi al rogo. Entrambi questi luoghi furono protagonisti di
episodi atroci e connessi al mondo della morte. Di conseguenza hanno un
ruolo importante nella storia di Torino in qualità di città appartenente al triangolo della magia nera.
Praga, Lione e Torino: triangolo magico bianco
A bilanciare le forze oscure vengono in soccorso quelle buone, concentrate soprattutto nella parte orientale di Torino. Il capoluogo piemontese è stato costruito proprio là dove il Po e la Dora confluiscono, quindi tra Sole e Luna. Oltretutto, la città è attraversata dal 45° parallelo capace di concentrare in sé moltissima energia positiva.
La Gran Madre
La chiesa della Gran Madre è un punto importante della magia bianca
torinese. Ciò sarebbe rafforzato dalla presenza delle due statue di
fronte ad essa, a rappresentare la religione e la fede. La coppa tenuta in mano da una di queste starebbe a simboleggiare il Sacro Graal. Ma
non finisce qui. Infatti, esso probabilmente si troverebbe nei paraggi e
a darci le indicazioni sarebbe proprio lo sguardo della statua accanto.
Il Sacro Graal potrebbe trovarsi nella Mole
Antonelliana, altro punto centrale delle forze benigne, o a Palazzo di
Città o ancora a Moncalieri, un tempo abitata dai templari.
Piazza Castello
Sotto piazza Castello, tra Palazzo Madama e Palazzo Reale, ci sarebbero le grotte alchemiche. Qui gli alchimisti del passato erano in grado di trasformare l’anima e il corpo in qualcosa di altro unendoli al tutto. Non solo, nei pressi di questa piazza è possibile visitare il museo egizio, altro luogo di compenetrazione di magia nera e bianca.
È proprio in piazza Castello, attorno alla fontana dei Tritoni che si troverebbe il cuore bianco di Torino.
Oltretutto, i cancelli di Palazzo Reale, tra le due statue equestri
delle divinità Castore e Polluce, rappresenterebbero il confine tra le
forze maligne e quelle benigne.
Piazza Solferino e la fontana Angelica
Altro luogo essenziale del triangolo magico della magia bianca è la
fontana Angelica che si trova in Piazza Solferino a Torino. Essa
rappresenta un passo importante nel mondo della massoneria. Infatti,
l’acqua che sgorga dalle otri tenute in mano dalle due figure maschili
rappresenta la conoscenza che permette di raggiungere la perfezione.
Queste due statue maschili sono i sostenitori delle colonne d’Ercole,
oltre le quali si credeva si accedesse all’infinito. Questa fontana ha
anche altri soggetti, quali le due donne che rappresentano sì l’amore
sacro e quello profano, ma anche la conoscenza esoterica e quella
essoterica. Questi sono solo alcuni dei motivi per cui la chiesa
si rifiutò di posizionare questa fontana di fronte al Duomo, come
inizialmente si era deciso.